Intervento nella notte della Guardia Costiera, l’imbarcazione ha urtato un tronco d’albero
Motopesca soccorso dalla Guardia Costiera davanti a Malamocco per una falla.
Nella
notte tra mercoledì e giovedì, un peschereccio di Pellestrina ha
rischiato di affondare per una falla dopo l’urto con un tronco alla
deriva, ad un miglio da Malamocco.
Alle 3.30, la Sala operativa
della Guardia Costiera di Venezia ricevuto l’allarme, disponeva l’invio
in zona della propria Motovedetta CP 833. Intanto, il malcapitato
peschereccio, riceveva assistenza da un’altra imbarcazione che stava
pescando in zona e dirigeva verso un cantiere di Pellestrina dove è
giunto alle 5 circa, Quindi è stato messo in sicurezza sullo scalo, per i
necessari interventi di manutenzione. Nessuna persona è rimasta ferita.
Non risultavano esserci segni di inquinamento.
Nella stessa zona,
due anni fa, un’emergenza naufragio aveva coinvolto il motopesca
«Fratelli Zennaro» che stava imbarcando acqua. Il motopesca stava
rientrando dalla battuta in mare quando ha iniziato ad imbarcare acqua.
Le pompe di bordo non riuscivano ad eliminare l'acqua che entrava e di
conseguenza il peschereccio rischiava di affondare. Le centrale
operativa della Capitaneria ricevuta la richiesta di soccorso ha inviato
sul posto due sue motovedette, una di Chioggia e una di Venezia e i
vigili del fuoco. Questi sono intervenuti sia con un'imbarcazione della
sezione marittima sia con un elicottero che ha fatto salire a bordo i
somozzatori. Quando i soccorsi sono arrivati sul posto, vicino al
peschereccio in difficoltà c'erano già altre imbarcazioni della
marineria di Chioggia che stavano aiutando i colleghi. Già un altro
peschereccio aveva agganciato quello in avaria. A quel punto è iniziato
il traino del peschereccio verso il porto.
venerdì 24 gennaio 2014
giovedì 23 gennaio 2014
Peschereccio lancia l’Sos in piena notte. Salvato dalla guardia costiera
L’imbarcazione partita da Pellestrina è stata danneggiata da un tronco a
un miglio da Malamocco. Si è aperta una falla e si è rischiato il
naufragio
Paura questa notte in mare. Una barca motopesca danneggiata da una falla è stata soccorsa alle prime ore di oggi dalla guardia costiera, davanti a Malamocco. Il peschereccio, partito da Pellestrina, ha rischiato di affondare per una falla dopo l'urto con un tronco alla deriva, ad un miglio da Malamocco.
Lanciato l'Sos in piena notte la sala operativa della guardia costiera di Venezia si è attivata disponendo l'invio in zona di una motovedetta. Nel frattempo il peschereccio ha ricevuto assistenza da un'altra imbarcazione operante in zona, dirigendosi verso un cantiere di Pellestrina dove è giunto dopo un paio d'ore, venendo così tratto in sicurezza sullo scalo, per gli interventi di manutenzione. Per fortuna nessuna persona è rimasta ferita.
Paura questa notte in mare. Una barca motopesca danneggiata da una falla è stata soccorsa alle prime ore di oggi dalla guardia costiera, davanti a Malamocco. Il peschereccio, partito da Pellestrina, ha rischiato di affondare per una falla dopo l'urto con un tronco alla deriva, ad un miglio da Malamocco.
Lanciato l'Sos in piena notte la sala operativa della guardia costiera di Venezia si è attivata disponendo l'invio in zona di una motovedetta. Nel frattempo il peschereccio ha ricevuto assistenza da un'altra imbarcazione operante in zona, dirigendosi verso un cantiere di Pellestrina dove è giunto dopo un paio d'ore, venendo così tratto in sicurezza sullo scalo, per gli interventi di manutenzione. Per fortuna nessuna persona è rimasta ferita.
I 150 alunni della Zendrini non sono entrati in classe
Tutti i 150 alunni della scuola elementare Zendrini ieri mattina non
sono entrati in classe. I genitori hanno deciso di comune accordo, di
tenerli a casa da scuola. Una protesta ampiamente annunciata l’altro
ieri, ma poi concretizzata da madri e padri degli alunni una volta
verificata la situazione delle aule. «Alcune erano più o meno pulite,
altre sporche. Di conseguenza abbiamo manifestato il nostro disappunto
tenendoci i figli a casa», ha spiegato ieri mattina una delle mamme che
hanno partecipato alla singolare protesta. «Non accettiamo questa
situazione. Ne abbiamo discusso anche con i dirigenti scolastici che ci
hanno voluti tranquillizzare, ma la vicenda non può protrarsi oltre. Non
escludiamo altre proteste come questa, i nostri figli devono poter
studiare in un ambiente pulito e igienico».
Aule sporche o del tutto pulite, si diceva, mentre per quanto riguarda i bagni la situazione era migliore ieri, ma questo perché sono le bidelle a tenere direttamente puliti quei locali. L’altro ieri sono stati fatti anche i controlli alla Zendrini da parte del personale dell’Ufficio Igiene dell’Asl 12. Intervento seguito all’esposto presentato dal consigliere comunale Alessandro Scarpa, che si era mosso dopo aver ricevuto decine di segnalazioni e foto da parte dei genitori. «Trovo poco corretto nei confronti dei bambini che frequentano la scuola che, solo una volta saputo dell'intervento dell'Ufficio Igiene, sono state subito dipinte alcune aule, lavate le tende e sistemati alcuni lavandini. Questi lavori dovevano essere fatti prima», ha rimarcato lo stesso Scarpa.
