domenica 8 ottobre 2006

Manca un documento, niente sepoltura

L’incredibile episodio è avvenuto dopo il funerale di una donna di 104 anni di Pellestrina

Manca
un certificato: così dopo il funerale salta la sepoltura. I parenti,
dopo la cerimonia funebre, sono stati perciò costretti ad accompagnare
la defunta fino a Pellestrina
senza che poi si potesse procedere alla sepoltura. I familiari dovranno
aspettare almeno fino a martedì prossimo perché la salma possa essere
tumulata nella tomba di famiglia collocata in una cappella sempre
nell'isola di Pellestrina . Nel frattempo la salma è stata portata in una cella frigorifera.

Questo
l'incredibile contrattempo capitato ieri mattina, a causa di alcune
lungaggini burocratiche, al Lido dopo i funerali della professoressa
Maria Ester Vianello, morta mercoledì scorso alla veneranda età di 104
anni. La donna, originaria di Pellestrina
, era molto conosciuta in città per essere stata insegnante di lettere
al liceo "Marco Polo" di Venezia, da sette anni era ospite della casa
di riposo San Camillo degli Alberoni al Lido. Anziana di grande cultura
oltre che in Lettere si era laureata in Lingue. All'istituto di cura
San Camillo del Lido, grazie alle amorevoli cure prestate dal personale
medico e religioso, aveva tagliato, con un sorriso smagliante, il
traguardo dei 100 anni. All'inizio della settimana le sue condizioni
fisiche, già debilitate, si sono aggravate e mercoledì Maria Ester
Vianello si è spenta serenamente mercoledì. Fissati i funerali, che
sono stati celebrati ieri mattina all'istituto San Camillo officiati
dai padri cammiliani, la donna avrebbe dovuto essere tumulata, insieme
alla sorella e gli altri parenti, nella cappella di famiglia a Pellestrina . Tutto sembrava pianificato, fino a venerdì quando è arrivato il contrordine.

«Venerdì
mattina, durante lo sciopero dei trasporti quando per noi era difficile
anche raggiungere Venezia ci ha chiamato la polizia e gli addetti
cimiteriali - raccontano i parenti - per dirci che mancava un
certificato e che quindi non si poteva procedere alla sepoltura.
Incredibile, anche perché nella tomba di famiglia c'era già il posto
preparato con inciso il nome e la data di nascita della persona. Gli
addetti ci hanno però spiegato che non era sufficiente, che serviva un
certificato che attestasse l'effettiva parentela della signora. Questa
documentazione però non potrà essere pronta prima di martedì e quindi
non c'è stato nulla da fare. Niente sepoltura». Ora le norme sono
cambiate. Gli stessi parenti infatti protestano per questi cambiamenti.
Tanto che, circa dieci anni fa, alla morte dell'altra sorella non era
stato necessario mettere in moto una simile procedura.

Lorenzo Mayer



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