lunedì 28 agosto 2006

Scalandrone incastrato e cavo spezzato disagi per i passeggeri del ferry per Pellestrina

(L.M.) Ancora un guasto, ieri mattina, nel ferryboat di linea 11 impegnato nel collegamento tra Pellestrina
e il Lido. Al momento di abbassare lo scalandrone per far sbarcare le
auto dalla motozattera "Ammiana" si è rotto uno dei due pistoni. I
disagi per i passeggeri sono stati ancora maggiori, se si considera il
diluvio, e non sono mancate proteste e momenti di tensione. Alla fine,
dopo un po' di attesa, finalmente le auto a bordo sono riuscite a
scendere, ma il guasto ha inevitabilmente provocato ritardi. Nel
frattempo è stata allertata la centrale operativa Actv del guasto: è
stata armata e messa in funzione una nuova barca per sistemare quella
messa fuori uso dall'improvvisa avaria. Ma dopo una riparazione, a
tempo di record, il ferry principale è tornato in linea già dalla tarda
mattinata di ieri.

giovedì 24 agosto 2006

"L'esperto": abituali i matrimoni tra parenti


«Ricordo
che anche due miei cugini si sono sposati tra loro. Il matrimonio tra
consanguinei era una cosa abituale. Veniva però richiesto il benestare
della Curia e poi si celebrava il matrimonio». Inizia così la
testimonianza di Giovanni Scarpa, 86 anni, residente a San Pietro in
Volta falegname in attività fino all'età di 72 anni. Nonno "Nane" è un
po' una memoria storica di quanto avveniva in isola e conferma la
fondatezza della ricerca effettuata dall'istituto San Camillo e
coordinata dal cardiologo Giorgio Levedianos. «Non solo - ricorda
"Nane" - era normale un'unione tra consanguinei residenti nella stessa
isola, era addirittura rarissimo che convolassero a nozze due giovani,
uno di Pellestrina e l'altro di
San Pietro in Volta. Perché i pellestrinotti si sposavano con i
pellestrinotti, i sanpierotti con i sanpierotti. Tanto che oggi esiste
ancora un detto popolare: "Chi passa la Marra (confine tra le due
frazioni di Pellestrina e San
Pietro in Volta) annega nell'acqua chiara". Il matrimonio, insomma,
andava a monte». Ma fino a quando esisteva questa abitudine? «È più
recente di quanto si possa pensare. Certamente l'usanza è perdurata
almeno fino alla seconda guerra mondiale. Nella mia infanzia era
un'abitudine normale. Io mi sono sposato con una donna originaria della
Carnia, ma ero un "caso" poco frequente». Quali erano i motivi? «Era
anche una questione di necessità e forza maggiore. Una volta la gente
stava in isola dalla mattina alla sera. Tutti erano pescatori e non si
lasciava mai l'isola o la frazione dove si abitava. Per andare a
Venezia bisognava spostarsi in barca propria non c'era un collegamento
di linea. Così facendo si capisce che i rapporti sociali erano molto
bassi e la comunità residente chiusa e isolata».

Lorenzo Mayer


I Vianello sono 1.157 Un quarto dei residenti

Quattro grandi famiglie che rappresentano quasi la totalità la della popolazione: 2.054 persone su 2.970 nella frazione di Pellestrina . L'isola, estesa per circa 10 chilometri, è composta da due frazioni: Pellestrina e San Pietro in Volta. Nella frazione di Pellestrina
dominano quattro cognomi: i Vianello che sono 918, gli Scarpa 556, i
Busetto 305 e gli Zennaro 195. A San Pietro in Volta, invece, dove
risiedono 1.151 cittadini, al primo posto ci sono i Ballarin ben 200,
seguiti da Ghezzo 149. Complessivamente, dunque, a Pellestrina
ci sono 4.121 abitanti (a cui vanno aggiunti i 131 ospiti della casa di
riposo di Santa Maria del mare): il record spetta ai Vianello che sono
in 1.157 (da soli rappresentano oltre un quarto dell'intera popolazione
isolana) seguiti dagli Scarpa a quota 710.

Pellestrina, l'amore tra parenti fa male al cuore

Uno studio commissionato dal San Camillo sottolinea i pericoli per la salute nei rapporti tra consanguinei


"C'è un rapporto di stretta correlazione tra l'alta incidenza malattie cardiovascolari presente oggi tra la popolazione di Pellestrina , e l'aspetto genetico, che nel lontano '800, vedeva nell'isola frequenti accoppiamenti tra consanguinei". Lo spiega una ricerca, dal titolo "Progetto Pellestrina " effettuata dai cardiologi dell'ospedale San Camillo degli Alberoni al Lido in collaborazione con l'università di Padova. Uno studio, che avrà durata triennale, promosso per individuare nella popolazione di Pellestrina eventuali fattori di rischio o di protezioni, congenti e acquisiti, nei confronti delle malattie cardiovascolari.


