mercoledì 8 dicembre 2010

Trentamila euro per il palasport

Trentamila euro: questo è ciò che il Comune è riuscito a investire in questi giorni per la messa in sicurezza del palasport di Portosecco, danneggiato il 23 luglio scorso dalla tromba d’aria che ha devastato l’isola di Pellestrina. Denaro che non proviene dalle casse di Ca’ Farsetti, ma dal rimborso assicurativo dell’altra tromba d’aria che due anni prima aveva già colpito lo stesso impianto. Ora il Comune è alle prese con la perizia che servirà al secondo rimborso assicurativo, valevole per tutte le strutture pubbliche dell’isola danneggiate l’estate scorsa. Si parla non solo del palasport, ma anche della Remiera di Portosecco, della scuola Zendrini, della Goldoni e dei due campi di calcio. «Contiamo di chiudere la perizia entro la fine di dicembre e di poter arrivare al rimborso assicurativo nel corso del mese di gennaio - precisa l’assessore ai Lavori pubblici, Alessandro Maggioni - L’auspicio è quello di avviare al più presto i lavori per completare tutti gli interventi entro entrola prossima estate. Intanto stiamo procedendo anche con la preparazione dei progetti definitivi di restauro, così da avere tutto pronto nello stesso momento». Ma se sul fronte dei rimborsi assicurativi l’iter procede, non si può dire altrettanto di quelli destinati alla popolazione e attesi dallo Stato. «Non possiamo certo dirci soddisfatti di ciò che sta accadendo - aggiunge Maggioni - Noi siamo abituati a mantenere le promesse e lo stiamo facendo su ciò che ci compete, mentre da Roma sono stati tutti lesti ad arrivare a Pellestrina per le verifiche e le promesse, ma la gente non ha ancora visto un centesimo dopo quattro mesi e mezzo. Soldi dei quali c’è assoluto bisogno, visto che gli abitanti hanno fatto i restauri di tasca propria. Siamo di fronte a un film già visto purtroppo molte volte». Un concetto ribadito anche dal presidente della Municipalità, Giorgio Vianello. «Attendiamo fiduciosi, ma è una situazione assurda. Anche nel contesto del palasport di Portosecco serve massima attenzione, perchè la pioggia continua a entrare dal tetto e a fare danni. Le società sportive hanno intanto trovato posto nelle palestre delle scuole, riducendosi le ore e armandosi di grande pazienza». (s.b.)

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