giovedì 31 maggio 2018

Pellestrina, pista ciclabile “vietata” alle forze dell’ordine

La pista ciclabile dell’isola di Pellestrina, dopo pochi mesi mostra, per lo meno nello spazio costruito dal Magistrato alle Acque, alcune difficoltà, con un terreno già in parte rotto e, soprattutto, l’impossibilità da parte delle forze dell’ordine di accedere al suo interno con mezzi adeguati. La ciclabile di Portosecco finisce nel mirino di vigili e protezione civile per una caratteristica che potrebbe in parte limitarne la fruibilità: l’accesso all’ultimo tratto infatti, risulta impossibile per i mezzi delle forze dell’ordine, bloccati da una ordinanza che impedisce il transito ai mezzi pesanti che potrebbero rovinare la pavimentazione. In realtà, però, i fatti sono diversi e, a sentire chi frequenta la zona, il permesso di passaggio ad alcuni mezzi è permesso, con danni alla pista che sono evidenti e dimostrano la netta differenza tra i due tratti, quello di competenza comunale e quello del Magistrato alle acque. «Il tratto di competenza del Comune della pista ciclabile è stato realizzato a regola d’arte – spiega il delegato comunale alle isole Alessandro Scarpa – Mentre i lavori di realizzazione del tratto costruito dal Magistrato alle Acque e dal Consorzio Venezia Nuova, hanno evidenziato diverse problematiche».

lunedì 28 maggio 2018

Il Nuovo San Pietro sogna ma si risveglia ai calci di rigore

Sfuma ai calci di rigore il sogno del Nuovo San Pietro di centrare la finale dei campioni di Seconda Categoria. La squadra di Franco Cerilli, infatti, dopo essere passata in vantaggio al 10' della ripresa con un bel diagonale di Alessandro Vianello, al termine di un'azione corale, si è fatta raggiungere al 35' da De Riz su un calcio di rigore causato da un fallo di...stanchezza di Giada.

San Pietro che avrebbe meritato di passare il turno e di raggiungere in finale il Montorio, perché ha giocato meglio anche se sostanzialmente la gara è stata equilibrata. La squadra di Cerilli però recrimina su alcune decisioni arbitrali che avrebbero, secondo i padroni di casa, danneggiato i gialloblù isolani. Chiusi i 90' regolari sul risultato di 1-1 a decidere il passaggio del turno sono stati i calci di rigore. Giuseppe Cerilli del S.Pietro è riuscito a pararne uno, ma Pietrobon,
l'estremo del Condor, ne ha respinti addirittura due dando così la vittoria finale ai trevigiani. Si chiude così la straordinaria stagione del Nuovo San Pietro che dopo 18 anni è riuscito a vincere il campionato ed a tornare in Prima Categoria.  
Daniele Zennaro

venerdì 25 maggio 2018

Con l'estate sono in arrivo anche i problemi per raggiungere l'isola di Pellestrina

Con l'estate sono in arrivo anche i problemi per raggiungere l'isola di Pellestrina. Il 23 maggio, come segnalano i responsabili dell'associazione isolana "Tra mare e laguna", è stato un giorno nero per i trasporti da e per Pellestrina, soprattutto nelle ore del primo pomeriggio. A causa della presenza di un gruppo di scolaresche provenienti da Chioggia e di numerosi pendolari, le due corse in partenza alle 13 dal piazzale della motonave in direzione Lido hanno iniziato la corsa già del tutto carichi. Una volta arrivati alla fermata della scuola media Loredan, impossibilitati a caricare altri passeggeri, i bus hanno tirato dritto, lasciando a terra e sotto la pioggia battente una quindicina di alunni, che hanno dovuto o attendere il successivo, passato mezz'ora dopo, oppure incamminarsi a piedi da soli e sotto la pioggia verso casa. «È l'ennesimo disservizio», dice un rappresentante dell'associazione, «nonostante avessimo segnalato al Comune con largo anticipo che, con l'arrivo dell'estate e dei turisti da Chioggia, queste sarebbero state le logiche conseguenze. Forse qualcuno pensa ancora che la gente di Pellestrina non si muova o che siamo isolati dal mondo, ma non è affatto così, anzi sono moltissimi i pendolari e i turisti. Chiediamo maggior rispetto e corse supplementari negli orari principali». (ma. to.)