L'indagine, nell'ottobre dello scorso anno, ha ricevuto anche un premio al congresso nazionale di cardiologia svoltosi a Perugia, dove è stata giudicata il miglior lavoro di ricerca in assoluto. Ed ora è pronta per essere pubblicata anche all'attenzione internazionale. La prima tappa della ricerca è consistita nella distribuzione e raccolta dei dati di un questionario, compilato dalle famiglie in maniera anonima sulle proprie abitudini di vita. I risultati sono stati sorprendenti: sia per l'elevatissima percentuale di risposta che per i risultati ottenuti."I risultati - spiega Giorgio Levedianos, cardiologo del San Camillo, promotore e coordinatore dell'inchiesta - hanno messo in risalto come la popolazione di Pellestrina sia una comunità isolata. Con tutto ciò che ne deriva. L'inchiesta è un obiettivo che perseguivo fin dagli anni 90 e che abbiamo potuto concretizzare tra il 2000-01, dopo la mia specializzazione medica come nutrizionista. L'elemento di partenza ad incuriosirmi è stato l'elevatissimo concentrato di malattie cardiovascolari presente a Pellestrina . Mentre per alcune patologie, su "casi" analoghi con il medesimo rischio ambientale, l'indice di mortalità era in linea con la stessa percentuale della regione (ad esempio l'infarto); per altre malattie (ad esempio quelle vascolari) la percentuale di mortalità era a Pellestrina fino a due volte superiore rispetto a tutto il resto del Veneto".Tanto da far ipotizzare un forte legame genetico. La ricerca è servita ad analizzare tante altre caratteristiche dell'isola di Pellestrina . "Ad esempio - prosegue Levedianon - i tanti problemi di soprappeso fino all' obesità, il fumo, con una presenza di fumatori superiore alla media nazionale, la mutazione delle abitudini alimentari legati alla tradizione del posto. Una ricerca, insomma, che non ha paragoni e non era mai stata fatta in tutto il Comune di Venezia". Rimedi per prevenire le malattie? "In generale praticare più attività sportivo, condurre una dieta più equilibrata e una vita più sana". In autunno, partirà, anche grazie al contributo della Regione Veneto, la seconda fase. Un campione di 30 famiglie (circa 100 persone) verrà selezionato per sottoporsi a un prelievo del sangue che poi verrà analizzato. La terza fase sarà un'indagine non più a campione, ma a tappeto su tutta la popolazione isolana.


Lorenzo Mayer


 

S. Pietro in Volta ringrazia Luciano


Da qualche tempo è
giunto da noi, a San Pietro in Volta, il sig. Luciano Costa, uomo di
lettere e profondo conoscitore di Venezia, animo mite e spirito
salottiero, il quale, dopo una vita particolarmente attiva e ricca di
relazioni (ha lavorato tra l'altro come agente di viaggi), ha scelto di
vivere in tranquillità e a contatto con la natura nell'oasi di Santa
Maria del Mare presso la Casa dell'Ospitalità, nella nostra isola.

Un
pomeriggio di mezza estate, all'ombra della chiesa di San Pietro, in un
cenacolo informale ed estemporaneo, Luciano parlava, con un linguaggio
amabile ed accattivante, della storia della Serenissima, di battaglie
navali nel Mediterraneo e di episodi accaduti qui nell'isola in un
lontano passato e in un altro, più recente, che si intrecciava con la
storia della sua stessa famiglia. Il nonno e poi uno zio avevano
insegnato da noi e si erano inseriti saldamente nella realtà locale.
Essi avevano conosciuto personaggi della quotidianità e uomini di genio
che hanno contribuito a rendere grande l'isola e la stessa
Venezia.Ricordi personali e racconti del nonno, circostanze storiche e
aneddotti curiosi si susseguivano in un caleidoscopio ricco e
affascinante nelle parole di Luciano

La
battaglia di Chioggia tra Venezia e Genova per il predominio dei mari,
gli Ungari sbaragliati a San Pietro in Volta (da cui probabilmente il
nome), le difese a mare con l'erezione dei murazzi, ultima magnificenza
della Serenissima ad opera del matematico e fisico Bernardino Zendrini,
che è costata 40 anni di lavori. E poi, più vicino nel tempo,
personaggi illustri legati indissolubilmente alla storia dell'isola: la
nobile figura di Padre Olinto Marella, tanto grande quanto incompreso
perché precursore dei tempi, il pittore Cagnaccio di San Pietro e i
suoi paesaggi che raccontano la struggente bellezza dell'isola

Per arrivare all'oggi: una recente mostra fotografica che ha saputo cogliere Pellestrina
com'era, prima del benessere economico, con l'immancabile dotazione di
automobili che avrebbe portato con sé. In una realtà urbanistica e
territoriale non concepita per la motorizzazione lungo il lato laguna,
si assiste al paradosso del percorso di automezzi, in assenza di
percorribilità.

E
poi le storie raccontate nei libri del pescatore Gianfranco Vianello,
di un passato recente, ma cancellato per sempre dal canale dei petroli,
dallo sfruttamento intensivo della laguna, dall'inquinamento
industrialeNemmeno la scogliera che caratterizzava l'isola c'e più
Luciano ricorda le lunghe passeggiate da Santa Maria del Mare a Cà
Roman che da giovane percorreva lungo il lato mare, prima che fosse
realizzata la spiaggia artificiale che ne ha alterato configurazione e
microclima.

Da
conoscitore di Venezia a conoscitore dell'animo umano, Luciano si
rammarica che il denaro e tutte le potenzialità rivolte al suo
perseguimento abbiano fatto perdere di vista valori più importanti come
il benessere spirituale, l'amicizia, la solidarietà, il rispetto degli
altri e dell'ambiente.

Intanto
i rintocchi del campanile ci riportano alla realtà, sono le cinque e
mezza, il tempo è scivolato.Alcuni amici che Luciano ha portato con sé
fra poco dovranno ritornare al Lido, e lui stesso rientrare alla Casa
dell'Ospitalità. Però è bello sapere che una persona tanto ricca di
sapere e di umanità sia diventato un nostro compaesano, rendendo quindi
possibile qualche altro incontro tra amici, che contribuisca
all'acquisizione di conoscenze e inviti alla rifflessione.

Ormai
si è stabilito un sodalizio e confidiamo di poterci rivedere all'ombra
della chiesa. Oppure, se farà più fresco, davanti ad essa, di fronte
agli scenari sempre nuovi che il sole allestisce mentre superbo si
specchia in laguna, raddoppiando il proprio splendore, prima di caderci
dentro, al di là dei colli euganei.

