Sette pescherecci sotto sequestro, rigettati nei canali della laguna quasi due quintali di vongole
Pesca abusiva in laguna, la piaga non si placa. Le Fiamme gialle del reparto operativo aeronavale di Venezia hanno denunciato a piede libero nove pescatori, procedendo ad un maxi-sequestro di vongole. Nella notte tra mercoledì e giovedì, i finanzieri della stazione navale e della sezione operativa navale di Chioggia, coordinati dal reparto operativo aeronavale di Venezia, hanno portato a termine una nuova operazione di servizio mirata al contrasto della pesca abusiva e della commercializzazione di molluschi bivalvi in laguna. I militari, utilizzando quattro unità navali, nel cuore della notte hanno sottoposto a controllo numerosi mezzi che si stavano dedicando alla pesca di vongole all'interno dell'area della laguna veneziana. Tra questi venivano intercettati sette motopesca che stavano pescando a luci spente in zone vietate e con attrezzi non idonei, in particolare con rastrelli vibranti. A bordo dei pescherecci venivano identificati nove addetti, tutti originari di Chioggia, Pellestrina e San Pietro in Volta, che venivano denunciati per aver violato gli articoli di legge relativi a navigazione a luci spente, il Codice della navigazione e la legge regionale a tutela delle risorse idrobiologiche e della fauna ittica. Inoltre per due di loro è scattata anche la denuncia per violazione agli articoli del Codice penale, relativi a minaccia e resistenza a pubblico ufficiale. I sette motopescherecci del valore complessivo di circa 1.200mila euro ed il relativo prodotto pescato, pari a quasi due quintali di vongole, sono stati sottoposti a sequestro. I molluschi, poichè erano ancora vivi e vitali, sono stati rigettati nelle acque dei canali navigabili della laguna. L'operazione di servizio condotta nelle condizioni di massima sicurezza, si inserisce nel dispositivo di contrasto costiero, attuato dalla Guardia di finanza, attuato costantemente dai mezzi delle Fiamme gialle nei confronti dei soggetti operanti nel settore della pesca illegale, che viene ritenuta altamente destabilizzante per gli equilibri idrobiologici del delicato habitat lagunare. M.B.
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