giovedì 30 agosto 2012
Pesca abusiva, sequestrate tre barche
Tre imbarcazioni da pesca professionali, armate con rastrelli vibranti,
sono state poste sotto sequestro dai militari della sezione
operativa di Chioggia del reparto aeronavale della Guardia di Finanza di
Venezia per aver svolto attività di pesca abusiva. L’operazione è
avvenuta l’altra notte, in laguna sud, nei pressi del canale di Porto
Secco dell’isola di Pellestrina. L’unità navale delle Fiamme Gialle
si trovava in servizio di pattugliamento a tutela delle risorse
biologiche delle acque marine e per contrasto alla pesca abusiva nella
laguna e sul litorale veneto. I finanzieri che, sulla base di
movimenti sospetti notati nei giorni precedenti, si erano appostati
nella zona di Porto Secco, hanno visto, ad una certa ora della
notte, le tre imbarcazioni in questione, pronte per l’attività di pesca,
che si aggiravano nei canali lagunari. Presumibilmente i pescatori
si stavano “guardando attorno” prima di mettere in funzione gli
attrezzi vibranti. Tuttavia, tenendo conto dell’ora sospetta per
movimentare un’imbarcazione da pesca con quel tipo di attrezzo e
riferendosi alle norme del regolamento della Provincia di Venezia,
secondo le quali soffermarsi lungo corsi o specchi d’acqua con
attrezzi da pesca immediatamente pronti all’uso è considerata comunque
attività di pesca, i finanzieri della sezione operativa navale di
Chioggia hanno fermato i tre equipaggi e provveduto al sequestro
delle imbarcazioni e degli attrezzi. I responsabili delle violazioni
contestate saranno segnalati agli uffici competenti della Provincia
di Venezia per l’eventuale sospensione delle licenze professionali di
pesca e la confisca degli attrezzi utilizzati. Diego Degan
sabato 25 agosto 2012
No al cemento sulla mia isola
Mai come in questo periodo leggo sulla stampa il fatto di Ca’ Roman, la
mia isola, così anch’io sento il dovere di esprimere il mio
pensiero per il bene di quel verde ancora rimasto. Ai politici di turno
dico: non trasformate quel suolo di verde in cemento. Se la
maggioranza dei cittadini di Pellestrina è contraria alla
costruzione delle villette, perché non volete ascoltarla? Sorge il
dubbio che tutto questo venga fatto a scopo di interesse,
altrimenti si potrebbe tranquillamente mettere una pietra sopra alla
progettazione. Queste villette quale interesse darebbero all’isola
se non quella di portare via il verde? Mi rivolgo alle persone elette
dai cittadini, che sono in quei posti per tutelare il fabbisogno e
l’ambiente: perché non svolgete il vostro compito? La voce del popolo
non è forse sovrana? Oppure lo è solo quando fa comodo alla
politica? Se così fosse, come può andare d’accordo la cittadinanza
con la politica? Ovvio che, in queste condizioni, ci sarà sempre un
certo attrito: di sicuro vincerà il più forte fregandosene dei
danni causati all’ambiente. Questa gente che comanda, non si rende conto
che deve tutelare la natura che è vita? Se noi non diamo la
possibilità alle nuove generazioni di vivere bene, come sarà il
loro futuro? Perché non si cercano dei mezzi per lanciare un’economia
“naturale”, sfruttando la terra e il mare? Quanto verde è stato
strappato via per la costruzione del Mose, e per cosa fare? Fermare
l’acqua alta per Venezia? Sognatevelo. E vogliamo parlare del
canale nuovo, quello dei “petroli” che ha rovinato la laguna?
Sappiate che più viene danneggiata la natura peggio sarà per l’uomo,
quindi Ca’ Roman lasciatela stare così com’è. Gianfranco Vianello
mercoledì 22 agosto 2012
CA’ ROMAN È una variante non un piano attuativo
Con amara attenzione ho letto gli articoli del 12 e del 14 agosto
scorsi relativi al “cemento a Ca’ Roman - Comune a favore” e subito ho
ricordato le battaglie che io e Alessandro Scarpa detto Marta
abbiamo intrapreso per bloccare il cemento di Ca’ Roman, o almeno
ridurlo il più possibile al fine di tutelare il territorio, per
difendere gli interessi dei residenti dell’isola di Pellestrina e a
tutela dei diritti/doveri dei consiglieri comunali. Un’errata
interpretazione da parte della giunta comunale della legge urbanistica
ha tolto dalla competenza del consiglio comunale l’approvazione del
piano di recupero di Ca’ Roman, obbligando undici consiglieri
comunali a richiedere e a ottenere un pubblico dibattito in commissione
consiliare e poi in consiglio comunale; ma la maggioranza che
governa Venezia (Pd-Udc-Idv-Verdi-Psi-Prc) con l'astensione del Pdl
hanno bocciato la modifica richiesta: non urbanizzare la “zona
degli orti” ove in base alla scheda urbanistica vigente n. 19 sono
consentiti esclusivamente interventi manutentivi sulla vegetazione
esistente, e richiedere un parere alla Provincia di Venezia (competente
in materia). Sono ancora convinto oggi che trattasi di una variante
e non di un piano attuativo e quindi di esclusiva competenza del
consiglio comunale. Vista la posizione intransigente della giunta
comunale, io e Alessandro Scarpa abbiamo operato per aiutare gli
abitanti di Pellestrina. Quindi abbiamo richiesto la concessione
del beneficio pubblico in quanto, essendo stata considerata una
variante, i costi urbanistici a carico della società proponente
sono molto ridotti. In base alla convenzione stipulata dal Comune
di Venezia, l’articolo 4 inerente l’esecuzione delle opere di
urbanizzazione e specificamente al comma 2 bis prevede che la parte
attuatrice si impegna a realizzare cinque opere di urbanizzazione
aggiuntive, prevalentemente fuori ambito, funzionali all’accesso al
villaggio e alle zone di servizio di Pellestrina, quantificate in
