Tutto ciò potrebbe sembrare una contraddizione, ma Pellestrina per certi versi, come è emerso ieri più volte, lo è: una lingua di terra lunga poco più di 8 km, con due strade parallele, una lato mare ed una lato laguna, con un paesaggio ancora incontaminato, dove è possibile ammirare tramonti mozzafiato, ma snaturata da un utilizzo massiccio di vetture, 1000 su 4.200 abitanti. Un'isola in cui si rende necessario un piano per il traffico, e che, nel suo futuro, prossimo lontano, vede, anche forzatamente, solo uno sviluppo del turismo.
Il fulcro del discorso infatti, dopo tutte le spiegazioni tecniche dei servizi che qui vengono effettuati, è stato la presenza di una spiaggia, non naturale, perché realizzata nell'ambito dei lavori di Salvaguardia per la difesa di Venezia dalle acque alte, ma sempre spiaggia, che è stata consegnata recentemente dal Consorzio Venezia Nuova al Comune. Una risorsa immensa, con potenzialità di investimenti e conseguentemente di lavoro e sviluppo, che va comunque di pari passo allo sblocco del Piano Regolatore dell'isola, fermo, si spera ancora soltanto per qualche mese, in Regione, e che permetterebbe di costruire e di realizzare piccole pensioni, villaggi, per turisti.
Perché si la spiaggia è una risorsa immensa, ma senza strutture recettive, rimane lettera morta. Buona anche la presenza di residenti, che dopo aver ascoltato con più o meno interesse ciò che è stato detto, hanno iniziato, nei loro interventi, ad elencare le difficoltà del vivere quotidiano: presenza di discariche abusive, mancanza di servizi igienici pubblici, poco verde attrezzato, servizio di trasporti pubblico parzialmente insufficiente. Tante cose, piccole e grandi, che comunque danno la qualità della vita. L'occasione per fare domande è stata data anche dalla simultanea presenza di ben quattro assessori: Laura Fincato (Pianificazione strategica), Gianfranco Vecchiato (Urbanistica), Enrico Mingardi (Mobilità) e il già citato Belcaro. L'impressione è che forse la popolazione non era preparata a questo tipo di convegno, che però ha avuto un'importanza fondamentale: far parlare dell'isola e far parlare i suoi abitanti. Il dado ormai è tratto; ora Pellestrina deve iniziare a costruire il suo futuro.
Annalisa Busetto
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