Terminata positivamente la prima fase
della raccolta, con la consegna nelle sedi delegate di un numero di foto
e testimonianze oltre le aspettative, la Municipalità di Lido e
Pellestrina, in accordo con l’amministrazione comunale e con la
collaborazione dell’Archivio della Comunicazione, parte con la seconda
fase della raccolta di immagini d’epoca (dal 1900 al 2000) relative alla
vita quotidiana delle due isole per il progetto “Album di famiglia”,
destinato a diventare corpo di una ricca memoria storica.
Gli
abitanti delle due isole hanno fatto prevenire un gran numero di
fotografie, negativi e cartoline, che ora andranno ad alimentare un
patrimonio di conoscenza che ricostruisca i cambiamenti avvenuti nel
territorio, nel costume e nelle abitudini, ma anche nella tecnica
fotografica a partire dal periodo dell’epoca d’oro del Lido.
Il
materiale raccolto in quetsi mesi è stato intanto suddiviso, dove
possibile, per aree tematiche: feste e cerimonie,(sia a carattere laico
che religioso) e an cora scuola, sport, vacanza e tempo libero e
miscellanea in attesa quindi di essere catalogato, scansionato e
consultabile nel sito della Municipalità e del Comune di Venezia, nonché
in un secondo momento valorizzato in esposizioni e in contesti dedicati
al territorio della città e al fascino delle immagini che fissano lo
scorrere del suo tempo.
Non si è trattato soltanto di contributi
privati, ma importante - ad esempio - è stato rintracciare presso la
Biblioteca Cagnaccio di Pellestrina un fondo corposo che ha donato oltre
trecento fotografie d'epoca, ricche, per chi sa osservare, di dettagli
che parlano dell'intervento dell'uomo sull'ambiente, della sua
condizione e che aiutano, dove manca, a collocare l'immagine nel suo
tempo. Nel frattempo, per chiunque voglia è possibile consegnare ancora
il materiale fotografico alle Biblioteche Hugo Pratt del Lido e
Cagnaccio di San Pietro a Pellestrina, nonché nelle sedi dei Nidi Sole e
Delfino e delle Scuole dell’Infanzia Ca’Bianca, San Giovanni Bosco, G.
Rodari e A. Gabelli e contribuire così a ricostruire l’album della
memoria delle isolecon le proprie immagini.
Massimo Tonizzo
venerdì 31 ottobre 2014
mercoledì 29 ottobre 2014
Canneti sporgenti Veritas interverrà per la potatura
Interverrà Veritas per la potatura dei
canneti che intralciano la circolazione lungo Strada comunale dei
Murazzi. Dopo la petizione lanciata dai residenti, preoccupati di
rischiare incidenti per colpa dei canneti che sporgono nella corsia di
marcia che conduce al centro abitato di Pellestrina, e dopo l’intervento
della Municipalità, Veritas si è detta disponibile a una manutenzione
straordinaria.
Ecco che i canneti saranno tagliati in modo da eliminare ogni pericolo alla circolazione stradale, e probabilmente saranno potati anche i tamerici che creano non pochi impedimenti sul montone del murazzo stesso, dove camminare è diventato difficoltoso lungo il sentiero. Ma l’aspetto più preoccupante è quello dei canneti. Infatti, le auto sono costrette ad avvicinarsi alla linea di mezzeria per non urtare contro le canne, cosa che poi crea problemi se si incrociano autoveicoli in senso opposto. Specie la sera, quando poi la visibilità è anche ridotta.
I lavori di Veritas inizieranno il prima possibile, con il taglio, la raccolta dei materiali e il successivo smaltimento.
Il tutto per ripristinare i canoni di sicurezza lungo la strada. (s.b.)
Ecco che i canneti saranno tagliati in modo da eliminare ogni pericolo alla circolazione stradale, e probabilmente saranno potati anche i tamerici che creano non pochi impedimenti sul montone del murazzo stesso, dove camminare è diventato difficoltoso lungo il sentiero. Ma l’aspetto più preoccupante è quello dei canneti. Infatti, le auto sono costrette ad avvicinarsi alla linea di mezzeria per non urtare contro le canne, cosa che poi crea problemi se si incrociano autoveicoli in senso opposto. Specie la sera, quando poi la visibilità è anche ridotta.