preventivo per euro 202.540,00. Siamo per ultimo rimasti
meravigliati che sia stato realizzato un pontile a Ca’ Roman dalla ditta
attuatrice senza alcuna autorizzazione formale e sostanziale del
Magistrato alle Acque, esistendo solo un vecchio nulla osta preventivo a
favore dell'Istituto delle Figlie della Carità: che fine ha fatto
il pontile, si chiedono i pellestrinotti che per ogni piccola modifica
delle loro abitazioni ricevono avvisi giudiziari? Nicola Funari
consigliere comunale gruppo misto
martedì 21 agosto 2012
Pellestrina, allarme roghi «Un problema da risolvere»
«A breve riprenderanno le attività istituzionali della Municipalità, e
subito sottoporrò all’attenzione dei colleghi il problema incendi
che si sta evidenziando a Pellestrina». Il presidente della
Municipalità, Giorgio Vianello, vuole vederci chiaro dopo i tre
incendi in meno di una settimana che hanno colpito zona La Mara,
costringendo i volontari di Protezione civile e i Vigili del fuoco a
interventi impegnativi. «Sembra, chiaro, soprattutto nel caso di
domenica, che c’è il dolo», aggiunge Vianello, «con i colleghi valuterò
quindi se sia il caso di fare un esposto alle forze dell’ordine per
cercare di capire cosa sta accadendo in quella zona di Pellestrina».
(s.b.)
Stop ai lavori delle villette di Ca’ Roman
di Alberto Vitucci Sospendere la delibera, e dunque l’avvio dei lavori
delle villette di Ca’ Roman. In attesa della Valutazione
dell’impatto della nuova edificazione sul territorio (Vas). La Direzione
Ambiente del Comune ha scritto ieri una lettera all’Urbanistica
del Comune e della Regione. Chiedendo «anche ai fini dell’autotutela»
la sospensione del procedimento e della delibera in attesa
dell’approvazione della Vas regionale. Un brusco stop per il
progetto del nuovo insediamento a Ca’ Roman, dove al posto del convento
delle Canossiane dovrebbero nascere 84 villette nel bosco, 24 mila
metri cubi di nuovi edifici. Il via libera è arrivato dal Consiglio
comunale, nonostante le proteste delle associazioni ambientaliste e
della Lipu, che gestisce a pochi metri dall’area di progetto uno dei
siti di ripopolazione più pregiati d’Europa. Succede che adesso il
ministero per l’Ambiente, retto dal «veneziano» Corrado Clini, ha
dato ragione a chi sosteneva l’obbligo della Valutazione strategica.
Smentendo così la Regione e anche l’Urbanistica comunale, che
dicevano il contrario. Così si va profilando un conflitto tra
l’assessorato all’Ambiente di Gianfranco Bettin, e l’Urbanistica di
Ezio Micelli. nei giorni scorsi Lega Ambiente ha duramente criticato
l’operazione, assegnando la maglia nera delle coste italiane di
Goletta verde proprio a Ca’ Roman. E adesso l’Ambiente passa al
contrattacco. In base alle nuove norme ambientali (la legge 106 del
2011) tutti gli strumenti attuativi dei Piani urbanistici vanno
sottoposti alla verifica di Impatto ambientale allargata. Senza quella,
non può essere rilasciato alcun permesso. Uno smacco per
l’assessorato all’Urbanistica, un punto a favore dell’assessorato
all’Ambiente e di Bettin, negli ultimi tempi un pio’ nel mirino
delle associazioni per la questione Ca’ Roman. «Ma in questo caso
la nostra posizione coincide con quella del coordinamento delle
associazioni ambientaliste del Lido», dice l’assessore, «una
posizione che risulta rafforzata dall’indirizzo del ministero per
l’Ambiente e dal fatto che il governo abbia deciso di impugnare
davanti alla Corte costituzionale la norma della Regione Veneto che di
fatto esclude l’obbligo della Valutazione per operazioni di questo
tipo». Adesso l’intero procedimento dovrà essere sospeso. Per evitare,
dopo il conflitto istituzionale tra ministero dell’Ambiente e
Regione, anche quello tra due assessorati dello stesso Comune.
«Sospendere l’iter della delibera», ha scritto la Direzione Ambiente di
Ca’ Farsetti. Altra frenata per un progetto ormai pronto, che fa
discutere. Il timore delle associazioni e degli abitanti è che adesso al
Lido e a Pellestrina si faccia strada la cementificazione di un
luogo naturale unico al mondo, tra mare e laguna. Il progetto Ca’
Roman, con darsena annessa – curato dallo studio Mar – è sul tappeto da
qualche anno. In fase di approvazione dal 2010, Ma altri progetti
sono in discussione al Lido. Le 32 nuove villette al Forte di Malamocco
(Est Capital) E poi le nuove villette agli Alberoni (con darsena)
della società dei De Col. Per non parlare del grande insediamento
nell’ex Ospedale al Mare (Est Capital) e della darsena di San Nicolò da
mille posti barca (Est Capital, Mantovani, Condotte, Fincosit). «Ma
per dare il via alle autorizzazioni», ribadiscono a Ca’ Farsetti,
«occorre ora aspettare l’esito della Valutazione strategica»
lunedì 20 agosto 2012
Ca’ Roman utilizzato in documenti ufficiali
Il 18 agosto, nella lettera “Più rispetto per il nome storico”,
pubblicata sulla Nuova, l’assessore all’Ambiente del Comune di
Venezia Gianfranco Bettin sostiene che, per indicare la località a
sud di Pellestrina, la grafia storicamente usata è Caroman e non Ca’
Roman. A sostegno di questa tesi cita diverse mappe storiche del
1800 e documenti del Magistrato alle Acque, di cui alcuni abbastanza
recenti. In effetti, il termine Ca’ Roman si fa strada dalla metà
del ‘900. Oggi, con qualche eccezione, è universalmente utilizzato in
documenti ufficiali del Magistrato alle Acque (Nuovi interventi per
la salvaguardia di Venezia – 2004), del Comune di Venezia e dello
stesso Assessorato all’Ambiente ( Valutazione di incidenza ambientale
per il piano di recupero dell’ex colonia di Ca’ Roman – 2011).
