Il pilota della linea 11 è finito sulla catena di una boa che si è poi anche agganciata all’elica
«Ma cos’è? Anche l’Actv partecipa al
campionato mondiale offshore?». Sabato pomeriggio, verso le 15.40,
quando gli spettatori che stavano sulla diga hanno visto il battello
Actv della linea 11, Chioggia Pellestrina, entrare nel campo di gara,
hanno strabuzzato gli occhi. Qualcuno ha fatto la battuta riportata qui
sopra ma, in realtà tutti hanno capito che si trattava di un errore di
manovra. Cosa che è stata resa ancor più manifesta dall’immediato
intervento della Capitaneria di porto. Ma, per restare sui fatti, il
battello del servizio pubblico aveva violato lo spazio riservato alle
gare in un momento in cui, però, nessuno dei potenti motoscafi era
impegnato in competizioni o prove.
Dunque nessuno si è fatto male
ma, comunque, il pilota del battello doveva uscire da quella zona e, in
tutta fretta,ha cominciato a manovrare per togliersi di mezzo. Ma la
sfortuna ci ha messo lo zampino anche lì e, nel tentativo di uscire
dalla zona di gara, il battello ha incappato in una delle boe di
segnalazione del percorso, prendendo, probabilmente, con l’elica la
catena che agganciava la boa al corpo morto sul fondo e tranciandola.
La
catena, a sua volta, deve aver impedito al battello di manovrare
correttamente, cosicché l’imbarcazione è sembrata, per pochi lunghissimi
minuti, andare alla deriva verso la diga di San Felice, fermandosi poco
prima. A quel punto è stata raggiunta dalla guardia costiera che, come
prassi, era uscita a controllare. Nulla di grave, come si diceva, grazie
al fatto che, in quel momento, non c’era gara. Ora, però, il comandante
del battello di linea dovrà presentare, al più presto, in Capitaneria
un rapporto su quello che è accaduto (potrebbe aver avuto un guasto, ad
esempio) e, in base alla sua relazione e agli accertamenti compiuti dai
militari, potrà essere, o meno, sanzionato per l’errore di percorso.
Diego Degan
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