martedì 22 maggio 2018

L'Oasi di Ca' Roman si conferma un'area naturalistica di grande importanza

L'Oasi di Ca' Roman si conferma un'area naturalistica di grande importanza anche sotto il profilo della accoglienza di specie migratorie.Nei giorni scorsi le sorprese non sono mancate, e i volontari della Lipu veneziana che gestiscono l'oasi hanno potuto documentare numerose presenze.Poiane, falchi di palude, albanelle reali sono i rapaci più facilmente osservabili in questo periodo. A decine si fermano in volo sopra Ca' Roman per sfruttare le correnti termiche ascensionali che si formano sopra le dune.Parallelamente prosegue il passaggio dei colombacci e, nella zone della pineta, dei passeriformi come tordi, merli, fringuelli e peppole.È stato possibile ammirare inoltre un centinaio di magnifiche gru.Avendo anch'esse sfruttato le correnti calde ascensionali, hanno a lungo veleggiato, sopra la riserva con la loro imponente conformazione alare.Le sorprese per i volontari non si sono esaurite qui, visto che a Ca' Roman sono arrivate pure due rare e bellissime cicogne nere. A loro si è aggiunto un esemplare di nibbio reale che si è aggregato agli altri rapaci che stanno frequentando in questo periodo l'oasi per riposarsi oppure per cacciare in attesa di spostarsi altrove quando cambierà la stazione.
Simone Bianchi

venerdì 18 maggio 2018

Torneo in memoria di Giada e Busetto

Domani dalle 9.30 al campo di San Pietro in Volta si terrà il torneo di calcio in memoria di Giovanni Giada e Mauro Busetto Catoro. Parteciperanno il Calcio Amatori Brahim, gli Amatori Serenissima, gli Amici di Mauro e Giovanni e una squadra delle forze dell'ordine. Al termine premi e pranzo a base di pesce.

venerdì 4 maggio 2018

Pellestrina, arriva l’elisuperficie

L’Usl Serenissima ha stanziato 400 mila euro. L’area scelta vicino al murazzo 

 Per i servizi di emergenza-urgenza il distretto sanitario di Pellestrina è normalmente servito da un’idroambulanza. Nel 2017 le uscite del Suem 118 sono state 3.451 sulle isole di Lido e Pellestrina con mezzi acquei o su gomma. Come già lo scorso anno, anche quest’anno .


Con l'estate arriva un'idroambulanza in più all'Ulss3. Come già avvenuto lo scorso anno anche quest’anno nel periodo estivo
una quinta idroambulanza costituirà un potenziamento continuativo del parco barche impegnato per il soccorso nella zona insulare: sarà al servizio della popolazione del Lido e di Pellestrina in particolare, collegando queste isole agli ospedali di Venezia, di Mestre e di Chioggia.
In arrivo la nuova elisuperficie che sarà realizzata sull’isola di Pellestrina per consentire così agli elicotteri del soccorso sanitario di atterrare e ripartire con dei pazienti a bordo in caso di situazione di estrema gravità che richiedano un rapido ricovero ospedaliero. Il progetto definitivo risale al dicembre del 2016, ma solo ora l’Usl 3 Serenissima e il Comune di Venezia hanno finalmente definito l’esatta definizione dell’area che verrà riservata agli elicotteri di emergenza. L’azienda sanitario ha già previsto lo stanziamento di 400 mila euro necessario per la realizzazione dell’elisuperficie. Si voleva infatti evitare il previsto abbattimento di alberi nell’area dell’ex ospedale di Pellestrina necessario per realizzare l’area di sosta e di atterraggio per gli elicotteri di primo soccorso. Il Comune ha ora indicato una nuova area nella vicinanza del murazzo dell’isola. Il progetto pertanto sarà aggiornato, l’area prescelta verrà ripulita e disinfestata, anche se prima dell’approvazione definitiva dovrà essere compiuta una verifica preventiva di interesse archeologico

La spiaggia appena sistemata è già stata erosa dal mare


L’erosione della spiaggia non è un problema che tocca solo località come Bibione oppure Jesolo, perché un’ntera cella di arenile di Pellestrina è stata spazzata via a solo un anno dal ripascimento. A segnalare la situazione è il comitato locale Tra mare e laguna, che ha segnalato quanto accaduto alle spalle del Sestiere Busetti di Pellestrina, dove si trovano i pennelli 16 e 17. Il mare ha eroso tutta la sabbia riportata, tanto che le onde lambiscono nuovamente la base del murazzo, con tutti i problemi del caso legati a sicurezza e utilizzo dell’arenile. Il ripascimento eseguito dal Provveditorato alle opere pubbliche (ex Magistrato alle Acque), Consorzio Venezia Nuova e ditte appaltanti, è totalmente sparito.

