martedì 13 marzo 2007

Pellestrina, la grande storia di un'isola


Mi permetto di far seguito ad un articolo uscito sul Gazzettino - domenica 11 marzo a pag. 13 - inerente all'Isola di Pellestrina
ed intitolato: "Una terra di pescatori diffidente verso i foresti" -
"Due paesi e 4mila abitanti divisi da una storica rivalità". Sono un
giovane libero professionista abitante a Pellestrina
e la mia famiglia abita in quella splendida isola da generazioni;
proprio domenica leggendo l'articolo mi sono sentito in totale
disaccordo, quasi defraudato e spogliato di tutta la storia e identità
che da secoli ci pervade e ci culla come una grande madre.

Poco
di quel articolo corrisponde al vero, in quanto si parla di abusivismo
e di persone fratricide (metafora che proprio non ci si addice) che non
sanno stare in armonia tra loro e che non hanno interesse e non sono
ospitali con le persone che vengono da fuori e che in qualche modo si
accostano alla nostra tradizione, un'isola di un'isola che tende
all'autoprotezione.

Mi
consenta di far presente che i pellestrinotti vengono da una grande
storia di unità di popolo che li riunisce tutt'ora, da un'estremità
all'altra dell'isola in una presenza: La Madonna. Ero bambino quando
ascoltavo dalla voce grave ed appassionata di mia nonna con occhi
spalancati e bocca aperta, la storia dell'isola e della guerra di
Venezia conto il "Turco". La Madonna aveva difeso Venezia, e ne aveva
dato un segno apparendo ad un ragazzino del paese e chiedendo allo
stesso tempo delle preghiere per le anime del Purgatorio.

Così questo piccolo paese si inserì ed aprì al mondo fin dal 1700 nella grande storia di Venezia e di tutto l'occidente. Pellestrina
non è solo una striscia di terra messa lì dalla provvidenza a
proteggere Venezia dall'invasione del mare ma la stessa provvidenza ha
fatto anche diventare quest'isola una protezione di Venezia e quindi
dell'occidentre stesso anche da altre invasioni che ne avrebbero
travolto la fede cristiana e cancellato la sua identità! Diventando
così memoria del passato e ragione del presente!

Vorrei
anche dirle che l'isola non è divisa in due paesi come si può pensare
ma che l'isola intera al suo interno è divisa per territorio in varie
frazioni denominate San Pietro in Volta, Portosecco, sest. Scarpa,
sest. Zennari, sest. Vianelli e sest. Busetti, tutto questo in un unico
nome come in qualsiasi cartina si può verificare: Pellestrina
, sì quella che tempo fa qualcuno definì "lingua di terra tra mare e
laguna". L'isola è affascinante in tutti i suoi aspetti e il turista o
"foresto" è attirato dalla semplicità, tranquillità e gentilezza con
cui viene accolto già dal suo primo arrivo in isola.

Io
stesso sono stato partecipe in più di qualche occasione di come uno che
viene da fuori può stupirsi della familiarità con cui viene trattato,
tanto da innamorarsene e voler persino tornare per tempi più lunghi
comprando anche casa. Pellestrina
può uscire dall'isola e incontrare tanta gente, familiarizzare con il
turismo e con il foresto solo se i media la aiutano a far questo
raccontando le cose come stanno, e se le amministrazioni di ogni genere
la aiutano a far uscire il cuore della stessa valorizzando quel che è
la realtà del posto le sue tradizioni e i suoi valori, dando ai
pescatori la possibilità di pescare e ai lavoratori che escono
dall'isola la possibilità di poter arrivare al proprio posto di lavoro
in minor tempo possibile.

geom. Michael Veronese
Pellestrina

1 commento:

  1. faccio parte di quei foresti che sbarcati quasi per caso, si sono innamorati del tempo che nell'isola sembra scorrere più lento, del sorriso e del buongiorno che tutti ti regalano, della semplicità delle dimore e del profumo e sapore dei sapori locali...
    e... sto comprando casa

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