martedì 19 marzo 2013
Auto bruciate, l’Arma a caccia di testimoni
Non sono ancora finiti gli accertamenti tecnici dei vigili del fuoco che
stanno indagando sull’incendio che ha distrutto a Pellestrina le
tre auto, due delle quali utilizzate dagli operai della Mantovani Spa
per spostarsi sull’isola, nel parcheggio del ferryboat di Santa
Maria del Mare. Le indagini sono condotte dai carabinieri della
compagnia di Chioggia. Si tratta degli operai impegnati nella
realizzazione del Mose. Le fiamme hanno distrutto i due veicoli usati
dagli operai che lavorano al Mose e una terza di proprietà di Luca
Ballarin, dipendente di una società di rimorchiatori e regatante
che ha partecipato alla Storica. È il concorrente che nell’edizione
dello scorso anno è finito, per errore, contro la barca della
giuria. Per il momento non è semplice per gli investigatori ricostruire
quanto accaduto. Infatti quando le fiamme si sono sviluppate non
c’erano testimoni. Le tre auto, una è un piccolo furgoncino, erano ferme
nel parcheggio da parecchie ore. Tutto, quindi, fa pensare ad un
incendio doloso. Sul luogo, comunque, non sono stati trovati
contenitori di liquido infiammabile. Quando è scattato l’allarme il
fuoco aveva già avvolto, e parecchio, i tre veicoli. Quando sono
arrivati sul posto i vigili del fuoco, partiti da Venezia, per le auto
c’era ben poco da fare. In pratica quando le fiamme sono state
spente dei veicoli restava solo la carcassa e le ruote. Ora sono in
corso le analisi dei reperti presi dai vigili del fuoco sul luogo
dell’incendio. La pioggia non rende facile questo lavoro. Si
cercano eventuali testimoni che abbiano notato o sentito qualche cosa di
strano poco prima che l’incendio si sviluppasse. In questa
stagione a Pellestrina e a quell’ora c’è ben poca gente in giro. Ai
cantieri del Mose non ci sono mai stati attentati veri e propri,
nemmeno all’inizio dei lavori quando la contestazione dell’intervento
era molto più forte di adesso. A volte sono state sorprese persone a
rubare materiale all’interno dei vari cantieri. In una circostanza
chi contesta il sistema di dighe mobile ha occupato l’area del cantiere
del Lido nel periodo della mostra del Cinema.(c.m.)
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