Gli amici di Luciano
San Pietro in Volta

domenica 13 agosto 2006

VENEZIA SVEGLIA

"Conoscete Pellestrina ?" è il titolo dell'incontro odierno dell'Associazione "Venezia Sveglia". L'appuntamento è alle 16.10 davanti alla chiesa di San Pietro in Volta.

Al via i lavori sul tetto del palasport



 




Sono iniziati da qualche giorno gli interventi di ristrutturazione del tetto del palazzetto dello sport di Pellestrina , rimasto danneggiato durante il fortunale di 15 giorni fa. La guaina protettiva in rame infatti, a causa del forte vento (anche se le perplessità riguardanti la motivazione, da parte dei residenti sono tante), in un gran tratto del tetto, circa il 70\%, si è completamente staccata, accartocciandosi come un lenzuolo stropicciato, da un lato. E quindi, non probabilmente, ma sicuramente, slitterà l'inaugurazione della struttura, prevista per settembre, anche perché la pioggia, filtrando all'interno, potrebbe aver arrecato danni anche alle strutture interne del palasport, per adesso non ancora quantificati. La storia di questo palazzetto, cattedrale nel deserto da due anni, ha dell'incredibile. Ci sono voluti una decina d'anni per l'approvazione del progetto e per il suo finanziamento. Iniziati i lavori, per una struttura assolutamente sovradimensionata rispetto alla popolazione e al potenziale bacino d'utenza, come troppo spesso accade per le opere pubbliche, sono cominciati i ritardi nell'esecuzione. Completato con la giunta Costa, doveva essere inaugurato, ma, la commissione di controllo non giudicò a norma alcuni interventi. Vennero risistemati, ma nel frattempo furono modificate alcune normative e durante un'ulteriore controllo, si segnalarono ulteriori interventi per la messa a norma. E intanto il tempo continuava a passare, e la struttura bella, faraonica, a deperire, perché naturalmente non utilizzata. L'ultima verifica accerta che era tutto a posto. Poi è arrivato il fortunale.


Annalisa Vianello

Torna domani "Pedalando per i murazzi" Ci si potrà iscrivere fino a 5 minuti dalla partenza

(a.v.) Ritorna a Pellestrina , domenica 13 agosto, "Pedalando per i murazzi" . Proposta da oltre un decennio, dall'Associazione Abitanti in Isola", quest'anno porta dei sostanziali cambiamenti, legati perlopiù al percorso. Si parte infatti da S.Pietro in Volta, ex scuola elementare Goldoni, per raggiungere S.Maria del Mare, si prosegue poi per Pellestrina e l'arrivo è previsto nel centro sportivo Don Olinto Marella messo a disposizione dai responsabili dell'U.S.Pellestrina . Durante il percorso, saranno allestiti due punti di ristoro, più quello all'arrivo. È garantita la presenza dei volontari del soccorso "Giuliano Ghezzo" e della protezione civile. All'atto dell'iscrizione, del costo di 5 euro, e possibile sino a pochi minuti prima della partenza, i partecipanti riceveranno una maglietta, illustrata per l'occasione. Il ricavato sarà devoluto in beneficenza.

venerdì 11 agosto 2006

Linea 11 strapiena e maleducazione Protestano gli utenti dell'Actv

Due autobus di linea 11 nella fermata del Gran Viale, ma alla partenza, uno, con i passeggeri, rimane fermo. È accaduto sabato scorso con la corsa delle 16.35 direzione Pellestrina . A raccontarlo Maria Vianello: «Ero appena salita sull'unico autobus strapieno di gente, quando, alle 16.30, pochi minuti prima della partenza, è arrivato un secondo autobus, il 389, che si è fermato a poca distanza dal primo. Subito una ventina di persone, me compresa, si sono trasferite sull'autobus vuoto». E qui l'amara sorpresa. Parte il primo, mentre i passeggeri del secondo rimangono in attesa. Passati 5 minuti, qualcuno, tra cui la Vianello, si recano in direzione a chiedere spiegazioni. «L'ispettore di turno - racconta - con tutto il sarcasmo possibile, ci ha risposto, trattandoci da idioti, che dopo trenta minuti, alle 17.05, ci sarebbe stata una nuova partenza. Perché far arrivare un autobus che partirà con la corsa successiva ancora in orario con la precedente, senza che l'autista o chi per esso comunichi la cosa agli utenti? E ancora, con il personale che si ritrova, non sarebbe il caso per Actv di riproporre dei corsi di cortesia per alcuni suoi dipendenti?».

giovedì 10 agosto 2006

Con la Lipu per vedere le stelle cadenti

CAROMAN

 

Come da tradizione, la notte di San Lorenzo (oggi) saranno a migliaia le persone con il naso all'insù per scrutare il cielo in cerca di stelle cadenti. Vederle, però, è sempre più difficile a causa dell'inquinamento luminoso. Per questo la Lipu organizza nelle sue oasi naturalistiche in tutta Italia una serata in mezzo alla natura. Tra le oasi più belle c'è quella di Caroman, dove l'inquinamento luminoso è praticamente nullo.Per questa sera, il punto di incontro e di partenza è previsto all'imbarcadero di Pellestrina alle 21.15. Si raggiungerà l'Oasi a piedi percorrendo il murazzo (è consigliabile per questo portare una torcia elettrica) e poi ci si siederà o stenderà alla ricerca delle meteore. Il ritorno a Pellestrina è previsto tra le 23 e le 24.

