mercoledì 28 febbraio 2007

Strade in bitume e le auto scorrazzano

Insula sta rifacendo le fognature, ma non ha i soldi per completare la pavimentazione

 

(r. br.) Non ci sono soldi per rifare, insieme alle fognature, anche la pavimentazione di Pellestrina . Così a terra resta il bitume e gli automobilisti ne approfittano per continuare a scorrazzare sul frontelaguna. Un problema emerso ieri, in Commissione regionale di salvaguardia, chiamata ad approvare il 4. lotto dei lavori di fognatura che Insula sta realizzando in isola. Alla fine il via libera è arrivato, ma insieme alla raccomandazione a completare l'opera con la cosiddetta sovrapavimentazione, non appena arriverà la copertura finanziaria. Un impegno, d'altra parte, che si era già preso lo stesso presidente di Insula, Gianpaolo Sprocati, chiamato nei giorni scorsi in commissione a chiarire alcuni aspetti dell'opera.

«La nostra ambizione - riferisce Sprocati - è quella di completare il lavoro, ma siamo in difficoltà ad intervenire perché la Regione, che finanzia il 70\% di queste opere, non ha le risorse. In verità, avanziamo soldi anche per il solo intervento sulle fognature». Ed ecco la soluzione di procedere, lasciando il selciato in bitume. «Non asfaltiamo, come qualcuno pensava - precisa ancora il presidente - ma predisponiamo il tutto per completare l'opera in un secondo momento, quando ci saranno i soldi». Intanto le macchine scorrazzano. «Il precedente piano urbanistico vietava il transito delle auto in tutto il lungolaguna - premette Sprocati -. Ma il nuovo piano, che è stato adottato ed è in itinere per l'approvazione definitiva, lo consente in alcuni percorsi interni, di entrata e uscita, secondo un modello detto "a stanze". E in quest'ottica noi stiamo lavorando, qualcosa di decente è già stato fatto, certo ci mancano i soldi: solo per pavimentare una piazza serve un milione di euro...».

E allora, che fare? «Insieme alla Municipalità abbiamo chiesto al Comune i fondi per completare l'opera. Per ora in bilancio ci sono 100 mila euro per progettare tutto l'arredo urbano e probabilmente altri 250 mila per realizzare un primo piccolo stralcio sperimentale».

martedì 27 febbraio 2007

Raccolta di firme contro il ripetitore


Mobilitazione sul progetto che interessa il tetto del palasport di Portosecco


 

Da qualche giorno è iniziata a Pellestrina una raccolta di firme per dire no all'istallazione di un'antenna di telefonia mobile Tim sul tetto del palazzetto dello sport, situato a Portosecco. Una mobilitazione collettiva e partecipata, visto che, su tutti i bar e i negozi dell'isola, sono presenti i moduli da firmare. "Non vogliamo quest'antenna" dice M.Z. uno dei promotori "è vicina ad un centro abitato e, cosa più assurda ancora, verrebbe posizionata sopra un centro sportivo adiacente ad un campo da calcio, dove ogni giorno si allenano bambini e ragazzi". La storia di quest'antenna, dura da qualche anno; inizialmente doveva essere posiziOnata nel cimitero di S.Pietro in Volta, ma venne danneggiata da ignoti prima della sua installazione. Poi, con il cambio di entità politiche, tra Consigli di Quartiere e Municipalità, il discorso si blocco'. Qualche tempo fa, si è tenuta in Municipalità una riunione sulle antenne in generale, che aveva lo scopo di fornire delle linee guida al Comune per la realizzazione del piano delle antenne. Per Pellestrina erano state individuate tre zone lontane dal centro abitato: da S.Maria del Mare al Belvedere, in località La Mara e dietro il cimitero di Pellestrina . Naturalmente, il sito contestato non è in nessuno di questi posti. «Appoggio pienamente questa protesta - dice Alessandro Scarpa consigliere dell'Udc - le antenne, come è stato richiesto, devono essere posizionate lontane dai centri abitati». «Visto che siamo in attesa di un piano generale su questo argomento - ribatte Pietro Ballarin dei Ds - tale azione appare come una forzatura».

Annalisa Busetto

lunedì 19 febbraio 2007

Sei milioni di euro per le opere pubbliche

La Municipalità ha chiesto anche di abbassare la tariffa Actv da Chioggia, penalizzante per i turisti

Un bilancio "ricco" per Pellestrina
è stato discusso e votato ieri, dalla Municipalità. Quando gli isolani
iniziavano a sentirsi abbandonati, ecco la buona notizia; 6.117.000
euro, sono stati destinati per il completamento e la continuazione
degli interventi già in atto. Naturalmente non vi è nulla per nuovi
progetti, ma visti i chiari di luna, è già una piccola vittoria vedere
quantomeno chiudere i cantieri con i lavori finiti. Quasi tutto va ad
Insula per il quarto lotto degli interventi del rifacimento del
collettore fognario secondario, per la gestione e la manutenzione del
collettore (tutti accordi di programma), e per la manutenzione urbana
della viabilità e delle fognature (contratto aperto triennale). Oltre
500mila euro vanno invece per la sistemazione della copertura e della
pavimentazione interna del centro sportivo di S.Pietro in Volta
(concluso da due anni, non ancora aperto e funzionante, danneggiato
nello scorso luglio durante un temporale). Un'ulteriore richiesta di
finanziamenti per l'isola è stata fatta alla legge speciale: 350mila
euro per lo studio e la riqualificazione degli spazi pubblici, per
Portosecco e Piazzale Zendrini, e 120mila euro per la costruzione di
una struttura per il ricovero dei mezzi della protezione civile a
S.Pietro in Volta. Per il 2008 sono stati chiesti 300mila euro per la
realizzazione di un nuovo parco giochi a S.Pietro in Volta e altri
contributi per la sistemazione del municipio. È stato poi votato un
ordine del giorno, proposto dal presidente Giovanni Gusso, sulla
riduzione tariffaria per il collegamento Actv Chioggia-Pellestrina
. Chi non è residente, paga per questa tratta, come a Venezia, 6 euro.
"Si impegna - dice il documento - l'amministrazione comunale affinchè
tale politica tariffaria venga rivisitata attraverso consistenti
riduzioni, in quanto l'attuale tariffa sicuramente potrebbe impedire la
visita e la frequentazione dell'isola di un potenziale bacino di
turismo di Sottomarina e Chioggia". E proprio per questo motivo, perchè
Pellestrina ha un'affluenza
turistica tanto lontana da quella del centro storico, il consigliere di
maggioranza Pietro Ballarin, ha chiesto di rivedere gli aumenti della
Tia .