L’Assessore, quindi, utilizza non un termine sbagliato ma arcaico. Se
dovessimo seguire il suo criterio, dovremmo darci da fare per
ribattezzare tutta la toponomastica, chiamando, ad esempio “Chioza”
(come ai tempi del Sabbadino) l’attuale Chioggia e “Pelestrina” (come
indicato nella mappa del Dénaix, 1809-1811) l’attuale Pellestrina.
La topologia è come la lingua: cambia nel corso del tempo. A chiudere la
questione ci pensa, in ogni caso, l’autorevole Lorenzetti (1926)
che chiarisce come Caroman sia la corruzione di Ca’ Romani. La
moderna versione è, quindi, quella più fedele al nome originale del
sito. Ritengo che, più che su sterili disquisizioni toponomastiche,
l’attenzione e il tempo dell’assessore dovrebbero concentrarsi in
concrete azioni per tutelare un habitat oggi fortemente minacciato
da un progetto di “recupero”. Le occasioni non dovrebbero mancargli.
Federico Antinori
domenica 19 agosto 2012
A riva in barca, raffica di multe
Altra raffica di multe della Capitaneria di Porto contro chi raggiunge
in barca la riva della spiaggia di Pellestrina. Ieri pomeriggio i
militari sono entrati in azione per l’ennesima volta lungo l’arenile
dell’isola, sanzionando tutti i proprietari delle imbarcazioni che
avevano violato le norme di legge. Da anni, infatti, sono previsti nelle
ordinanze limiti precisi che impongono alle barche di mantenere
una distanza dalla riva di 500 metri, fatto salva la presenza di
corridoi con boe che portano fino alla riva stessa. Cosa che però a
Pellestrina non c’è, e quindi le multe sono state inevitabili. Un
aspetto, quello dei controlli, che nel maggio scorso la Capitaneria
aveva garantito proprio per evitare incidenti o problemi nelle
spiagge libere come quelle di Pellestrina. «È un aspetto che accogliamo
con estremo favore, quello delle multe», ha sottolineato ieri il
presidente della Municipalità, Giorgio Vianello, sul posto mentre i
militari sanzionavano i proprietari delle barche. «Le regole ci
sono e vanno rispettate, soprattutto quando si rischia di creare un
pericolo». Intanto Veritas ha posizionato numerose boe, su indicazione
del Comune, al largo dell’isola, proprio per indicare alle
imbarcazioni il limite da non oltrepassare. Un intervento seguito
all’interpellanza presentata al sindaco dal consigliere comunale di
Pellestrina, Alessandro Scarpa “Marta”. «Ieri si è dimostrato che
neppure le boe servono da sole a garantire il rispetto delle regole», ha
aggiunto il presidente della Municipalità. (s.b.)
sabato 18 agosto 2012
Ca’ Roman? No, caroman Più rispetto per il nome storico
Il correttore automatico, immagino, ha modificato in una mia
lettera alla “Nuova Venezia” pubblicata ieri il nome Caroman, da me
utilizzato, in Ca’ Roman, come spesso accade. Preciso che la grafia
storicamente usata (ad esempio: mappa del Sabbadino, 1556; Dénaix,
1809-1811; De Bernardi, 1843; Genio Civile Venezia, 1901;
Magistrato alle Acque Venezia 1932, 1971, 2003) costantemente riporta la
versione Caroman. Non per eccesso d’acribia lo sottolineo, ma la
necessaria fedeltà ai luoghi che implica anche il rispetto del loro
nome storico. Grazie. Gianfranco Bettin Assessore all'Ambiente
mercoledì 15 agosto 2012
Pellestrina, due incendi in un giorno
Il primo nel pomeriggio, il secondo nella notte, a fuoco zone incolte. Potrebbero essere tutti di origine dolosa
martedì 14 agosto 2012
«Ca’ Roman, Comune a favore»
«Non risulta proprio che tra gli amministratori del Comune di Venezia
qualcuno abbia chiesto con forza la Vas, la valutazione ambientale
strategica per il Piano di Recupero di Ca' Roman. La deliberazione di
giunta che ha approvato il progetto nega anzi la necessità di Vas,
con la contro deduzione all'osservazione 2/A del Coordinamento delle
associazioni ambientaliste del Lido, che lamentava la mancanza
della Vas». Lo scandisce forte e chiaro l’architetto Marco Zanetti - a
nome delle associazioni ambientali mobilitate da mesi contro il
progetto, bocciato anche dalla Municipalità - in risposta
all’assessore all’Ambiente Gianfranco Bettin. Bettin, infatti - nel
commentare la “bandiera nera” attribuita da Legambiente al progetto
per realizzare accanto all’oasi di Ca’ Roman 42 villette bifamiliari -
aveva rivendicato al Comune la richiesta di Vas negata dalla
Regione Veneto e ora disposta dal ministero. «Se il ministero
dell'Ambiente ha ribadito la necessità di Vas», chiarisce Zanetti, «lo
ha fatto proprio sulla base di un quesito del Coordinamento delle
associazioni ambientaliste del Lido. Lo stesso Coordinamento ha
presentato venerdì 11 agosto una formale istanza di annullamento
del piano di recupero alla Provincia di Venezia.La relativa
documentazione è pubblicata sul sito www.unaltrolido.com, dove c’è
pure la lettera al sindaco e al direttore generale, con invito a
prendere misure in autotutela. Se Legambiente ha ritenuto di
assegnare la bandiera nera al "cemento di Ca' Roman", sul podio
dovrebbero salire ex equo sia la società proprietaria, sia
l'amministrazione». (r.d.r.)
