giovedì 4 novembre 2010

Morto in laguna, indagini non ancora concluse

Si attende il nulla osta per la celebrazione del funerale di Massimo Scarpa 


(L.M.) Slittano i funerali di Massimo Scarpa il pescatore di 56 anni,
morto venerdì scorso


dopo un incidente in barchino. Inizialmente si
pensava che il rito funebre potesse essere celebrato già questa mattina,
nella chiesa di Santo Stefano a
Portosecco,
ma invece non è ancora arrivato il via libera da parte della
magistratura, che sta indagando sulle cause che possano aver portato
alla collisione fatale dell'imbarcazione contro un palo di cemento ed ha
disposto altre verifiche.

      Scarpa aveva percorso quel tratto in
navigazione, decine e decine di volte, comprese le condizioni di tempo
meteo più avverse, vento, pioggia e nebbia, senza alcun problema. Per
cui tra le ipotesi sulle cause dell'impatto, ci sono un improvviso
malore, oppure un colpo di sonno, o anche una possibile distrazione
magari per parlare al telefonino e dare un appuntamento ad un amico.
L'uomo era molto conosciuto e, come testimonia anche il suo soprannome,
apprezzato per la sua grande generosità. Non a caso, era chiamato da
tutti Massimo «il generoso».



Nessun commento:

Posta un commento