«I lavori erano stati conclusi nel maggio dello scorso anno - spiega Lorenza Vianello, presidente del comitato Tra mare e laguna - e a nome dei residenti ci sentiamo di dire che qualcosa nei progetti non ha funzionato. Il ripascimento della spiaggia non è andato a buon fine, malgrado i tanti soldi pubblici spesi. Prima dei lavori i pescatori dell’isola, anche se non sono ingegneri, avevano avvisato che in quel punto ci sono forti correnti marine e fondali molto bassi, quindi c’era obbligatoriamente la necessità di farvi manutenzione e rialzare la diga soffolta che protegge al largo la spiaggia di Pellestrina.

La realtà dei fatti ha dimostrato che i pescatori ed esperti locali avevano pienamente ragione. Inoltre la manutenzione doveva essere fatta dopo dieci anni dalla costruzione
della spiaggia, e invece dopo vent’anni è stata lasciata andare in degrado». Segnalazioni che negli ultimi anni più volte sono state fatte dai pellestrinotti, con i timori che si sono puntualmente realizzati e un tratto di spiaggia che ora è scomparso. (s.b.)

giovedì 3 maggio 2018

Fiamme in un camion dei rifiuti

 È accaduto a Pellestrina: sotto accusa un razzo di segnalazione. A fuoco anche il nastro trasportatore di Ecoprogetto a Fusina 

 Ha rischiato di esplodere a causa di alcuni razzi gettati nell'immondizia, ma i suoi veloci riflessi lo hanno salvato. La scampata tragedia è avvenuta a Pellestrina, all'altezza di Ca' Roman. Un operatore di Veritas, mentre trasportava rifiuti a bordo del camion di servizio, ha sentito puzza di bruciato. D'istinto ha guardato il carico e si è accorto che stava uscendo del fumo da uno dei cassonetti che stava trasportando. In una manciata di minuti ha eseguito una manovra cruciale: ha portato il camion lontano dalle case in un posto isolato, ha scaricato i rifiuti e li ha spenti con l'estintore dato in dotazione dalla società. Quando è riuscito a spegnere l'incendio che stava per divampare a bordo, si è accorto che tra i rifiuti c'erano alcuni razzi che qualcuno ha gettato nell'immondizia. Se l'operatore non si fosse accorto di quanto stava accadendo, nel giro di pochissimo il razzo avrebbe potuto esplodere con delle conseguenze immaginabili. «Da qualche settimana anche a Pellestrina i contenitori per il rifiuto secco sono chiusi da una calotta che si apre con una chiave personale, consegnata a ciascun utente» fa sapere Veritas « Controllando le aperture, cercheremo ora di risalire all'autore del conferimento». L'autore del gesto ha le ore contate: «È assolutamente vietato lasciare in strada o gettare tra i rifiuti, nei cassonetti o nei contenitori per la differenziata razzi, articoli pirotecnici e altri materiali esplosivi. Questi prodotti possono scoppiare o incendiarsi» spiega Veritas « I rifiuti, una volta raccolti, sono triturati meccanicamente e questa operazione può provocare scintille, con evidenti e gravi conseguenze alle persone e a tutte le cose circostanti».Lo scorso giugno per esempio, nella sede di Fusina, un razzo di segnalazione, nascosto in un mobile che una macchina stava triturando, aveva causato un grande incendio, distruggendo il nuovo capannone dei rifiuti ingombranti della società Eco-ricicli. «Gli ecocentri ed ecomobili di Veritas non sono autorizzati a ritirare razzi e materiali esplosivi» puntualizza la società di rifiuti «I venditori di articoli pirotecnici hanno l'obbligo di ritirare gratuitamente i materiali scaduti o inutilizzati». Un altro incendio è divampato nella notte tra il 30 aprile e il primo maggio, nell'impianto di Eco Progetto a Fusina. Alle 2.30 ha preso fuoco un nastro trasportatore che, per fortuna, era spento dalle 22. Sul posto sono intervenuti subito i pompieri e l'Arpav che ha escluso conseguenze ambientali. Sembra che la causa sia stata il surriscaldamento di un motore. Il pm di turno Giorgio Gava attende la relazione della polizia giudiziaria dei vigili del fuoco per decidere come procedere. Al momento la pista più accreditata è quella di un incendio accidentale o colposo. Il nastro trasportatore completamente distrutto rende le indagini non semplici.