I lavori di Veritas inizieranno il prima possibile, con il taglio, la raccolta dei materiali e il successivo smaltimento.
Il tutto per ripristinare i canoni di sicurezza lungo la strada. (s.b.)
venerdì 24 ottobre 2014
Manutenzione carente raccolta firme a Pellestrina
Una raccolta firme per protestare contro la
mancata manutenzione del verde pubblico tra Murazzi e Strada comunale.
Ad avviarla sono stati gli stessi cittadini dell’isola, preoccupati per i
pericoli che questa situazione sta creando anche alla viabilità. Una
petizione che sarà quanto prima consegnata al commissario straordinario
Vittorio Zappalorto, per chiedere un rapido e urgente intervento di
sfalcio e potature da parte di Veritas. «Qualcuno del Comune dovrebbe
venire a verificare la situazione di persona», sostiene l’ex consigliere
comunale Alessandro Scarpa Marta. «Lungo la strada comunale ci sono i
canneti che sporgono dentro la carreggiata, e le auto sono costrette ad
avvicinarsi alla linea di mezzeria per evitare problemi. Ma questa cosa
poi mette a rischio la sicurezza con i mezzi che provengono dal lato
opposto. Non solo, sui Murazzi i tamerici ormai da tempo hanno invaso il
camminamento, e fare una passeggiata è un’impresa. Chiediamo al Comune
che faccia intervenire Veritas per rimettere in sicurezza la situazione.
È da troppo tempo che non viene eseguito un intervento a modo». (s.b.)
martedì 21 ottobre 2014
Trasporti sanitari nuovo pontile
Insula ha avviato il restauro del pontile riservato ai trasporti
sanitari sull'isola di Pellestrina, in località San Piero in
Volta-Santa Maria del Mare: fino a venerdì 7 novembre, la Direzione
comunale Mobilità e Traffico acqueo ha interdetto con un'apposita
ordinanza l'utilizzo del pontile a tutte le imbarcazioni. L'Asl 12
ha allestito un pontile galleggiante provvisorio, destinato
esclusivamente all'ormeggio di trasporti sanitari, per emergenza.
«Siamo tutti vicini alla famiglia di Lucia»
La società della Pallavolo Pellestrina sotto choc. Quattro i dirigenti feriti, uno è in gravi condizioni
«Siamo vicini alla famiglia di Lucia per l’immensa tragedia. Tutta la Pallavolo Pellestrina si stringe ai genitori». Parole di Guerrino Vianello, dirigente della società sportiva, che in queste ore sta seguendo la vicenda in prima persona. Lo sta facendo perché il club di dirigenti ne ha pochi, e oltre la metà è rimasta ferita dello scontro tra le auto. «Siamo tutti molto commossi e colpiti da questo disastro», aggiunge, «Il primo pensiero va alla bambina morta così piccola e in una situazione così assurda. Non riusciamo ancora a crederci, il dispiacere è davvero immenso. Se potessi scegliere, preferirei essere in un letto d’ospedale con delle fratture piuttosto che sapere della morte di quella bambina». Ieri Guerrino Vianello è stato a Chioggia, in visita ai due colleghi ricoverati.
Oggi si prenderà un giorno di ferie per andare dagli altri due che si trovano invece a Piove di Sacco. «Sono pieni di fratture: spalle, piedi e naso. Una cosa incredibile, ma almeno stanno meglio. A Lucia, invece, la vita non la ridarà nessuno». Il pensiero del dirigente torna poi a domenica: «La nostra squadra under 12, una delle tre che schieriamo, era andata a giocare un torneo femminile a Musile. Avevano vinto 3-0 e stavano tornando. Si erano fermate a mangiare fuori con allenatori e dirigenti ed erano ormai prossime ad arrivare a Chioggia. Poi lo schianto. Sappiamo solo questo per adesso e la speranza è che i nostri amici possano riprendersi al più presto, anche se uno è messo un po’ peggio degli altri. Ci sono poche parole in questi momenti, perché la morte della bambina cambia tutte le cose». Tante l’emozione e la commozione per quello che è successo.