Simone Bianchi
Aule sporche o del tutto pulite, si diceva, mentre per quanto riguarda i bagni la situazione era migliore ieri, ma questo perché sono le bidelle a tenere direttamente puliti quei locali. L’altro ieri sono stati fatti anche i controlli alla Zendrini da parte del personale dell’Ufficio Igiene dell’Asl 12. Intervento seguito all’esposto presentato dal consigliere comunale Alessandro Scarpa, che si era mosso dopo aver ricevuto decine di segnalazioni e foto da parte dei genitori. «Trovo poco corretto nei confronti dei bambini che frequentano la scuola che, solo una volta saputo dell'intervento dell'Ufficio Igiene, sono state subito dipinte alcune aule, lavate le tende e sistemati alcuni lavandini. Questi lavori dovevano essere fatti prima», ha rimarcato lo stesso Scarpa.
Simone Bianchi
martedì 21 gennaio 2014
Preside diffida la società per le pulizie
Proteste in corso: non si ferma la rabbia dei genitori per il
problema delle scuole sporche dopo il cambio d’appalto delle pulizie.
Centro storico. Il dirigente scolastico Roberto Bareton, ieri mattina, ha inviato una diffida a Manutencoop: c’era un accordo, preso dopo un incontro giovedì scorso, che prevedeva le pulizie di fondo delle scuole dell’Istituto comprensivo Morosini, in particolare di quelle nella situazione più critica come la Diaz. La ditta di pulizie non l’ha mantenuto e il preside ha scritto che oggi, se non si presentavano, avrebbe chiesto l’intervento degli ispettori dell’Asl 12. I rappresentanti dei genitori della Diaz, per stamane, avevano già organizzato una manifestazione: avrebbero tenuto i bambini fuori dalle classi per la prima ora. Ma ieri, alle 16 (alla fine dell’orario scolastico), alla Diaz si sono presentati in cinque della Manutencoop con l’incarico di lavorare in modo da ripulire a fondo la scuola. «Credo che stia accadendo lo stesso negli altri plessi» ha spiegato nel tardo pomeriggio di ieri Bareton. Poco dopo i rappresentanti di classe della Diaz hanno diffuso un comunicato in cui spiegano che la manifestazione di oggi è rinviata. «I genitori hanno ottenuto, solo dopo la minaccia di denuncia per inadempimento del contratto, una pulizia straordinaria» si legge nel documento che così continua: «In effetti, il dirigente scolastico non ha saputo dell’arrivo delle collaboratrici fino alla comunicazione di una delle rappresentanti d’istituto». «Potrebbe sembrare che la Manutencoop ci stia facendo un favore», ha sostenuto Avivit Hagby, la rappresentante, «mentre in effetti l’istituto comprensivo Morosini non aveva subito variazioni significative di budget e neppure un ritardo nei pagamenti. Inspiegabile e non motivata, quindi, la riduzione degli orari decisa da Manutencoop». Evidentemente soddisfatti i genitori per aver ottenuto quello che volevano, ma sono convinti che ci sia il rischio che la situazione già vissuta possa ripetersi e così hanno chiarito che «si riservano di avviare una mobilitazione e di presentare un ricorso al Tar per preservare un diritto fondamentale dei loro figli».
Pellestrina. I genitori della scuola elementare Zendrini, l’unica di Pellestrina, dopo varie iniziative hanno deciso di prendere carta e penna e di scrivere all’assessore Tiziana Agostini per chiederle un incontro, come quelli già avvenuti a Marghera e Chirignago, per discutere del problema, che a Pellestrina sembra senza soluzione. Da parte sua l’assessore si prepara a organizzare, probabilmente mercoledì della prossima settimana, un incontro con i tutti i genitori della scuola, una sorta di «stati generali» perché, spiega, «questo non è solo un problema della scuola, ma di tutta la città, di tutta la comunità». La grande assemblea pubblica si terrà, con ogni probabilità, al palazzetto Taliercio, a Mestre.
Favaro e Campalto. Ieri a Favaro, con cartelli e striscioni, hanno protestato le mamme e i papà del bambini della scuola elementare Valeri, anche se solo una parte dei genitori ha aderito all’iniziativa, mentre la maggior parte ha preferito far entrare i ragazzi in aula. Le famiglie promotrici dell’iniziativa si sono poi spostate alla sede della Municipalità, dove hanno incontrato il presidente Ezio Ordigoni, e a seguire, nella sede dell’istituto Ilaria Alpi, di cui la Valeri fa parte, sono stati ricevute dal dirigente scolastico Raineri Chinellato. In serata c’è stato anche una riunione straordinaria del consiglio d’istituto. «Abbiamo fatto un sopralluogo nelle aule ed erano abbastanza pulite, a parte la palestra» dice Debora D’Iseppi, del comitato mensa «ma bisognerà tenere alta l’attenzione perché chi ci assicura che, dopo le pulizie straordinarie di questi giorni, l’igiene continuerà ad essere garantita?». È la domanda che si fanno tutti in questi giorni. Ieri alla scuola elementare Mameli di Dese, sempre parte dell’istituto Alpi, sono riprese le lezioni, alle 13.30, dopo che la mattina è stata impegnata per pulire le mense. La decisione di chiudere la scuola in mattinata era stata presa dal preside dopo il sopralluogo, giovedì, dei tecnici dell’ufficio Igiene dell’Asl che avevano certificato una grave situazione dal punto di vista igienico. Striscioni di protesta appesi anche all’esterno dell’istituto Gramsci di Campalto.