domenica 18 febbraio 2007

Molti disagi nei collegamenti con il Lido


La giornata del Carnevale ha creato non pochi problemi anche a Pellestrina . Il fatto che molta gente volesse arrivare al Lido e a Venezia ha creato non pochi problemi ai residenti di Pellestrina
. Come è avvenuto un po' dappertutto, compresa la terraferma mestrina,
muoversi con un mezzo pubblico è stato tutt'altro che semplice:
numerose le maschere che affollavano i vari autobus. A Pellestrina , ad esempio, sono stati segnalati disagi nella corsa dell 9.15. L'autobus stracarico è partito da Pellestrina
per approdare al Lido. Anche lì ci sono stati disagi e molte persone,
che stavano semplicemente recandosi al lavoro, sono giunte a
destinazione con notevole ritardo.

venerdì 16 febbraio 2007

Due campi sintetici, ma segnalati alcuni furti


L'U.S.Pellestrina
, la storica società calcistica, fondata nel 1911, ospitata nel centro
sportivo "Don Olinto Marella", ha aperto l'anno con una bella e grande
novità: il completamento di due campi da calcetto sintetici. Era da
tempo che il gruppo lavorava su questo indirizzo, ma mancavano i fondi,
recuperati grazie ad un contributo della Regione. La manodopera l'hanno
cercata in casa, tra gli associati e i dirigenti, che hanno lavorato a
tutto spiano per realizzare ciò che inizialmente era solo un sogno. In
questi campi, uno da cinque, ed uno da sette, si è già disputata una
partita tra mamme degli allievi, mentre nel prossimo calendario, sono
previsti due incontri; uno tra i carabinieri in forze nell'isola e i
dirigenti della squadra, e uno tra sacerdoti. Inoltre, le menti fervide
dell'Unione Sportiva, stanno già guardando al prossimo obiettivo, che è
quello di coprire uno dei campi, e di attrezzarlo con tavoli da ping
pong, calcetti e tutto ciò che può servire per far diventare il centro
un vero luogo di aggregazione. Già oggi vi sono cica 150 tra bambini e
ragazzi, distribuiti in otto squadre, che lo frequentano, ma per il
presidente, Teresino Vianello, le potenzialità sono ancora enormi. Tra
tutte queste cose positive, vi è però anche il rovescio della medaglia:
la società ha subito in questi mesi, due furti. Sono stati rubati i
soldi delle penali dei giocatori. Non grosse cifre, ma il rammarico per
il gesto, tra tutti è grande, amplificato anche per i danneggiamenti,
avvenuti in un parcheggio a Sottomarina, fatti al loro pulman,
vecchiotto, ma utilissimo per il trasporto dei giocatori in trasferta.

Annalisa Busetto

domenica 11 febbraio 2007

Giovedì sfilano in maschera gli studenti del Loredan


Altri due appuntamenti a Pellestrina
per il carnevale della Municipalità dell'estuario. Non sono stati
inseriti nelle locandine, per problemi burocratici, ma fanno parte a
tutti gli effetti del calendario dei festeggiamenti.Giovedì 15
febbraio, nella mattinata, l'istituto comprensivo Loredan, proporrà
all'isola, la sfilata in maschera di tutti gli alunni del plesso.
Martedì 20 febbraio, chiusura del carnevale, con un appuntamento in
piazza Ognissanti. Il Comitato Festeggiamenti Madonna dell'Apparizione,
insieme alla Remiera Pellestrina ,
organizzano la sfilata delle maschere e dei carri allegorici. La
partenza è alle 15.30 da piazzale S.Antonio.All'arrivo ad Ognissanti,
giochi e balli con la musica delle "Nuove Origini". Fritelle per tutti.
In caso di brutto tempo, la festa si terrà nella sala dell'ex cinema
Perla.

A.B.

«Discariche abusive, serve un centro di raccolta rifiuti»

PELLESTRINA Dopo un primo sopralluogo, convocato per mercoledì un vertice tra gli enti per cercare di trovare una soluzione

