Dopo la salvezza ottenuta nella passata
stagione, il Nuovo San Pietro in Volta, griffato Franco Cerilli, sta
veleggiando quest'anno nei quartieri alti della classifica nel girone L
di Seconda categoria. Terzo posto in classifica per i “sanpierotti”,
dietro la super corazzata San Martino di Pippo Maniero (13 vittorie ed
un pareggio in 14 gare disputate) e all'inseguimento dei Lions
Villanova, avanti di 6 punti rispetto agli isolani ma con una partita in
meno giocata. «Il nostro obiettivo» spiega proprio il chioggiotto, ex
vicentino dei tempi di Paolo Rossi «è quello di non subire un distacco
dalla seconda superiore ai sette punti, per giocarci i playoff». San
Pietro in Volta molto diverso rispetto allo scorso campionato. Il
presidente Giorgio Antiga, che di professione fa il dentista, ha
organizzato la società e la squadra per una stagione di alto livello. Il
ds Piero Scarpa, il dt Luca Scarpa ed il factotum Daniele Scarpa,
autentica icona del calcio sanpierotto, hanno fatto un buon lavoro ed i
risultati si vedono sul campo. «Si riesce a lavorare bene» conferma
Cerilli «ognuno nel rispetto dei propri ruoli. Ho una buona squadra, una
rosa folta al punto giusto composta da un ottimo mix tra giocatori
giovani e giocatori più esperti, con molti calciatori del posto che sono
ritornati dopo le esperienza fatte fuori dall'isola. Si sta anche
costruendo un buon settore giovanile con due tecnici preparati e bravi
come Andrea Ghezzo e Daniele Vianello, entrambi ex giocatori del
Chioggia Sottomarina, che può contare su circa un centinaio di ragazzini
e la collaborazione con il settore giovanile dell'Udinese».
Eppure fare calcio a San Pietro in Volta non sembra facilissimo, visto
che ad ogni trasferta bisogna prima prendere il vaporetto e poi la
macchina. «In realtà essere stati inseriti nel girone padovano ci ha
notevolmente avvantaggiato nelle trasferte» precisa il tecnico «certo,
mancano i derby, ma va benissimo così. E comunque io ero stanco di
prendere la macchina per andare ad allenare, meglio il vaporetto».
Cerilli continua dunque ad allenare fuori Chioggia. «Da
altre parti» dice con una vena di amarezza «forse sarei un punto di
riferimento. Sono stato l'unico a portare il nome della mia città in
giro per il mondo, però a Chioggia ho allenato solamente per due anni.
Si vede che è proprio vero che nessuno è profeta in patria». Daniele Zennaro
sabato 31 dicembre 2016
venerdì 30 dicembre 2016
Anziano vessato da ragazzini preoccupazione nell’isola
È una persona benvoluta da tutti, alla quale da sempre non solo gli amici, ma tutti gli abitanti dell'isola hanno sempre dato una mano con piacere nei momenti di difficoltà. Eppure, da qualche tempo alcuni ragazzi, per noia e per mancanza di altro da fare che per vera e propria cattiveria, hanno cominciato a prendere di mira proprio lui, anziano e facile bersaglio, per una serie di scherzi iniziati con piccoli insulti e proseguiti poi fino agli atti di vandalismo contro la sua casa.
