L’approdo per i mezzi del Suem-118 occupato da imbarcazioni private:
l’idroambulanza è costretta ad attendere mezzora per poter imbarcare un
codice giallo a Santa Maria del Mare. È successo venerdì e a denunciare
la vicenda è il presidente della Municipalità, Giorgio Vianello. Il
mezzo era stato chiamato per soccorrere una persona ritenuta in codice
giallo, quindi in una situazione non a rischio della vita ma comunque da
tenere in considerazione. L’idroambulanza è partita dalla cavana
dell’aeroporto Nicelli del Lido e si è diretta verso Pellestrina. Il
solo approdo utile per i mezzi del Suem-118, però, è proprio quello a
ridosso dell’imbarco del ferry boat che fa da spola tra Santa Maria del
Mare e gli Alberoni. E qui, il personale medico e infermieristico si è
trovato altre imbarcazioni che impedivano l’ormeggio. Ne è seguita
un’attesa di mezzora per attendere di capire chi erano i proprietari
delle varie barche, cercandoli nel vicino agriturismo. A quel punto le
barche sono state rimosse e l’idroambulanza ha potuto completare il suo
servizio, trasferendo all’Ospedale Civile di Venezia il paziente. «Da
anni chiediamo che venga realizzato un approdo secondario nella zona di
Pellestrina, ma finora senza successo», dice il presidente della
Municipalità, Giorgio Vianello. «Trovo altresì assurdo che, nonostante i
cartelli di divieto di ormeggio, ci sia gente che se ne infischia e
ormeggia in un pontile riservato ai mezzi di emergenza e urgenza. Una
cosa vergognosa».
Simone Bianchi
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