Si è tenuto un paio di giorni fa, a Pellestrina
, un sopralluogo voluto dalla Municipalità per visionare lo stato delle
discariche abusive che deturpano l'isola. Presenti il delegato
all'ambiente, Sergio Torcinovich; il presidente della stessa
commissione consiliare, Alessandro Scarpa; il responsabile
dell'ecocentro Vesta del Lido, Roberto Tesser; il tecnico
dell'assessorato Ecologia e Igiene, l'ingegner Alessandrini; due vigili
urbani della sezione pellestrinotta. Assente, seppur invitato con
formale lettera, il presidente della delegazione di zona, Domenico
Gorin. Due sono le discariche principali, alle estremità dell'isola:
una a Santa Maria del Mare, l'altra dietro il cimitero di Pellestrina
. Da circa un anno ne è sorta un'altra in località La Mara,
praticamente appena fuori dello stabilimento di Insula. Una situazione
che sta degenerando giorno dopo giorno e ormai presente da troppo tempo
senza interventi risolutivi. "Le prime due discariche - commenta
Torcinovich - insistono su terreno demaniale: non sarebbe competente
quindi il Comune per l'eventuale pulizia". Poiché il Demanio, a quanto
racconta il delegato, sembra "nicchiare" per una eventuale intervento,
Torcinovich e Alessandrini hanno programmato un incontro con un
responsabile per definire i termini della questione: chi pulisce, chi
paga, ma soprattutto quando. "Da quanto visto - continua Torcinovich -
si evince che la popolazione, e lo stesso problema si ha al Lido, ha
scarsa attenzione verso il proprio territorio. Per le imprese, che sono
quelle che creano più problemi con i residui delle lavorazioni edili,
attualmente non esiste un servizio di ritiro e scarico (il cantiere
Doretto, che aveva questa funzione da un ventennio, è stato posto sotto
sequestro un paio di anni fa). Cercheremo di verificare con Vesta la
possibilità di creare un centro di raccolta". Intanto mercoledì è
previsto in isola un incontro tra Municipalità, Vesta, Verde pubblico e
Igiene per fare il punto sulla situazione.

Annalisa Busetto

«Più autobus sulla tratta per Pellestrina» Udc all'attacco in vista del consiglio straordinario


(L.M.) Un documento, ben
articolato, che passa in rassegna tutti i principali punti critici,
evidenziati negli ultimi mesi nei collegamenti tra il Lido, Pellestrina
e la terraferma. Lo ha proposto, l'altra sera, il consigliere della
municipalità Alessandro Scarpa (Udc), come interessante spunto di
discussione, nel corso di un'apposita commissione della municipalità,
presieduta da Maurizio Pozzobon. La riunione ha di fatto aperto il
dibattito, in vista del consiglio di municipalità straordinario,
appunto sul tema dei trasporti, che il prossimo 27 febbraio porterà al
Lido il sindaco Massimo Cacciari, il presidente di Actv Marcello
Panettoni e l'assessore comuunale alla mobilità Enrico Mingardi.

La
lettera è stata inviata, oltre che al presidente di commissione
Pozzobon, anche al presidente della municipalità Giovanni Gusso. Le
richieste fatte all'amministrazione comunale e all'azienda del
trasporto pubblico veneziano dall'esponente Udc sono chiare. «Propongo
di monitorare e anche di aggiungere se necessario - scrive Scarpa - un
autobus nelle fasce più critiche (ad esempio alle 10.15, 11.15 e 12.15)
in partenza da Pellestrina per il
Lido e le corse in coincidenza da Chioggia che spesso hanno un'alta
frequenza di turisti». Per Scarpa tuttavia la fascia più critica è
sempre tra le 11 e le 12, quando sulla linea 11, rimane un buco per
oltre un'ora, dalle 11.25 alle 12.25. Tra le richieste c'è anche
l'aggiunta di un autobus alle 16.35 in partenza dal Lido per Pellestrina
, in quanto il collegamento è in coincidenza con il vaporetto per
Chioggia. «Chiedo di essere aggiornato sulla possibilità di sistemare o
di cambiare le pensiline alle fermate dell'autobus della linea 11 -
riprende Scarpa - soprattutto in un lato della carreggiata manca una
zona adeguata per l'attesa che garantisca l'opportuna sicurezza ai
pendolari. Infine auspico che venga mantenuta la motozattera "Ariana"
perché questa riduce il tempo del percorso».

sabato 10 febbraio 2007

Carnevale, i festeggiamenti iniziano questa mattina


Anche Pellestrina
ha il suo Carnevale. La Municipalità dell'estuario ha prodotto infatti
un calendario di appuntamenti comuni, ma l'isola continua a proclamare
la sua unicità. Anche per quanto riguarda il Carnevale.

A
differenza infatti degli spettacoli e degli incontri che si terranno al
Lido dal 10 al 20 febbraio, proposti dalla Municipalità e da qualche
sporadica associazione, quelli dell'isola, hanno come soggetti
proponenti, naturalmente accettati dal parlamentino, soltanto realtà
locali. Un bene perchè significa che l'isola è viva; qualche
perplessità viene sollevata invece sulla mancanza di almeno un
appuntamento esterno. Il primo incontro è per oggi sabato 10 alle 15.30
nel patronato di S.Pietro in Volta, con il "Carnevale dell'anziano"
proposto dal Gruppo anziani autogestiti Isola Unita. Domani, domenica
11, l'associazione Sampieroinfesta propone alle ore 16, nel patronato
di S.Pietro in Volta, il musical "Pinocchio" di Arena Art. Giovedì 15,
alle ore 10.30, nella scuola dell'infanzia Zendrini, Giuliano Morasco
propone lo spettacolo di burattini "Arlecchino pescatore di laguna".

Sabato
17, alle ore 15, ancora anziani in festa con il gruppo "Don Olinto
Marella", presso la loro sede, al piano terra del palazzo comunale.
Domenica 18 ben tre appuntamenti, per tutti i gusti: il primo in
piazzale della chiesa di S.Antonio, dalle 14.30 in poi, con il Comitato
Festeggiamenti che propone maschere, balli e giochi di piazza. Il
secondo nella sala dell'ex cinema Perla, dalle 15 alle 17, con un
concerto di musica leggera presentato dalla banda musicale "Pellestrina
", il terzo, una rappresentazione teatrale della compagnia "La
Forcola", "Metti mia suocera in casa", proposto dall'Associazione
Sampieroinfesta, alle ore 16.30 nel patronato di S.Pietro in Volta. Il
20, giornata conclusiva, ultimo appuntamento in piazza a S.Pietro,
sempre con l'associazione Sampieroinfesta, per una sfilata di maschere,
giochi e intrattenimento.

