domenica 30 novembre 2008
Protezione civile, un nuovo pick-up
mercoledì 26 novembre 2008
Falso allarme bomba, ieri mattina, a Pellestrina.
venerdì 21 novembre 2008
Mi chiamo Aldo...
Mi chiamo Aldo. Il mio cognome suona così: Vianello. Sono nato a Pellestrina , provincia di Venezia. Ho quasi settantadue anni, e la memoria un po' ballerina mi lascia spesso in balia della pioggia.... Si presenta così, in cinque paginette scritte a mano intitolate Dettagli di una vita, Aldo Vianello, uno tra i più noti poeti veneziani. E' un signore originale, come se ne possono incontrare tanti altri, ma nei suoi occhi c'è una luce diversa, quasi una sottile malinconia, che non scompare nemmeno quando, durante la nostra chiaccherata, si riesce a farlo sorridere. Un'infanzia e una vita difficili le sue: nato da una famiglia poverissima ha dovuto interrompere gli studi molto presto, in seconda elementare, per aiutare il padre che lavorava in un vecchio "burcio" sulle rive del Brenta. A sedici anni arriva invece il ricovero volontario al manicomio dell'isola di San Servolo, che Vianello stesso definisce paradossalmente un'ancora di salvezza rispetto alla vita reale a Pellestrina , dove ero considerato lo sciocco del villaggio a causa della mia balbuzia.
E' in questa condizione di isolamento che inizia ad appassionarsi alla lettura, e più precisamente al fumetto Tex che gli dà una subitanea soddisfazione per aver trovato un simbolo della giustizia. (E proprio ricordando Tex e i suoi amici Kit Carson, Kit Willer e Tiger Jack gli spunta il primo sorriso). Con il passare degli anni, Vianello iniziò a cimentarsi nella lettura di autori classici come Dostoevskij, Tolstoi e Sant'Agostino, cominciando a scribacchiare alcuni versi ai margini dei libri. Tentavo di emulare quello che leggevo, cercando di migliorarmi di volta in volta. Scrivere mi ha fatto sentire meno solo, mi ha ridato dignità. Nel 1964 uscì Timide passioni, sua prima raccolta di poesie, che due anni più tardi vennero tradotte in inglese e pubblicate dalla Anvil Press Poetry di Londra, divenendo così un vero e proprio caso letterario. Ma nella vita del poeta veneziano c'è stato spazio anche per l'amore: negli anni del successo s'innamorò di una soprano leggera di origini inglesi che lui definisce la mia sempre promessa sposa a causa dell'impossibilità di coronare questo sentimento con un anello e il tanto desiderato matrimonio. Fu lei a presentargli il poeta statunitense Ezra Pound che, insieme ad altri illustri uomini di cultura come Aldo Palazzeschi e Diego Valeri, espresse giudizi positivi sulle sue poesie. Vianello e la sua sempre promessa sposa ebbero anche una figlia, che però fu data in adozione a causa dei problemi finanziari della coppia. (E qui scatta il secondo sorriso, ma dal sapore un po' amaro). Trovavo consolazione solo nei brindisi al sereno signore coronato d'uva. Inutile chiedergli quale sia la sua poesia preferita, che inizia a recitare con voce solenne e priva della leggera balbuzia di cui è affetto: Vino: Serenità pende dove canti vigorosi vegliano cadenze d'un respiro.... preservaci, vino, dal pallore del peccato, perchè l'astemio è acqua senza pesci.... Una vita segnata dalla povertà e dalla solitudine, che Aldo ha sempre cercato di scacciare scrivendo e bevendo.Adesso però qualcosa sembra cambiato: dopo anni trascorsi a vagare da un posto all'altro, vive ora in una casa dell'Ater a Cannareggio, insieme a quello che chiama il suo angelo custode, Matteo, una persona amica da molto tempo con cui ha condiviso la difficoltà di un precedente sfratto. Giunto il momento dei saluti il Poeta Vianello regala l'ultimo sorriso e, guardandolo mentre s'allontana, viene in mente - quasi come fosse un augurio - uno spot dell'Otto per mille alla Chiesa Cattolica girato nella mensa della Caritas di Venezia, di cui e' stato protagonista l'anno scorso e che proprio lui concludeva con queste parole: Solitudine addio!.
Ilia Cianchi
Un abitante su quattro a rischio di malattie cardiovascolari per predisposizione genetica
I risultati dell'indagine sono stati esposti in un incontro avvenuto presso l'istituto Pietro Loredan a Pellestrina , presenti i genitori di tutta la popolazione scolastica, dalla scuola materna alla media, con Sandra Casonato della Clinica Medica II dell'Università di Padova e Giorgio Levedianos, cardiologo del San Camillo, responsabili scientifici del progetto Venice Heart Project - Progetto Pellestrina : un'isola laboratorio, finalizzato allo studio della frequenza delle malattie cardiovascolari nella popolazione dell'isola. Perché tale studio? Perché Pellestrina , proprio per le caratteristiche geografiche di isola isolata, con una popolazione con un sistema geneticamente omogeneo, non soggetta a grandi flussi migratori e con abitudini alimentari tradizionali, la rendevano un modello particolarmente interessante. E poi perché, in una fase precedente del progetto, erano state presi a campione 100 volontari del posto, appartenenti ad otto famiglie non imparentate tra loro, che si erano offerti per sottoporsi ad un prelievo del sangue. Il risultato, dal punto di vista scientifico era stato sorprendente; una diffusione del fattore V Leiden, la cui particolarità è un processo coagulativo potenziato, presente praticamente per il 23\% sulle persone controllate, contro il 2-3\% della media della popolazione italiana.
