Si fa tutto un parlare di turismi, di diversificazione rispetto al tradizionale turismo balneare sostenendo che le valenze del territorio di Chioggia e dintorni sono tali da costituire una vera e propria ricchezza, che aspetta sola di essere sfruttata. Renzo Bonivento, presidente degli albergatori ha un diavolo per capello, circostanza che sta diventando, a dire la verità, troppo frequente. "Segno - spiega - che le cose non vanno come dovrebbero". Lo stesso presidente cita un episodio che sarebbe accaduto un paio di giorni fa. "Un gruppo di cicloturisti, una trentina di persone - sostiene - si sono presentati all'imbarcadero di Vigo. La gita in bici che comincia a Pellestrina ed arriva fino agli Alberoni ed oltre è senz'altro affascinante soprattutto per chi on abbia mai visto la laguna e l'abitato del cordone che la chiude a mare". All'imbarcadero questi turisti sbattono contro il problema del contingentamento. I vaporetti di linea non possono accogliere più di dieci bici. Come si fa se i ciclisti sono più numerosi? "Nel nostro caso - precisa Bonivento - parliamo di una trentina di persone, che tra loro si conoscevano e volevano muoversi in gruppo". Dalle 7,45 del mattino le frequenza delle corse è di un'ora. Il gruppo, con le norme attuali, o si divideva in tre, partendo a distanza di un'ora oppure rinunciava. "Non capisco come mai non si trovi il modo di risolvere problemi del genere" -osserva Bonivento. Che non è l'unico a lamentare quest'inconveniente. Ruggero Toninato, che gestisce il bar La Fenice, distante dall'imbarcadero una cinquantina di metri, sostiene che episodi del genere avvengono spesso. "Due o più famiglie che si muovono insieme, magari con i bambini e che dovrebbero separarsi per adeguarsi alle norme che Actv settore navigazione ha deciso per i vaporetti della linea 31 per Pellestrina ". Toninato sostiene che questo dei cicloturisti non è l'unico problema: "Chioggia, città di mare, non dispone di punti di sbarco per le imbarcazioni private. Sono molti i diportisti che vorrebbero fermarsi qualche ora. Sono invece costretti a girare intorno e poi ad andarsene".
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