Annalisa Busetto

venerdì 9 febbraio 2007

Il pm dispone l'autopsia. Ieri bloccata l'attività


Il cantiere navale De
Poli ha sospeso ieri tutte le attività produttive, in segno di rispetto
e partecipazione per la morte dell'operaio croato Panic Marijan, 47
anni, deceduto mercoledì in un incidente sul lavoro. Panic stava
lavorando su una nave in costruzione, praticamente si stava realizzando
la poppa, su un ponte coperta, alto 5-6 metri, quando è caduto finendo
nella sala macchine. La chiusura del cantiere non è avvenuta per motivi
di indagine, dato che i tecnici dello Spisal, hanno posto sotto
sequestro soltanto l'area in cui è avvenuto l'incidente, ma proprio per
la commozione e il cordoglio che ha suscitato tale morte. L'operaio era
a Pellestrina dal 25 novembre
2005, assunto dalla ditta croata DMT, che lavora in subappalto in
cantiere con una decina di operai, da cinque anni. Abitava insieme ad
un collega in un appartamentino dell'isola nelle vicinanze del luogo di
lavoro. Sposato, aveva due figli di 23 e 28 anni. Anche ieri, lo Spisal
ha fatto un'ulteriore verifica nel luogo in cui l'uomo è deceduto.
L'inchiesta è coordinata dal sostituto procuratore Stefano Ancilotto,
il quale ha disposto l'autopsia, affidando l'incarico alla dottoressa
Valentina Meneghini. La dirigenza e l'ufficio stampa del cantiere
ribadiscono "che l'ambiente è in assoluta sicurezza, e si lavora in
assoluta sicurezza". Anche oggi i dipendenti osserveranno un'
astensione dal lavoro, mentre un'ora di blocco è stata decisa dai
sindacati dei metalmeccanici e si svolgerà in tutta la provincia

Annalisa Busetto

giovedì 8 febbraio 2007

Incidente mortale sul lavoro ieri nel cantiere navale De Poli a Pellestrina



Un lavoratore croato,
Panic Marijan, 47 anni alle dipendenze in una ditta che lavora in
cantiere in subappalto, ha perso la vita dopo aver compiuto un volo di
alcuni metri. L'incidente è avvenuto poco dopo le 15, in orario di
lavoro, con modalità che sono ancora al vaglio degli inquirenti. Dai
racconti dei presenti, pare che l'uomo, che lavorava li' da un po' di
tempo, fosse parecchio esperto. E proprio per questo, la sua appare una
morte incomprensibile. Da ciò che è dato sapere, il croato stava
lavorando su un ponte coperta, ad una altezza di 5-6 metri, insieme ad
un altro collega, che però non ha visto nulla. Si sarebbe reso conto
dell'accaduto soltanto dopo aver sentito un tonfo. L'operaio croato è
improvvisamente caduto giù, fino in sintina, praticamente in sala
macchine, e probabilmente è morto sul colpo. Gli operatori del Suem,
infatti, una volta giunti sul posto non hanno potuto far altro che
constatarne il decesso. Anche l'elicottero, arrivato per accelerare il
trasporto in ospedale, è tornato indietro vuoto.

Sul
luogo dell'incidente sono arrivati immediatamente i carabinieri
dell'isola, e nel tardo pomeriggio anche lo Spisal. «Non so che dire -
commenta Davino De Poli, amministratore unico del cantiere - è una
tragedia grandissima. In 54 anni di attività non mi è mai capitato
nulla del genere. Non ero presente al momento dell'accaduto, ora sono
qui che cerco di dare un senso a questa morte per me incomprensibile,
perchè dal luogo di lavoro, alla posizione, alla caduta, nulla fa
capire quanto è avvenuto. Non era un mio dipendente, ma era
regolarmente assunto da una delle ditte che lavorano per noi in
subappalto. E tutti coloro che lavorano in cantiere sono sottoposti a
misure di sicurezza rigide come per i nostri dipendenti. Dal punto di
vista umano sono sconvolto, è un colpo duro». Marijan lascia moglie e
figli.

Il
sindacato non è stato certo ad aspettare. «Questa morte - tuona la Fiom
Cgil metropolitana di Venezia - solleva ancora un volta,
drammaticamente, il tema della sicurezza nei cantieri navali e i rischi
che vengono corsi quotidianamente dei lavoratori, soprattutto da quelli
impegnati nelle imprese di appalto. L'incidente è avvenuto mentre era
in corso un'assemblea. Il cantiere di Pellestrina
ha una presenza di lavoratori degli appalti elevatissima, molti sono
gli immigrati e anche nel cantiere De Poli - sostiene la Cgil in un
documento - dilaga il sistema delle paghe globali».Il sindacato
veneziano si appella poi alla magistratura affinchè venga compiuta
un'indagine rigorosa per accertare le cause dell'incidente mortale e
perseguire gli eventuali responsabili dell'accaduto.

«Siamo
a disposizione della magistratura - affermano la Fiom e le Rsu
dell'azienda - per contribuire all'accertamento delle responsabilità».
La Fiom e le Rsu esprimono il loro cordoglio alla famiglia e sono a
loro disposizione per tutto ciò di cui potranno avere bisogno.

