Uccelli, crostacei e delfini: da qualche settimana il territorio di
Chioggia viene “visitato” da esemplari di specie rare o, almeno,
insolite per queste latitudini. L’ultimo caso è quello, riportato dal
blog di Chioggia tv, del granchio blu (detto anche granchio reale)
finito nella rete di un pescatore di Pellestrina, Sergio Tagliapietra.
Una pesca decisamente poco frequente perché il crostaceo in questione è
originario delle coste dell’Atlantico occidentale ma, tramite l’acqua
di zavorra delle navi, è stata trasportata in tutto il mondo. In
Adriatico è comparsa negli anni ’50 ma il ritrovamento più recente in
zona è avvenuto nel luglio 2013, ad opera di un pescatore chioggiotto,
Silvano Bullo, che ne aveva catturato un esemplare nella laguna del
Lusenzo. Si tratta, tra l’altro, di una specie onnivora e aggressiva e
la sua presenza in laguna potrebbe non essere una buon notizia per la
fauna ittica locale.
L’altro giorno, mercoledì, invece, c’era
stato l’avvistamento, da parte di numerosi pescatori e diportisti, di un
delfino, che vagava apparentemente disorientato, nei pressi del ponte
translagunare delle Trezze, vicino a una zona di vivai da pesca. Il
cetaceo era stato seguito per tutta la mattinata da un’imbarcazione
della guardia costiera con a bordo alcuni veterinari dell’Università di
Padova e appariva in buona salute.
Nel pomeriggio, poi, la
motovedetta della capitaneria lo aveva avvistato di nuovo vicino alle
dighe delle bocche di porto e lo aveva “accompagnato” verso l’uscita,
permettendogli di riguadagnare il mare aperto, destinazione alla quale,
probabilmente, aspirava. Da ricordare anche, esattamente un mese fa,
un’altra esperienza insolita: l'avvistamento da parte di un fotoamatore,
di un esemplare di Ibis sacro in Sacca Toro, lungo l’argine lagunare,
in prossimità della frazione di Valli.
Diego Degan
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