Mira e Spinea. A Mira, dove i tagli sono stati più duri, ieri il sindaco Alvise Maniero ha inviato una lettera al prefetto dipingendo un quadro preoccupante in tutte le scuole del comune. Ieri gli ispettori dell’ufficio Igiene dell’Asl 13 sono stati alla Morante di Oriago, dove però non hanno riscontrato una situazione tale da dover suggerire la chiusura. A Spinea, ieri sera, incontro tra sindaco e dirigenti scolastici. (f.fur. - g.c.)
Centro storico. Il dirigente scolastico Roberto Bareton, ieri mattina, ha inviato una diffida a Manutencoop: c’era un accordo, preso dopo un incontro giovedì scorso, che prevedeva le pulizie di fondo delle scuole dell’Istituto comprensivo Morosini, in particolare di quelle nella situazione più critica come la Diaz. La ditta di pulizie non l’ha mantenuto e il preside ha scritto che oggi, se non si presentavano, avrebbe chiesto l’intervento degli ispettori dell’Asl 12. I rappresentanti dei genitori della Diaz, per stamane, avevano già organizzato una manifestazione: avrebbero tenuto i bambini fuori dalle classi per la prima ora. Ma ieri, alle 16 (alla fine dell’orario scolastico), alla Diaz si sono presentati in cinque della Manutencoop con l’incarico di lavorare in modo da ripulire a fondo la scuola. «Credo che stia accadendo lo stesso negli altri plessi» ha spiegato nel tardo pomeriggio di ieri Bareton. Poco dopo i rappresentanti di classe della Diaz hanno diffuso un comunicato in cui spiegano che la manifestazione di oggi è rinviata. «I genitori hanno ottenuto, solo dopo la minaccia di denuncia per inadempimento del contratto, una pulizia straordinaria» si legge nel documento che così continua: «In effetti, il dirigente scolastico non ha saputo dell’arrivo delle collaboratrici fino alla comunicazione di una delle rappresentanti d’istituto». «Potrebbe sembrare che la Manutencoop ci stia facendo un favore», ha sostenuto Avivit Hagby, la rappresentante, «mentre in effetti l’istituto comprensivo Morosini non aveva subito variazioni significative di budget e neppure un ritardo nei pagamenti. Inspiegabile e non motivata, quindi, la riduzione degli orari decisa da Manutencoop». Evidentemente soddisfatti i genitori per aver ottenuto quello che volevano, ma sono convinti che ci sia il rischio che la situazione già vissuta possa ripetersi e così hanno chiarito che «si riservano di avviare una mobilitazione e di presentare un ricorso al Tar per preservare un diritto fondamentale dei loro figli».
Pellestrina. I genitori della scuola elementare Zendrini, l’unica di Pellestrina, dopo varie iniziative hanno deciso di prendere carta e penna e di scrivere all’assessore Tiziana Agostini per chiederle un incontro, come quelli già avvenuti a Marghera e Chirignago, per discutere del problema, che a Pellestrina sembra senza soluzione. Da parte sua l’assessore si prepara a organizzare, probabilmente mercoledì della prossima settimana, un incontro con i tutti i genitori della scuola, una sorta di «stati generali» perché, spiega, «questo non è solo un problema della scuola, ma di tutta la città, di tutta la comunità». La grande assemblea pubblica si terrà, con ogni probabilità, al palazzetto Taliercio, a Mestre.
Favaro e Campalto. Ieri a Favaro, con cartelli e striscioni, hanno protestato le mamme e i papà del bambini della scuola elementare Valeri, anche se solo una parte dei genitori ha aderito all’iniziativa, mentre la maggior parte ha preferito far entrare i ragazzi in aula. Le famiglie promotrici dell’iniziativa si sono poi spostate alla sede della Municipalità, dove hanno incontrato il presidente Ezio Ordigoni, e a seguire, nella sede dell’istituto Ilaria Alpi, di cui la Valeri fa parte, sono stati ricevute dal dirigente scolastico Raineri Chinellato. In serata c’è stato anche una riunione straordinaria del consiglio d’istituto. «Abbiamo fatto un sopralluogo nelle aule ed erano abbastanza pulite, a parte la palestra» dice Debora D’Iseppi, del comitato mensa «ma bisognerà tenere alta l’attenzione perché chi ci assicura che, dopo le pulizie straordinarie di questi giorni, l’igiene continuerà ad essere garantita?». È la domanda che si fanno tutti in questi giorni. Ieri alla scuola elementare Mameli di Dese, sempre parte dell’istituto Alpi, sono riprese le lezioni, alle 13.30, dopo che la mattina è stata impegnata per pulire le mense. La decisione di chiudere la scuola in mattinata era stata presa dal preside dopo il sopralluogo, giovedì, dei tecnici dell’ufficio Igiene dell’Asl che avevano certificato una grave situazione dal punto di vista igienico. Striscioni di protesta appesi anche all’esterno dell’istituto Gramsci di Campalto.