Annalisa Busetto



mercoledì 7 febbraio 2007

La Finanza sequestra 21 tonnellate di vongole

PESCA Gli uomini della
Stazione navale di Venezia e della Stazione operativa di Chioggia hanno
rinvenuto una grande quantità di prodotto privo della documentazione
sanitaria
Nel mirino due ditte di Chioggia e Pellestrina: impossibile ricostruire la provenienza dei molluschi da immettere sul mercato

I finanzieri non si
fermano al solo controllo delle imbarcazioni che pescano abusivamente.
La Stazione navale di Venezia, infatti, ha realizzato un capillare
controllo anche sul versante della commercializzazione del prodotto. E
alla fine di questa verifica sono state rinvenute e quindi sequestrate
21 tonnellate di vongole in due ditte di Pellestrina
e di Chioggia. Il prodotto era privo della necessaria documentazione
sanitaria. A far decollare l'operazione del Reparto operativo
aeronavale è stato il fatto che i finanzieri sospettavano che molti dei
molluschi pescati in laguna venissero poi immessi nei canali
commerciali attraverso un compiacente accordo tra i caparozzolanti e i
responsabili di alcune ditte.

I
militari hanno così selezionato una serie di ditte ritenute sospette,
allo scopo di verificare se tutto il materiale ittico fosse stato
regolarmente raccolto e conferito. Gli uomini della Stazione navale di
Venezia e della Sezione operativa di Chioggia hanno quindi ispezionato
quattro ditte di Pellestrina e di
Chioggia per controllare la documentazione relativa al pescato.
L'obiettivo era quello di verificare i sistemi di confezionamento ed
etichettatura. Nella società cooperativa "M. di San Pietro in Volta"
sono sono state rinvenute 20 tonnellate di vongole e nella ditta "L.M.
di Chioggia" sono stati trovati 1050 chilogrammi di molluschi bivalvi.
In entrambi i casi, sottolineano i finanzieri che in questa operazione
sono stati aiutati dal personale dell'Asl 14 di Chioggia, è stato
impossibile risalire alla provenienza della vongole sequestrate perchè
erano prive dell'attestazione obbligatoria. Parte del prodotto,
inoltre, era stato confezionato con etichette riportanti date non
corrispondenti al vero. Dagli elementi raccolti, quindi, non si poteva
stabilire se il prodotto ittico avesse subito la prevista depurazione,
dove e quando era stato raccolto e se era idoneo ad essere consumato. I
titolari delle ditte, B.G. "M" di 37 anni residente a Chioggia ma
operante a Pellestrina , e la
signora B.S.G., di 26 anni di Chioggia, sono stati sanzionati per le
irregolarità sull'etichettatura, mentre le vongole sono state rigettate
in mare. La ditta di Chioggia deve rispondere anche sul fronte penale
perchè il prodotto era in parte scaduto.

Non
tutte le vongole sequestrate erano irregolari, ma a quanto pare i
titolari delle ditte avevano come mescolato i lotti di prodotto
inidoneo con quello regolarmente lavorato. A questo punto i militari
del Reparto operativo aeronavale, coordinati dal maggiore Alberto
Catone, stanno cercando di far luce anche sui vari passaggi di mano tra
pescatori e ditte.

martedì 6 febbraio 2007

Con la nebbia soccorsi Suem a rischio


Con la nebbia, i
pellestrinotti devono scordarsi il soccorso in idroambulanza. Sono
accaduti infatti nei giorni scorsi, in isola, due episodi che la dicono
lunga sul grado di tempestività del soccorso e sulla sicurezza di
questo in condizioni climatiche avverse, tant'è che su tali fatti, è
stata aperta un'inchiesta interna per verificare le modalità
dell'accaduto.

Nella
notte tra il 31 gennaio e il primo febbraio, una partoriente, già madre
di due figli, è stata accompagnata all'idroambulanza ancorata al
Nicelli del Lido in ambulanza, perchè con la nebbia da Venezia non si è
mosso nessun mezzo. Per capire bene la dinamica dei fatti, bisogna però
conoscere come funziona il servizio Suem nell'isola. Parte la chiamata,
e a seconda del codice segnalato dall'unità operativa, interviene
l'ambulanza con l'infermiere professionale a bordo. Se vi è la
necessità di trasporto all'ospedale civile, da Venezia parte
l'idroambulanza che attracca, dopo 30 minuti, se ce n'è subito una
disponibile, al pontile di S.Maria del Mare (n.d.r, sistemato circa un
mese fa, dopo la denuncia del Gazzettino). Intanto il paziente, viene
condotto sul posto dall'ambulanza di Pellestrina
. Quella notte, non essendoci il mezzo acqueo, è partita un'ambulanza
dal Lido, ed è arrivata con il ferry a S.Maria del Mare. Nel posto era
in attesa il mezzo dell'isola, che ha fatto scendere la signora per
farla imbarcare in quello appena arrivato. Il ritorno verso il Lido in
ferry, poi la discesa al Nicelli, dove l'idroambulanza (la nebbia c'era
comunque anche se il tragitto è più corto) ha condotto finalmente la
donna in ostetricia.

Il
secondo fatto, avvenuto il pomeriggio del 31 è forse più grave. Una
donna di S.Pietro in Volta, con emoraggia digestiva, è stata condotta
all'imbarco dell'idro per essere trasportata a Venezia, ma il mezzo è
arrivato e ripartito vuoto, perchè pare, ed è qui che scatta
l'indagine, la nebbia non avrebbe consentito un viaggio in sicurezza.
L'ambulanza dell'isola, non ha atteso l'arrivo di quella del Lido,
probabilmente vista la gravità della situazione, e si è imbarcata sul
ferry, lasciando comunque l'isola scoperta, nel caso di qualche
emergenza, per circa mezz'ora. Agli Alberoni, il mezzo del Lido,
allertato, ha fatto salire la donna, e anche in questo caso, l'ha
portata al Nicelli, e l'idroambulanza a Venezia. Praticamente una
sofferenza sulla sofferenza.

