giovedì 18 ottobre 2012
Una crisi che colpisce centinaia di famiglie
Grido d’allarme lanciato dai presidenti delle cooperative di pesca di
Pellestrina Rossano Gorin e di Burano, Domenico Vidal. Il pesce
scarseggia, i costi aumentano. E in tanti non ce la fanno più, si
indebitano con le banche e sono costretti a vendere la casa. Eppure la
laguna dovrebbe essere il luogo ideale per sviluppare attività di
pesca controllata e allevamento. Progetti di cui si parla da decenni,
mai decollati. Negli anni Novanta era stato introdotta in laguna
una specie di caporozzoli, i Tapes philipinarum, che crescevano
rapidamente e offrivano grandi quantità di moluschi ai pescatori.
Rapidamente i caparozzoli importanti avevano colonizzato la laguna,
rendendo quasi introvabili quelli autoctoni, i Tapes decussatus.
L’assalto alla laguna e il danno ambientale aveva convinto a
regolamentare la pesca e a puntare sull’allevamento. Zone assegnate alle
cooperative, coltivazione delle sementi. Ma adesso è arrivata la
morìa.(a.v.)
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