Ma ora, guidata dal presidente della Municipalità Danny Carella, l'intera Pellestrina è pronta a dare man forte alla vittima, vigilando sulla sua sicurezza e preparandosi, nel caso limite, a una denuncia contro gli autori del fatto per maltrattamenti. La notizia si è diffusa via internet proprio alla vigilia di Natale. A un anziano residente a Pellestrina, ben conosciuto nel l'isola, era stata rotta la porta di casa da un gruppo di 18enni del posto. Con il passare delle ore, si è appreso che il fatto risulta essere solo il culmine di una serie di derisioni e insulti che questo gruppetto di ragazzi rivolge all'anziano. «L’ ho visto», riportano su Facebook, «visibilmente agitato e spaesato per la paura mentre rincorreva dei ragazzi che lo deridevano in mezzo alla strada con le macchine che passavano». La reazione degli abitanti è stata una dura condanna e i ragazzi, se riconosciuti, ora potrebbero rischiare la denuncia. Sulla questione bullismo, interviene proprio il presidente Danny Carella. «Visto che Capodanno si avvicina»,
afferma, «mi appello al buonsenso di lidensi e pellestrinotti (soprattutto i più giovani) Ci si può divertire anche senza bruciare o rovesciare cassonetti, buttare megapetardi in prossimità di abitazioni, vandalizzare muri, stabili e monumenti ed essere molesti».Massimo Tonizzo
mercoledì 21 dicembre 2016
Bricola affiorante sfonda la prua della barca
Nel canale di San Pietro in Volta lo squarcio ha messo in pericolo il galleggiamento dell’imbarcazione
Barca di 12 metri rischia l'affondamento per lo schianto contro un “coccodrillo” nei pressi di Pellestrina. Lo sfondamento della chiglia causato da una bricola affiorante in laguna è avvenuto domenica mattina alle 8.30 a circa 30 metri dalla riva di fronte all'asilo comunale di San Pietro in Volta e poteva costare l'incolumità di due diportisti residenti a Pellestrina, che improvvisamente in piena navigazione hanno udito il botto provenire dalla prua dell'imbarcazione. Appena i due si sono accorti del danno importante che li poteva far affondare, hanno manovrato per rientrare in cantiere, dove hanno ricoverato la barca in attesa di riparazione. Una falla di grosse dimensioni aveva infatti danneggiato il lato destro della prua per un danno che ammonta a circa 500 euro. La bricola si è spaccata, dopo essere stata corrosa dai bivalvi, ed è parte di un gruppo di bricole poco distante dal luogo dell'accaduto. La bricola killer rappresenta ancora un pericolo nello stesso specchio di laguna nei pressi di Pellestrina. La segnalazione dell'incidente durante la navigazione è arrivata al gruppo “Diportisti Laguna Veneta”. «Le istituzioni responsabili delle manutenzioni della segnaletica in laguna», commenta il portavoce del gruppo Mirco Bodi, «visto che ad oggi non sappiamo se è il Provveditorato alle opere pubbliche o la Città Metropolitana, a suon di rimpalli fra chi deve stanziare i fondi, stanno assistendo impassibili ad una vera e propria roulette russa che fa rischiare la vita a chiunque percorra la laguna. Ringrazio per questa segnalazione il nostro iscritto che ci permette di sottolineare
quanto siano pericolose le bricole vaganti, in questo periodo soprattutto per la navigazione del servizio di trasporto pubblico. Segnaliamo fra le zone più pericolose per le bricole danneggiate il canale nord di Sant'Erasmo. Carente anche l'illuminazione in laguna».Francesco Macaluso
