«Il Comune intervenga per fare chiarezza
sulle opere di compensazione legate al Mose e destinate a Lido e
Pellestrina». Questa la richiesta avanzata dal presidente della
Municipalità, Danny Carella, ultimo in ordine di tempo a muoversi dopo i
sindaci di Chioggia e Cavallino Treporti. Tutti chiedono infatti che
siano attuate quelle opere di mitigazione a seguito della costruzione
del Mose e Carella entra nel dettaglio.
«Lido e Pellestrina sono
le due località che maggiormente hanno subito questi cantieri e che di
più hanno visto modificarsi le aree in cui si stanno costruendo le dighe
mobili. Pertanto qualcosa doveva essere fatto e andrà fatto. Però in
questa fase non si riesce a capire chi stia controllando, come stiano
procedendo i passi per queste opere di compensazione, e per questo mi
rivolgo al sindaco affinché si facciano delle verifiche, altrimenti si
rischierà di perdere l’ennesimo treno utile per fare qualcosa di
importante per il Lido». Tanti gli esempi che il presidente della
Municipalità mette sul piatto: «Penso alle strutture realizzate a Santa
Maria del Mare per ospitare gli operai, e anche alla pista ciclabile che
sarebbe particolarmente utile per Pellestrina. Non solo barene o velme,
ma ad esempio che fine ha fatto il progetto per la pista ciclabile
sottomarina, all’interno delle stesse strutture delle dighe mobili? Da
mesi non se ne sente più parlare. Con il comitato ambientalista Un Altro
Lido abbiamo discusso di queste
necessità, e convengo con loro sulla necessità che si faccia chiarezza
sull’iter dei lavori per queste opere. Le due isole sono state
martoriate per la costruzione del Mose, ma ora è venuto il momento di
dare qualcosa in cambio. E che sia qualcosa di concreto per la
popolazione». (s.b.)
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