mercoledì 31 luglio 2013

Gioie e dolori per le piste ciclabili

Gioie e dolori, per i residenti, in tema di piste ciclabili. A Pellestrina il discorso è molto sentito e da tempo si attendono i lavori per il rifacimento e completamento dei vari percorsi previsti dal Biciplan. Le notizie cattive arrivano dal tratto compreso tra San Pietro in Volta e Pellestrina. Stradina lungo laguna, non asfaltata, dove da mesi, secondo gli abitanti che segnalano il disservizio, non vengono potati i rami e sfalciate erba e arbusti. Il risultato sono difficoltà nella percorrenza del tratto di pista ciclabile, con inevitabili pericoli tra rovi ed erbe alte che sporgono dai campi incolti che costeggiano la strada. Le note liete sono invece sul fronte opposto dell’isola, con i lavori della strada che parte dal cimitero e si prolunga verso Ca’ Roman. Qui, le ditte impegnate nei lavori del Mose, a giorni inizieranno a lavorare per sistemare il fondo della strada che costeggia il murazzo, quindi la asfalteranno, rendendola perfettamente fruibile anche ai residenti. Da anni si attendono questi lavori, perché ogni volta che piove la strada si allaga e diventa inutilizzabile, pericolosa non solo per le biciclette ma anche per le automobili. Il fondo pieno di buche e sassi fanno il resto. Nel corso dei lavori saranno sistemati anche i sottoservizi ed è prevista l’illuminazione di tutta la strada, rendendo così sicuro il transito anche nelle ore serali, ed aprendo un nuovo fronte agli appassionati delle due ruote che già a migliaia raggiungo l’isola ogni estate per godere del paesaggio lagunare. (s.b.)

domenica 28 luglio 2013

Il piromane entra nuovamente in azione

Il piromane di Pellestrina ha colpito ancora, ieri pomeriggio, stavolta in zona Portosecco. L’ennesimo incendio appiccato in un’area di canneti e sterpaglie, che sin dalle 16.30 ha impegnato una squadra di vigili del fuoco e i volontari della Protezione civile di Pellestrina. Alimentato dal vento di scirocco, l’incendio avrebbe potuto assumere anche consistenze ben maggiori, ma l’operato di pompieri e volontari ha permesso di circoscrivere le fiamme, evitando il peggio. Al momento dell’arrivo dei pompieri il fronte del fuoco era superiore ai trenta metri di lunghezza, e ad agire probabilmente è sempre la stessa persona che a inizio settimana aveva appiccato le fiamme in due punti distinti di zona La Mara, quindi a Portosecco e a San Pietro in Volta, sempre nella stessa serata. Una vicenda della quale si stanno interessando i carabinieri di stanza sull’isola, e che vede gli episodi ripetersi da tre anni sempre nel periodo tra la metà di luglio e agosto. Ovviamente la Protezione civile, che è la sola ad avere mezzi antincendio pronti a intervenire subito a Pellestrina, dal momento che i vigili del fuoco hanno il distaccamento al Lido, in questi giorni sono in massima allerta, soprattutto per cercare di attaccare le fiamme il prima possibile, ed evitare che possano allargarsi velocemente sotto l’azione del vento. Lo scorso anno gli incendi presero una brutta piega, costringendo poi i pompieri a intervenire anche con i rimorchiatori per lanciare acqua in maniera più consistente direttamente dalla laguna. Unico aspetto positivo della questione, che gli incendi vengono sempre appiccati lontano dalle case, evitando al momento situazioni di particolare pericolo per la popolazione dell’isola.  
Simone Bianchi