Barca di 12 metri rischia l'affondamento per lo schianto contro un “coccodrillo” nei pressi di Pellestrina. Lo sfondamento della chiglia causato da una bricola affiorante in laguna è avvenuto domenica mattina alle 8.30 a circa 30 metri dalla riva di fronte all'asilo comunale di San Pietro in Volta e poteva costare l'incolumità di due diportisti residenti a Pellestrina, che improvvisamente in piena navigazione hanno udito il botto provenire dalla prua dell'imbarcazione. Appena i due si sono accorti del danno importante che li poteva far affondare, hanno manovrato per rientrare in cantiere, dove hanno ricoverato la barca in attesa di riparazione. Una falla di grosse dimensioni aveva infatti danneggiato il lato destro della prua per un danno che ammonta a circa 500 euro. La bricola si è spaccata, dopo essere stata corrosa dai bivalvi, ed è parte di un gruppo di bricole poco distante dal luogo dell'accaduto. La bricola killer rappresenta ancora un pericolo nello stesso specchio di laguna nei pressi di Pellestrina. La segnalazione dell'incidente durante la navigazione è arrivata al gruppo “Diportisti Laguna Veneta”. «Le istituzioni responsabili delle manutenzioni della segnaletica in laguna», commenta il portavoce del gruppo Mirco Bodi, «visto che ad oggi non sappiamo se è il Provveditorato alle opere pubbliche o la Città Metropolitana, a suon di rimpalli fra chi deve stanziare i fondi, stanno assistendo impassibili ad una vera e propria roulette russa che fa rischiare la vita a chiunque percorra la laguna. Ringrazio per questa segnalazione il nostro iscritto che ci permette di sottolineare
quanto siano pericolose le bricole vaganti, in questo periodo soprattutto per la navigazione del servizio di trasporto pubblico. Segnaliamo fra le zone più pericolose per le bricole danneggiate il canale nord di Sant'Erasmo. Carente anche l'illuminazione in laguna».Francesco Macaluso
martedì 20 dicembre 2016
Operaio morto al cantiere «Un anno di reclusione»
Caduto dall’impalcatura della nave in costruzione alla ex De Poli di
Pellestrina La pm Franceschetti ha chiesto la condanna di tre imputati
per omicidio colposo
In tre mesi erano morti in due, entrambi operai delle ditte che lavoravano in subappalto all’interno del cantiere De Poli di Pellestrina, ora acquisito dall’Actv. Ditte che della velocità dell’esecuzione dei lavori facevano il loro principale obiettivo e che imponevano ai dipendenti ritmi spesso insopportabili. Ieri, nell’udienza per l’omicidio colposo di Marijan Panic, la pubblico ministero Carlotta Franceschetti ha chiesto la condanna a un anno di reclusione per l’ex dirigente del cantiere, Massimo Iuris, per il responsabile del servizio prevenzione Marco Cappon e per il capo dei carpentieri Gianluca Pagan, i cui difensori (gli avvocati Luigi Ravagnan, Alessandro Rampinelli e Andrea Galli hanno chiesto il rito abbreviato). Mentre i titolari della ditta di cui era dipendente Panic, i fratelli croati Damir e Marian Peranovic) hanno raggiunto l’accordo con la rappresentante della Procura per patteggiare un anno.
Il giudice ha rinviato l’udienza al 7 febbraio per la sentenza. L’avvocato Piero Pozzan, che rappresentava i familiari della vittima, non si è costituito parte civile perché la famiglia è stata risarcita.
I fatti sono del lontano 7 febbraio 2007. Tre mesi dopo, nello stesso cantiere, sarebbe deceduto un altro operaio, questa volta di origini romene. Panic era un carpentiere e mentre gli altri dipendenti erano in mensa a mangiare lui era sulle impalcature a lavorare, stava svolgendo lavori di carpenteria sulla nuova nave che i De Poli stavano costruendo. Stando alla pubblico ministero, che ieri ha tenuto la sua requisitoria nei confronti dei tre imputati italiani, la vittima sarebbe caduto in sala macchine da un’impalcatura da un’altezza tra i cinque e i sei metri, battendo la testa e spirando quasi subito a causa di un gravissimo trauma cranico. La difesa, invece, sostiene, utilizzando anche le conclusioni alle quali sarebbe giunto il medico legale, che il decesso sarebbe stato causato sì dal trauma cranico, che però non sarebbe stato provocato dalla caduta ma da un pesante oggetto che avrebbe sfondato il cranio mentre Panic si trovava a terra. Il medico legale, infatti, sostiene che se l’operaio croato fosse caduto da sei metri avrebbe riportato anche fratture in altre parti del corpo, cosa che non è accaduta.
