L’assessore scrive alla Salvaguardia chiedendo di fermare il progetto che doveva andare al voto ieri
Il Comune ferma clamorosamente il trasferimento dei cantieri Actv dal
bacino Piccolo dell’Arsenale a Pellestrina, nell’area acquisita
dall’azienda dai cantieri De Poli. Proprio ieri la Commissione di
Salvaguardia doveva votare sul progetto presentato dal Magistrato alle
Acque che prevede non, come inizialmente presentato «scavo e adeguamento
ai fini idrogeologici del canale di Pellestrina», ma interventi per la
realizzazione di una nuova darsena Actv di fronte all'ex cantiere De
Poli, con un collegamento fisso tra cantiere e darsena a la chiusura di
quel tratto del canale di Pellestrina. E sul tavolo ieri la Salvaguardia
si è trovata una lettera dell’assessore comunale all’Ambiente
Gianfranco Bettin, che invitava la Commissione a riprensare la sua
decisione sul progetto, visto che le trasformazioni andrebbero a
insistere su un’area Sic di pregio ambientale e all’Assessorato
all’Ambiente - che si dichiara all’oscuro del progetto - non risulta che
esso sia stato sottoposto, come dovrebbe essere per aree che rientrano
nelle competenze del Palav, il Piano ambientale per la laguna veneta, a
Valutazione di impatto ambientale. Lo stesso Magistrato alle Acque
allora, ha preso atto della posizione del Comune e ha fermato
l’approvazione del progetto. Una presa di posizione, quella di Bettin,
che riapre tutta la questione, oltre a innestare, probabilmente, una
frizione anche all’interno della Giunta comunae, visto che uno degli
«sponsor» dichiaratio del trasferimento dei cantieri Actv a Pellestrina
lasciando libero l’Arsenale, è l’assessore alla Mobilità Ugo Bergamo.
Anche
i comitati civici di difesa dell’Arsenale bei giorni scorsi avevano
espresso la loro contraroietà all’avvandono di Actv del cantiere
dell’Arsenale, che cederebbe al Consorzio Venezia Nuova l'uso del bacino
di carenaggio più piccolo dei tre dell'Arsenale Nord. Gli altri due, il
grande e il medio, sono già in concessione per trent'anni al Consorzio
per la manutenzione delle paratoie del Mose. In questo modo, è stato
spiegato nella riunione dei Comitati, il Consorzio Venezia Nuova oltre
alla concessione di alcune Tese della Novissima, che danno sulla Darsena
Grande, occuperebbe anche lo spazio del Bacino, a ridosso della Torre
di Porta Nuova e del nuovo ponte di collegamento con l'isola delle
Vergini. Che potrebbe essere finanziato proprio dal Consorzio con due
milioni di euro. E sempre a proposito dell’Arsenale Nord ieri in
Salvaguardia è stato approvato il piano per la sua protezione
antisismica, ma con criteri - evidenziati anche dalla Soprintendenza -
che tengano conto della natura monumentale del complesso, senza
stravolgerlo nei materiali.
Enrico Tantucci
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