I cantieri navali De Poli di Pellestrina diventano il nuovo centro per le grandi manutenzioni di Actv. L'acquisto è stato formalizzato ieri dall'azienda di trasporto pubblico veneziano, nello studio del notaio Monica Sarti. Dopo l'assunzione dei 22 ex operai del cantiere, tocca ai beni immobili dell'azienda cantieristica, un tempo fiore all'occhiello di Pellestrina. L'investimento pari a 12.3 milioni di euro, circa nove milioni in meno rispetto all'ipotesi del concordato, garantirà ad Actv di poter contare su una struttura in grado di razionalizzare e di rendere più efficiente la manutenzione e il rimessaggio della flotta dei vaporetti e ferry boat del trasporto di linea. L'accordo prevede l'acquisto degli spazi (2.5 ettari) e l'assunzion, come detto,e di 22 ex dipendenti del cantiere che consentiranno ad Actv una maggiore capacità produttiva e di poter recuperare, al contempo, il prezioso patrimonio di conoscenze dei lavoratori. I nuovi spazi sostituiscono l'originale progetto di sviluppo all'interno dell'Arsenale. I De Poli quindi si uniscono al cantiere in via di realizzazione presso il Tronchetto aumentando così le potenzialità complessive della logistica di cantiere e consentendo ad Actv di disporre «in house» di strutture in grado di mantenere gran parte della flotta, compreso il grande ferry boat ex «Salamina», ora «Lido di Venezia». La suddivisione del lavoro tra i due cantieri, prevede di effettuare al Tronchetto le manutenzioni dei guasti e gran parte delle manutenzioni programmate a 12 e a 36 mesi mentre a Pellestrina, si realizzeranno gli interventi previsti sulle imbarcazioni ogni 5 anni, così come tutta la carpenteria importante, avvalendosi, in particolare, delle notevoli potenzialità del bacino galleggiante già presente nel complesso. Soddisfatto il presidente di Actv, Marcello Panettoni. «Questo importante investimento - spiega Panettoni in una nota - è per noi una mossa strategica che punta a riportare all'interno dell'azienda la maggior parte dei servizi di manutenzione navale. L'assunzione di 22 delle maestranze operaie del cantiere, arricchisce il nostro personale con un capitale di competenze professionali che Actv e la città non poteva permettersi di perdere. Il progetto infine consente di ridurre di ben 9 milioni di euro gli investimenti previsti in Arsenale - su aree demaniali quindi a fondo perduto - e di incrementare il patrimonio aziendale anche grazie all'utilizzo di fondi europei».
Lorenzo Mayer
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