Ora, toccherà al giudice dell’udienza preliminare del Tribunale di Venezia Roberta Marchiori soppesare le richieste
della rappresentante dell’accusa e quelle dei tre agguerriti difensori, che puntano ad una assoluzione o comunque ad una condanna meno pesante. Tra l’altro Iuris ha già patteggiato una pena di oltre un anno per la morte dell’operaio romeno.Giorgio Cecchetti
In tre mesi erano morti in due, entrambi operai delle ditte che lavoravano in subappalto all’interno del cantiere De Poli di Pellestrina, ora acquisito dall’Actv. Ditte che della velocità dell’esecuzione dei lavori facevano il loro principale obiettivo e che imponevano ai dipendenti ritmi spesso insopportabili. Ieri, nell’udienza per l’omicidio colposo di Marijan Panic, la pubblico ministero Carlotta Franceschetti ha chiesto la condanna a un anno di reclusione per l’ex dirigente del cantiere, Massimo Iuris, per il responsabile del servizio prevenzione Marco Cappon e per il capo dei carpentieri Gianluca Pagan, i cui difensori (gli avvocati Luigi Ravagnan, Alessandro Rampinelli e Andrea Galli hanno chiesto il rito abbreviato). Mentre i titolari della ditta di cui era dipendente Panic, i fratelli croati Damir e Marian Peranovic) hanno raggiunto l’accordo con la rappresentante della Procura per patteggiare un anno.
Il giudice ha rinviato l’udienza al 7 febbraio per la sentenza. L’avvocato Piero Pozzan, che rappresentava i familiari della vittima, non si è costituito parte civile perché la famiglia è stata risarcita.
I fatti sono del lontano 7 febbraio 2007. Tre mesi dopo, nello stesso cantiere, sarebbe deceduto un altro operaio, questa volta di origini romene. Panic era un carpentiere e mentre gli altri dipendenti erano in mensa a mangiare lui era sulle impalcature a lavorare, stava svolgendo lavori di carpenteria sulla nuova nave che i De Poli stavano costruendo. Stando alla pubblico ministero, che ieri ha tenuto la sua requisitoria nei confronti dei tre imputati italiani, la vittima sarebbe caduto in sala macchine da un’impalcatura da un’altezza tra i cinque e i sei metri, battendo la testa e spirando quasi subito a causa di un gravissimo trauma cranico. La difesa, invece, sostiene, utilizzando anche le conclusioni alle quali sarebbe giunto il medico legale, che il decesso sarebbe stato causato sì dal trauma cranico, che però non sarebbe stato provocato dalla caduta ma da un pesante oggetto che avrebbe sfondato il cranio mentre Panic si trovava a terra. Il medico legale, infatti, sostiene che se l’operaio croato fosse caduto da sei metri avrebbe riportato anche fratture in altre parti del corpo, cosa che non è accaduta.
Ora, toccherà al giudice dell’udienza preliminare del Tribunale di Venezia Roberta Marchiori soppesare le richieste
della rappresentante dell’accusa e quelle dei tre agguerriti difensori, che puntano ad una assoluzione o comunque ad una condanna meno pesante. Tra l’altro Iuris ha già patteggiato una pena di oltre un anno per la morte dell’operaio romeno.Giorgio Cecchetti
sabato 17 dicembre 2016
Karate Pellestrina, festa e amicizia
Una quarantina di giovani hanno partecipato nei giorni scorsi al 19°
Trofeo ScuolaSport di karate organizzato nell'aula magna della scuola
media Loredan di Pellestrina. Protagonisti dentro e fuori il tatami sono
stati atleti e dirigenti del Gruppo Karate Pellestrina per i quali il
trofeo valeva anche come gara sociale di fine anno. Clima di festa in
vista del Natale che si avvicina, ma anche un sano agonismo hanno
completato la giornata di sport sull'isola. Una occasione nella quale le
famiglie degli atleti hanno mostrato ancora una volta lo spirito
solidale di Pellestrina e dei suoi abitanti, raccogliendo fondi per
poter aiutare i terremotati del centro Italia. Per il locale Gruppo
Karate un altro passo avanti a livello societario in vista anche dei
prossimi appuntamenti agonistici. (s.b.)