Ma la società, quasi senza dirigenti, ora dovrà anche prendere delle decisioni. «Vedremo cosa fare, siamo in pochi a seguire la sessantina di tesserate», aggiunge Guerrino Vianello, «Non escludo che si possano ritirare le squadre dai campionati giovanili e di seconda divisione. Cose di minor conto rispetto alla morte di una bambina di tre anni, ma che ovviamente dobbiamo pensare visto che ci toccano direttamente. In queste ore abbiamo ricevuto anche noi la solidarietà di tanti amici e parenti delle persone coinvolte in questo incidente. Ma il pensiero va inevitabilmente sempre a Lucia: è il minimo».
Simone Bianchi
«Siamo vicini alla famiglia di Lucia per l’immensa tragedia. Tutta la Pallavolo Pellestrina si stringe ai genitori». Parole di Guerrino Vianello, dirigente della società sportiva, che in queste ore sta seguendo la vicenda in prima persona. Lo sta facendo perché il club di dirigenti ne ha pochi, e oltre la metà è rimasta ferita dello scontro tra le auto. «Siamo tutti molto commossi e colpiti da questo disastro», aggiunge, «Il primo pensiero va alla bambina morta così piccola e in una situazione così assurda. Non riusciamo ancora a crederci, il dispiacere è davvero immenso. Se potessi scegliere, preferirei essere in un letto d’ospedale con delle fratture piuttosto che sapere della morte di quella bambina». Ieri Guerrino Vianello è stato a Chioggia, in visita ai due colleghi ricoverati.
Oggi si prenderà un giorno di ferie per andare dagli altri due che si trovano invece a Piove di Sacco. «Sono pieni di fratture: spalle, piedi e naso. Una cosa incredibile, ma almeno stanno meglio. A Lucia, invece, la vita non la ridarà nessuno». Il pensiero del dirigente torna poi a domenica: «La nostra squadra under 12, una delle tre che schieriamo, era andata a giocare un torneo femminile a Musile. Avevano vinto 3-0 e stavano tornando. Si erano fermate a mangiare fuori con allenatori e dirigenti ed erano ormai prossime ad arrivare a Chioggia. Poi lo schianto. Sappiamo solo questo per adesso e la speranza è che i nostri amici possano riprendersi al più presto, anche se uno è messo un po’ peggio degli altri. Ci sono poche parole in questi momenti, perché la morte della bambina cambia tutte le cose». Tante l’emozione e la commozione per quello che è successo.
Ma la società, quasi senza dirigenti, ora dovrà anche prendere delle decisioni. «Vedremo cosa fare, siamo in pochi a seguire la sessantina di tesserate», aggiunge Guerrino Vianello, «Non escludo che si possano ritirare le squadre dai campionati giovanili e di seconda divisione. Cose di minor conto rispetto alla morte di una bambina di tre anni, ma che ovviamente dobbiamo pensare visto che ci toccano direttamente. In queste ore abbiamo ricevuto anche noi la solidarietà di tanti amici e parenti delle persone coinvolte in questo incidente. Ma il pensiero va inevitabilmente sempre a Lucia: è il minimo».