Mira e Spinea. A Mira, dove i tagli sono stati più duri, ieri il sindaco Alvise Maniero ha inviato una lettera al prefetto dipingendo un quadro preoccupante in tutte le scuole del comune. Ieri gli ispettori dell’ufficio Igiene dell’Asl 13 sono stati alla Morante di Oriago, dove però non hanno riscontrato una situazione tale da dover suggerire la chiusura. A Spinea, ieri sera, incontro tra sindaco e dirigenti scolastici. (f.fur. - g.c.)
domenica 19 gennaio 2014
Sul nuovo cantiere Actv la decisione all’Europa
Potrebbe essere l’Europa a decidere se sarà possibile realizzare a
Pellestrina nell’area degli ex cantieri De Poli la darsena con bacino di
carenaggio dell’Actv per la manutenzione delle unità navali di grandi
dimensioni. Il progetto presentato anche dal Magistrato alle Acque
perché per realizzarlo sarebbe necessario scavare e “tagliare” l’antico
Canale di Sant’Antonio, è stato “fermato” nella sua prima versione e
ora, modificato, è stato inviato in Regione per la Valutazione di
incidenza ambientale (Vinca), per poi tornare sul tavolo della
Salvaguardia per il parere definitivo. Ma proprio in questi giorni le
associazioni ambientaliste – Ecoistituto Veneto, Italia Nostra, Lega
Protezione Uccelli, Coordinamento associazioni ambientaliste del Lido -
hanno inviato alla Commissione regionale le proprie Osservazioni al
progetto Actv che anticipano, di fatto, quello che potrebbe accadere se a
esso fosse dato il via libera dopo la Vinca, con il placet successivo
della Salvaguardia: un ricorso in sede europea, visto che l’area si cui
andrebbe a intervenire è un’area Sic, di elevato pregio naturalistico e
ambientale e perciò appunto tutelata anche in sede comunitaria. Il
Comune e in particolare il sindaco Giorgio Orsoni spinge per il via
libera al progetto Actv a Pellestrina perché - come ha scritto anche al
presidente del Magistrato alle Acque dopo il primo stop della
Salvaguardia - intende lasciare libera l’area dei cantieri Actv ora
insediata nell’Arsenale per lasciarla a disposizione del Consorzio
Venezia Nuova. Nelle loro Osservazioni le associazioni ambientaliste
ricordano come l’area su cui andrebbe a insistere il nuovo cantiere Actv
a Pellestrina - con il dragaggio dell’area della nuova darsena pari a
circa 300 metri per cento, un ulteriore scavo a sette metri e mezzo di
profondità nell’area dove Actv prevede il posizionamento del bacino di
carenaggio e il dragaggio di una deviazione del canale che permetta di
bypassare l’interruzione dovuta alla realizzazione della nuova darsena -
è popolata da estese praterie di fanerogame di grande pregio e
importanza ambientale Si creerebbe pertanto «un precedente gravissimo
usando la laguna come espansione di un cantiere del litorale che ha già
problemi di impatto ambientale da tenere sotto il massimo controllo».
Gli scavi - a loro giudizio - in una zona di scarse correnti e scarso
ricambio idrico, porterebbe gravi sconvolgimenti morfologici alla laguna
già sottoposta a un forte processo di erosione. Di qui la probabile
presentazione di un ricorso in sede europea se il progetto dovesse
andare avanti.
Enrico Tantucci
Enrico Tantucci
Cimitero, via al nuovo parcheggio
Si trova di fronte al terminal Actv e sarà utilizzato dai pendolari
Lunedì prossimo inizieranno i lavori per realizzare il nuovo parcheggio da trenta posti auto accanto al muro di cinta del cimitero di Pellestrina.
Dovrebbe essere questa la soluzione definitiva al problema della sosta di fronte al terminal Actv per Chioggia. Molte le proteste dei residenti dopo le numerose multe fatte dalla Polizia municipale in area Ztl. Pochi i posti disponibili, con il consigliere comunale Alessandro Scarpa che ha scritto anche all’assessore alla Mobilità perché si trovassero soluzioni. Ieri le risposte le ha fornite il presidente della Municipalità, Giorgio Vianello. «Stiamo preparando l’ordinanza per la regolamentazione del traffico in quell’area, e ricaveremo trenta posti auto accanto al cimitero. Dal momento che le auto sosteranno sulla ghiaia, i posteggi saranno delimitati da appositi segni sul muro del cimitero, mentre Insula realizzerà una protezione simile a un guard-rail in legno sul lato laguna, per evitare che qualche auto ci possa cascare dentro in caso di nebbia. Nell’area la carreggiata sarà larga otto metri e mezzo, così da dare la possibilità di spostare in entrambi i sensi di marcia. C’è già l’accordo con la Polizia municipale, e questi nuovi trenta posti auto saranno tutti con sosta libera e senza disco orario».
Contestualmente sarà tolto il divieto di transito a lato del cimitero, e sarà messo il divieto di sosta nella zona delle aiuole. (s.b.)
Lunedì prossimo inizieranno i lavori per realizzare il nuovo parcheggio da trenta posti auto accanto al muro di cinta del cimitero di Pellestrina.
Dovrebbe essere questa la soluzione definitiva al problema della sosta di fronte al terminal Actv per Chioggia. Molte le proteste dei residenti dopo le numerose multe fatte dalla Polizia municipale in area Ztl. Pochi i posti disponibili, con il consigliere comunale Alessandro Scarpa che ha scritto anche all’assessore alla Mobilità perché si trovassero soluzioni. Ieri le risposte le ha fornite il presidente della Municipalità, Giorgio Vianello. «Stiamo preparando l’ordinanza per la regolamentazione del traffico in quell’area, e ricaveremo trenta posti auto accanto al cimitero. Dal momento che le auto sosteranno sulla ghiaia, i posteggi saranno delimitati da appositi segni sul muro del cimitero, mentre Insula realizzerà una protezione simile a un guard-rail in legno sul lato laguna, per evitare che qualche auto ci possa cascare dentro in caso di nebbia. Nell’area la carreggiata sarà larga otto metri e mezzo, così da dare la possibilità di spostare in entrambi i sensi di marcia. C’è già l’accordo con la Polizia municipale, e questi nuovi trenta posti auto saranno tutti con sosta libera e senza disco orario».