mercoledì 14 dicembre 2016
Il presidente Carella «Poche luminarie nelle nostre isole»
Poche luminarie disponibili, e così il presidente della Municipalità
manifesta il proprio disappunto per la «poca considerazione» rivolta
alle isole del Lido e Pellestrina dall'amministrazione comunale in vista
del prossimo Natale. «Per carità», aggiunge Danny Carella, «è pur vero
che sono stati messi degli abeti nelle piazze delle due isole, però è
indubbio che Mestre e la terraferma hanno ricevuto attenzioni
decisamente differenti. Qui ci si è arrangiati come si è potuto, con il
solito sforzo da parte dei commercianti e degli esercenti, con i
residenti che stanno addobbando e illuminando balconi e giardini, ma le
strade sono senza luminarie». In passato, la Municipalità disponeva di
un buon numero di fili di luce, ma con il passare degli anni ne sono
stati persi l'80 per cento tra malfunzionamenti e usura. «Ci sono
rimasti circa venti metri di luminarie, ma cosa possiamo farci per due
isole?», si chiede Carella. «Il decentramento non ha soldi per
iniziative più importanti e urgenti, tanto più per acquistarne di nuove e
costano parecchio, sarebbe dovuto semmai intervenire il Comune,
destinando anche alle nostre due isole un po' di luci per abbellire le
strade principali. Ma negli ultimi anni la situazione non è purtroppo
mai cambiata» conclude il presidente della Municipalità. (s.b.)
giovedì 8 dicembre 2016
Le isole si fanno belle arriva il concorso per luci e addobbi
Ci sono poche luminarie tra Lido e
Pellestrina? Ecco che gli stessi residenti possono fare qualcosa per
rendere ancora più belle le case, i giardini e i negozi. Dopo
un’ulteriore proroga per le tante domande ricevute, scadrà lunedì il
termine per iscriversi al concorso di Natale “Balconi e vetrine
addobbati e illuminati”.
La Municipalità, nel contesto delle varie iniziative per le feste, ha indetto il concorso per rendere nel periodo festivo ancora più gradevoli le due isole e lo ha aperto sia agli abitanti per decorare case e giardini, che ai negozianti per le loro vetrine. Basterà ritirare la scheda di partecipazione nelle sedi municipali di Lido e Pellestrina o a Palazzo del Podestà di Malamocco, oppure scaricandola da Internet dal sito istituzionale del decentramento. Poi, entro le 12 di lunedì, bisogna consegnarla, adeguatamente compilata, agli uffici degli Affari Istituzionali o inviarla ad assistenzaorgani.lido@comune.venezia.it.
Gli allestimenti esposti dovranno rimanere ben visibili fino al 5 gennaio prossimo. Sempre lunedì sarà comunicata la composizione della giuria che dovrà poi decidere quali saranno gli addobbi migliori,
con i primi tre classificati nella categoria delle abitazioni e altrettanti per quella delle attività commerciali. La proclamazione dei vincitori è prevista nelle sedi municipali il 21 dicembre, mentre le premiazioni il 12 gennaio alle 17.30 nella sala consiliare del Lido. (s.b.)
La Municipalità, nel contesto delle varie iniziative per le feste, ha indetto il concorso per rendere nel periodo festivo ancora più gradevoli le due isole e lo ha aperto sia agli abitanti per decorare case e giardini, che ai negozianti per le loro vetrine. Basterà ritirare la scheda di partecipazione nelle sedi municipali di Lido e Pellestrina o a Palazzo del Podestà di Malamocco, oppure scaricandola da Internet dal sito istituzionale del decentramento. Poi, entro le 12 di lunedì, bisogna consegnarla, adeguatamente compilata, agli uffici degli Affari Istituzionali o inviarla ad assistenzaorgani.lido@comune.venezia.it.
Gli allestimenti esposti dovranno rimanere ben visibili fino al 5 gennaio prossimo. Sempre lunedì sarà comunicata la composizione della giuria che dovrà poi decidere quali saranno gli addobbi migliori,
con i primi tre classificati nella categoria delle abitazioni e altrettanti per quella delle attività commerciali. La proclamazione dei vincitori è prevista nelle sedi municipali il 21 dicembre, mentre le premiazioni il 12 gennaio alle 17.30 nella sala consiliare del Lido. (s.b.)
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