«Le nostre Oasi - spiega Danilo Mainardi, presidente onorario Lipu - offrono un rifugio prezioso per poter apprezzare il fenomeno, perchè occupano aree ancora integre dal punto di vista naturalistico e lontane dall'inquinamento luminoso».

martedì 8 agosto 2006

Dalla regata storica al palio delle Repubbliche Marinare


 


PELLESTRINA - Fino al 16 agosto l'A.C.S. Murazzo propone nella sua sede in sestier Scarpa a Pellestrina la mostra "Dalla regata storica al palio delle Repubbliche Marinare - una cultura raccontata attraverso i manifesti"(orario feriale 20-23; festivo 10.30-12.30 e 20.30-23).

Ressa infernale per salire sull'ultimo autobus

PELLESTRINA Terminati i fuochi d’artificio della festa della Madonna dell’Apparizione, si sono ritrovati in centinaia a dover ritornare al Lido. Intervengono carabinieri e vigili.

Passeggeri stipati come sardine, bambini che rischiano di restare schiacciati e discussioni accese. Proteste contro Actv.

 

(L.M.) Persone stipate a bordo come sardine, spintoni e parapiglia in autobus pur di salire. Bambini che, nella calca, hanno rischiato di rimanere schiacciati dagli adulti. Passeggeri che, rimasti a terra, hanno bloccato la partenza dell'autobus, discussioni accese sul filo della tensione. Tanto che per riportare la calma sono dovuti intervenire carabinieri e vigili urbani.

Alla fine la corsa è arrivata a destinazione ma con quasi mezz'ora di ritardo. E per le persone più fortunate: le altre, alcune centinaia, hanno dovuto attendere le altre due corse navetta, allestite all'ultimo istante. Perdendo così la coincidenza con il ferryboat di linea 11 e rincasando un'ora più tardi.

Questo, in sintesi, il ritorno da incubo sulla linea 11, diretta da Pellestrina al Lido, vissuto da centinaia di persone che dovevano rientrare al termine dei festeggiamenti per la Madonna dell'Apparizione a Pellestrina . Al termine dello spettacolo pirotecnico, con i fuochi d'artificio che hanno segnato la conclusione della festa, per la corsa dell'1.15 l'azienda aveva predisposto un solo pullman. La conclusione, visto che all'evento hanno partecipato complessivamente alcune migliaia di persone, è stata tra le più logiche e prevedibili. E cioè tantissima gente si è riversata in contemporanea alla fermata per salire sull'autobus e fare ritorno al Lido. In un attimo si è così materializzato il caos, con scene degne dei gironi danteschi dell'inferno.

«Una cosa vergognosa - attacca Alessandro Scarpa, consigliere municipale dell'Udc - la linea 11, in partenza all'una e quindici di domenica, era con un solo autobus, pur avendo partecipato migliaia di persone alla festa. Il mezzo, stracarico di gente, non ha potuto fare nemmeno una fermata, della decina prevista, perché a bordo la gente era già ammassata. Bisognava prevederlo e la rabbia è ancora maggiore al pensiero che a questa festa partecipano sempre tanti politici e rappresentanti delle istituzioni. Ma evidentemente vengono solo per fare la passerella: a loro non interessa risolvere i problemi della gente».

Actv ridimensiona il problema e spiega così l'accaduto. «La festa - - afferma l'azienda - ci era assolutamente nota. Tanto è vero che per le corse in partenza alle 21.15, 22.15, 23.15 e 0.15 abbiamo predisposto rinforzi con uno o due autobus in supporto a quello di linea. Il problema si è presentato perché i festeggiamenti si sono protratti più a lungo rispetto al solito. La corsa dell' 1.15 aveva effettivamente un solo autobus previsto di linea, ma poi, dopo aver portato a Santa Maria del Mare i passeggeri della corsa di linea, ha effettuato altri due viaggi di servizio navetta (ovviamente non in coincidenza con la nave traghetto) fino all'imbarco del ferry linea 11, e una terza corsa a Pellestrina per i residenti che dovevano tornare a casa».

Teatro in Isola stasera...

 

Teatro in Isola stasera sarà a Pellestrina , nel Piazzale Chiesa Ognissanti, con la clownerie "Peace Amis". Al centro dello spazio-pista i Freak Clown, che nonostante ogni apparenza, cioè il fatto di chiamarsi così, sono personaggi che stravolgono fino a far diventare un assurdo di continuo nonsenso quell'insieme di giocololeria, equilibrismo, acrobatismo in una dimensione fortemente comica che rasenta il surreale, tutto ciò che si intende per tradizione arte circense. Dunque, dimentichiamoci i nasi rossi, le scarpe lunghe, le bretelle e le parrucche colorate. La stessa musica da circo, che fa da contrappunto alle azioni dei due saltimbanchi "in piazza" (Stefano Locati e Alessandro Vallin, regia al femminile di Alessandra Pasi e Rita Pelusio), trova qui un suo ruolo fondamentale (alla Chaplin?) di complicità farsesca. Sia che provenga da un baule o che sia suonata dalla chitarra o da una batteria "artigianale". Dunque, coinvolgimento totale del pubblico che si sente partecipe senza distinzione di età di virtuosismi al colmo dell'ilarità.

lunedì 7 agosto 2006

Vignotto e Rogliani «signori» di Pellestrina

REGATE Sempre in testa nelle rispettive gare dall’inizio alla fine. Tra i giovanissimi invece è stata battaglia fino all’ultimo colpo.

Tra i campioni ottimo secondo posto di Tagliapietra-Rossi, che riscattano la sfortuna del Redentore.