«Stiamo
ancora prendendo informazioni su ciò che è avvenuto quel giorno -
commenta il dott. Marino Patrizio, responsabile del Suem del Lido e Pellestrina
- e il tutto è passato al capodipartimento dott. Marchese che lo
trasmetterà poi alla direzione generale. Ciò che mi sento di dire è che
non c'è stata negligenza da parte di nessuno, che le azioni compiute
sono state rivolte alla sicurezza del paziente, e che tutti e due i
casi sono andati a buon fine. Noi abbiamo delle regole da rispettare
dateci dal Ministero, ma la nebbia purtroppo non è un evento
prevedibile».

Annalisa Busetto

lunedì 5 febbraio 2007

Ferry boat sempre in ritardo, un coro di proteste


Da un paio di giorni, il
ferry della tratta S. Maria del Mare - Faro Rocchetta e viceversa,
accusa inspiegabili ritardi, dovuti alla difficoltà di attracco, anche
se le condizioni metereologiche non sono avverse. E anche se i ritardi
sono contenuti, dai 10 ai 20 minuti, per i pendolari ciò inizia a
rappresentare un problema, perchè questi si ripercuotono sull'inizio e
il rientro dalle attività lavorative e scolastiche.

Già si stanno levando cori di protesta che prendono di mira la motozattera "Pellestrina
" oggi sottomisura rispetto alle esigenze dell'isola, e che chiedono il
ritorno dell'Ammiana, più capiente e con possibilità di attracco
diretto, senza particolari evoluzioni; una garanzia sul rispetto degli
orari e la puntualità del servizio. Ma le proteste e le perplessità si
sono levate anche per l'episodio avvenuto mercoledì mattina. "Attendevo
il ferry delle 6.45 in direzione Pellestrina
- racconta Roberto De Poli, pendolare - con me altre poche macchine,
vista l'ora, e qualche camion. La motozattera, arrivata a Faro
Rocchetta, non è riuscita ad attraccare sul pontone sud, e soltanto
dopo svariate manovre, è riuscita su quello nord (agli Alberoni vi sono
due attracchi, a pochi metri di distanza l'uno dall'altro).

"A
questo punto - continua De Poli - si era, naturalmente, già accumulato
del ritardo, ma la cosa che ci ha lasciati senza parole, è che al
momento dell'imbarco, sono stati fatti salire gli autobus, ma le
vetture private e i camion per trasporto materiali e derrate, sono
stati lasciati a terra. Una cosa inspiegabile, visto che il ferry era
praticamente vuoto, e le condizioni metereologiche normali".

La
partenza, per chi è rimasto a terra, è avvenuta con la corsa
successiva, alle 7.15 che ovviamente non è partita puntuale. "Penso sia
necessario e corretto - conclude De Poli - che l'azienda dia delle
risposte sul perchè avvengono questi episodi".

A.B.

domenica 4 febbraio 2007

Agli abitanti non piacciono gli interventi di Insula


Non piace ai sampierotti il modo in cui sta operando Insula a Portosecco
. Come è noto, questa, da anni è presente sull'isola, dove sta
realizzando tutti gli interventi di allacciamento delle fognature
secondarie, completandole poi, con parte dell'arredo urbano. Non
piacciono, dicevamo, poichè i residenti, forse da bravi sognatori,
speravano, che la vecchia area sterrata venisse riconvertita, almeno
parzialmente, in zona verde. E invece no; è stata realizzata un'ampia
gettata d'asfalto che, a detta degli abitanti, ha stravolto in modo
assolutamente negativo il paesaggio, che fino a qualche decennio fa era
verde. Incolto, ma verde. Oggi, con gli interventi realizzati, appare
una zona pedonale bellissima, nel tratto di strada che va dal cimitero
al ristorante da Memo, si prosegue poi con un marciapiede, bello pure
questo, ma a lato c'è tutto quell' asfalto che "toglie il respiro".
Molti protestano, qualcuno si è mosso. L'ex presidente di quartiere
Emilio Ballarin ha inviato a tal proposito una lettera al presidente
della Municipalità Gianni Gusso. «Vedo - dice - che alla chiusura di
ogni lotto di lavorazione, continua ad essere utilizzato l'asfalto, per
la copertura della parte di territorio non destinato a marciapiede.
Proprio l'abbondante utilizzo di questo in una località come Portosecco
, che invece avrebbe bisogno di un serio intervento di riqualificazione
urbana, mi ha fatto ricordare che nelle intenzioni dell'ex C.d.Q., allo
studio della Variante al Piano Regolatore Generale dovevano seguire la
definizione di un nuovo Piano del Traffico e il Piano di
Riqualificazione Urbana del Territorio».

Ciò
avrebbe permesso che con la chiusura di ogni lotto, fossero poste le
basi per la riqualificazione del territorio, evitando la pratica in
atto, che vede la copertura provvisoria con asfalto in attesa che si
definiscano le condizioni per i successivi interventi.

Annalisa Busetto

Rai Educational alla scoperta dei progetti della Loredan


Rai Educational a Pellestrina
; la Loredan in tv. Tutto è partito da un progetto, denominato "Acqua",
ideato e curato dalla prof. Boscolo, supportata da altri insegnanti del
plesso.

L'obiettivo
del progetto, che continua in quest'anno scolastico, è quello di
sviluppare nei ragazzi il senso di responsabilità e rispetto verso
l'ambiente e verso l'acqua in particolare.