«Risaliremo a chi ha buttato il razzo nel cassonetto»


Da qualche settimana, anche a Pellestrina i contenitori per il rifiuto secco sono chiusi da una calotta, che si apre solo con una chiave personale consegnata a ciascun utente.

Controllando le aperture, Veritas cercherà ora di risalire all’autore del conferimento. Veritas ricorda che è assolutamente vietato lasciare in strada o gettare tra i rifiuti, nei cassonetti o nei contenitori per la differenziata razzi, articoli pirotecnici e altri materiali esplosivi. Si tratta, infatti, di prodotti che possono scoppiare o incendiarsi: i rifiuti, una volta raccolti, sono triturati meccanicamente e questa operazione può provocare scintille, con evidenti e gravi conseguenze alle persone e alle cose.

Inoltre, gli Ecocentri ed Ecomobili di Veritas non sono autorizzati a ritirare razzi e materiali esplosivi. I venditori di articoli pirotecnici, razzi di segnalazione compresi, hanno l’obbligo di ritirare gratuitamente i materiali scaduti o inutilizzati. Lo stabilisce il decreto del ministero dell’Ambiente 101/2016.

L’articolo
4 dice infatti che «il distributore di articoli pirotecnici raccoglie gratuitamente quelli inutilizzati, scaduti o non più suscettibili di ulteriore uso per le finalità cui sono destinati e i rifiuti derivanti dal loro utilizzo, consegnati dall’utilizzatore».

martedì 1 maggio 2018

Calcio Dilettanti, ecco i primi verdetti

Record delle isole veneziane: promosse San Pietro, Pellestrina, Lido e Nettuno 

 Otto promozioni e nove retrocessioni. Al termine della stagione regolare nei Dilettanti regionali, il bilancio per le squadre della nostra provincia è provvisoriamente in rosso, seppure di poco. Ma il conto di promozioni e retrocessioni è parziale. Sono nove, infatti, le squadre che inseguono ancora il sogno della promozione, da conquistare attraverso i playoff. Mentre per cinque formazioni lo spettro della retrocessione è ancora presente, visto che dovranno disputare i playout.

Le promozioni. L’ultima giornata ha sancito il trionfo del Sandonà, che ha vinto il girone B di Eccellenza riportando il calcio biancoceleste in serie D dopo cinque anni. La promozione del Sandonà compensa la retrocessione della Calvi Noale, che ritorna nei Dilettanti regionali. In Prima Categoria già la settimana scorsa ha festeggiato la Julia Sagittaria, tornata in Promozione dopo una cavalcata trionfale nel girone H. In Seconda Categoria sono tre le squadre promosse. Festeggiano il Nuovo San Pietro, che ha vinto il girone L, e il Pramaggiore, che ha dominato il girone O. All’ultima giornata si è aggiunto il Lido di Venezia, che si è imposto al fotofinish nel gruppo N. In Terza Categoria hanno conquistato la promozione Juventina Marghera, Nettuno Lido e Pellestrina. Una curiosità: è stata una stagione trionfale per le squadre delle isole veneziane, con quattro promozioni.

Le retrocessioni. In nove dicono addio alla categoria, retrocedendo nel campionato inferiore. In Promozione saluta il Pro Venezia. Mentre Cavarzere, Treporti e Fossaltese abbandonano la Prima. Dal campionato di Seconda retrocedono direttamente Ambrosiana Sambruson, Città di Venezia, Sindacale, Villanova e Meolo.

Playoff e playout. Domenica prossima riposo per tutti, poi dal 13 maggio spazio a playoff e playout. Partiamo dai playoff. In Prima girone E si giocherà Mellaredo-Fossò. La vincente sfiderà lo Janus già qualificato al secondo turno. Nel girone H, invece, per il grande distacco in classifica, il Fossalta Piave ha già conquistato il pass per il terzo turno e dunque tornerà a giocare solo a fine maggio. In Seconda saranno due le sfide dei playoff in programma il 13 maggio: Sporting Scorzè - Sant’Erasmo e Burano- Jesolo. Sono già qualificate al secondo turno Campocroce e San Stino. I playout si disputeranno sui 180’: andata il 13 maggio, ritorno il 20 maggio.

In Promozione il Favaro si giocherà la salvezza contro la Solesinese, andata in terra padovana. In Seconda si affronteranno Vigonovo - Vetrego per il girone N e Teglio Veneto – Lugugnana per il gruppo O. Andata in casa della peggio classificata.  
Giovanni Monforte