domenica 20 maggio 2007

Precipita dalla nave, muore un operaio





Ancora un morto sul lavoro al cantiere navale "De Poli" di Pellestrina . Questa volta a perdere la vita, dopo una caduta da circa quindici metri d'altezza, è stato un operaio romeno, Valentino Iancu, 54 anni, regolarmente in Italia. Si tratta del secondo incidente mortale sul lavoro, sempre all'interno del cantiere "De Poli" a Pellestrina , negli ultimi tre mesi: il 7 febbraio scorso, infatti, era morto un lavoratore croato, Panic Marijan, di 47 anni, dopo una caduta, da un ponte coperta, da circa sei metri d'altezza.

La nuova tragedia si è materializzata ieri alle 10. L'operaio stava lavorando sempre sulla stessa nave in cui si era verificato il primo decesso. Iancu, si trovava su una scala, ancora nel ponte coperta ed era a quindici metri d'altezza. Secondo una prima ricostruzione dei fatti la scala è stata urtata accidentalmente da una gru in movimento e questo episodio avrebbe provocato la caduta dell'uomo. L'operaio ha perso l'equilibrio ed è precipitato al suolo, morendo sul colpo. Il personale del "118" con il medico di guardia è arrivato in pochi istanti in cantiere. Ma, purtroppo, per Valentino Iancu, non c'era già più nulla da fare. Sul posto il personale dell'Ivep. Sotto gli occhi dei primi soccorritori si è presentata una scena agghiacciante.

«Dovevamo tentare la rianimazione sul paziente - racconta il medico di guardia - ma allo stesso tempo, stare attenti a quanto succedeva sopra le nostre teste. Tutto era pericolante, c'era rischio non solo per i lavoratori ma anche per noi. Incredibile che uno possa salire a quindici metri d'altezza senza alcuna protezione. La scena dell'uomo esanime a terra è stata straziante e difficile da vedere anche per noi. Nella zona, comunque, i rischi erano notevoli e sotto gli occhi di tutti».

Sul paziente è stata tentata, purtroppo inutilmente, anche una prima rianimazione ma non c'era nulla da fare. Il primo referto medico parla di decesso sul colpo avvenuto a causa di un trauma cranico e facciale violentissimo, con emorragia interna. Sul posto, nel frattempo, per i rilievi di legge, sono intervenuti i carabinieri, della locale stazione di Pellestrina , dipendenti dalla compagnia di Chioggia, e i vigili urbani dell'isola. Alle 11.45 è arrivato sul posto anche il medico legale, dottor Sergio Lafisca. Immediatamente tutta l'attività del cantiere è stata sospesa: per ieri e oggi (domenica) sono stati indetti due giorni di lutto. Tutti i lavoratori sono stati rimandati a casa. E è probabile che domani (lunedì) i lavoratori si riuniranno in assemblea sindacale. E', dunque, un periodo "nero" per la sicurezza sul lavoro all'interno del cantiere "De Poli". Due morti, in tre mesi rappresentano un bilancio pesantissimo, mentre in precedenza, in cinquantaquattro anni di attività non era mai successo nulla. Subito si sono susseguite le reazioni e richieste per sorvegliare su una maggiore sicurezza dei lavoratori. Tra gli interventi anche quello dell'avvocato Francesco Mario d'Elia, che ha chiesto una maggiore sicurezza dei lavoratori.

Lorenzo Mayer

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