Tutto
ciò è molto piaciuto ai responsabili delle trasmissioni educative della
Rai, che hanno deciso di realizzare un servizio televisivo all'interno
della scuola isolana.

La
scorsa settimana quindi, è giunta alla Loredan una troupe televisiva da
Roma, per registrare una puntata sul lavoro effettuato dagli insegnanti
e dai ragazzi, che andrà in onda verso fine febbraio su Rai 1 e Rai
Educational.

La
giornata non si è fermata alle riprese del progetto, ma è continuata
con una visita in barca con la classe IIA tra barene, velme e valli da
pesca fino a Chioggia, dove si è fatta una puntatina all'impianto di
depurazione.

Il ritorno a Pellestrina
, con un passaggio al centro di Acquicoltura, e la ripresa di una
lezione di voga, materia inserita nel Pof della scuola, con il
collaboratore, prof. Giovanni Scarpa.

Come
conclusione della giornata, le ultime riprese alle attività pratiche di
laboratorio e alle immagini, appese alle pareti della scuola, che
documentano l'alluvione del 1966.

Ancora
una volta, l'Istituto Comprensivo Loredan si pone, per le sue proposte
ed iniziative, al centro della vita culturale dell'isola, diventando
parte della stessa.

A.B.

sabato 3 febbraio 2007

I commercianti di Pellestrina protestano per l'aumento delle tariffe Actv


(L.M.) I commercianti di Pellestrina protestano per l'aumento delle tariffe Actv anche sulla linea Pellestrina
- Chioggia. Dal primo febbraio scorso, com'è noto, i prezzi dei
biglietti sono saliti da 5 a 6 euro per i turisti e per coloro non sono
in possesso della "Carta Venezia". Secondo i commercianti il rincaro
non è di poco conto anche perché arriva a distanza di un anno dagli
aumenti (sempre per i non residenti) adottati sulla linea di nave
traghetto 11 e 17 con l'inserimento anche del biglietto a carico del
conducente del veicolo. Due aumenti, dunque, nel giro di un anno, per
alcuni esercenti della zona sono eccessivi. E per questo gli operatori
commerciali annunciano varie forme di protesta tra cui una raccolta di
firme e un possibile sit in di dissenso a Venezia. Ad esprimere il
disagio dei commercianti è Simone Vianello, residente al Lido ma
titolare del bar "Siciliano" a Pellestrina . «Questi aumenti - spiega Vianello - anziché andare nella direzione di cercare di incentivare il turismo a Pellestrina
finiscono per affossarlo. Aumentare un euro, su un biglietto che ne
costa cinque, significa un incremento del 20 per cento. Se poi si
moltiplica il prezzo per andata e ritorno, ad esempio a una famiglia di
quattro persone, si capisce come arrivare a Pellestrina
comincia ad essere una spesa non indifferente che rischia di
allontanare la gente dall'isola al posto di portarne di nuova. E
questo, secondo noi, non va bene». L'aumento, però, è solo nei
confronti di chi non ha la "Carta Venezia" e quindi non riguarda i
residenti "Ma sono in molti - conclude l'uomo - a venire a Pellestrina , magari da Padova o da fuori città, per trovare i propri parenti».

L'ultima riunione è stata convocata lo scorso giugno


(L.M.) L'ultima riunione è stata convocata lo scorso giugno. Da allora sono trascorsi otto mesi, ma la delegazione di zona di Pellestrina
non si è più riunita. Ed è, quindi, arrivata alla paralisi. Tanto che
alcuni esponenti del centrosinistra chiedono la sua chiusura o un
immediato commissariamento. In testa il presidente della municipalità
isolana Giovanni Gusso, che dice di non avere più, ormai da diversi
mesi, alcun contatto con la delegazione zonale. L'organo, è bene
ricordarlo, non ha alcun potere decisionale, ma solo un ruolo
consultivo per la municipalità del Lido e Pellestrina
. Le difficoltà operative non sono scarse: per i consiglieri che
partecipano all'attività della delegazione, ad esempio, non è previsto
alcun rimborso o gettone di presenza. La delegazione isolana,
presieduta da Domenico Gorin (Forza Italia) è guidata da una coalizione
di centrodestra che conta su una maggioranza solida di ben otto
consiglieri su un totale di undici. Ora, dopo il dibattito registrato
durante la campagna elettorale per le elezioni 2005, sulla effettiva
valenza del nuovo organo istituzionale (dopo l'accorpamento di più
quartieri in un'unica municipalità), due consiglieri di centrosinistra
della delegazione di zona, Romano Briganti (Margherita) e Danny Carella
(Rifondazione Comunista) hanno scritto al sindaco Massimo Cacciari e al
presidente della municipalità Giovanni Gusso per chiedere una svolta e
drastici provvedimenti. «Non riusciamo a capacitarci di come,
nonostante tutti i problemi che coinvolgono la quotidianità a Pellestrina
- scrivono i due consiglieri - la delegazione di zona non venga
convocata da giugno 2006, causando in tal modo una paralisi politica e
istituzionale giunta ormai al suo ottavo mese. Si è registrata poi
l'anomalia di un cambio di presidenza dopo appena due riunioni dovuto
alle dimissioni del presidente eletto dai cittadini". Secondo Briganti
e Carela, anziché un avvicendamento al vertice, sarebbe stato più
corretto un commissariamento. "Nelle poche riunioni intercorse tra
l'elezione e il giugno 2006 - prosegue la lettera - il numero legale
nelle sedute non sarebbe quasi mai stato raggiunto se non grazie alla
presenza dell'opposizione. In quasi due anni di mandato, inoltre,
stiamo ancora aspettando l'elezione di un vicepresidente e la nomina
dell'ufficio di presidenza e dei gruppi di lavoro, fatto che
costituisce un problema, per noi gravissimo, di vacanza istituzione e
l'attuale maggioranza, forte di 8 membri su 11 totali, non ha
presentato o proposto un qualsivoglia tipo di documento all'ordine del
giorno da approvare in consiglio. Le uniche proposte di ordine del
giorno, approvate poi all'unanimità, sono state presentate da noi". Il
presidente Domenico Gorin, da parte sua, respinge le accuse: "Ci
troveremo la prossima settimana per formare i gruppi di lavoro -
ribatte - e comunque non siamo messi in grado di lavorare.
Personalmente sono stato molto occupato sul problema della pesca che
per l'isola rappresenta un aspetto basilare nell'economia locale".