Simone Bianchi
lunedì 20 ottobre 2014
«Salvi solo per miracolo Ma siamo tutti sconvolti»
«Abbiamo visto il suv bianco tagliare improvvisamente la strada e
mettersi di traverso sulla nostra corsia. Per fortuna mantenevo una
distanza di sicurezza, altrimenti saremmo stati coinvolti anche noi
nell'incidente»: a parlare è Emanuele Scarpa, che con moglie e
bambine seguiva, dietro di una macchina, la Opel Astra che ha tamponato
la Hyundai Tucson scontratasi frontalmente con il Nissan Qashqai
della famiglia Tasso. «Pensare che l'Astra ci aveva superato un
paio di chilometri prima» continua Scarpa, «ancora non credo a quello
che ho visto. Le mie figlie sono sconvolte, hanno sentito le urla e
visto i feriti. Noi stavamo andando verso casa, a Pellestrina, e
seguivamo l'allenatore e i dirigenti della squadra di pallavolo
delle nostre bambine. Siamo stati a una partita a Musile di Piave
(Venezia) e stavamo rientrando. La giornata era andata così bene,
eravamo tutti felici, anche perché il Pellestrina aveva vinto. Questo
incidente non sarà facile da dimenticare». Scarpa è riuscito a
scambiare qualche parola con Giuseppe Siegato, che guidava la
Hyundai Tucson: «Ha detto che si è trovato il suv davanti, dopo che
l'auto che lo precedeva l'ha evitato per un soffio. Lui non è
riuscito a spostarsi, non ne ha avuto il tempo. Tutto è successo in
una frazione di secondo» ricostruisce il veneziano, «io sono riuscito a
frenare appena in tempo. E dire che con l'allenatore avrebbero
dovuto esserci anche delle bambine: meno male che all'ultimo sono salite
su un'altra auto. Non posso nemmeno immaginare cosa sarebbe potuto
accadere. Siamo tutti sconvolti, anche perché allenatore e dirigenti
sono rimasti tutti feriti e non sappiamo come stiano. Speriamo di
riuscire a contattare al più presto le famiglie». I primi rilievi
della polizia stradale avrebbero accertato che a far sbandare il Nissan
Qashqai sarebbe stato lo scoppio di uno pneumatico, quello
anteriore sinistro. Tutti i mezzi sono stati comunque posti sotto
sequestro per le perizie. L'incidente costato la vita alla piccola
Lucia Tasso, di tre anni appena, è avvenuto poco dopo lo svincolo per
Conche, in direzione di Chioggia. A poche centinaia di metri da
dove, venerdì mattina, un'anziana che attraversava la strada è
stata investita da un camion, rimanendo gravemente ferita. La Romea si
conferma una delle strade più pericolose della regione. Elena
Livieri
Scontro frontale sulla Romea: morta una bimba di 3 anni. Era allacciata al seggiolino
A uccidere la piccola Lucia Tasso sarebbe stata una lesione addominale
gravissima provocata dalla cintura inferiore. La procura ordina
l'autopsia. A causare lo schianto lo scoppio di un pneumatico
La Procura della Repubblica ha ordinato l'autopsia sul corpo di Lucia Tasso, la bimba di appena 3 ann morta domenica nel terribile incidente sulla statale Romea con latri 8 feriti. La piccola, secondo le prime analisi in mano agli investigatori, era regolarmente allacciata sul seggiolino dell'auto dei suoi genitori quando è avvenuto lo scontro frontale. Lucia sarebbe morta per trauma addominale. La cintura inferiore del seggiolino avrebbe cioè provocato delle lesioni interne.
Ora la Procura chiede di capire come questo sia stato possibile.
L'incidente è avvenuto all’altezza di Conche di Codevigo. Sul posto sono arrivate diverse ambulanze del Suem e l’elicottero del 118, mentre per i rilievi sono intervenuti gli agenti della Polstrada di Padova. La Romea è rimasta bloccata fino a quando non sono state rimosse le carcasse e si sono formate lunghe code. La causa dell'incidente, secondo una prima ricostruzione, potrebbe essere un lo scoppio penumatico.
La ricostruzione dell'incidente. Un pomeriggio spensierato a giocare e passeggiare in spiaggia, godendo di questa coda d’estate e poi, all’improvviso, nel viaggio di ritorno verso casa, la tragedia che mette fine a tutto. Aveva solo tre anni la piccola Lucia Tasso ed è morta nel terribile schianto che ieri pomeriggio verso le 17, lungo la Romea, a Conche di Codevigo, ha coinvolto l’auto su cui viaggiava con il papà Federico e la mamma Elena Greco, in attesa di un altro figlio. La famiglia vive a Dolo, paese di origine di Elena Greco, mentre Federico Tasso è di Piove di Sacco.
Uno pneumatico della Nissan Qashqai su cui viaggiavano, in direzione di Piove di Sacco, sarebbe scoppiato improvvisamente e il suv di conseguenza avrebbe sbandato all’improvviso, mettendosi di traverso sulla corsia opposta. Una prima auto l’ha evitato, ma quella che seguiva, una Hyundai Tucson con a bordo l’allenatore e tre dirigenti di una squadra di pallavolo di Pellestrina, si è scontrata frontalmente. Un urto violentissimo che ha fatto accartocciare i due veicoli uno contro l’altro. Una terza auto, una Opel Astra Sw con a bordo altri due veneziani, ha tamponato a sua volta la Hyundai.
