Lido sempre più “green”. L’alimentazione potrebbe servire anche ai residenti
E’ un’isola sempre più ‘green’, il Lido
che si profila all’orizzonte. Il progetto del trasporto pubblico su
gomma totalmente elettrico sarà realtà dal 2019, ma le ricadute positive
potrebbero esserci anche in termini di traffico privato, come conferma
anche l’assessore comunale al Bilancio e alle Partecipate, Michele Zuin.
«Partiamo dal presupposto della volontà del sindaco di concentrare sul
Lido la trentina di autobus elettrici che si andranno a sperimentare tra
un anno - afferma Zuin - un progetto che permetterà di assicurare ai
lidensi meno inquinamento e mezzi più moderni a bordo dei quali
circolare. Ma per garantire questo servizio, sia al Lido che a
Pellestrina dovranno essere installate varie colonnine di alimentazione
elettrica, così da garantire la ricarica ai mezzi pubblici. Calcolando
che tra le nostre idee c’è anche quella di riproporre e rilanciare il
car sharing tramite Avm, dopo quella che era stata la fase di
sperimentazione fatta proprio al Lido ma poi accantonata, ecco che i
residenti avrebbero già due valide opportunità di mobilità elettrica e
senza inquinamento». Però qui si inserisce un ulteriore passaggio.
«Preciso subito, onde evitare polemiche - aggiunge l’assessore Zuin -
che non c’è nulla al momento sulla carta e di sicuro, ma visto che sulle
due isole verrebbero installate più colonnine di rifornimento
elettrico, magari molti lidensi o pellestrinotti che usano l’automobile
solo sulle due isole, dovendo cambiare auto in futuro magari potrebbero
passare all’elettrico. E a quel punto il livello di inquinamento
continuerebbe a scendere in un’ottica di trasporto sempre più
ecologico». Le colonnine di ricarica verrebbero messe ovviamente agli
estremi del Lido, a Santa Maria Elisabetta e in altri punti cardine del
trasporto pubblico per l’isola, così come al terminal del vaporetto per
Chioggia, a Pellestrina, dove fa capolinea il mezzo di linea 11 che poi
raggiunge su gomma il Lido. «Il
Lido e Pellestrina potrebbero diventare un campo sperimentale ulteriore
da cui trarre spunti in favore di tutta la città - conclude Zuin - Ma
ripeto, in questa fase il passaggio legato al traffico privato è solo
un’idea che potrebbe svilupparsi come nuova opportunità». (s.b.)
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