 

A Pellestrina , oltre alle barche a far da tradizionale velo nuziale alle regate, ci sono i residenti che in bicicletta accompagnano lungo la riva le remate dei vogatori, incitandoli. Un tocco di colore e di partecipazione che solo quest'isola sa donare. Ieri pomeriggio si è svolta l'ultima competizone remiera del calendario comunale, prima della prestigiosa "Storica". Grandi battaglie tattiche, ma il pronostico è stato confermato: i Vignotto (unicesima vittoria per i cugini di Sant'Erasmo) e Gloria Rogliani hanno dominato le rispettive categorie, sempre in testa dalla cavata. Nei Campioni ottimo secondo posto di Tagliapietra-Rossi, che hanno riscattato la sfortunata regata del Redentore, dove hanno subito la rottura del remo.Splendida battaglia fra i Giovanissimi: quasi in prossimità dell'arrivo il rosso di Schiavo-Pinton è riuscito a superare il rosa di Baldin-Massaro, primo fino a quel momento. A premiare i rematori, c'erano il Vicesindaco Michele Vianello, il presidente di municipalità Giovanni Gusso, raggiunti dal vicepresidente della Provincia, Andrea Ferrazzi.Queste le classifiche. Campioni su pupparini a 2 remi: 1. Rudi Vignotto e Igor Vignotto (marron); 2. Loris Tagliapietra e Maurizio Rossi (rosso); 3. Guglielmo Marzi e Tiberio Sabbadin (canarin); 4. Renzo Savoldello e Luca Ballarin (verde); 5. Andrea Bertoldini e Martino Vianello (celeste); 6. Franco Dei Rossi e Diego Seno (bianco); 7. Roberto Angelin e Gaetano Bregantin (rosa); 8. Pierfrancesco Marchesini e Marino Massaro (viola); 9. Gianni Busetto e Roberto Busetto (arancio). Assenti Giampaolo D'Este e Ivo Redolfi Tezzat per somma di richiami.Donne su mascarete a 2 remi: 1. Gloria Rogliani e Debora Scarpa (verde); 2. Valentina Tosi e Germana Zanella (canarin); 3. Elena Costantini e Mariangela Vio (viola); 4. Anna Campagnari e Erica Zane (celeste); 5. Maika Busato e Martina Vianello (marron); 6. Rossana Scarpa e Erica Lamparelli (rosa); 7. Maela Zancan e Vally Zanella (rosso); 8. Cristina Montin e Romina Catanzaro (arancio); 9. Nausicaa Cimarosto e Rossana Nardo (bianco). .

Giovanissimi su pupparini a 2 remi: 1. Simone Schiavo e Daniele Pinton (rosso); 2. Mattia Baldin e Dario Massaro (rosa); 3. Alessandro Iobbi e Matteo Enzo (celeste): 4. Samuele Busetto e Alessandro Pompeo (verde); 5. Alessandro Fongher e Alvise Scarpa (marron); 6. Andrea Maggiolo e Tobia Barina Silvestri (bianco); 7.Francesco Lazzarini e Alberto Berton (canarin); 8. Tobia Pagan e Marco Visconti (arancio); 9. Tobia Paties e Davide Bonapersona (viola).

Tullio Cardona

domenica 6 agosto 2006

Si chiude la festa dell'Apparizione

 

(A.V.) Si chiude oggi la festa della Madonna dell'Apparizione a Pellestrina . Se il concerto di David Gilmour in piazza S.Marco è saltato, quello di Alberto Radius e dei Formula Tre, in piazza Ognissanti la stessa sera, ha fatto il pienone. Per circa due ore è stata una grande festa di qualità.

Grande partecipazione, con visite guidate, ha avuto anche la mostra "L'incantevole Carità", ospitata nei locali della scuola elementare Zendrini, che si chiuderà stasera. Nelle sale è esposta documentazione fotografica della vita di Don Olinto Marella, il beato pellestrinotto che fondò la città dei ragazzi a Bologna. Molto apprezzata anche la parte dedicata ai 100 anni di calcio in isola, un excursus storico che va dalla prima squadra, fatta nascere da don Marella agli inizi del novecento, fino ai giorni nostri. Successo anche per il chiosco, gestito dai volontari del "Comitato Apparizione", che si sono accollati tutto il lavoro di questi giorni e quello precedente per l'organizzazione e preparazione, che ha sfornato migliaia di piatti della più antica tradizione isolana: cape saltae, sarde in saore, frittura mista e pasta con i peoci. Il programma di oggi: alle 11, liturgia solenne celebrata nella chiesa di Ognissanti. Alle 21 si balla e canta con il gruppo pellestrinotto "Nuova Origine", alle 23 estrazione della lotteria di beneficenza e alle 24 gran finale con lo spettacolo pirotecnico.

Oggi la regata, tra i campioni mancano D'Este-Redolfi Tezzat

PELLESTRINA I ruoli delle tre gare. Prima partenza alle 16.15 con i giovanissimi su pupparini a due remi. La coppia d’assi sarà assente per somma di richiami

 

Tutto pronto per la regata di Pellestrina , l'ultima competizione della stagione remiera comunale prima della Regata Storica. Questo pomeriggio, alle ore 16.30, partiranno i giovanissimi su pupparini a 2 remi.Questi i ruoli.Giovanissimi: Andrea Maggiolo e Tobia Barina Silvestri (bianco); Francesco Lazzarini e Alberto Berton (canarin); Tobia Paties e Davide Bonapersona (viola); Alessandro Iobbi e Matteo Enzo (celeste); Simone Schiavo e Daniele Pinton (rosso); Samuele Busetto e Alessandro Pompeo (verde); Tobia Pagan e Marco Visconti (arancio); Mattia Baldin e Dario Massaro (rosa); Alessandro Fongher e Alvise Scarpa (marron); Mattia Vianello e Nicola Vianello (riserva).Donne su mascarete a 2 remi(partenza alle 17.15): Nausicaa Cimarosto e Rossana Nardo (bianco); Valentina Tosi e Germana Zanella (canarin); Elena Costantini e Mariangela Vio (viola); Anna Campagnari e Erica Zane (celeste); Maela Zancan e Vally Zanella (rosso); Gloria Rogliani e Debora Scarpa (verde); Cristina Montin e Romina Catanzaro (arancio); Rossana Scarpa e Erica Lamparelli (rosa); Maika Busato e Martina Vianello (marron); Gabriella Lazzari e Elisabetta Martini (riserva).

