domenica 8 agosto 2010

«Alghe, il nostro progetto è migliore»

Una società di Fossalta contro la decisione di finanziare l’iniziativa di Polo Sud
Appello di Francesco Ranieri alla Regione: «È la soluzione anche contro la mucillagine»

«Giù le mani dalla

centrale delle alghe di Pellestrina».
     
A parlare è Francesco Ranieri, socio e portavoce della Algae e Energy,
società fondata due anni fa a Fossalta di Piave specializzata nei
settori di agricoltura, ambiente e zootecnia. Ranieri è in polemica con
la decisione di Veneto Agricoltura di finanziare la ricerca di alghe del
Polo Sud per produrre energia, progetto del ricercatore veneziano Guido
Bordignon. Un progetto analogo ma realizzabile con alghe nostrane giace
da oltre un anno nei cassetti del mondo politico locale. L'azienda
fossaltina infatti ha compiuto una ricerca nel campo delle energie
rinnovabili per la quale ora i titolari rivolgono un appello al
presidente della Regione Luca Zaia. «Da oltre un anno- spiega Ranieri -
abbiamo pronto un progetto che consente di produrre biocarburanti con le
alghe. Rispetto a quello presentato da Bordignon e sostenuto
dall'Università di Cà Foscari il nostro progetto presenta dei vantaggi,
essendo stato pensato per l'utilizzo di alghe dei nostri mari con un
trattamento che consente di ricavare energia elettrica attraverso la
produzione di un olio vegetale. Il tutto realizzato con tecnologia
italiana. Si tratta di un'iniziativa senza precedenti e dai contenuti
ambientali fortemente innovativi. Lo stesso impianto, inoltre,
consentirebbe di ridurre le immissioni di anidride carbonica. Per questo
l'idea della centrale alle alghe è venuta a noi per primi. Una volta
ultimata la sperimentazione in laboratorio che ha dato esito positivo
nel gennaio del 2009 ci siamo rivolti a tutti gli enti: Regione Veneto,
Provincia di Venezia e da tutti abbiamo ricevuto risposte negative nel
senso che mancavano i fondi per far partire questa attività. Avevamo
pensato ad una società partecipata con gli enti pubblici, in modo che la
collettività potesse godere anche degli utili ma nessun politico ci ha
dato ascolto. Nei giorni scorsi con stupore e una certa indignazione
abbiamo letto sui quotidiani che Veneto Agricoltura intende finanziare
un progetto analogo con alghe dell'Antartide. Ci chiediamo non senza
stupore anche quali saranno i costi e come mai prima non c'era alcun
finanziamento diponibile. Per partire a noi servirebbero 200mila euro,
per questo rivolgiamo un appello al presidente della Regione Luca Zaia e
a chiunque sia interessato. In base ai nostri studi anche in altri
settori saremmo in grado di migliorare le condizioni dell'ambiente, ad
esempio eliminando il problema della mucillagine che per anni ha
interessato le coste del litorale. Il mondo della politica rivolto
all'imprenditoria parla spesso di necessità di investire e del coraggio
di percorrere delle nuove strade. Noi abbiamo iniziato a farlo,
investendo con entusiasmo e spirito di iniziativa».

      Le porte dei palazzi però, finora, sono rimaste chiuse.

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