La società della Pallavolo Pellestrina sotto choc. Quattro i dirigenti feriti, uno è in gravi condizioni
«Siamo vicini alla famiglia di Lucia per
l’immensa tragedia. Tutta la Pallavolo Pellestrina si stringe ai
genitori». Parole di Guerrino Vianello, dirigente della società
sportiva, che in queste ore sta seguendo la vicenda in prima persona. Lo
sta facendo perché il club di dirigenti ne ha pochi, e oltre la metà è
rimasta ferita dello scontro tra le auto. «Siamo tutti molto commossi e
colpiti da questo disastro», aggiunge, «Il primo pensiero va alla
bambina morta così piccola e in una situazione così assurda. Non
riusciamo ancora a crederci, il dispiacere è davvero immenso. Se potessi
scegliere, preferirei essere in un letto d’ospedale con delle fratture
piuttosto che sapere della morte di quella bambina». Ieri Guerrino
Vianello è stato a Chioggia, in visita ai due colleghi ricoverati.
Oggi si prenderà un giorno di ferie per andare dagli altri due che si
trovano invece a Piove di Sacco. «Sono pieni di fratture: spalle, piedi e
naso. Una cosa incredibile, ma almeno stanno meglio. A Lucia, invece,
la vita non la ridarà nessuno». Il pensiero del dirigente torna poi a
domenica: «La nostra squadra under 12, una delle tre che schieriamo, era
andata a giocare un torneo femminile a Musile. Avevano vinto 3-0 e
stavano tornando. Si erano fermate a mangiare fuori con allenatori e
dirigenti ed erano ormai prossime ad arrivare a Chioggia. Poi lo
schianto. Sappiamo solo questo per adesso e la speranza è che i nostri
amici possano riprendersi al più presto, anche se uno è messo un po’
peggio degli altri. Ci sono poche parole in questi momenti, perché la
morte della bambina cambia tutte le cose». Tante l’emozione e la
commozione per quello che è successo.
Ma la società, quasi senza
dirigenti, ora dovrà anche prendere delle decisioni. «Vedremo cosa fare,
siamo in pochi a seguire la sessantina di tesserate», aggiunge Guerrino
Vianello, «Non escludo che si possano ritirare le squadre dai
campionati giovanili e di seconda divisione. Cose di minor conto
rispetto alla morte di una bambina di tre anni, ma che ovviamente
dobbiamo pensare visto che ci toccano direttamente. In queste ore
abbiamo ricevuto anche noi la solidarietà di tanti amici e parenti delle
persone coinvolte in questo incidente. Ma il pensiero va
inevitabilmente sempre a Lucia: è il minimo».
Simone Bianchi
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