Incendio di canneti. Il secondo nella zona
Un incendio ha mandato in fumo ieri pomeriggio canneti e rovi che
occupavano alcune centinaia di metri quadrati di terreno in zona La
Mara a Pellestrina. A far scattare l’allarme alcuni passanti che hanno
chiesto soccorso ai vigili del fuoco segnalando il rogo attorno
alle 18. Sul posto sono arrivati cinque volontari della Protezione
civile di Pellestrina e una squadra dei vigili del fuoco partita da
Venezia e arrivata con un motoscafo. I volontari, con il supporto di
una autobotte da 600 litri d’acqua hanno iniziato subito le
operazioni da terra, mentre i pompieri che hanno fatto altrettanto
usufruendo degli idranti e delle apparecchiature di bordo sul lato
laguna. L’intervento non è stato facile, e ha impiegato gli uomini
sul campo per oltre due ore. Non si registrano danni a cose o persone,
dal momento che le abitazioni dell’area si trovavano comunque a
debita distanza. Ora i vigili del fuoco stanno cercando di stabilire la
natura del rogo. A insospettire è il fatto che lo scorso anno, il
27 agosto, un altro rogo aveva bruciato canneti sempre nello stesso
punto.
domenica 12 agosto 2012
Bandiera nera al cemento di Ca’ Roman
di Roberta De Rossi Dopo averne fregiato nel 2011 il commissario
straordinario Spaziante per l’autorizzazione al mega progetto di
darsena a San Nicoletto, quest’anno Legambiente pianta la bandiera dei
pirati a Ca’ Roman, bocciando l’insediamento turistico che vedrà
spuntare 42 villette bifamiliari a ridosso dell’oasi ambientale: questo
“l’omaggio” di Legambiente in occasione della presenza di Goletta
Verde in laguna, occasione per sondare non solo lo stato di salute
del mare lungo i litorali, ma anche quello delle coste, puntando i
riflettori «contro la bramosia del ciclo del cemento». «Questo
intervento, per quanto legittimo dal punto di vista delle
autorizzazioni», commenta Luigi Lazzaro, presidente di Legambiente
Veneto, «è un ennesimo attentato all’integrità ecologica del
territorio: camuffato da progetto di risanamento e ristrutturazione,
comporterebbe inutili colate di nuovo cemento in un’area dove in
passato sorgeva una colonia estiva gestita dalle suore Canossiane e ora
verte in completo abbandono». Un luogo - si rileva - che ricade
nell’ultima area selvaggia della laguna veneta, l’oasi Lipu di Ca’
Roman, in cui trovano asilo 170 specie di uccelli e alcuni insetti
unici al mondo, tra cui i coleotteri Phaletia bimaculata e Scarites
laevigatus, caratteristici degli ambienti dunali e in via di
estinzione. «Tutte le associazioni ambientaliste si sono
mobilitare», aggiunge ancora Luigi Lazzaro, «e Legambiente è da sempre
contraria a progetti di cementificazione delle coste e non possiamo
che puntare il dito contro quest’ennesima violenza su un territorio
bello quanto fragile. Il progetto è oggetto di vari ricorsi: se
pensato diversamente avrebbe potuto riqualificare la zona. La bandiera
nera non è un accusa: vuol essere un monito alla riflessione di
proprietà e amministrazione, nel considerare le conseguenze di
progetti che non fanno che aggravare le problematiche di consumo di
suolo e cementificazione della costa: diciamo un secco no a questo
progetto come a quello della darsena degli Alberoni». Nei giorni scorsi,
il ministero per l’Ambiente ha indicato per il progetto la
necessità di una Valutazione ambientale strategica. «In questo paese c’è
la falsa convinzione che con il cemento si faccia sviluppo»,
commenta l’assessore all’Ambiente, Gianfranco bettin, «il caso di
Ca’ Roman è diverso: i progettisti hanno cercato un impatto poco
invasivo e il Comune non ha potuto altro che dare prescrizioni,
chiedendo però con forza la Vas, che dipende dalla Regione. La vera
soluzione sarebbe stata ampliare l’oasi Lipu, ma non dipende da
noi. Il rischio peggiore deriverà semmai dalla baracconata
indecente della nuova darsena di San Nicoletto, sulla quale dobbiamo
vigiliare per l’impatto sull’ambiente». Un caso, quello delle 42
villette, oggetto di interrogazioni del Gruppo misto e denunce delle
associazioni ambientaliste, che hanno chiesto alla Provincia la
revoca dell’autorizzazione del piano di recupero. Ieri, Libera e
Legambiente hanno anche assegnato il Premio Ambiente e Legalità
2012: tra i sette premiati, anche luogotenente Fabio Liborio Lagattolla,
comandante del Nucleo operativo ecologico dei carabinieri di
Venezia.
