La Municipalità ha chiesto un incontro
al sub commissario Michele Scognamiglio per risolvere in via definitiva
la problematica del Piano degli arenili di Pellestrina. Una vicenda che
si trascina ormai da cinque anni, ma per la quale non è stata ancora
detta la parola fine. «Vorremmo poter chiudere questa partita, nella
speranza di arrivare alla prossima estate con la possibilità di aprire i
primi stabilimenti balneari organizzati sull’isola», auspica il
presidente della Municipalità, Giorgio Vianello.
«La problematica
principale è quella dei sottoservizi. Ci sono almeno quattro
concessioni che possono essere subito attivate, ma il servizi igienici e
le docce, così come il collegamento per l’energia elettrica, sono
aspetti fonda mentali per i fruitori delle spiagge. Avevamo anche
proposto di risolvere il problema celermente, evitando la costruzione di
sottoservizi che avrebbero dovuto attraversare il murazzo, installando
gabinetti chimici e consentire l’uso di gruppi elettrogeni da parte dei
concessionari per l’energia elettrica, e ciò avrebbe permesso un
notevole risparmio sui costi da affrontare, visto che il Comune non ha
soldi da investire». «Questo», prosegue il presidente Vianello,
«mettendo a carico dei concessionari la spesa, superiore ai 300 mila
euro, e che in cambio avrebbero potuto ottenere delle concessioni in una
forma pluriennale per ammortizzare la spesa. Ma non se n’è saputo più
nulla, e il tempo passa senza che si possa dare uno sbocco in più al turismo per l’isola».
Le zone papabili all’apertura degli stabilimenti sono quelle in
corrispondenza dei pennelli 6-7 a San Pietro in Volta e 13-14 a
Pellestrina, questo per la presenza degli scivoli per un accesso
facilitato anche ai disabili. (s.b.)
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