martedì 2 novembre 2010

Morto in barca, Pellestrina piange Generoso

1 novembre 2010

Sull’isola ieri non si parlava d’altro, della morte di «Generoso». Del
resto Massimo Scarpa detto appunto «Generoso» era molto conosciuto
a Pellestrina, dove abitava a Portosecco. Lo conoscevano e lo stimavano
anche perché era rimasto uno degli ultimi a saper costruire e a
riparare reti da pesca. Più che un lavoro questa capacità per lui
era un hobby. Costruiva «arti» a seconda del tipo di pesca a cui erano
destinate. Non si conosce ancora la data dei funerali. Infatti il
pm Roberto Terzo non ha ancora dato il nullaosta per mettere a
disposizione dei famigliari la salma, anche perchè ha ordinato
l’autopsia sul cadavere. Questo perchè non sono chiare le cause
dell’incidente nautico che hanno portato alla successiva morte del
pescatore. L’incidente è avvenuto giovedì mattina intorno alle 11.
L’uomo mentre sta rientrando sull’isola a bordo del proprio barchino è
finito violentemente contro un palo. A fatica è riuscito poi a
raggiungere riva e ad ormeggiare. Per sbarcare ha chiesto aiuto a
dei ragazzi che si trovavano nei pressi del molo. Soccorso è stato
portato all’Ospedale Civile dove è morto sabato mattina dopo due
giorni di agonia.  Ora saranno i carabinieri della compagnia di
Chioggia a ricostruire quanto avvenuto. Da capire se Massimo
Scarpa è rimasto vittima di un malore o è finito contro il palo per un
guasto meccanico dell’imbarcazione o per una disattenzione. I
militari non escludono nessuna ipotesi, nemmeno il fatto che si
sia distratto mentre stava utilizzando il cellulare. Distrazione fatale.
 Comunque bisognerà attendere l’autopsia per stabilire prima le
cause della morte e verificare quindi se l’uomo non abbia avuto, prima
dell’impatto con il palo, un malore. (c.m.)

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