venerdì 10 agosto 2012
Notte di San Lorenzo all’oasi della Lipu
Oasi di Ca’ Roman Pellestrina oasi.caroman@lipu.it - 347-4977129 Doppio
appuntamento per la notte di San Lorenzo e le stelle cadenti oggi
all’oasi Ca’ Roman a Pellestrina, con la Lipu, che gestisce l’oasi, e il
Servizio educazione ambientale del Comune, il Circolo Astrofili di
Marghera. Alle 20.15 i volontari della Lipu accompagnano in una visita
guidata per ascoltare e riconoscere i canti degli uccelli notturni,
soprattutto civette, gufi e allocchi, che popolano l’oasi. Alle 22
invece inizia l’osservazione del cielo stellato sotto la guida degli
astrofili. La visita si concluderà verso le 23.30 e sarà annullata
in caso di pioggia. L’oasi è raggiungibile con la linea 11 Actv da
Chioggia e dal Lido.
giovedì 9 agosto 2012
Sagra di Portosecco - 2012
Sabato 11 agosto
ore 17.45 Quadrangolare Pallacanestro in piazza.
ore 21.00 Serata danzante “Happy Days”
Domenica 12 agosto
ore 09.00 Gara di pesca
ore 10.30 Messa Solenne con la partecipazione del coro di San Pietro in Volta.
ore 18.45 Vespro
ore 19.15 Processione accompagnata dalle bande Isolane .
ore 21.30 Serata danzante con l’orchestra ”Serena Valle.”
Martedì 14 agosto
ore 21.00 Serata danzante con “Filadelfia.”
Mercoledì 15 agosto
ore 10.00 Pedalando per i Murazzi
ore 10.30 Santa Messa della Solennità dell’Assunzione di Maria
In collaborazione con il Coordinamento delle remiere, si organizza 4 regate
“Voga alla Veneta”
ore 15.30 Regata su Mascarete “Schile”
ore 16.30 Regata su Mascarete “Maciarele”
ore 17.15 Regata su Mascarete “Senior”
ore 18.00 Regata su Gondole a 4 remi
ore 21.00 Serata danzante con l’orchestra “Spazio Zero Band”
ore 23.45 Lotteria a Premi.
Sarà allestito uno stand gastronomico nelle giornate “11-12- 14- 15 ”, nella piazzola antistante il Ristorante da Memo.
mercoledì 8 agosto 2012
Chioggia protesta per il corso trasferito a Venezia
Su 15 ragazzi di Chioggia e Pellestrina che vorrebbero iscriversi alla
quarta classe del corso “Tecnico del mare” dell'istituto Giorgio
Cini, solo due sono disposti a trasferirsi a Venezia (i due
pellestrinotti, ndr) ma anche loro preferirebbero Chioggia. È il
risultato del “sondaggio” che il dirigente scolastico, Gianni Colombo,
ha condotto lunedì tra le famiglie dei ragazzi coinvolti e che
dovrebbe essere trasmesso all'ufficio scolastico provinciale per
sollecitare un ripensamento della programmazione che vuole la quarta
classe collocata nella sede veneziana dell'istituto, o niente. Ma,
in questa fase “calda” della programmazione scolastica il dirigente
dell'ufficio scolastico provinciale, Domenico Martino, «è in ferie»
dice l'assessore all'istruzione di Chioggia, Silvia Vianello. «Ma il
problema vero», aggiunge, «è che con gli uffici scolastici preposti
non siamo mai riusciti a dialogare. Una lettera, firmata da me e
dal sindaco Casson, spedita il 25 luglio, all'Ust di Venezia, in cui
facevamo presente l'importanza, per una città come Chioggia, della
presenza di quel corso d'istruzione e del diritto, per i ragazzi, di
completarlo, è rimasta senza risposta, come pure altre proposte
alternative che, tramite il dirigente Colombo, erano state prospettate
agli uffici scolastici provinciale e regionale. È un comportamento
vergognoso, di fronte al quale non staremo certo a guardare».
(d.deg.)
martedì 7 agosto 2012
“Apparizione”, festa record
L’edizione 2012 della Festa della Madonna della Apparizione è stata
quella dei record. Per il pubblico presente, in primo luogo, con
una affluenza che anche nel week end ha visto migliaia di persone
partecipare ai riti religiosi in ricordo dell’apparizione che nel
1716 ebbe il piccolo Natalino Scarpa Dei Muti. Una festa che è nella
tradizione dell’isola, e che ha visto moltissimi turisti arrivare a
Pellestrina anche da Chioggia, con i mezzi Actv di linea 31 spesso
pieni. Ma non sono mancati residenti dal Lido e dal centro storico, che
hanno voluto assaggiare le specialità culinarie, seguire gli
eventi culturali e musicali, fino alla consueta e combattuta regata dei
campioni di voga alla veneta. E mentre sull’isola si smontano
palchi e stand, già c’è chi guarda molto in là, all’edizione del
2016, quando si festeggeranno i tre secoli di questa festa molto
sentita. (s.b.)
