giovedì 27 settembre 2012
Undici mesi di reclusione
Undici mesi di reclusione: ha patteggiato con il pubblico ministero il
24enne di Pellestrina Daniele Scarpa che nel maggio scorso era
stato arrestato dopo aver5 aggredito e sfregiato il padre durante una
lite in casa. Quattro mesi da, due giorni dopo i fatti, davanti al
giudice si era scusato e si era dimostrato mortificato. Tra i due le
liti erano continue soprattutto per gli orari del ragazzo: il padre
lo redarguiva spesso e quella sera Daniele aveva impugnato un coltello e
aveva colpito il genitore in faccia. Era difeso dall’avvocato
Tiziana Nordio.
mercoledì 26 settembre 2012
Appartamenti sfitti Vetri in frantumi per il maltempo
Appartamenti pubblici sfitti in balia del maltempo con le finestre
spalancate e i vetri in frantumi. È quanto hanno constatato Vigili
del fuoco, Protezione civile di Pellestrina e Polizia municipale in
Carrizzada San Vito e Modesto. Intervenuti per un muro perimetrale
del tempio che era crollato sotto la spinta del vento, lunedì sera si
sono accorti dei vetri caduti dai piani alti della palazzina. Le
finestre di alcuni alloggi sfitti erano spalancate, e i vetri andavano
continuamente in frantumi. I vigili del fuoco hanno liberato gli
infissi dai vetri sporgenti e li hanno fissati in modo che non
potessero subire altri danni. In tutto sono sette gli alloggi non
affittati tra quelli di proprietà del Comune e quelli dell’Ater,
distribuiti nelle tre palazzine che si trovano in quella zona. Da tempo
la Municipalità chiede attenzione verso le famiglie più bisognose.
«Per quello che ci riguarda», spiega l’assessore alle Politiche
abitative, Bruno Filippini, «parte delle case sono destinate ai bandi e
parte devono essere ristrutturate. Il problema dei fondi è però
reale, perché non sono facili da reperire per eseguire poi i lavori di
sistemazione per rendere quegli appartamenti pienamente abitabili e
sicuri. Ma l’attenzione da parte dei nostri uffici non manca».(s.b.)
martedì 25 settembre 2012
Pellestrina, cede un muretto Intonaco cade in Ruga Giufa
Danni causati dal maltempo anche nel centro storico veneziano. A
Pellestrina, il forte vento che ha spostato le grandi piante di
oleandro di Carrizzada S.Vito e Modesto nel sestiere Buselli ha
provocato la caduta del muretto vicino al tempio: due metri cubi di
mattoni hanno invaso il collegamento tra laguna e mare. Oggi la
Protezione civile con la Municipalità dovrà decidere come
intervenire per la rimozione dei detriti e la messa in sicurezza del
muretto, forse pericolante. Un albero è caduto al Lido di Venezia
nel Lungomare D’Annunzio. Dieci centimetri d’acqua in Lungomare Sandro
Gallo a causa della pioggia che non è riuscita a fluire attraverso
le caditoie della strada, ostruite e mal manutentate. I vigili del
fuoco sono stati chiamati per interventi di messa in sicurezza anche in
un lunapark dell’isola e su una torretta della spiaggia. Problemi
anche in centro storico con un intervento di messa in sicurezza per
pezzo di intonaco caduto, dopo il temporale, dal palazzo Malipiero
di Ruga Giufa.
sabato 8 settembre 2012
Ecco come si è bruciato l’ambiente
Mi piace mangiare le verdure della mia terra, il problema che dei
circa 350 ortolani che c’erano a Pellestrina ne sono rimasti così pochi
che è difficile trovare il prodotto che cerco. Comunque qui a San
Pietro ne sono rimasti due: i fratelli Campolonghi, quello da cui io mi
reco si chiama “Ice” che mi ha detto che, nel mese di giugno, ha
constatato un fenomeno mai visto prima: se toccava la terra gli
bruciavano le mani, quindi la terra era diventata cenere. Colpa del
caldo senza precedenti. Cosa dovevo rispondere se non la verità di
come osservo e penso il futuro di questo ambiente? Il fenomeno più
potente da affrontare per sopravvivere nel futuro sarà proprio il
sole, perché i suoi raggi raggiungono violentemente la terra, quindi non
riscaldano più come una volta ma bruciano l’ambiente: questo è il
fattore del troppo caldo. L’ozono, che proteggeva la terra dai
raggi del sole, in larga parte è stato distrutto e i risultati sono
stati devastanti. Gianfranco Vianello
domenica 2 settembre 2012
Super D’Este e i Vignotto eterno duello tra campioni
Grande attesa per la gara dei gondolini (18.20). Partenza spostata
all’Arsenale L’incognita della boa. Luisella favorita tra le donne,
Rosada e Ballarin tra i giovani
Vignotto-D’Este. Riparte l’eterna sfida tra il Gigante e i due cugini. Burano contro Sant’Erasmo, la potenza di Giampaolo “Super D’Este” contro la tecnica e l’affiatamento di Rudi e Igor, cresciuti insieme a pane e voga. Due anni senza di loro hanno lasciato il segno. Spettacolo a senso unico, niente veleni e niente agonismo. Troppo forti rispetto agli altri. Rieccoli a contendersi una bandiera rossa che nel mondo del remo ha ancora un valore quasi mitico. Dieci ne ha vinte D’Este (l’ultima nel 2011), dieci i due Vignotto. Ormai entrambi a sole quattro lunghezze dal record, i 14 primi di Albino Dei Rossi «Strigheta», Sergio Tagliapietra «Ciaci» e Bepi Fongher. D’Este ha vogato negli anni con Franco e Bruno Strigheta, quest’anno per la prima volta assenti dalle gare. Adesso con Ivo Redolfi Tezzat, gondoliere muranese che di Storiche ne ha vinte 5. Celeste (Vignotto) contro rosso (D’Este e Tezzat). Celeste che ha vinto nel 2011 (D’Este), dopo la squalifica del 2010 e il rovesciamento del 2009. Sfida a due, dunque. Attenzione agli impassi e alle scorrettezze. Possibili in fase di partenza, ma anche all’entrata in Canal Grande, resa quest’anno più «stretta» perché tutti i gondolini partiranno cento metri più avanti, verso l’Arsenale, e dovranno passare tenendo a destra la grande boa del Bacino San Marco. Due barche avanti a tutti. Ma bisognerà tener d’occhio anche gli eterni terzi, i pellestrinotti Andrea Bertoldini e Martino Vianello, il rientrato Roberto Busetto, vincitore di una Storica vent’anni fa. Corrono per una bandiera anche Zane e De Poli, i giovani Angelin e Barzaghi, quarti nel 2011, i buranelli Ciaceti e Suste.