Lo scorso aprile, in collaborazione con la scuola e le famiglie, era stato effettuato uno screening sui bambini dai tre ai 14 anni, per avere un quadro della situazione più completo. Attraverso una semplice raccolta di un campione di saliva, si sono evidenziate le eventuali alterazioni genetiche che potrebbero predisporre un individuo al rischio. Parallelamente è stata studiata la famiglia, con la realizzazione di un albero genealogico e la compilazione di un questionario. A luglio il prelievo salivare è stato effettuato sui genitori, e mercoledì sono arrivati i primi dati: su 360 bambini e ragazzini analizzati, cinque risultano omozigoti (unione di fattori ereditari uguali) rispetto al fattore V Leiden, 63 invece eterozigoti (unione con fattori ereditari diversi) al fattore, mentre per i 144 genitori a cui è stato effettuato il prelievo, uno risulta omozigote e 28 eterozigoti.
L'importanza di questo studio ha creato così dei programmi futuri; un calendario di appuntamenti che va dalla raccolta salivare di tutti gli abitanti dell'isola (che sarà effettuata probabilmente nei primi mesi del 2009), alla compilazione di un nuovo questionario per individuare la correlazione del rischio cardiovascolare con lo stile di vita e i dati genetici, e in più l'apertura, a Pellestrina , di un ambulatorio di riferimento. Per ultimo, la costruzione di una "Banca di Dna" pellestrinotto che verrà brevettata.
Annalisa Busetto
giovedì 20 novembre 2008
Oggi i funerali di Zangirolami
mercoledì 19 novembre 2008
Dopo quasi un anno si torna a parlare di stanziamenti per il Mose
La somma calcolata per il completamento dell'opera è di un miliardo e 829 milioni di euro con termine presumibile per la consegna dei lavori indicato ormai nel 2014. L'esiguità dei flussi finanziari arrivati nel 2007 e nel 2008 hanno costretto a rallentare i lavori alle bocche di porto e al cantiere di prefabbricazione dei cassoni.
Lo scorso febbraio sono arrivati gli ultimi 400 milioni con i quali il Magistrato alle Acque e il Consorzio Venezia Nuova sono andati avanti fino ad ora. In base al piano, però, quei soldi sarebbero dovuti arrivare l'anno prima.
Il completamento del Mose, tuttavia, rientra anche tra le attività che la Banca europea degli investimenti (Bei) ha deciso di finanziare, garantendo in base ad un accordo quadro firmato in ottobre con il Ministero delle Infrastrutture, ai lavori di proseguire. Attualmente la parte più cospicua dei fondi è stata impiegata per l'avvio del discusso e contestato (dagli ambientalisti, ma anche dall'amministrazione comunale) cantiere di prefabbricazione a Santa Maria del Mare . Come si ricorderà, si tratta di una gigantesca piattaforma estesa per 15 ettari, cui sarà affiancato un villaggio per circa 500 operai di cui il Comune afferma di non aver ancora ricevuto nessuna carta.
venerdì 7 novembre 2008
Visite guidate al piccolo museo
Fino a dicembre, tutti i sabati e le domeniche al mattino dalle 10 alle 12 al Piccolo Museo della Laguna Sud di Pellestrina è possibile partecipare a visite guidate gratuite a cura dell'Associazione Abitanti in Isola. Il museo presenta il racconto di Pellestrina attraverso immagini, testi, colori e luci che parlano della storia dell'isola e della sua forma modellata nei secoli dalla natura e dall'uomo raccolti nelle prime due sezioni finora realizzate: La storia dei murazzi l'isola e le difese a mare e 4 novembre 1966 la grande paura.
Grande successo della Festa dei bambini
(L.M.) Una Festa dei bambini d'altri tempi che a Pellestrina ha avuto un grande successo. Patrocinata dalla municipalità, è stata organizzata dai volontari del Comitato patronale di S. Antonio che hanno come unico scopo quello di creare momenti conviviale tra gli abitanti. Ai presenti sono stati offerti caramelle e dolciumi, 80 chili di caldarroste e vin brulè, e i bambini sono stati intrattenuti da animatori con giochi e musica. Un bilancio sicuramente positivo grazie all'aiuto delle scuole elementari e materne che hanno distribuito oltre 400 inviti.
sabato 1 novembre 2008
Forte e umile, in acqua anche se diluvia
Varo della motonave dedicato a Fongher
(L.M.) Verrà ricordato oggi con il varo della nuova motonave panoramica Lizza Fusina della società Terminal Fusina di cui era presidente, il capitano Ottorino Fongher, personaggio simbolo della vita sociale, culturale e sportiva al Lido e Pellestrina , deceduto all'inizio del 2008. La nuova imbarcazione è dotata di un doppio ponte panoramico, è ecologica e capace di trasportare 340 passeggeri. Questa mattina verrà inaugurata con una gita in laguna e pranzo a Pellestrina nella sede dell'associazione Acs Murazzo di cui Fongher era presidente.