Contestualmente sarà tolto il divieto di transito a lato del cimitero, e sarà messo il divieto di sosta nella zona delle aiuole. (s.b.)
sabato 18 gennaio 2014
Bimba di dieci anni si sente male
È successo mercoledì alla elementare Zendrini di Pellestrina
La protesta per le scuole sporche e le mancate pulizie si fa sentire anche a Pellestrina, dove una bambina si è sentita male ed è stata soccorsa dal personale della struttura. È successo mercoledì ieri alla scuola elementare Bernardino Zendrini e a segnalare la situazione è stato il consigliere comunale Alessandro Scarpa Marta. Vista la vicenda, il consigliere ha preso carta e penna e scritto all’Asl 12, in particolare al dottor Vittorio Sella dell’Ufficio Igiene Pubblica. «Siamo preoccupati per quello che sta accadendo», ribadisce Alessandro Scarpa, «e chiediamo un intervento urgente dell’Asl 12 per risolvere la vicenda. Una bambina di 10 anni si è sentita male e ha dovuto assumere i medicinali di soccorso. Il tutto è scritto nel registro di classe, quindi non ci stiamo inventando nulla».
Nella sua lettera all’Asl 12, il consigliere comunale di Pellestrina ha anche allegato le immagini scattate nella scuola e nelle quali si può notare che, oltre al problema delle pulizie non fatte, c’è un problema con i lavandini delle aule interne alla scuola e in altri locali della mensa, con avanzi di cibo che non defluiscono dai lavandini. Un problema già segnalato agli assessori competenti in una dettagliata interrogazione. La Municipalità di Lido e Pellestrina nei giorni scorsi aveva deciso di stanziare mille euro per far fare le pulizie nelle scuole alla cooperativa Il Cerchio e far fronte così all’emergenza. (s.b.)
La protesta per le scuole sporche e le mancate pulizie si fa sentire anche a Pellestrina, dove una bambina si è sentita male ed è stata soccorsa dal personale della struttura. È successo mercoledì ieri alla scuola elementare Bernardino Zendrini e a segnalare la situazione è stato il consigliere comunale Alessandro Scarpa Marta. Vista la vicenda, il consigliere ha preso carta e penna e scritto all’Asl 12, in particolare al dottor Vittorio Sella dell’Ufficio Igiene Pubblica. «Siamo preoccupati per quello che sta accadendo», ribadisce Alessandro Scarpa, «e chiediamo un intervento urgente dell’Asl 12 per risolvere la vicenda. Una bambina di 10 anni si è sentita male e ha dovuto assumere i medicinali di soccorso. Il tutto è scritto nel registro di classe, quindi non ci stiamo inventando nulla».
Nella sua lettera all’Asl 12, il consigliere comunale di Pellestrina ha anche allegato le immagini scattate nella scuola e nelle quali si può notare che, oltre al problema delle pulizie non fatte, c’è un problema con i lavandini delle aule interne alla scuola e in altri locali della mensa, con avanzi di cibo che non defluiscono dai lavandini. Un problema già segnalato agli assessori competenti in una dettagliata interrogazione. La Municipalità di Lido e Pellestrina nei giorni scorsi aveva deciso di stanziare mille euro per far fare le pulizie nelle scuole alla cooperativa Il Cerchio e far fronte così all’emergenza. (s.b.)
venerdì 17 gennaio 2014
Al terminal pochi posti per le auto
Nuova interpellanza del consigliere Scarpa all’assessore Bergamo
Il parcheggio del terminal Actv di Pellestrina continua a far discutere e i residenti sono sempre più indispettiti dalla situazione. Pochi posti utili, molti utenti, e una Ztl che viene ritenuta inutile con multe a raffica. Partendo dal presupposto che sull’isola non esiste un piano della viabilità urbana, e che questo rende tutto più difficile, la possibilità di parcheggiare le auto in certe zone di conseguenza assume i connotati di una vera impresa. E l’area antistante il terminal Actv con i vaporetti diretti a Chioggia ne è la testimonianza.
Il consigliere comunale Alessandro Scarpa ha quindi protocollato in queste ore una interpellanza all’assessore alla Mobilità, Ugo Bergamo. Da qui la richiesta di trovare, assieme alla Municipalità, «una soluzione creando nuovi parcheggi adiacenti alla fermata del vaporetto, in modo da dare la possibilità ai residenti di parcheggiare le loro auto senza problemi e senza essere soggetti a multe. Quindi di convocare una riunione urgente con le associazioni dell’isola e i residenti per ascoltare quali sono i problemi reali, confrontarsi e ricevere consigli della popolazione che, conoscendo bene il posto, potrebbe fornire soluzioni utili agli amministratori e ai tecnici comunali». I posti auto sono infatti troppo pochi per soddisfare le esigenze della popolazione, in particolare al giovedì, perché a Chioggia è giorno di mercato, e moltissimi abitanti di Pellestrina vi si recano per fare le spese. Un problema che poi si ripresenta anche il sabato e la domenica» conclude il consigliere comunale. (s.b.)
Il parcheggio del terminal Actv di Pellestrina continua a far discutere e i residenti sono sempre più indispettiti dalla situazione. Pochi posti utili, molti utenti, e una Ztl che viene ritenuta inutile con multe a raffica. Partendo dal presupposto che sull’isola non esiste un piano della viabilità urbana, e che questo rende tutto più difficile, la possibilità di parcheggiare le auto in certe zone di conseguenza assume i connotati di una vera impresa. E l’area antistante il terminal Actv con i vaporetti diretti a Chioggia ne è la testimonianza.