mercoledì 24 luglio 2013

Riecco il fermo pesca. E la risposta delle turbosoffianti

Primo giorno di fermo biologico della pesca, allungato quest’anno di una settimana e magari c’è chi pensa che sia la vittoria del prelievo selezionato su quello selvaggio, dei pescatori intelligenti sui predatori che distruggono tutto. Ma bastava guardare l’alba ieri mattina da Pellestrina per cambiare opinione: decine e decine di pescherecci «aravano» il fondale con le turbosoffianti, da Ca’ Roman a Malamocco, arrivando anche a poche decine di metri da riva. In questa zona il litorale è protetto da moletti sommersi che corrono per chilometri paralleli alla costa, a poca distanza dai pennelli verticali, costruiti per difendere il bagnasciuga dal mare grosso. I pescherecci arrancavano anche a sfioro dei moletti, trainando in marcia indietro con il motore a tutta forza la pesante gabbia immersa a prua che recupera il materiale sollevato dalla turbosoffiante. Si pescano in questo modo le vongole di mare. Ammazzando tutto il resto: sogliole, passere, piccoli rombi, seppioline. È inevitabile: la gabbia in ferro striscia sul fondale sparando acqua al massimo di atmosfere attraverso una selva tubicini che scavano la terra e snidano i molluschi. Il rullo compressore non dà scampo ai piccoli pesci, che restano presi nei ferri. La Lega delle cooperative di Chioggia sostiene che non è vero. «Le draghe idrauliche funzionano con un numero di atmosfere controllato» dice Antonio Gottardo. «Questi attrezzi sono stati omologati da istituti di ricerca che ne hanno certificato la sopportabilità per l’ecosistema. Anche se è vero che ogni attrezzo ha un impatto inevitable. Perfino le nasse, sulle quali finiscono le uova delle seppie, che poi vengono inevitabilmente distrutte». Poi ammette: «Dappertutto ci sono le mele marce, se qualcuno fa il furbo va individuato. Fate pure le segnalazioni». A chi? La capitaneria di porto di Chioggia è la più vicina, ma la competenza da Pellestrina in su è di Venezia. Bisognerebbe rassegnarsi a fare le levatacce. Ma anche appostamenti notturni: certe notti in laguna pare di essere più numerosi che di giorno. Ad ogni buon conto ieri alle 7,40 – come ad un ordine preciso – i pescherecci sono rientrati. A Chioggia naturalmente. «Io ne parlerò subito a Michele Tiozzo e a Gianni Stival, i presidenti del Cogevo di Chioggia e di Venezia», avverte Gottardo. Il Cogevo è il Consorzio per la gestione e la tutela della pesca dei molluschi bivalvi: vongole, telline, cannolicchi, fasolari. Quest’ultimo mollusco ha riscosso un successo travolgente alla recente sagra del pesce di Chioggia. Il fasolaro si pesca a 6-8 miglia. Per vongole e telline invece si fa prima sotto costa. I pescherecci interessati sono 186 in tutto il Veneto. Hanno fatto un fermo pesca non retribuito di tre mesi, da aprile a giugno. Apprezzabile gesto. Si sono anche dati una turnazione: vanno a pesca divisi in quote giornaliere e ad orari prestabiliti. Ma evidentemente devono recuperare. Sono gli unici ad avere la deroga, molto contestata dall’Unione europea, a pescare entro le 3 miglia, distanza cui invece sono obbligati gli altri 471 pescherecci della flotta veneta che usano le reti a strascico o le volanti. «Il limite minimo è un terzo di miglio. E’ una pesca caratteristica dell’alto Adriatico, che è ingiusto mettere sotto accusa», li difende Gottardo. «Se il prelievo fosse eccessivo la risorsa andrebbe distrutta, mentre invece continua ad esistere e questo dimostra che l’impatto è sopportabile». Ma per averne un’idea precisa bisognerebbe dare un’occhiata al fondale dopo «il tiro» con la turbosoffiante: il peschereccio si lascia dietro un bombardamento, la devastazione di tutto quello che viveva. Le sogliolette e gli altri piccoli pesci che restano interi, entrano in una cassetta di 10-12 chili, che ogni barca si porta mediamente a casa.

Pellestrina, torna l’allarme incendi

Torna a colpire il piromane di Pellestrina. Come avvenuto anche negli ultimi due anni, con l’arrivo della fine di luglio sono state di nuovo appiccate le fiamme in zona La Mara. Lunedì sera la Protezione civile, i vigili del fuoco e i carabinieri sono stati impegnati in diversi interventi fino a oltre l’1 del mattino. Il primo incendio è stato appiccato in un canneto, lo stesso preso di mira nelle passate due estati, in tre differenti punti. Alle 21.10 è arrivata alla Protezione civile dell’isola la prima chiamata, e l’intervento si è concluso solo alle 22.30 con oltre 400 metri quadrati di area andata in fumo. Subito dopo altri incendi sono stati segnalati a Portosecco e a Santa Maria del Mare, costringendo i sei volontari in servizio a fare gli straordinari fino all’una di notte per mettere in sicurezza le varie aree incolte cui era stato dato fuoco. Anche in questi ultimi due casi sono stati circa 400 i metri quadrati di canneto e sterpaglie dati alle fiamme. Per fortuna tutte zone lontane dalle abitazioni, ma sull’isola c’è grande preoccupazione. Negli anni scorsi gli incendi erano stati di dimensioni ben più consistenti, richiedendo in un caso l’intervento anche dei rimorchiatori dei vigili del fuoco da Venezia. La Protezione civile, competente in isola non essendoci una stazione dei pompieri, è in stato di massima allerta e tutti i mezzi sono carichi con acqua per far fronte ad altri eventuali episodi. (s.b.)

