venerdì 18 settembre 2009

Collassa una grondaia, chiuso il nido Glicine

A Pellestrina acqua mescolata a fogna nelle case, chiesto il commissariamento di Insula

Essendoci la valvola di sfogo dei canali, a Venezia, la pur fortissima
pioggia non ha creato problemi di allagamenti, se non in qualche
negozio a causa del ristagno dell’acqua piovana all’asilo nido Glicine,
dove per il collasso di una grondaia ha iniziato a piovere nelle aule.
Oggi la scuola resterà chiusa per sistemarla. I vigili del fuoco hanno
tuttavia lavorato senza sosta per decine di chiamate relative a
infiltrazioni e crolli di intonaci. Alle 13, in Frezzeria, una grossa
porzione di intonaco si è staccata da una casa all’altezza dell’angolo
che l’affollata calle fa con lo “Chat qui rit”. Fortunatamente nessuno
si è fatto male. Molti interventi dei pompieri sono stati effettuati
per recuperare imbarcazioni colate a picco. Nel primo pomeriggio di
ieri si sono verificati anche diversi corto circuiti, il più pericoloso
dei quali all’ex Coletti a Cannaregio dove il fumo si vedeva anche da
distante.

      Traffico in tilt, strade allagate come torrenti in
piena, negozi, scantinati e appartamenti nei seminterrati sott’acqua al
Lido. Danni per diverse migliaia di euro in molti negozi nelle strade
limitrofe del Gran Viale con attività commerciali allagate da almeno
sessanta centimetri d’acqua piovana che quindi, oltre alla merce da
buttare hanno perso una giornata di lavoro. La viabilità ha subito i
disagi più pesanti, dagli Alberoni, fino a Ca’ Bianca, il traffico
procedeva a passo d’uomo, con molti punti impraticabili per le auto.
Problemi lungo tutta via Sandro Gallo e via Malamocco, allagati i
lungomari D’Annunzio e Marconi.
Negozianti in strada per protesta. A
Pellestrina un’ora di pioggia battente ha provocato allagamenti in
tutta l’isola, ad eccezione della zona di S.Pietro. Danni ingenti in
molte case, campi e giardini, che si sono ritrovati invasi anche da
liquami fognari. Dito puntato sui lavori di Insula, che da anni, sta
realizzando i sottoservizi secondari del nuovo sistema fognario, su
“una quantità inaccettabile di cantieri aperti e mai conclusi”, e sul
timore che “le pompe per far defluire l’acqua, non funzionino, o che
non vengano azionate in tempo utile”. Tanto che il consigliere comunale
leghista Alberto Mazzonetto ha chiesto il commissariamento di Insula:
«È ormai la quarta volta in un anno che l’isola di Pellestrina quando
piove va sott’acqua per 25/40 cm. segno che i lavori fatti non son
serviti a nulla, nonostante siano stati spesi milioni di euro». Gli ha
fatto eco il presidente del consiglio comunale Renato Boraso.

     
“Sono molto ma molto arrabbiato” commenta Teddy Scarpa, che si è
ritrovato, con la casa sommersa dall’acqua e dalla fogna. Tutta la
famiglia si è data immediatamente da fare per pulire il possibile, ma
l’odore, terribile, ristagna dappertutto. Anche il giardino, come
centinaia nell’isola non è stato risparmiato. “Ciò che è terribile è la
sensazione di impotenza che si prova quando vedi questo fiume d’acqua
mescolato a liquame che entra nella tua casa, tocca e sporca le tue
cose, i tuoi mobili, tutto, e non sai con chi prendertela, perché
sicuramente se la situazione è così drammatica per nemmeno un’ora di
pioggia, c’è sicuramente qualche errore umano nella progettazione o
realizzazione dei lavori. Ora voglio sapere di chi è la responsabilità
dell’accaduto”. Come Scarpa, decine e decine di altre famiglie. Quasi
tutti hanno prodotto documentazione fotografica, alcuni si sono rivolti
ad avvocati. Ci sono danni, ma quelli più pesanti sono quelli morali,
con gente che non si sente più al sicuro nemmeno quando piove. Appena
terminato il nubifragio, la strada della laguna era un’immensa corsia
d’acqua, ma le zone più colpite, che hanno richiesto l’intervento della
Protezione Civile, che ieri ha lavorato tutto il giorno, sono state in
sestier Zennari e in località Vianelli-Busetti. Il furgone per il
trasporto dei disabili è rimasto impantanato nel fango e nel torrente
d’acqua dinnanzi alla scuola elementare Zendrini, ed è sempre stata la
Protezione Civile a risolvere la situazione. Nel pomeriggio, visto il
perdurare del maltempo, è stata chiesta in prestito al gruppo di Mestre
della Protezione Civile una pompa da svuotamento, per accelerare gli
interventi. I due campi sportivi dell’isola sono strapieni d’acqua.
L’entrata , posta lato mare della Coop è impraticabile. Da Insula fanno
sapere che tutte le pompe sono state azionate e sono tutte funzionanti.
“Non ne siamo convinti” replicano gli isolani. E stamane una
delegazione di residenti si recherà dal presidente della Municipalità,
Giovanni Gusso per esporre la situazione.

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