In barca fino alla spiaggia raffica di multe sul litorale
Sulle spiagge degli Alberoni, di San Pietro in Volta e di Pellestrina,
ma accade anche a Punta Sabbioni, soprattutto nei fine settimana,
arrivano le barche, che si avvicinano pericolosamente alla riva con il
motore acceso, spesso, nonostante vi siano i bagnanti, si fermano
addirittura sul bagnasciuga. Un rischio grave per tutti coloro che
stanno in acqua per un bagno:Più volte la situazione è stata
segnalata e sabato e domenica scorsi la Guardia costiera ha fatto
scattare i controlli con due unità e, in due giorni, sono fioccate
ben 42 sanzioni amministrative ad altrettante imbarcazioni perché
avevano superato la fascia di sicurezza. In tanti hanno protestato,
sostenendo di non essere a conoscenza della norma, altri hanno
cercato di convincere gli uomini della Capitaneria di porto che non
sarebbe più accaduto, infine altri ancora hanno protestato meno
gentilmente. Tutti, però, hanno dovuto sborsare 172 euro per aver
violato le norme sulla sicurezza della balneazione, una cifra che
di questi tempi è un peso notevole sborsare. La norma, basta leggerla, è
chiara: afferma che la navigazione per tutte le imbarcazioni a
motore è interdetta entro la fascia dei 500 metri dalla costa.
Naturalmente, l’imbarcazione può avvicinarsi alla riva, ma dai 500 metri
in poi il motore deve essere spento e l’avvicinamento, facendo
grande attenzione, deve avvenire soltanto con i remi. Accade, però, che
spesso i remi in barca non ci sono, anche se farebbero parte della
dotazione obbligatoria di bordo, altri li hanno ma sono piuttosto corti
e utilizzarli comporta un’enorme fatica soprattutto se c’è da
percorrere una grande distanza, ci sono poi quelli che proprio non
si preoccupano e vanno dritti. Stando agli uomini della Guardia
costiera, la maggior parte di coloro che tra sabato e domenica sono
stati sanzionati provengono dalla terraferma, sono delle province di
Padova e Venezia, della Riviera del Brenta. «I veneziani», spiega
uno di quelli che ha operato nel weekend, «frequentano di più la
laguna, si mettono dietro l’isola di Poveglia o vanno sul bacan, di
fronte all’isola di Sant’Erasmo, mentre chi arriva in spiaggia agli
Alberoni o a Pellestrina parte da Chioggia o dalle cavane sulla
Riviera». Un tempo, all’esterno della diga degli Alberoni c’era un
specie di quadrato con un corridoio fino alla spiaggia, delimitato
da numerose boe. Grazie a quelle, la gente sapeva che lì non poteva
inoltrarsi a nuotare e le barche potevano avvicinarsi alla riva
senza pericolo per chi stava in acqua. Da qualche tempo non c’è più e
quindi lungo le due isole, quelle del Lido e di Pellestrina, non
c’è uno spazio per chi con la barca voglia raggiungere la spiaggia.
Nelle scorse settimane, la Capitaneria di porto ha chiesto al
Comune di occuparsene, di ripristinare almeno un corridoio agli Alberoni
o a Pellestrina, in modo da permettere alle imbarcazioni di
avvicinarsi alla riva, senza rischiare di colpire o addirittura
affettare i bagnanti. E senza rischiare di essere «pizzicati» dalla
Guardia costiera e di dover pagare una multa piuttosto salata.
lunedì 6 agosto 2012
Trionfo dei Vignotto nella sfida su pupparini
Regata Storica alle porte. Archiviata Pellestrina, si aprono nei
prossimi giorni le iscrizioni per le quattro regate della Storica,
in programma il 2 settembre. I pupparini dei giovanissimi, le caorline
dei sestieri a sei remi, le mascarete donne. E i gondolini dei
campioni. Grande attesa per il rientro di Giampaolo D’Este (nove
bandiere rosse al suo attivo in Canal Grande) e Ivo Redolfi Tezzat
(5). Quest’anno non hanno partecipato ad alcuna regata comunale
preferendo concentrarsi sui gondolini. Sarà una sfida appassionante
quella con i Vignotto (dieci bandiere rosse), che nella stagione 2012
hanno vinto quasi tutto.(a.v.) di Alberto Vitucci Ancora Vignotto.
Rudi e Igor si aggiudicano senza fatica (caldo a parte) anche la
regata su pupparini di Pellestrina, ultima prima della Regata Storica.
Applausi per loro al traguardo, applausi anche per la sorpresa Luca
Quintavalle e Gaetano Bregantin, giunti secondi. Qualche attimo di
apprensione per un malore occorso a Tiberio Sabbadin. Il pupparino
arancio era al terzo posto, a 150 metri dal traguardo, quando il prviere
si è sentito male e ha perso il remo. Immediati i soccorsi e
conseguenze per fortuna lievi. Gesto di grande sportività al traguardo
da parte dei beniamini locali Andrea Bertoldini e Martino Vianello,
giunti terzi per l’abbandono dell’arancio. «La mia bandiera la
regalo a Tiberio», ha annunciato Vianello. Fair play che fa ben sperare,
in una stagione finora corretta ed esemplare. Grande spettacolo
anche ieri nell’isola. Tutti in bici lungo le rive e in barca per
seguire le tre regate. Tra le donne ancora un successo di Luisella
Schiavon e Giorgia Ragazzi, davanti alle sempre più in forma Silvia
Scaramuzza e Debora Scarpa. Per la cronaca, il celeste è stato ieri
il colore superfortunato. Tutti e tre gli equipaggi vincitori di
campioni, donne e giovanissimi hanno infatti sorteggiato la barca
celeste e la corsia 1. Campioni che si preparano alla Storica,
dunque. Con un dominio nella stagione 2012 dei cugini di Sant’Erasmo
Rudi e Igor Vignotto. Gara senza problemi per loro, che nel 2012
hanno vinto quasi tutte le regate comunali, Redentore e Murano su
gondole a un remo (primo e secondo). Tra le donne riecco la
Schiavon, a che lei candidata al vincere la Storica sulle mascarete.