La Procura della Repubblica ha ordinato l'autopsia sul corpo di Lucia Tasso, la bimba di appena 3 ann morta domenica nel terribile incidente sulla statale Romea con latri 8 feriti. La piccola, secondo le prime analisi in mano agli investigatori, era regolarmente allacciata sul seggiolino dell'auto dei suoi genitori quando è avvenuto lo scontro frontale. Lucia sarebbe morta per trauma addominale. La cintura inferiore del seggiolino avrebbe cioè provocato delle lesioni interne.
Ora la Procura chiede di capire come questo sia stato possibile.
L'incidente è avvenuto all’altezza di Conche di Codevigo. Sul posto sono arrivate diverse ambulanze del Suem e l’elicottero del 118, mentre per i rilievi sono intervenuti gli agenti della Polstrada di Padova. La Romea è rimasta bloccata fino a quando non sono state rimosse le carcasse e si sono formate lunghe code. La causa dell'incidente, secondo una prima ricostruzione, potrebbe essere un lo scoppio penumatico.
La ricostruzione dell'incidente. Un pomeriggio spensierato a giocare e passeggiare in spiaggia, godendo di questa coda d’estate e poi, all’improvviso, nel viaggio di ritorno verso casa, la tragedia che mette fine a tutto. Aveva solo tre anni la piccola Lucia Tasso ed è morta nel terribile schianto che ieri pomeriggio verso le 17, lungo la Romea, a Conche di Codevigo, ha coinvolto l’auto su cui viaggiava con il papà Federico e la mamma Elena Greco, in attesa di un altro figlio. La famiglia vive a Dolo, paese di origine di Elena Greco, mentre Federico Tasso è di Piove di Sacco.
Uno pneumatico della Nissan Qashqai su cui viaggiavano, in direzione di Piove di Sacco, sarebbe scoppiato improvvisamente e il suv di conseguenza avrebbe sbandato all’improvviso, mettendosi di traverso sulla corsia opposta. Una prima auto l’ha evitato, ma quella che seguiva, una Hyundai Tucson con a bordo l’allenatore e tre dirigenti di una squadra di pallavolo di Pellestrina, si è scontrata frontalmente. Un urto violentissimo che ha fatto accartocciare i due veicoli uno contro l’altro. Una terza auto, una Opel Astra Sw con a bordo altri due veneziani, ha tamponato a sua volta la Hyundai.
sabato 18 ottobre 2014
Da oggi i lavori al pontile idroambulanze
L’approdo per le idroambulanze a
Pellestrina, fondamentale per assicurareil collegamento sanitario
dell’isola con l’Ospedale di Chioggia in caso di urgenza, è ormai
fatiscente e deve essere sottoposto subito a un intervento di
manutenzione straordinaria da parte di Insula. Da domani al 20 ottobre -
salvo ulteriori proroghe - scatteranno dunque i lavori di manutenzione
della struttura nel canale lagunare di San Piero, bloccando quindi ogni
attività di imbarco e sbarco. Contemporaneamente verrà comunque
installato un pontile galleggiante provvisorio che verrà messo in opera
dall’Ulss 12 per l’intera durata dei lavori in sostituzione di quello
permanente, anch’esso destinato in esclusiva all’ormeggio delle
imbarcazioni per trasporti sanitari e pronto soccorso, per non lasciare
comunque Pellestrina isolata da questo punto di vista. Gli interventi di
emergenza-urgenza a Pellestrina avvengono sfruttando una idroambulanza
che porta i malati all’Ospedale di Chioggia. Dopo le petizioni dei
residenti, e le interpellanze a Ca’ Farsetti dell’ex consigliere
comunale Alessandro Scarpa Marta, l’Asl 12 ha raccolto le richieste per
cercare di andare incontro ai residenti.
Questi ultimi, partendo dal presupposto che spesso si recano lo stesso a Chioggia per sottoporsi a visite ed esami, vista la vicinanza di questo ospedale rispetto a Pellestrina, hanno più volte sottolineato l’importanza di poter sfruttare la struttura di Chioggia in caso di emergenza.
