domenica 5 novembre 2006

Mettere in scena la ricostruzione storica dei fatti...


Mettere in scena la
ricostruzione storica dei fatti. Questo l'intento della nuova mostra
allestita al Fontego dei Turchi, a Santa Croce. In quattro sale del
museo di storia naturale, Massimo Checchetto ha organizzato, assieme ai
colleghi del teatro La Fenice, con la collaborazione del Centro
Videocomunicazioni del Comune di Venezia e della compagnia teatrale
Pantakin, un allestimento scenico per rappresentare in forma teatrale i
momenti più drammatici della tragedia del 4 novembre 1966.

«Un
nuovo modo di fare didattica spiega Checchetto Il visitatore entra in
una sorta di palcoscenico e i fatti non sono raccontati ma
rappresentati».

Filo
conduttore della narrazione le testimonianze del maresciallo dei
carabinieri Giovanni Cester, che visse in prima persona la tragedia a Pellestrina
. Il suo diario e i suoi racconti sono stati utilizzati per ricostruire
tutti i momenti del 4 novembre di 40 anni fa, integrati con altre
documentazioni fotografiche e testimonianze video. La figura del
maresciallo dei carabinieri è messa in scena da Emanuele Pasqualini,
attore di professione della compagnia Pantakin.

I
visitatori, che per primi ieri hanno inaugurato l'apertura della
mostra, hanno avuto una bella sorpresa. Dopo un primo video, che spiega
con rigore scientifico il fenomeno delle maree, i visitatori si trovano
davanti un maresciallo in carne ed ossa. Appunto l'attore Emanuele
Pasqualini che, con la divisa d'ordinanza dei carabinieri, accompagna i
visitatori in altre sale. Allestimento minimalista, luce spenta per
ricreare il buio di quella notte e spazio alla voce narrante. A fare da
sottofondo un rumore a tratti assordante per ricreare l'atmosfera di
paura e il boato che facevano le onde sbattendo contro i Murazzi di Pellestrina .Rappresentazione forte pensata per ricostruire in modo fedele una delle pagine più tristi della storia dell'isola di Pellestrina
. «È un esperimento prosegue Massimo Checchetto che vuole coinvolgere
il pubblico in modo totale. Guardare non basta, tutti i sensi devono
essere coinvolti per rendere la narrazione coinvolgente e il più
possibile fedele ».A seguire testimonianze video dei superstiti che si
sono prestati a raccontare i momenti successivi della tragedia quando
nell'isola non c'era più nulla per prestare i primi soccorsi alla
popolazione.

Gioia Tiozzo


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