Campioni su pupparini a 2 remi(alle 18): Franco Dei Rossi e Diego Seno (bianco); Guglielmo Marzi e Tiberio Sabbadin (canarin); Pierfrancesco Marchesini e Marino Massaro (viola); Andrea Bertoldini e Martino Vianello (celeste); Loris Tagliapietra e Maurizio Rossi (rosso); Renzo Savoldello e Luca Ballarin (verde); Gianni Busetto e Roberto Busetto (arancio); Roberto Angelin e Gaetano Bregantin (rosa); Rudi Vignotto e Igor Vignotto (marron); Fabio Zane e Sandro Tagliapietra (riserva). La gara vede l'assenza di Giampaolo D'Este e Ivo Redolfi Tezzat per somma di richiami.

Auto gratis sul ferry solo per la Finanza. La Municipalità deve pagare

TRASPORTI & AGEVOLAZIONI

 

Era stata proprio la municipalità, con una lettera inviata ad Actv, a perorarne la causa: concedere alla Brigata della Guardia di Finanza del Lido accesso gratuito sul ferry, se gli uomini delle fiamme gialle, ovviamente per motivi di servizio e con auto militari, si trovano a dover salire sul ferryboat di linea 11 per andare dal Lido a Pellestrina (e viceversa). L'azienda di trasporti veneziana, anche grazie a quella lettera e all'interessamento del parlamentino isolano, ha subito risposto con gentilezza e solerzia. Nessun problema: richiesta assecondata. L'imbarco sul ferry di linea 11, per motivi di servizio da parte dei finanzieri può avvenire gratuitamente senza dover pagare il ticket. L'istanza, infatti, era stata avanzata solo per motivi di praticità, non certo per sottrarsi al pagamento della corsa.Il curioso contrattempo si è però verificato qualche tempo dopo, quando la municipalità ha chiesto anche per se stessa, e per le auto dei tecnici che devono raggiungere l'altra parte del territorio, sempre sotto la giurisdizione della municipalità del litorale, il medesimo trattamento riservato alle fiamme gialle. Anche in questo caso solo per le auto di servizio, in dotazione del parlamentino, e solo per motivi di lavoro. Pareva una richiesta scontata. Macchè. Stavolta il consiglio d'amministrazione di Actv ha bocciato la proposta. Niente da fare: per le auto della municipalità l'imbarco in ferry avviene solo dopo aver pagato il regolare biglietto. Come per tutti i "comuni mortali", nonostante, per formulare la richiesta all'azienda di trasporti lagunare sia stata adottata la stessa procedura della prima volta, con lettera pressoché identica. Due risposte opposte per motivazioni, più o meno, analoghe. Il presidente Giovanni Gusso l'ha presa con il sorriso sulle labbra. «Pazienza - ha detto - ci riproveremo».

L.M.

 

VOGA E REGATE IN MOSTRA A PELLESTRINA

ARTE

 

VENEZIA - (A.V.) Dal 1 agosto, e fino al 16, l'"A.C.S. Murazzo" propone la mostra "Dalla regata storica al palio delle Repubbliche Marinare - una cultura raccontata attraverso i manifesti". Ogni anno, è consuetudine per l'associazione, partecipare in modo attivo, appunto con una mostra, a solennizzare la festa della Madonna dell'Apparizione. Quest'anno, per l'esposizione, ha scelto un tema molto caro all'isola, voga e regate, raccontato attraverso i manifesti di questi due grandi eventi. Il materiale esposto proviene dal ricco e copioso archivio privato del dott.h.c. Euro Boscolo, che, nel tempo, in circa cinquanta anni, ha catalogato venticinquemila manifesti della Regata Storica, sulla Biennale e sul Palio delle Repubbliche Marinare. Alcuni, di Ligabue, di Vedova, di De Luigi, di Mirò, Pratt e tanti altri, possono considerarsi vere e proprie opere d'arte. La mostra, ospitata nella sede dell'associazione, sita in sestier Scarpa 913, seguirà i seguenti orari d'apertura: festivi dalle 10.30 alle 12.30, e dalle 20.30 alle 23.00, feriali, dalle 20.00 alle 23.00.

venerdì 4 agosto 2006

Tra Radius e Gilmour è duello di chitarre

MUSICA & DINTORNI Sfida a distanza in laguna fra il leader della Formula 3 e il cantante dei Pink Floyd

Lo storico gruppo di Lucio Battisti proporrà stasera a Pellestrina i successi più famosi

 


La chitarra di Alberto Radius contro quella di David Gilmour. Per molti musicisti e appassionati di musica leggera, non solo italiana, il chitarrista della Formula 3, storico gruppo di Lucio Battisti che si esibirà questa sera alle ore 21 alla Festa della Madonna dell'Apparizione, a Pellestrina , è considerato tra i migliori in circolazione. E ascoltare brani incisi dal gruppo, come "Questo folle sentimento", "Eppur mi son scordato di te", o "Non è Francesca" (assicura lo stesso Radius, "con gli arrangiamenti originali con cui erano state concepite") è sicuramente di notevole richiamo. Abbiamo posto alcune domande ad Alberto Radius, che stasera sarà affiancato da Tony Cicco alla batteria e voce, sodale di sempre, e da Ciro Di Bitonto alle tastiere (che ha sostituito Gabriele Lorenzi).

Alberto Radius, una domanda su un ipotetico duello di chitarre con Gilmour, chitarrista e cantante dei Pink Floyd, che si esibisce oggi in Piazza San Marco.

