sabato 21 giugno 2008

Continua senza sosta l'attività di pesca delle vongole in acque lagunari proibite...

 

Continua senza sosta l'attività di pesca delle vongole in acque lagunari proibite perché inquinate, in prossimità delle zone portuali. I finanzieri della sezione navale della Giudecca sono intervenuti la scorsa notte sulla zona di barena di fronte al porto petroli di San Leonardo, dove erano stati individuati alcuni pescherecci in azione con il rastrello vibrante, attrezzo proibito in laguna. E così è stato: quattro pescherecci tutti appartenenti alla marineria di Pellestrina , sono stati posti sotto sequestro dalle Fiamme Gialle intorno alle 22. Tutti di Pellestrina anche gli otto pescatori che si trovavano a bordo: A.B. di 31 anni, M.B. di 37, D.B. di 39, N.B. di 48, M.G. di 36, G.G. di 41, D.V. di 34 e F.V. di 30 anni. Tutti sono stati denunciati per danneggiamento ambientale perché "utilizzavano per la pesca attrezzi vietati e dannosi per l'ecosistema" e per violazione della Legge regionale per la tutela della fauna ittica e del Codice della navigazione.

Gli attrezzi e le imbarcazioni sono stati posti sotto sequestro così come le vongole che erano state già raccolte e che, essendo ancora vitali, sono state rigettate in acqua.

Alla Giudecca ieri sera la guardia di finanza ha festeggiato i 234 anni del Corpo. Il generale Luciano Pezzi, comandante dell'Italia nord-orientale, ha anche fatto il bilancio dei primi cinque mesi di attività in questo 2008. Per quanto riguarda la pesca abusiva delle vongole in laguna, sono state già sequestrate circa 12 tonnellate di vongole e 32 imbarcazioni. Le violazioni accertate sono state 314, a carico di 337 soggetti.

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