Grande sorpresa Scaramuzza, un po’ di delusione per il settimo
posto di Gloria Rogliani al rientro con la
nuova compagna Romina
Cartanzaro. Ottimo il terzo posto di Luigina Davanzo e Elisabetta
Nordio. Tra i giovanissimi vittoria netta dei due beniamoni di casa,
Nicola Ballarin e Andrea Rosada sul celeste. Dominatori della
stagione 2012 favoriti per la Storica di settembre. Un malore per il
caldo con intervento dell’ambulanza ma nessuna conseguenza per Simone
Costantini, poppiere dell’arancio. Gondole campioni: 1) celeste
Rudi e Igor Vignotto; 2) rosa Luca Quintavalle e Gaetano Bregantin; 3)
viola Andrea bertoldini e Martino Vianello; 4) rosso Fabio Zane e
Alessandro De Poli; 5) canarin Fabio Donà e Luca Ballarin; 6) marron
Alberto Garlato e Alessandro De Pol; 7) verde Stefano Tagliapietra e
Maurizio Rossi; 8) bianco Roberto Angelin e Fabio Barzahi; ritirato
Alessandro secco e Tiberio Sabbadin. Mascarete donne: 1) celeste
Luisella Schiavon e Giorgia Ragazzi; 2) marron Silvia Scaramuzza e
Debora Scarpa; 3) bianco Luigina Davanzo e Elisabetta Nordio; 4)
verde Elena e Valentina Tosi; 5) viola Giulia Tagliapietra e Erika
Zane; 6) rosso Nausicaa Cimarosto e Chiara Curto; 7) canarin Gloria
Rogliani e Romina Catanzaro; 8) arancio Rossana Scarpa e Giovanna
Zennaro; 9) rosa Maria Cristina Vianello e Francesca Brotto. Pupparini
giovanissimi: 1) celeste Nicola Ballarin e Andrea Rosada; 2) marron
Roberto Ballarin e Davide Vianello; 3) bianco Matteo Zane e Vittorio
Bacciolo; 4) canarin Simone Bertotto e Daniele Salvadori.
domenica 5 agosto 2012
Regata di Pellestrina, vittoria senza troppa fatica per i Vignotto nell’ultima competizione prima della regata Storica
Igor e Rudi conquistano la bandiera senza difficoltà (caldo a parte).
Tra le donne su mascarete si impongono Luisella Schiavon e Giorgia
Ragazzi
Ancora Vignotto. Applausi per loro all’arrivo nella regata su
pupparini di Pellestrina, ultimo appuntamento prima della Regata
Storica. Applausi anche per la sorpresa Luca Quintavalle e Gaetano
Bregantin, arrivati secondi. Tra i giovanissimi si impongono Nicola
Ballarin e Andrea Rosada. Momenti di apprensione per un malore occorso a
Tiberio Sabbadin, sul pupparino arancio.
Un bel gesto: Vianello della barca viola, arrivato terzo, dopo il
ritiro dell’arancio, decide di regalare la bandiera a Sabbadin.
Si sente male, causa il caldo, anche il poppiere Simone Costantini.
Grande, come sempre, lo spettacolo per l’isola di Pellestrina con
tantissima gente sulle rive e pure in bicicletta a seguire le sfide in
acqua delle tre regate.
Proteste per la mancanza di guardrail lungo la strada
Coro di proteste, a Pellestrina, per la mancanza dei guardrail lungo la
strada che dal terminal Actv di Santa Maria del Mare porta ai centri
abitati dell’isola. Da tempo i comitati segnalano la pericolosità della
situazione, in particolare per le ore notturne e quando c’è ridotta
visibilità. La strada è stretta e ha da una parte la laguna e dall’altra
i fossati delle valli da pesca. Un tema che è stato oggetto anche di
numerosi interventi a Ca’ Farsetti da parte del consigliere comunale
Alessandro Scarpa “Marta”, mentre i residenti hanno inutilmente atteso a
lungo che venisse messa in sicurezza la zona, soprattutto nel tratto
iniziale a ridosso del terminal Actv del ferry boat di linea 11. «La
situazione parla da sola», dice Scarpa, «il timore è sempre quello che
possa accadere il peggio, perchè non c’è illuminazione sufficiente, e se
si finisce in acqua in caso di incidente, le conseguenze sono
facilmente immaginabili». Ma non solo per questo, sull’isola, si
protesta in queste ore. Sono rimasti piuttosto perplessi gli aderenti al
comitato cittadino Tra mare e laguna, dopo la conclusione dei lavori
che hanno portato alla costruzione delle due nuove pensiline
dell’autobus vicino le scuole dell’abitato di Pellestrina. «Crediamo sia
stato fatto un lavoro troppo esoso», dice Lorenza Vianello dal comitato
Tra mare e laguna, «e spese decine di migliaia di euro, da quel che ci
risulta, per cementificare quasi una trentina di metri di montone del
murazzo per poi avere una pensilina di tre metri soltanto. Forse si
sarebbe potuto razionalizzare la spesa per ottenere il medesimo
risultato. E rimaniamo sempre con il problema di alcune fermate che
hanno la pensilina in favore di vento, e quando piove la gente si bagna
sempre». (s.b.)
Oggi la regata su pupparini l’ultima prima della Storica
Ultima regata prima della Storica in Canal grande, oggi, a Pellestrina.