Il consigliere comunale Alessandro Scarpa ha quindi protocollato in queste ore una interpellanza all’assessore alla Mobilità, Ugo Bergamo. Da qui la richiesta di trovare, assieme alla Municipalità, «una soluzione creando nuovi parcheggi adiacenti alla fermata del vaporetto, in modo da dare la possibilità ai residenti di parcheggiare le loro auto senza problemi e senza essere soggetti a multe. Quindi di convocare una riunione urgente con le associazioni dell’isola e i residenti per ascoltare quali sono i problemi reali, confrontarsi e ricevere consigli della popolazione che, conoscendo bene il posto, potrebbe fornire soluzioni utili agli amministratori e ai tecnici comunali». I posti auto sono infatti troppo pochi per soddisfare le esigenze della popolazione, in particolare al giovedì, perché a Chioggia è giorno di mercato, e moltissimi abitanti di Pellestrina vi si recano per fare le spese. Un problema che poi si ripresenta anche il sabato e la domenica» conclude il consigliere comunale. (s.b.)
domenica 12 gennaio 2014
«Presto un nuovo approdo per collegare Pellestrina»
«Sono il direttore della farmacia comunale di Pellestrina. Volevo
segnalare che da Pellestrina, per portare un malato all’ospedale di
Venezia, ci vuole un’ora e mezza. Non è un modo rispettoso di assicurare
l'emergenza». Non si sono fatti solo discorsi sui massimi sistemi
all’incontro pubblico sulla sanità, l'altro giorno. Se è vero, infatti,
che le prestazioni sanitarie sono garantite da un’organizzazione
territoriale che dipende da scelte logistiche su grande scala, è
altrettanto vero che la percezione dell’efficienza di questa
organizzazione dipende dai singoli servizi che vengono erogati.
Nel caso riferito dal farmacista in questione, è il confine dell’Asl a essere di ostacolo a un servizio efficiente. Chioggia, infatti, è molto più vicina di Venezia a Pellestrina, anche se le Asl, per il momento, sono diverse. A rispondere alla questione sollevata, comunque, è stato il consigliere regionale Lucio Tiozzo (Pd), organizzatore dell’incontro, il quale ha spiegato che è in corso di realizzazione un approdo per natanti vicino all’ospedale di Chioggia che servirà a facilitare l’accoglimento di questo tipo di emergenze. Altro tema sensibile, sollevato da una rappresentante di Amcet (Amici dei malati cronici e terminali) quello dell’hospice.
«Era stato promesso in campagna elettorale, ma è ancora sulla carta», ha detto, «eppure basterebbero 8-10 posti. Ci sono strutture inutilizzate vicino all’ospedale. Andrebbe bene anche Corte Salasco, a Cavanella». «Mai come adesso siamo stati vicini alla realizzazione di questo servizio», ha risposto Tiozzo, «la filosofia del piano socio sanitario, che prevede lo spostamento di risorse dalle strutture per acuti a quelle “intermedie” va in questo senso. Per Chioggia sono previsti 12 posti. Si tratta di capire se vogliamo usarli per l’hospice o per l’ospedale di comunità: si tratta di strutture con caratteristiche diverse che richiedono dotazioni, strumentali e di personale, diverse, ma si tratta di scelte che dovranno essere compiute nel breve periodo». (d.deg.)
Nel caso riferito dal farmacista in questione, è il confine dell’Asl a essere di ostacolo a un servizio efficiente. Chioggia, infatti, è molto più vicina di Venezia a Pellestrina, anche se le Asl, per il momento, sono diverse. A rispondere alla questione sollevata, comunque, è stato il consigliere regionale Lucio Tiozzo (Pd), organizzatore dell’incontro, il quale ha spiegato che è in corso di realizzazione un approdo per natanti vicino all’ospedale di Chioggia che servirà a facilitare l’accoglimento di questo tipo di emergenze. Altro tema sensibile, sollevato da una rappresentante di Amcet (Amici dei malati cronici e terminali) quello dell’hospice.
«Era stato promesso in campagna elettorale, ma è ancora sulla carta», ha detto, «eppure basterebbero 8-10 posti. Ci sono strutture inutilizzate vicino all’ospedale. Andrebbe bene anche Corte Salasco, a Cavanella». «Mai come adesso siamo stati vicini alla realizzazione di questo servizio», ha risposto Tiozzo, «la filosofia del piano socio sanitario, che prevede lo spostamento di risorse dalle strutture per acuti a quelle “intermedie” va in questo senso. Per Chioggia sono previsti 12 posti. Si tratta di capire se vogliamo usarli per l’hospice o per l’ospedale di comunità: si tratta di strutture con caratteristiche diverse che richiedono dotazioni, strumentali e di personale, diverse, ma si tratta di scelte che dovranno essere compiute nel breve periodo». (d.deg.)
domenica 5 gennaio 2014
Danni tromba d’aria il Comune non paga e l’impresa fa causa
Il contenzioso tra l’azienda edile Canton e l’amministrazione per i lavori a Pellestrina in seguito al maltempo del 2010
Battaglia legale tra il Comune e un’azienda edile . l’impresa Canton - che reclama oltre 33 mila euro dall’Amministrazione, con un decreto ingiuntivo, per lavori di messa in sicurezza relativi a danni ad edifici provocati dalla tromba d’aria che nel luglio del 2010 investì l’isola di Pellestrina.
Ca’ Farsetti, infatti si oppone al pagamento della somma, ritenendo di non aver affidato alcun incarico all’impresa e la questione dovrà ora essere risolta dal Tribunale civile di Venezia. Tutto inizia appunto a fine luglio del 2010, quando Insula, con il suo direttore dei lavori l’ingegner Adriano Ercole, che in quel momento aveva la gestione delle manutenzioni degli edifici comunali della Municipalità di Lido Pellestrina, ordinava all’impresa Canton - che aveva l’appalto per le manutenzioni diffuse sugli immobili del Comune di Lido e Pellestrina - di mettere in opera la messa in sicurezza di essi a tutela della pubblica incolumità. Insula però pagava ponteggi e protezioni fino al novembre 2010, non avendo poi più soldi a disposizione per continuare a farlo.
