A quasi sette mesi dalla tromba d’aria, i danni riportati dall’ex scuola Goldoni non sono stati ancora ripristinati con inevitabili disagi per le associazioni che ne usufruiscono, tra le quali la locale sezione della Protezione civile. A parte la messa in sicurezza dei locali con soffitti puntellati e rimozione dei detriti, ancora ieri pioveva dentro il magazzino e alcune stanze della sede dei volontari. Una sezione che tra l’altro svolge un ruolo molto prezioso per Pellestrina, ma anche quale servizio antincendio per le oasi di Cà Roman e di Alberoni. La situazione non è decisamente rosea, a partire dal cancello rotto e chiuso solo con una corda, rendendo quindi la sede accessibile a chiunque. Poi c’è il problema del tetto, senza tegole e grondaie, coi camini distrutti e due finestre rotte. Per fortuna la sala radio e lo spogliatoio ne sono usciti indenni, ma c’è un continuo rischio che possano andare in corto circuito gli impianti visto che piove dentro. La Protezione civile è èstata costretta a spostare tutti i materiali in un magazzino per evitare danni ad attrezzature fondamentali per gli interventi di emergenza sulle due isole. Ma nell’altra parte della ex scuola Goldoni non va meglio. Il medico di base e i volontari che hanno realizzato il piccolo museo possono lavorare abbastanza tranquilli, ma problemi li hanno già avuti al centro anziani, senza parlare della banda che non può usare gli spazi per le prove musicali.
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