È semplice, io sono per Carlos Santana che, oltretutto, dopo trent'anni è tornato in classifica: poche note ma suonate con il cuore, la tecnica va certo apprezzata ma il virtuosismo fine a sé stesso mi ha sempre lasciato perplesso. Credo di aver detto molto!

Cosa suonerete stasera a Pellestrina ?

Tutti i nostri successi e quelli di Lucio Battisti ai quali abbiamo partecipato anche noi, sia in sala di registrazione che negli unici concerti da lui tenuti tra il 1969 e il 1970. Saranno due ore di festa, solitamente il pubblico conosce la maggior parte dei brani, e canta ininterrottamente con noi.

Lei che è stato il chitarrista di Lucio Battisti, come legge oggi la sua lezione?

Non esito a dire che musicalmente non ha avuto confronti, e anche le sue ultime fasi sperimentali sono degne di rispetto. Riusciva a creare e tenere unito un gruppo di musicisti come un buon patriarca, assieme si cresceva nella ricerca, con disciplina e duro lavoro. Oggi troppi giovani sono gettati dalle case discografiche sul mercato senza avere esperienza, e rischiano di bruciarsi. Io ho sempre cercato di dare il massimo, lo conferma il mio ultimo album solista "Please My Guitar" e un progetto che sto ultimando. In fondo noi come Formula 3 ci siamo ancora perché sono gli altri che mancano. Stasera vedrete di cosa siamo capaci, nel nome di Lucio Battisti!

Riccardo Petito

Entra nel vivo la festa della Madonna dell'Apparizione

 

(A.V.) Entra nel vivo la festa della Madonna dell'Apparizione a Pellestrina . Oggi, nella festività che ricorda l'apparizione della Vergine Maria avvenuta nel 1746 al ragazzino Natalino Scarpa De Muti, si prevede il pienone. Va detto infatti che la popolazione è assai devota alla figura mariana, e che il 4 agosto, i pellestrinotti residenti altrove ritornano per festeggiare.

Priorità va data agli appuntamenti religiosi, con le messe celebrate per tutta la giornata a partire dalle 6 del mattino. Alle 11 la liturgia celebrata dal vescovo di Chioggia Angelo Daniel insieme ai numerosi sacerdoti nativi dell'isola o che qui hanno svolto parte del loro servizio pastorale. E si attende la partecipazione dei primi cittadini di Venezia e Chioggia, e del presidente della Municipalità dell'estuario. Nel pomeriggio regata su caorline e le finali del torneo di calcetto e ping pong. Alle 21, in piazza Ognissanti, concerto dei Formula Tre.

In paese troppe discariche a cielo aperto

PELLESTRINA È necessario intervenire per trovare una collocazione agli scarti delle lavorazioni edili

 

Grandi discariche a cielo aperto, dove vi è presente di tutto; vecchia mobilia, ramaglie, ma, e soprattutto scarti di lavorazioni edili. Due le zone più colpite da questo degrado; la zona verde situata dietro il cimitero di Pellestrina , e una parte di S.Maria del Mare, due angoli dell'isola, lontani dal centro abitato, incolti e con canneti, raggiungibili per strade sterrate e quindi non agevoli, di proprietà del demanio.

Da anni, periodicamente, e sempre sugli stessi luoghi, perché "lontani da occhi indiscreti", viene scaricato di tutto e di più. Fino a qualche mese fa, un'altra discarica era presente, visibile a tutti, in località La Mara, addossata al murazzo storico. Da quando Vesta ha tolto i cassonetti, nell'intenzione proprio per ovviare al deposito, questa è sparita, intensificando le altre. Ma, se è possibile intervenire su ingombranti e ramaglia con interventi periodici e mirati, ciò risulta più difficile per i calcinacci. Sicuramente, da parte delle ditte edili isolane vi è una marcata mancanza di rispetto, sia per l'ambiente che per i residenti, ma, fino a tre anni fa, quando era ancora aperto l'unico centro di stoccaggio e riciclaggio di materiali edili, la situazione era completamente diversa. Tutti conferivano li', anche se esistevano comunque le eccezioni e l'isola era molto più dignitosa. Ma perché il centro è stato chiuso? A raccontarlo è Cristiano Vianello, proprietario del centro e della storica ditta "Vianello Doretto", operativa dal 1863. «Avevamo aperto nel 90, esclusivamente per la raccolta dei materiali del Consorzio Venezia Nuova (che al tempo stava realizzando il banchinamento). Poi, la richiesta e le numerose sollecitazioni, intuendone la comune utilità, da parte delle associazioni degli artigiani. Nel 2003 un'ispezione della guardia di finanza, ne decise la chiusura perché il parere della Salvaguardia, secondo i loro controlli, era scaduto». Vianello continua a raccontare di quanto si sia sentito preso in giro in questi tre anni. «Nel febbraio del 2004 presentammo un nuovo progetto. Dopo quasi due anni in cui il Comune ha fatto inserire continui adeguamenti, alla fine ha dato parere favorevole. Il tutto è passato poi alla Salvaguardia che ci ha risposto che l'area del centro è zona SIC, richiedendoci uno studio sull'impatto ambientale. Inutile dire - conclude Vianello - che siamo allibiti. Il centro sorge nell'area limitrofa alla zona Sic, adiacente ad un impianto di stabulazione esistente. Tra l'altro, la Salvaguardia ha chiesto al Comune la conformità urbanistica dell'area, che, nella nuova Variante è indicata appunto come zona di stoccaggio». Oggi, seppur deluso e amareggiato da tutte queste contraddizioni, Vianello continua a lottare per riaprire il suo centro ed anche, per offrire alle ditte e alla cittadinanza questo servizio, oggi più che mai indispensabile.