«L’ospedale Civile è troppo lontano da Pellestrina», aveva più volte ribadito Alessandro Scarpa Marta, «e i residenti preferiscono affidarsi a Chioggia per una questione di comodità e vicinanza se fosse necessario raggiungerlo».
Questi ultimi, partendo dal presupposto che spesso si recano lo stesso a Chioggia per sottoporsi a visite ed esami, vista la vicinanza di questo ospedale rispetto a Pellestrina, hanno più volte sottolineato l’importanza di poter sfruttare la struttura di Chioggia in caso di emergenza.
«L’ospedale Civile è troppo lontano da Pellestrina», aveva più volte ribadito Alessandro Scarpa Marta, «e i residenti preferiscono affidarsi a Chioggia per una questione di comodità e vicinanza se fosse necessario raggiungerlo».
In duecento a Pellestrina a imparare il primo soccorso
Sono attesi almeno duecento partecipanti
oggi a Pellestrina all’evento Insieme per la vita, una iniziativa
promossa dall’Asl 12 che vedrà cittadini e soprattutto studenti
impegnati ad affrontare il tema del primo soccorso. Lo scorso anno al
Padiglione Rama di Zelarino fu un successo, in termini di partecipazione
degli alunni, e in occasione della settimana europea della rianimazione
cardiopolmonare, questo di Pellestrina sarà per Venezia e Mestre l’atto
conclusivo. A organizzare l'appuntamento, questa mattina all'istituto
comprensivo Pietro Loredan sono l’Asl 12 e la Municipalità dell'isola,
mentre saranno più di dieci i locali occupati dai vari gruppi, ognuno
composto da 15 persone, moltissime delle quali giovani poiché
l'iniziativa è rivolta in particolare ai ragazzi di terza media, alle
scuole e alle associazioni sportive. In ogni gruppo un istruttore, un
volontario e un manichino, saranno protagonisti delle dimostrazioni e
del corso di primo soccorso, in cui si spiegherà innanzitutto come deve
essere fatta una corretta chiamata al 118, e poi come trattare il
paziente con difficoltà respiratorie, crisi epilettica o vittima di
avvelenamento, ustioni e colpi di calore. (s.b.)
giovedì 16 ottobre 2014
Palasport fuori uso a Portosecco disagi per i giovani pallavolisti
Mancano le linee sul campo del palasport
di Portosecco e i giovani della squadra di pallavolo sono costretti ad
andare a giocare al Lido alla palestra Olivi. Un problema che ormai si
protrae da tempo e che è collegato direttamente alla conclusione dei
lavori di manutenzione dell’impianto sportivo di Portosecco, ancora non
ultimati.
Dalla Municipalità spiegano che deve ancora essere sostituita la pavimentazione, così come vanno tracciate le linee del campo e poi deve essere rifatta la dipintura dei locali. Ci sono poi altri accorgimenti da ultimare, ma intanto gli sportivi dell’isola sono penalizzati. Karate, calcetto, pallavolo ma anche ballo. E la situazione è dovuta ai ripetuti danni subiti dalla copertura del palasport costruito per l’isola, che venne due volte scoperchiato da trombe d’aria, con parte del tetto letteralmente strappato via e la pioggia che fece ingenti danni nei locali sottostanti, all’impiantistica e alla pavimentazione del campo.
Appena vennero ultimati i primi restauri, neppure il tempo di riaprire il palasport, il maltempo colpì duramente una seconda volta. (s.b.)
Dalla Municipalità spiegano che deve ancora essere sostituita la pavimentazione, così come vanno tracciate le linee del campo e poi deve essere rifatta la dipintura dei locali. Ci sono poi altri accorgimenti da ultimare, ma intanto gli sportivi dell’isola sono penalizzati. Karate, calcetto, pallavolo ma anche ballo. E la situazione è dovuta ai ripetuti danni subiti dalla copertura del palasport costruito per l’isola, che venne due volte scoperchiato da trombe d’aria, con parte del tetto letteralmente strappato via e la pioggia che fece ingenti danni nei locali sottostanti, all’impiantistica e alla pavimentazione del campo.
