giovedì 1 aprile 2010

Vince Vianello, il Lido svolta a destra

Il candidato di Lega e Pdl supera per una manciata di voti il presidente
uscente Gusso


Decisivi i consensi di Pellestrina e Malamocco


Dopo sei anni di amministrazione del centrosinistra, la municipalità del
Lido e


Pellestrina passa in mano al centrodestra. Giorgio Vianello, 41
anni, uomo della Lega Nord, nativo di San Pietro in Volta, autista
dell'Actv di professione, è il nuovo presidente della municipalità del
Lido e Pellestrina.

      Alle 19 di ieri sera il "verdetto", anche
se alle 20 il sito del Comune dava ancora Giovanni Gusso in lieve
vantaggio. Tutto si è concluso dopo un interminabile scrutinio andato
assai a rilento, Vianello è stato premiato con un vantaggio di un
centinaio di voti in più, rispetto al suo predecessore, e avversario
diretto, Giovanni Gusso, che era in carica dal 2004 in due, diversi
mandati. Una corsa risolta, come già detto, al fotofinish, dopo un
continuo testa a testa che si è risolto sul filo del rasoio: anche se
un'analisi dei voti più completa si avrà solo oggi, pare che a far
pendere l'ago della bilancia verso il centrodestra sia stato un seggio
di Pellestrina e la tendenza espressa a Malamocco. Per Pdl e Lega si è
concretizzato un ritorno al governo dell'isola, dopo l'exploit di Fanny
Lardjane di Forza Italia nel 2000 rimasta in carica per circa tre anni.
Vianello sarà così alla guida di una maggioranza che, compreso il
presidente, avrà dodici seggi: sette al Pdl (sicuri eletti Andrea Bodi
consigliere con il maggior numero di preferenze tra gli azzurri e
Matteo Bognolo, uno dei due sarà anche il vicepresidente) e cinque alla
Lega. Il centrosinistra, invece, piazzerà sette consiglieri
all'opposizione: dovrebbero essere, in base ai primi conteggi, quattro
in quota al Pd (sicuri il candidato presidente Giovanni Gusso, e Angelo
Ghezzo, probabili Danny Carella e Gianni Boldrin) mentre un seggio
ciascuno spetterebbe a Italia dei Valori, Udc e lista "In Comune con
Bettin".

      La giornata elettorale nell'isola è stata lunga e
intensa: il centrosinistra ha stabilito il proprio "quartier generale"
all'ex Luna Park, in lungomare D'Annunzio, ma a sera festeggiare è stato
il centrodestra con un brindisi al bar "Maleti", in Gran Viale, e poi
una pizza. Vianello, che nel suo programma di governo per i prossimi
cinque anni, ha promesso il cambiamento nei primi 100 giorni, ribadendo
che sarà necessaria un'inversione di tendenza rispetto al dialogo con la
cittadinanza, per l'euforia della vittoria è rimasto irrintracciabile a
lungo, con il cellulare scarico per le decine di telefonate di
complimenti. Subito, però, ha ricevuto, con grande fair play i
complimenti del suo avversario. «Va riconosciuta all'avversario la
vittoria - ha detto Gusso - gli faccio i complimenti e auguro un buon
lavoro. Abbiamo recuperato circa cinque punti in percentuale, rispetto
alla tendenza del voto comunale, ma evidentemente non è bastato.
Umanamente, è chiaro, ci sono rimasto male, soprattutto perché in questi
anni ci sembrava di esserci dedicati e di aver fatto un buon lavoro».

     
La coalizione di maggioranza avrà una responsabilità in più al governo
delle due isole: essere l'unico baluardo del centrodestra nel Comune,
oltre alla difficoltà di dover dialogare con un'amministrazione centrale
di colore diverso. Vianello, dal canto suo, ha ribadito quanto aveva
già anticipato nei giorni scorsi durante la campagna elettorale. «Nei
primi 100 giorni - ha assicurato - lavoreremo per riottenere la presenza
di un medico rianimatore che copra l'arco delle 24 ore, la guardia
pediatrica, l'idroambulanza, e per quanto riguarda il trasporto urbano,
il prolungamento delle linee di navigazione 51-52. Infine ci impegneremo
per ottenere il servizio di elisoccorso, durante tutto l'anno».

     
Alcuni progetti sono già sul tavolo. «Una riprogettazione delle strisce
blu, che potrebbe portare anche alla loro abolizione, Con anelli
ciclabili più sicuri e illumineremo, come previsto da una norma
comunitaria, i passaggi pedonali. Una viabilità più sicura e un maggior
decoro. Più polizia ovunque e rispetto del verde».

      Lorenzo
Mayer


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