La mostra per certi versi sorprendente di una pittrice debuttante che
manifesta invece una inattesa maturità espressiva. Vittoria Risi,
veneziana di Pellestrina, espone in questa occasione sei grandi dipinti
(foto) che sembrano vivere in bilico tra astrazione e figurazione.
Forse perché le immagini emergono dalla “memoria di un tempo perduto”
ed appaiono perciò non definite, cariche solo della emotività di cui
sono portatrici. Importante e tuttavia notare che Vittoria Risi esprime
questo suo dialogo con la memoria attraverso una pittura sensibile e
raffinata sotto la cui pelle si intuisce a volte la presenza di
Venezia, manifestata, in modi turneriani, nella luce diffusa ed
imparziale, senza ombre, della sua laguna. Cannaregio 2040
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