In un successivo sopralluogo avvenuto sei mesi più tardi - il 15 giugno 2011 - il dirigente di Insula e l’impresa concordavano, solo verbalmente - secondo quanto afferma il Comune -. che le impalcature restassero sul posto a tutela della pubblica incolumità. Subito dopo Insula, a questo scopo, invitava la Municipalità di Lido Pellestrina a trovare una soluzione per il pagamento dei ponteggi e delle protezioni ancora installata dopo il novembre 2010. Passava circa un anno, e a fine maggio 2012, la ditta Canton - forse stanca di aspettare - presentava spontaneamente e senza nessuna richiesta da parte dell’Ufficio Tecnico della Municipalità. una fattura di circa 28 mila euro per il noleggio della sua impalcatura ancora montata sugli edifici comunali. La Municipalità di Lido Pellestrina, con il suo geometra, respingeva al mittente la fattura dell’impresa e qualche mese più tardi, contabilizzava le spettanze della ditta Canton in poco più di 6800 euro. A questo punto, però, era l’impresa a respingere la valutazione del suo compenso. Si arrivava così al luglio di quest’anno, quando la Municipalità comunicava all’impresa Canton che la fattura era stata aggiornata, e che con i nuovi conteggi le spettanze della ditta erano salite a circa 10 mila euro, ricordando però che già dal luglio dell’anno precedente i ponteggi erano stati smontati e accatastati dalla nuova impresa che aveva avuto in appalto dal Comune il rifacimento del tetto danneggiato dalla tromba d’aria dall’edificio comunale. Ma l’impresa Canton giudicava la risposta inaccettabile e procedeva con il decreto ingiuntivo. E ora l’ultima parola starà al giudice.(e.t.)
Battaglia legale tra il Comune e un’azienda edile . l’impresa Canton - che reclama oltre 33 mila euro dall’Amministrazione, con un decreto ingiuntivo, per lavori di messa in sicurezza relativi a danni ad edifici provocati dalla tromba d’aria che nel luglio del 2010 investì l’isola di Pellestrina.
Ca’ Farsetti, infatti si oppone al pagamento della somma, ritenendo di non aver affidato alcun incarico all’impresa e la questione dovrà ora essere risolta dal Tribunale civile di Venezia. Tutto inizia appunto a fine luglio del 2010, quando Insula, con il suo direttore dei lavori l’ingegner Adriano Ercole, che in quel momento aveva la gestione delle manutenzioni degli edifici comunali della Municipalità di Lido Pellestrina, ordinava all’impresa Canton - che aveva l’appalto per le manutenzioni diffuse sugli immobili del Comune di Lido e Pellestrina - di mettere in opera la messa in sicurezza di essi a tutela della pubblica incolumità. Insula però pagava ponteggi e protezioni fino al novembre 2010, non avendo poi più soldi a disposizione per continuare a farlo.
In un successivo sopralluogo avvenuto sei mesi più tardi - il 15 giugno 2011 - il dirigente di Insula e l’impresa concordavano, solo verbalmente - secondo quanto afferma il Comune -. che le impalcature restassero sul posto a tutela della pubblica incolumità. Subito dopo Insula, a questo scopo, invitava la Municipalità di Lido Pellestrina a trovare una soluzione per il pagamento dei ponteggi e delle protezioni ancora installata dopo il novembre 2010. Passava circa un anno, e a fine maggio 2012, la ditta Canton - forse stanca di aspettare - presentava spontaneamente e senza nessuna richiesta da parte dell’Ufficio Tecnico della Municipalità. una fattura di circa 28 mila euro per il noleggio della sua impalcatura ancora montata sugli edifici comunali. La Municipalità di Lido Pellestrina, con il suo geometra, respingeva al mittente la fattura dell’impresa e qualche mese più tardi, contabilizzava le spettanze della ditta Canton in poco più di 6800 euro. A questo punto, però, era l’impresa a respingere la valutazione del suo compenso. Si arrivava così al luglio di quest’anno, quando la Municipalità comunicava all’impresa Canton che la fattura era stata aggiornata, e che con i nuovi conteggi le spettanze della ditta erano salite a circa 10 mila euro, ricordando però che già dal luglio dell’anno precedente i ponteggi erano stati smontati e accatastati dalla nuova impresa che aveva avuto in appalto dal Comune il rifacimento del tetto danneggiato dalla tromba d’aria dall’edificio comunale. Ma l’impresa Canton giudicava la risposta inaccettabile e procedeva con il decreto ingiuntivo. E ora l’ultima parola starà al giudice.(e.t.)