Annalisa Vianello

martedì 1 agosto 2006

Accordo raggiunto per i pescatori di vongole di Pellestrina


Accordo raggiunto per i pescatori di vongole di Pellestrina dopo le roventi polemiche con la Provincia di Venezia. Ieri, nella sede della Prefettura veneziana, si è tenuto un incontro tra i vertici del ministero dell'Ambiente, del Magistrato alle Acque, del Gral (l'ente che deve gestire la pesca in allevamento), la Regione Veneto, il Comune e la Provincia di Venezia, gli esponenti delle associazioni di categoria dei pescatori Federcoopesca e Lega Cooperative, da cui è scaturito che i vongolari potranno pescare da lunedì prossimo, in attesa del passaggio all'allevamento, nell'area Marotta (un centinaio di ettari tra il Canale dei Petroli e Canale Fisolo), già classificata sanitariamente. L'area era stata richiesta dai pescatori ma negata dal ministero dell'Ambiente, in quanto esisteva il rischio di perdita di sedimenti. Rischio che sarà scongiurato grazie all'intervento della Provincia, che investirà circa 250mila euro per acquistare gli attrezzi di mitigazione. In attesa della disponibilità di queste attrezzature, i pescatori potranno esercitare la pesca emergenziale nell'area Marotta in regime di marea idonea a evitare la dispersione di sedimenti, "nelle forme e con le modalità che, proposte dal Gral, verranno autorizzate dal Magistrato alle Acque e dalla Provincia di Venezia". Si va, quindi, a larghi passi verso la pesca d'allevamento perchè, così come sottolineato nel documento sottoscritto ieri da tutte le parti in causa, oggi la laguna necessita di un programma di riconversione dalla pesca all'allevamento estensivo di vongole veraci nonchè di adeguate campagne di raccolta di semina.

L'area Marotta rientra, infatti, nel piano di pesca emergenziale, redatto dal Gral con scadenza nell'arco di 18 mesi, in attesa dell'assegnazione definitiva sotto forma di sub-concessione.

Manuela Lamberti

Da lunedì via libera alla pesca nell'area Marotta

LA CRISI DELLE VONGOLE Semaforo verde dopo un vertice tra istituzioni e operatori in Prefettura. Per i caparozzolanti ancora qualche giorno di attesa

La Provincia acquisterà le "panne Boston" per evitare la dispersione del sedime. Zoggia: «Proseguiamo sulla strada dell’allevamento»

 

Da lunedì prossimo i caparozzolanti di Pellestrina potranno andare a pescare nell'area Marotta, già classificata sanitariamente. Si è finalmente giunti a un accordo con una riunione, durata oltre due ore e mezza, che ieri ha raccolto attorno allo stesso tavolo, in Prefettura, i rappresentanti del ministero dell'Ambiente, del Magistrato alle acque, del Gral, la Regione Veneto, il Comune e la Provincia di Venezia, gli esponenti delle associazioni di categoria dei pescatori Federcoopesca e Lega Cooperative. Un accordo che chiede una responsabilità diffusa: da una parte il ministero cede l'area ma solo dopo che avrà sotto gli occhi il contratto d'acquisto delle famose "panne Boston", le quali dovranno essere usate per ricatturare il sedime messo in sospensione. Dall'altra, il presidente della Provincia Davide Zoggia ha annunciato che sarà l'ente da lui rappresentato a farsi carico dell'acquisto, o dell'affitto, di questi strumenti, per un investimento di circa 250mila euro. Dal canto loro, invece, i caparozzolanti aspetteranno altri sette giorni prima di andare a pescare le vongole in laguna.«Stiamo attendendo da tanto tempo di iniziare e anche un giorno in più, per chi ha pescato 36 giorni in due anni, è pesante - afferma la presidente del Consorzio La Cavana, Gina Tiozzo - ma questo è un importante passo avanti e positivo. Speriamo sia l'avvio di una programmazione effettiva e che abbia continuità».Soddisfatto anche Zoggia, che ha promesso di lavorare alacremente in questi giorni affinchè sia tutto pronto per lunedì 7 agosto, soprattutto per quanto riguarda l'ordine di acquisto delle "panne Boston". Tuttavia, in attesa della disponibilità di queste attrezzature di mitigazione, i pescatori potranno esercitare la pesca emergenziale nell'area Marotta in regime di marea idonea ad evitare la dispersione di sedimenti, "nelle forme e con le modalità che, proposte dal Gral, verranno autorizzate dal Magistrato alle acque e dalla Provincia di Venezia".

«Nel documento che abbiamo firmato tutti, sono ribadite le posizioni che la Provincia di Venezia ha sempre portato avanti - dichiara Zoggia - Andiamo verso l'allevamento, siamo convinti che non ci sia una strada alternativa». Nel documento, infatti, si sottolinea che è essenziale il programma di riconversione dalla pesca all'allevamento estensivo di vongole veraci e che è necessaria l'effettuazione di adeguate campagne di raccolta di semina, nonché l'attribuzione in sub concessione delle aree ai soggetti economici. Inoltre, si fa presente che per consentire tale programma il Gral ha redatto un piano che prevede adeguati periodi di pesca emergenziale nell'arco di 18 mesi, a decorrere dallo scorso 10 luglio.Nel frattempo, ieri il Gral ha inviato 900 lettere per l'assegnazione delle aree. Trascorsi 20 giorni per eventuali osservazioni o contestazioni, si passerà all'assegnazione diretta delle aree (dopo aver ottenuto la valutazione di incidenza ambientale richiesta dal ministero), che probabilmente saranno data in sub-concessione. Se tutto filerà liscio l'iter dovrebbe essere completato subito dopo l'estate.


Manuela Lamberti