Tra le donne le favoritissme Luisella Schiavon e Giorgia Ragazzi, sulla mascareta rosa, sfidano la rientrata Gloria Rogliani con Romina Catanzaro sul celeste e le sorprese della stagione 2011, lamaestra d’ascia Silvia Scaramuzza e Debora Scarpa sul viola. In grande forma anche Elisabetta Nordio (seconda a Murano, quarta nel 2011) che punta a una bandiera con la nuova compagna Luigina Davanzo. Tra i giovanissimi si annuncia l’ennesima gara dominata dai due pellestrinotti Nicola Ballarin e Andrea Rosada, dominatori quest’anno, favoritissimi della vigilia sul pupparino rosso. A insidiare il loro primato gli altri pellestrinotti Roberto Ballarin e Davide Vianello, i buranelli Matteo Zane e Vittorio Bacciolo. Infine gara spettacolare tra le caorline dei sestieri. Favoriti ancora una volta Burano, Pellestrina e Jesolo, mentre sono ben tre le barche in gara per il litorale del Cavallino. (a.v.)
Vignotto-D’Este. Riparte l’eterna sfida tra il Gigante e i due cugini. Burano contro Sant’Erasmo, la potenza di Giampaolo “Super D’Este” contro la tecnica e l’affiatamento di Rudi e Igor, cresciuti insieme a pane e voga. Due anni senza di loro hanno lasciato il segno. Spettacolo a senso unico, niente veleni e niente agonismo. Troppo forti rispetto agli altri. Rieccoli a contendersi una bandiera rossa che nel mondo del remo ha ancora un valore quasi mitico. Dieci ne ha vinte D’Este (l’ultima nel 2011), dieci i due Vignotto. Ormai entrambi a sole quattro lunghezze dal record, i 14 primi di Albino Dei Rossi «Strigheta», Sergio Tagliapietra «Ciaci» e Bepi Fongher. D’Este ha vogato negli anni con Franco e Bruno Strigheta, quest’anno per la prima volta assenti dalle gare. Adesso con Ivo Redolfi Tezzat, gondoliere muranese che di Storiche ne ha vinte 5. Celeste (Vignotto) contro rosso (D’Este e Tezzat). Celeste che ha vinto nel 2011 (D’Este), dopo la squalifica del 2010 e il rovesciamento del 2009. Sfida a due, dunque. Attenzione agli impassi e alle scorrettezze. Possibili in fase di partenza, ma anche all’entrata in Canal Grande, resa quest’anno più «stretta» perché tutti i gondolini partiranno cento metri più avanti, verso l’Arsenale, e dovranno passare tenendo a destra la grande boa del Bacino San Marco. Due barche avanti a tutti. Ma bisognerà tener d’occhio anche gli eterni terzi, i pellestrinotti Andrea Bertoldini e Martino Vianello, il rientrato Roberto Busetto, vincitore di una Storica vent’anni fa. Corrono per una bandiera anche Zane e De Poli, i giovani Angelin e Barzaghi, quarti nel 2011, i buranelli Ciaceti e Suste.
Tra le donne le favoritissme Luisella Schiavon e Giorgia Ragazzi, sulla mascareta rosa, sfidano la rientrata Gloria Rogliani con Romina Catanzaro sul celeste e le sorprese della stagione 2011, lamaestra d’ascia Silvia Scaramuzza e Debora Scarpa sul viola. In grande forma anche Elisabetta Nordio (seconda a Murano, quarta nel 2011) che punta a una bandiera con la nuova compagna Luigina Davanzo. Tra i giovanissimi si annuncia l’ennesima gara dominata dai due pellestrinotti Nicola Ballarin e Andrea Rosada, dominatori quest’anno, favoritissimi della vigilia sul pupparino rosso. A insidiare il loro primato gli altri pellestrinotti Roberto Ballarin e Davide Vianello, i buranelli Matteo Zane e Vittorio Bacciolo. Infine gara spettacolare tra le caorline dei sestieri. Favoriti ancora una volta Burano, Pellestrina e Jesolo, mentre sono ben tre le barche in gara per il litorale del Cavallino. (a.v.)
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