Appena vennero ultimati i primi restauri, neppure il tempo di riaprire il palasport, il maltempo colpì duramente una seconda volta. (s.b.)
domenica 12 ottobre 2014
L'affondamento del "Giudecca"
Oggi alle 10.30 è prevista la commemorazione dell'affondamento del
"Giudecca", uno dei momenti di ricordo più sentiti sull'isola e
legati agli avvenimenti bellici che hanno colpito anche la laguna
veneziana.
sabato 4 ottobre 2014
Visita gratuita a Ca’ Roman con Euro birdwatch 2014
Uccelli che pesano meno di dieci grammi
che fanno andata e ritorno, ogni anno, tra il Nord Europa e Africa
centrale, superando il Mediterraneo e il Sahara. Saranno una delle
tante attrazioni che oggi e domani si potranno vedere e ascoltare nella
riserva naturale di Ca’ Roman gestita dalla Lipu a Euro-birdwatch 2014.
Oggi dalle 8 ci sarà Eurobw, dedicata ai più esperti, con birdwatching nella riserva e i grandi dilemmi: cenni sull'identificazione dei gabbiani più difficili: pontico, nordico e zafferano. Dopo la registrazione dei partecipanti le uscite proseguiranno fino alle 10.30. Domani è invece in programma Eurobw per tutti, dedicata a neofiti, bambini e famiglie, compresa la visita guidata nella riserva. Accoglienza e registrazione alle 10.15, uscita dalle 10.30 alle 12.30.
Un evento completamente gratuito a cui però ci si deve iscrivere chiamando il numero 340.6192175 o via mail a oasi.caroman@lipu.it. In caso di maltempo le attività saranno annullate. In regalo ci sarà poi un volume a marchio Lipu sugli uccelli nidificanti di Ca’ Roman o sugli uccelli marini italiani. Il tutto fino ad esaurimento scorte. (s.b.)
Oggi dalle 8 ci sarà Eurobw, dedicata ai più esperti, con birdwatching nella riserva e i grandi dilemmi: cenni sull'identificazione dei gabbiani più difficili: pontico, nordico e zafferano. Dopo la registrazione dei partecipanti le uscite proseguiranno fino alle 10.30. Domani è invece in programma Eurobw per tutti, dedicata a neofiti, bambini e famiglie, compresa la visita guidata nella riserva. Accoglienza e registrazione alle 10.15, uscita dalle 10.30 alle 12.30.
Un evento completamente gratuito a cui però ci si deve iscrivere chiamando il numero 340.6192175 o via mail a oasi.caroman@lipu.it. In caso di maltempo le attività saranno annullate. In regalo ci sarà poi un volume a marchio Lipu sugli uccelli nidificanti di Ca’ Roman o sugli uccelli marini italiani. Il tutto fino ad esaurimento scorte. (s.b.)
venerdì 3 ottobre 2014
Troppi aerei in cielo, esposto all’Arpav
Quindici scie di aereo ben visibili nel
cielo. Traffico che aumenta, di voli civili e militari. Voli anche di
notte e aerei che emettono scie bianche di condensazione, che qualcuno
chiama in modo improprio “scie chimiche”.
Preoccupazione tra gli abitanti delle isole, e in particolare di Pellestrina, sorvolata da quasi tutte le rotte aeree dirette al sud. Un gruppo di cittadini ha inviato una lettera con richiesta di chiarimenti all’Arpav regionale e al ministero per l’Ambiente. «Il ministero non ci ha risposto», dice Alessandro Scarpa, ex consigliere comunale che ha raccolto le segnalazioni e ha inviato le lettere, «l’Arpav invece ci ha inviato una relazione da cui si evince che il fenomeno al momento non è abbastanza studiato ma non sarebbe preoccupante. Abbiamo molti dubbi, perché le emissioni sono ben visibili nel cielo».