Tre gli equipaggi che si presentano con i tempi migliori nelle
batterie eliminatorie: i cugini Vignotto, Ciaceti-Sustin e
Quintavalle-Bregantino. I campioni partono alle 17.30, prima tocca
ai giovanissimi e alle donne. Sfida da non perdere tra Rudi e Igor
Vignotto, dominatori della stagione, e l'equipaggio di casa
Bertoldini-Vianello. Ecco il ruolo della regata: bianco Roberto Angelin e
Fabio Barzaghi; canarin Fabio Donà e Luca Ballarin viola Andrea
Bertoldini e Martino Vianello; celeste Rudi e Igor Vignotto; rosso Fabio
Zane e Alessandro De Poli; verde Stefano Tagliapietra e Maurizio
Rossi; arancio Alessandro Secco e Tiberio Sabbadin; rosa Luca
Quintavalle e Gaetano Bregantin; marron Alberto Garlato e
Alessandro De Pol. Battaglia annunciata anche tra le donne, con i
migliori tempi di Luisella Schiavon e Giorgia Ragazzi con il
celeste e la sopresa Luigina Davanzo-Elisabetta Nordio con il bianco. Da
tener d'occhio anche l’equipaggio rientrante Gloria Rogliani con
Romina Catanzaro con la mascareta canarin.
sabato 4 agosto 2012
Un’isola in festa tra musica e sport per tutti i gusti
Un’isola di grandi tradizioni che fa delle feste di paese un momento
aggregativo, unendo gli aspetti religiosi a quelli culturali, il
divertimento alla componente della cucina storica del luogo a base di
pesce. Pellestrina è anche questo, dove i residenti si uniscono per
organizza- re e promuovere gli eventi. Dal mese di giugno, con la festa
di Sant’Antonio nel borgo di Pellestrina e quella di San Pietro in
Volta, al mese di agosto con la festa della Madonna
dell’Apparizione (in corso e che si concluderà questa settimana) a
quella di Portosecco in programma dall’11 al 15 di agosto. “E’ un
modo straordinario di vivere il territorio”, fa notare il presidente
della Municipalità, Giorgio Vianello, “in cui tutti si danno una
mano per fare le cose nel modo migliore. Un territorio che esprime le
proprie tradizioni nel modo migliore, che vive ancora le
processioni religiose con grande forza ed intensità”. Non fosse
solo questo, un’isola che in queste occasioni attira moltissimi turisti
anche dal centro storico veneziano e da Chioggia, oltre
naturalmente ai residenti anche del Lido che da sempre frequentano le
feste. E così, se domani a Pellestrina si vivrà la chiusura della
festa della Madonna dell’Apparizione con la regata di voga alla veneta
dei campioni, la musica e le funzioni religiose, ecco che a ruota è
già pronta a partire la festa di Portosecco. Ecco che in campo c’è
l’associazione Santo Stefano, la quale ha già definito tutti i dettagli
dell’appuntamento. Sabato 11 si comincerà con l’atteso
quadrangolare di pallacanestro in piazza in programma dalle 17.45,
mentre dalle 21 partiranno le danze nel vero senso della parola con
una serata interamente dedicata alla musica, mentre negli stand
gastronomici ci sarà spazio per i sapori più delicati della cucina
tra-dizionale locale. Domenica 12 dalle 9 gara di pesca, quindi
alle 10.30 la messa solenne con il coro di San Pietro in Volta, seguita
alle 18.45 dal vespro e un’ora più tardi dalla processione
accompagnata dalle bande musicali dell’isola. Dopo un lunedì 13 di
riposo, il martedì sarà dedicato la sera ancora ai sapori e alla
musica, mentre il giorno di Ferragosto il programma sarà particolarmente
ric-co. Dalle 9 pedalata sui Murazzi in bicicletta e alle 10.30 la
messa solenne per l’Assunzione. Dalle 15.30 alle 18 si cimenteranno
i regatanti con quattro prove su mascarete e gondole a quattro remi.
La serata si chiuderà all’insegna del buon cibo, dei balli e della
lotteria. “Se devo dire la verità mi rammaricano due cose”, sottolinea
il presidente Vianello, “il fatto che a queste ricorrenze i giovani
non si cimentano più nel tradizionale palo della cuccagna, e la
mancanza di fondi che non vede quasi più lo svolgersi dei fuochi
artificiali di chiusura. Ma per dimostrare quanta solidarietà e
volontà c’è, la festa di Portosecco andrà in aiuto degli Alberoni ai
primi di settembre, per tornare a organizzare dopo moltissimi anni
la Sagra del Peocio”.
Scatta la pulizia dell’arenile Veritas al lavoro per un mese
Il Comune ha messo a disposizione 20 mila euro per la pulizia
straordinaria dell’arenile di Pellestrina. Dopo i solleciti dei
residenti, con in testa il consigliere comunale Alessandro Scarpa
“Marta”, i lavori sono stati sbloccati, e già dall’altro ieri sei
operatori di Veritas sono entrati in servizio per iniziare la pulizia
manuale dell’arenile dell’isola. Saranno invece quattro quelli che
garantiranno l’intervento anche nel week end. Il tutto proseguirà
per quattro settimane, in modo da garantire il miglior servizio di
pulizia. Gli operatori di Veritas potranno contare su di un mezzo
per la raccolta e rimozione dei materiali, in particolare legno, ferro,
plastica e altri rifiuti trasportati dal mare fino alla riva.
«Finalmente siamo riusciti a ottenere questo intervento», commenta
il consigliere Scarpa, «del quale ringrazio l’assessore Bettin che
ancora una volta si è dimostrato sensibili alla nostra causa. Ora i
residenti e i turisti potranno godere di una spiaggia più pulita fino
al termine della stagione balneare». (s.b.)
Iscriviti a:
Post (Atom)