Calcio & solidarietà. Lo storico Pellestrina del ’95 a giugno con la Nazionale attori
Li aveva definiti “i miei nipotini” negli anni Novanta, ora quegli
stessi ragazzi dell’Us Pellestrina lo ricorderanno in una partita
amichevole contro la Nazionale Attori. Sull’isola non si sono
dimenticati di Raimondo Vianello. A quattro anni dalla morte di uno dei
miti della commedia italiana, capace di portare il sorriso a chiunque lo
seguisse in televisione o al cinema, a Pellestrina hanno voluto fare le
cose in grande. E dallo spunto di volergli intitolare una strada,
laddove era nato suo nonno capitano della Regia Marina, e alla quale
comunque lui era sempre stato legato, ecco il progetto di una giornata
intera, a giugno, per celebrare il grande Raimondo, attore ma anche
grande appassionato di calcio. Lui che negli anni Cinquanta rischiò di
giocare nel Palermo, e che dal 1991 al 1999 con la trasmissione Pressing
riuscì nell’impresa di mettere ironia e sarcasmo in un ambiente dove
spesso polemiche e tensioni la fanno da padrone. Quel sorriso sornione
che nessuno si è scordato, e quei ragazzi che nel 1995 vinsero il
campionato di Seconda categoria, si riuniranno per l’occasione. Una
squadra passata alla storia per una caratteristica piuttosto insolita:
13 dei 18 giocatori in rosa avevano il cognome Vianello. Così curiosa
come storia che vennero perfino invitati in Rai a Uno Mattina, e lo
stesso Raimondo nazionale li ricordava con piacere quando conduceva
Pressing. «Non ci siamo dimenticati di lui» osserva Giorgio Vianello, a
quei tempi terzino sinistro con il vizio del gol, oggi presidente della
Municipalità di Lido e Pellestrina, «dai contatti con la nipote per
intitolargli una strada, siamo poi passati a questo progetto. Una
giornata intera dedicata a Raimondo Vianello. Partita alle 15,
premiazioni al Palazzo del Cinema del Lido di Venezia alle 20 e cena di
gala a seguire all’Ausonia & Hungaria». Di quei “nipotini” qualcuno è
rimasto nel calcio, come l’ex portiere Luciano Vianello che allena i
pulcini a Pellestrina, o l’ex capitano Olinto Vianello che segue gli
allievi. C’è chi lavora a Veritas, chi in Actv, altri fanno il pescatore
o il commerciante. Una cosa è sicura, tra gli attori che decideranno di
presenziare non mancherà di certo un pizzico di emozione, non fosse
altro per la possibilità di ricordare un monumento della nostra
televisione. E al di là dell’aspetto giocoso dell’iniziativa (tra
l’altro nella Nazionale Attori ci sono molte grandi firme della
televisione e del cinema) ha grande importanza anche il gesto di
solidarietà al quale gli sportivi sono chiamati: l’intero ricavato
della giornata sarà devoluto alla sezione lidense dell’Associazione
italiana sclerosi multipla.
Simone Bianchi
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