Confartigianato apre una sede a San Pietro in Volta. De Checchi: «Una
risposta a chi si è reinventato un lavoro nell’edilizia, nell’alimentare
e nei trasporti»
L’isola di Pellestrina si conferma un luogo
ideale per il turismo a chilometro zero, per gli appassionati della
bicicletta e di chi vuole trascorrere in totale relax le proprie
vacanze. Anche in virtù dell’evoluzione che sta avendo il turismo
sull’isola, la Confartigianato ha deciso di aprirvi una sede, e
mercoledì è stata inaugurata a San Pietro in Volta.
L’economia
artigianale di Pellestrina per sopravvivere si sta infatti
rivoluzionando, e dalla pesca ci si sta convertendo al turismo
esperienziale. In località Portosecco, al civico 110/b, Confartigianato
Venezia punta a essere più vicina alle imprese artigiane locali. «Le
aziende dell’isola da tempo ci chiedevano uno spazio più ampio e
funzionale», afferma Gianni De Checchi, segretario di Confartigianato
Venezia. «Con questi nuovi uffici, a cui si aggiunge una saletta
riunioni, siamo convinti di soddisfare le esigenze di aggregazione dei
nostri soci e di intensificare quindi l’attività formativa e sindacale».
Sono
attualmente una quarantina le imprese artigiane che danno lavoro a
circa 110 addetti in tutta l’isola. Di queste, più dell’80 per cento
fanno parte del comparto delle costruzioni. Artigianato a forte
vocazione edile e impiantistica, il cui mercato di riferimento è
sostanzialmente legato alla manutenzione del patrimonio abitativo
dell’isola. E rispetto alla pesca, che negli ultimi anni ha vissuto
grandi momenti di crisi, così come del resto la cantieristica che a
Pellestrina aveva un ruolo di rilievo, questo genere di artigianato
tiene anche il confronto con Venezia. Una vitalità, quella del tessuto
artigiano di Pellestrina, che comunque guarda verso le nuove
possibilità.
«Da qualche tempo si sta affermando il segmento
legato al turismo esperienziale», spiega Enrico Vettore, responsabile
dell’Ufficio categorie di Confartigianato Venezia. «Questo è capace di
soddisfare una crescente domanda di vacanza rilassante e interessata a
vivere il territorio nella sua interezza. Chi si occupava solo di pesca
infatti, si sta reinventando nel mestiere delle escursioni turistiche in
laguna. Inoltre sono in crescita le attività artigiane legate ai
comparti dell’alimentare e dei trasporti. Da qui l’importanza di una
nostra sede per aiutare il territorio in questa rivoluzione, che per la
comunità significa sopravvivenza».
Da anni il cicloturismo è in crescita, già ci sono attività locali che
offrono agriturismo e uscite in laguna a bordo di pescherecci, sui
quali si assaggiano i prodotti tipici lagunari. Da tempo si punta anche a
organizzare la spiaggia di Pellestrina, che per ora rimane però libera e
senza servizi.
Simone Bianchi
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