lunedì 21 gennaio 2013
Peschereccio a fuoco nella notte
La gente di San Piero in Volta è stata svegliata da un forte boato.
Erano circa le 23.30 di sabato. In diversi sono scesi in strada.
C’è chi ha pensato allo scoppio di una caldaia o di una bombola di gas,
poi hanno visto le fiamme e il fumo salire da un peschereccio
ormeggiato in riva Botta. Un incendio si era sviluppato sul peschereccio
Folgore, barca da 15 metri usata per la pesca delle “bevarasse”.
Il fuoco rischiava di propagarsi anche ad altre imbarcazioni e ad
una casa che si affaccia sulla laguna. Poi l’arrivo dei vigili del fuoco
e dei carabinieri. Nel tentativo di spegnere le fiamme il
proprietario del peschereccio si è ferito ad un braccio. Non ancora
chiare le cause dell’incendio su cui indagano i carabinieri di
Pellestrina. La normalità è tornata verso le 2. Le fiamme si sono
sviluppate all’interno dell’imbarcazione, nel motore. Quando c’è
stato lo scoppio e la gente si è resa conto dell’incendio il fuoco
aveva già avvolto parte dell’imbarcazione. Alcuni pescatori hanno
tentato di spegnerlo gettando acqua ma non c’è stato nessun
effetto. I proprietari dei pescherecci più vicini a quello in fiamme
hanno tolto gli ormeggi portando a largo le imbarcazioni. In quel
momento le fiamme erano alte anche dieci metri, alimentate com’erano
dal gasolio del serbatoio. Il rischio che le fiamme si propagassero
anche agli altri pescherecci, era molto alto. Tra le altre cose in
alcuni dei pescherecci, c’erano delle bombole di gas. Se l’incendio si
fosse propagato anche alle altre barche sarebbe successo un
finimondo e poteva poi coinvolgere delle abitazioni che si affacciano
sulla riva. Quando sul posto è arrivato M.S., 43 anni, il
proprietario del “Folgore” ha tentato di spegnere l’incendio,
utilizzando anche un estintore. Ma non è servito a nulla. Per
aprire la cabina ha spaccato, con un gomito, il vetro di plancia
ferendosi in maniera grave ad un braccio, Durante la notte è stato
sottoposto ad un delicato intervento chirurgico. Solo l’intervento
dei vigili del fuoco, arrivati sul posto con squadre da Chioggia e dal
comando di Venezia, ha consentito di spegnere l’incendio. Quindi i
carabinieri di Pellestrina e gli stessi vigili del fuoco hanno
verificato da dove era partito l’incendio. Di sicuro si è
sviluppato nel motore. Non sono ancora chiare le cause. Nessuna pista
viene esclusa anche se in questo momento la più plausibile è quella
del cortocircuito avvenuto nell’impianto elettrico. Ingenti i danni.
Una volta messo in sicurezza il peschereccio è stato portato nel
cantiere Menetto. Indagini sono in corso da parte di carabinieri.
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