Cala la prima nebbia e già qualcuno ne approfitta per mettere in acqua la flotta

Venerdì, 2 Febbraio 2007

Cala la prima nebbia e
già qualcuno ne approfitta per mettere in acqua la flotta in barba ad
ogni accordo tra pescatori e autorità e alla vigilia della concessione
(che avverrà questa mattina) degli specchi acquei per l'allevamento al
Gral. All'una di ieri notte i finanzieri della Sezione navale della
Giudecca hanno fermato vicino all'isola Campana (tra Malamocco e
Fusina) quattro pescherecci di Pellestrina
intenti a raccogliere con turbosoffianti e rastrelli vibranti una gran
quantità di vongole veraci. Quasi certamente, in una notte col
"nebbione" non credevano che la Finanza si sarebbe mossa ma si erano
sbagliati di grosso. Gli otto uomini che si trovavano a bordo sono
stati denunciati. Si tratta di S.B. di 67 anni, L.B. (36), F.B. (41),
M.S. (32), A.Z. (48), A.C. (37), S.M. (36) e R.Z. (36). Tutti sono
residenti a Pellestrina e sono
stati denunciati a vario titolo della violazione degli articoli 1218
del codice della navigazione (per navigazione a luci spente); 635 del
codice penale (danneggiamento, in questo caso dell'ambiente lagunare) e
della legge regionale 19/98 posta a tutela delle risorse idrobiologiche
e della fauna ittica della laguna veneta. I pescherecci sono stati
posti sotto sequestro e le due tonnellate e 360 chili di molluschi
appena pescati sono state rigettate in mare.

Nel
solo mese di gennaio la Stazione navale di Venezia e la Sezione
operativa navale di Chioggia hanno condotto sette operazioni che hanno
consentito di denunciare 25 persone, tutte di Chioggia, eccetto gli
ultimi quattro residenti a Burano, fra cui J.M di 31 anni,
plurirecidivo nell'attività di pesca illecita. Le operazioni, inoltre,
hanno portato al sequestro di 10 barchini, un motopesca, una motobarca,
13 motori fuoribordo e quasi una tonnellata e mezza di vongole raccolte
in zone vietate.Oggi alle 12, intanto, al Magistrato alle Acque sarà
firmato l'atto di concessione delle zone di laguna in cui si potranno
allevare i molluschi a Gral Spa, società pubblica della Provincia che a
sua volta assegnerà i singoli specchi a cooperative e consorzi di
pescatori.

«Dopo
due anni di lavoro - commenta soddisfatto il presidente della Provincia
Davide Zoggia - arriviamo ad un passo dalla conclusione di un iter
attraverso il quale i pescatori di vongole della laguna si
trasformeranno in allevatori. Questo passaggio è ottenuto anche grazie
al rapporto di fiducia instauratosi con le associazioni che si battono
per la tutela della laguna con le quali continueremo a lavorare per
rendere l'attività di venericoltura sempre meno impattante. Dopo la
firma del Magistrato alle Acque provvederemo ad assegnare in
subconcessione quinquennale le aree ai pescatori in modo da condividere
un percorso che garantisca alla categoria prospettiva occupazione e
reddito».

Presi con 2 tonnellate di vongole

Venerdì, 2 Febbraio 2007
La Guardia di finanza ha sequestrato quattro pescherecci con turbosoffianti che avevano approfittato delle nebbia
Oggi il Magistrato alle Acque concederà gli specchi di laguna per l’allevamento

Quattro battelli da pesca muniti di turbosoffianti sequestrati, otto pescatori (tutti di Pellestrina
) denunciati e quasi due tonnellate e mezzo di molluschi ributtati in
mare: è il bilancio di una operazione di repressione della pesca
abusiva condotta nelle prime ore di ieri nelle barene prospicienti
l'isola Campana dai militari del Reparto aeronavale della Guardia di
finanza di Venezia. I motopescherecci di Pellestrina
, favoriti dalla fittissima nebbia che gravava sulla zona, stavano
raccogliendo i molluschi sui fondali di una zona vietata alla pesca.
Gli occupanti non hanno accennato la minima reazione e sono stati
condotti in caserma alla Giudecca per gli accertamenti del caso.

Dal
primo gennaio sono 33 le persone denunciate dai militari delle fiamme
gialle di Venezia, che hanno sequestrato complessivamente 16 natanti e
quasi quattro tonnellate di vongole.

Questa
mattina, intanto, sarà firmato l'atto con cui il Magistrato alle Acque
concederà a Gral, la società della Provincia, gli specchi di laguna in
cui sarà avviato l'allevamento delle vongole veraci. Ieri, infatti, è
stato raggiunto l'accordo anche con le associazioni ambientaliste e
quindi il lungo cammino che porterà i pescatori della laguna a
diventare allevatori e quindi a trovare una forma di reddito più
stabile e non più dipendente dalle incursioni di "pirati" senza
scrupoli.