Secondo l’Arpav, le scie bianche visibili in questi giorni altro non sarebbero che scie di condensazione emesse dagli aerei in volo, rese particolarmente visibili dai fenomeni meteorogici. Non si può nemmeno escludere, scrivono i tecnici, «che il combustibile e i motori degli aerei possano concorre a produrre scie particolarmente visibili. Né che queste emissioni non abbiano influenza sui cambiamenti climatici». Ma per dare risposte più esaurienti, conclude lo studio dell’Arpav, «è necessario il coinvolgimento degli operatori del trasporto aereo civile e militare e degli enti di controllo». «Noi non siamo tranquilli», dice l’ex consigliere, «chiediamo alle autorità di fare una verifica per la salute. E di tener d’occhio l’aumento del traffico aereo nei nostri cieli».(a.v.)
Preoccupazione tra gli abitanti delle isole, e in particolare di Pellestrina, sorvolata da quasi tutte le rotte aeree dirette al sud. Un gruppo di cittadini ha inviato una lettera con richiesta di chiarimenti all’Arpav regionale e al ministero per l’Ambiente. «Il ministero non ci ha risposto», dice Alessandro Scarpa, ex consigliere comunale che ha raccolto le segnalazioni e ha inviato le lettere, «l’Arpav invece ci ha inviato una relazione da cui si evince che il fenomeno al momento non è abbastanza studiato ma non sarebbe preoccupante. Abbiamo molti dubbi, perché le emissioni sono ben visibili nel cielo».
Secondo l’Arpav, le scie bianche visibili in questi giorni altro non sarebbero che scie di condensazione emesse dagli aerei in volo, rese particolarmente visibili dai fenomeni meteorogici. Non si può nemmeno escludere, scrivono i tecnici, «che il combustibile e i motori degli aerei possano concorre a produrre scie particolarmente visibili. Né che queste emissioni non abbiano influenza sui cambiamenti climatici». Ma per dare risposte più esaurienti, conclude lo studio dell’Arpav, «è necessario il coinvolgimento degli operatori del trasporto aereo civile e militare e degli enti di controllo». «Noi non siamo tranquilli», dice l’ex consigliere, «chiediamo alle autorità di fare una verifica per la salute. E di tener d’occhio l’aumento del traffico aereo nei nostri cieli».(a.v.)
mercoledì 1 ottobre 2014
Bruciano le sterpaglie paura per le abitazioni vicine
La Protezione civile di Pellestrina e i
vigili del fuoco sono dovuti intervenire a Portosecco per spegnere un
incendio che si era sviluppato a ridosso di alcune abitazioni. Una zona
caratterizzata da sterpaglie, dove forse un mozzicone di sigaretta può
aver innescato la combustione, dal momento l’erba era secca, così come
alcuni tratti di canneto.
Il tutto dietro il cimitero a due passi dalla remiera, un luogo di passaggio e che nel pomeriggio di domenica ha visto subito dare l’allarme. È stato necessario utilizzare idranti e migliaia di litri di acqua per spegnere le fiamme che si era sviluppate su un’area di circa cento metri quadrati.
Il pronto intervento di pompieri e volontari ha così impedito che il rogo potesse avvicinarsi troppo alle case e alle strutture sportive di Portosecco, ma stavolta sembra che non si tratti di un episodio di origine dolosa.
Nulla a che vedere con quanto accaduto in luglio e agosto, quando in zona La Mara più volte furono necessari interventi ben più impegnativi da parte di Protezione civile e vigili del fuoco, con intere aree di canneto a fuoco, e pericoli anche per la circolazione delle auto a ridosso di Strada comunale dei Murazzi. (s.b.)
Il tutto dietro il cimitero a due passi dalla remiera, un luogo di passaggio e che nel pomeriggio di domenica ha visto subito dare l’allarme. È stato necessario utilizzare idranti e migliaia di litri di acqua per spegnere le fiamme che si era sviluppate su un’area di circa cento metri quadrati.
Il pronto intervento di pompieri e volontari ha così impedito che il rogo potesse avvicinarsi troppo alle case e alle strutture sportive di Portosecco, ma stavolta sembra che non si tratti di un episodio di origine dolosa.
Nulla a che vedere con quanto accaduto in luglio e agosto, quando in zona La Mara più volte furono necessari interventi ben più impegnativi da parte di Protezione civile e vigili del fuoco, con intere aree di canneto a fuoco, e pericoli anche per la circolazione delle auto a ridosso di Strada comunale dei Murazzi. (s.b.)
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