Dalle poesie alle lettere
Il nuovo libro di Aldo Vianello - intitolato appunto Lettere - per chi
non ama troppo la ragione, edizioni Supernova - raccoglie tutte le
lettere che il poeta veneziano, nativo di Pellestrina, ha scritto negli
anni a una moltitudine di persone, con una prosa secca e insieme
immaginifica, che è figlia del suo stile lirico. Sono in fondo
anch’essi frammenti di memoria, pur nella spietata concretezza del male
di vivere che descrivono e nella piena sofferenza del quotidiano,
come quelli della precedente raccolta di liriche di Vianello, Sequenze
di vita illustrata, uscita lo scorso anno. Dietro i modi un po’
burberi e sbrigativi - frutto anche della sua timidezza - Vianello è
poeta colto e raffinato, frequentatore a Venezia di poeti come Ezra
Pound, Aldo Palazzeschi e Diego Valeri. E sarà proprio Pound a scrivere
l'introduzione alla sua prima raccolta di poesie, Timide Passioni,
del 1964. E la lettura, ora, di queste epistole, variamente
indirizzate, nell’arco di oltre vent’anni, apre nuovi, interessanti
squarci, sulla poetica di Aldo Vianello e sulla sua pacata,
consapevole, disillusione della vita, intrisa di nostalgia. Come quando
scrive idealmente a Franco Basaglia, nel ’93: «Sei così lontano che
paradossalmente ti scrivo. Io mi definisco (ed è la verità) un pazzo;
lo stesso che se ne stava all’ombra dei tuoi angoli a leggere e a
scrivere. Componevo giornate un po’ diverse dal solito stato delle
cose e degli esseri. Con i brani del mio spirito facevo tappeti volanti e
paesaggi di firmamento. Ma era l’incubo a realizzare un volto non
tanto diverso dalla realtà. Oggi, che su di me ruota ancora quel tempo
vissuto in fondo al male, voglio chiederti, amico, un favor, sempre
che tu non sia indifferente all’umana condizione, visto la barriera
che si erge tra me e l’aldilà! Ti prego di farmi uscire dal grande,
infinito manicomio che è la vita. Puoi riuscirci evitando
conseguenze di varia natura? Tu, che hai rotto i cardini del pesante
cancello, dietro il quale tutto era schiuma e aquilone, potrai
liberare il mio passo dal morso dei mastini che nell’uomo irridono i
sogni?»... (e.t.)
sabato 4 gennaio 2014
Modifica della viabilità
Dopo le segnalazioni di pericolosità dei giorni scorsi, all’incrocio
tra Strada comunale dei Murazzi e carizzada Santi Vito e Modesto
verranno spostati i cassonetti dei rifiuti e messi a norma gli
specchi per migliorare la visibilità dell’incrocio ai conducenti
impegnati nelle manovre.
Il ferry Ammiana torna in servizio
Da ieri mattina riprende a viaggiare lungo la tratta della linea 11
Da ieri mattina il ferry boat Ammiana è tornato in servizio lungo la tratta della linea 11 che collega Pellestrina al Lido attraverso i terminal di Santa Maria del Mare e Alberoni Rocchetta. Un aiuto non da poco per i residenti di Pellestrina che, da tempo, erano costretti ad usufruire solo del piccolo ferry boat che porta il nome della loro isola, e nei giorni delle festività natalizie i disagi non sono stati pochi. Con l’uscita dal cantiere del ferry boat più grande, il Pellestrina è stato deviato sulla linea 17 tra Lido e Tronchetto per effettuare eventuali corse bis di supporto a quelle in programma. Dopo mesi di disagi e proteste da parte dei pellestrinotti, ora la situazione dovrebbe essersi normalizzata, ma dai comitati dei pendolari fanno sapere che la vicenda non verrà dimenticata, e che sarà monitorato il servizio nelle prossime settimane per verificare che non ci siano ulteriori disagi per la popolazione che deve recarsi a scuola o al lavoro a Venezia, transitando per il Lido con i mezzi di linea 11. Numerosi erano stati anche i solleciti da parte del consigliere comunale Alessandro Scarpa, e proprio lui ieri ha ricevuto la chiamata da Actv che annunciava il rientro in servizio dell’Ammiana. Sulla tratta di linea 11, infatti, spesso capita che vi siano mezzi pesanti diretti a Pellestrina, senza dimenticare poi la presenza degli autobus Actv. Tutto questo provoca la riduzione drastica degli spazi a bordo per le auto dei privati, costringendo questi a lunghe attese e disagi se in linea c’è il traghetto più piccola. Problema che al momento dovrebbe quindi essere stato superato. (s.b.)
Da ieri mattina il ferry boat Ammiana è tornato in servizio lungo la tratta della linea 11 che collega Pellestrina al Lido attraverso i terminal di Santa Maria del Mare e Alberoni Rocchetta. Un aiuto non da poco per i residenti di Pellestrina che, da tempo, erano costretti ad usufruire solo del piccolo ferry boat che porta il nome della loro isola, e nei giorni delle festività natalizie i disagi non sono stati pochi. Con l’uscita dal cantiere del ferry boat più grande, il Pellestrina è stato deviato sulla linea 17 tra Lido e Tronchetto per effettuare eventuali corse bis di supporto a quelle in programma. Dopo mesi di disagi e proteste da parte dei pellestrinotti, ora la situazione dovrebbe essersi normalizzata, ma dai comitati dei pendolari fanno sapere che la vicenda non verrà dimenticata, e che sarà monitorato il servizio nelle prossime settimane per verificare che non ci siano ulteriori disagi per la popolazione che deve recarsi a scuola o al lavoro a Venezia, transitando per il Lido con i mezzi di linea 11. Numerosi erano stati anche i solleciti da parte del consigliere comunale Alessandro Scarpa, e proprio lui ieri ha ricevuto la chiamata da Actv che annunciava il rientro in servizio dell’Ammiana. Sulla tratta di linea 11, infatti, spesso capita che vi siano mezzi pesanti diretti a Pellestrina, senza dimenticare poi la presenza degli autobus Actv. Tutto questo provoca la riduzione drastica degli spazi a bordo per le auto dei privati, costringendo questi a lunghe attese e disagi se in linea c’è il traghetto più piccola. Problema che al momento dovrebbe quindi essere stato superato. (s.b.)
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