«Nulla da dire sulle concessioni che il Consorzio Pellestrina Servizi potrà ottenere per gli stabilimenti balneari previsti, ma escludere la Municipalità dal confronto significa anche lasciar fuori gli altri privati che potrebbero essere interessati al progetto». Il decentramento non ci sta, e così il delegato alle Attività produttive Marco Damiani critica l’assessore Antonio Paruzzolo alla luce degli accordi presi l’altro ieri con il presidente del Consorzio, Angelo Bianchini. In pratica, non essendoci più tempo, il bando pubblico per le diciotto concessioni slitterà, ma intanto si agirà in deroga permettendo ai privati di eseguire i lavori a spese proprie pur di aprire entro il primo giugno le prime spiagge di Pellestrina. «La Municipalità ha partecipato a vari incontri sul tema, svolgendo un ruolo prezioso nel contesto del Piano degli arenili - rincara l’esponente del Carroccio - Si era discusso anche sugli interventi di urbanizzazione e sui sottoservizi, ma se il Comune dialoga solo con un privato, come faranno senza bando gli altri interessati a puntare alle tredici concessioni a disposizione? C’è il rischio di una penalizzazione». Dopo il via libera della Capitaneria di Porto lo scorso anno, Pellestrina si prepara così ad avere le sue prime spiagge attrezzate. Aree comunque ristrette, dotate solo di sdraio, ombrelloni, chioschi e servizi igienici. (s.b.)
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