domenica 21 luglio 2013

Festa della Madonna dell'Apparizione - 2013


Domenica 21 luglio
ore 10.30 Piazzale chiesa Ognissanti
"PICCOLI MADONNARI CERCASI: I SIMBOLI DELLA FEDE"
Laboratorio didattico di disegno ricolto ai bambini e ai ragazzi

Sabato 27 luglio
ore 21.00 Piazzale Zendrini
Inaugurazione della mostra:
BEATA COLEI CHE CI HA CREDUTO. La fede è riconoscere una Presenza
Scuola elementare Bernardino Zendrini
(apertura dalle 20.30 alle 23.30. Domenica 4 agosto dalle 9.30 alle 12.30 - dalle 20.30 alle 23.30. Lunedì 29 luglio chiusura per il pellegrinaggio)

Domenica 28 luglio
ore 21.00 Piazzale Zendrini
Nuova Origine in "CONCERTO PER I 40 ANNI DI MUSICA E AMICIZIA"

Lunedì 29 luglio
XIV PELLEGRINAGGIO ALLA MADONNA DELL'APPARIZIONE
ore 18.30 A Santa Maria del Mare: accoglienza e Santa Messa
ore 19.30 Partenza del pellegrinaggio da Santa Maria del Mare verso il Santuario della Madonna dell'Apparizione
ore 21.00 Prosecuzione del pellegrinaggio con partenza dalla casa di Natalino Scarpa de Muti.

Martedì 30 luglio
ore 21.00 "XII° STELLA" in Santuario

Mercoledì 31 luglio
ore 21.00 Piazzale Zendrini
ROBIN HOOD INCONTRA PELLESTRINA
Rappresentazione teatrale - musicale scritta, interpretata e diretta dagli amici di "Avsi Point Pellestrina"

Giovedì 1 agosto
ore 19.30 Piazzale Zendrini PIZZA IN PIAZZA
ore 21.00 Serata giovani con DJ MOLA

Venerdì 2 agosto
ore 21.00 Piazzale Zendrini
Concerto del gruppo "OASI POOH COVER BAND"

Sabato 3 agosto
ore 17.30 Due regate dei giovanissimi su mascarete (in collaborazione con la Remiera Pellestrina)
ore 21.00 Piazzale Zendrini Ballo in piazza con l'orchestra "ENRICO MARCHIANTE"

Domenica 4 agosto
ore 10.30 Santa Messa Solenne in Santuario
presieduta da Sua Ecc. Mons. Adriano Tessarollo Vescovo di Chioggia con la partecipazione delle autorità
ore 16.00 REGATA DEI GIOVANI su pupparini (Comune di Venezia)
ore 17.00 REGATA DELLE DONNE su mascarete (Comune di Venezia)
ore 18.00 REGATA DEI CAMPIONI su pupparini (Comune di Venezia)
ore 18.30 Santa Messa in Santuario in suffragio degli iscritti defunti alla confraternita dell'Apparizione
ore 21.00 Serata danzante con il gruppo musicale NUOVA ORIGINE
ore 23.30 Estrazione della lotteria a premi
ore 24.00 Nuovo spettacolo FONTANE DANZANTI IN LAGUNA

Da martedì 30 luglio a venerdì 2 agosto, presso il Centro Sportivo don Olinto Marella, si svolgeranno giochi canicolari per bambini e ragazzi. Inizio ore 17.30.


Nei giorni 28 luglio e 1, 2, 3, 4 agosto funzionerà lo stand gastronomico con specialità locali.

venerdì 19 luglio 2013

Ritrovata a Sottomarina la quindicenne scomparsa

Avvistata da un uomo che aveva appena letto la notizia della sua sparizione dalla pagina facebook della “Nuova” e che ha subito chiamato i carabinieri 

È stata ritrovata nella notte la ragazzina di 15 anni, scomparsa da tre giorni dalla casa di famiglia a Pellestrina dopo un litigio con la madre. A notarla, dopo aver visto la sua foto sulla pagina facebook della “Nuova Venezia” è stato un passante. L’uomo, pochi minuti dopo aver letto della sua scomparsa sul cellulare, ha incrociato la ragazza a Sottomarina, vicino a un campeggio. Ha subito chiamato i carabinieri che proprio in quella zona avevano concentrato le loro pattuglie. In pochi secondi quindi una pattuglia del radiomobile si è portata sul posto avvicinando con delicatezza la ragazzina, che stava camminando con un’amica.
Lei non ha fatto nulla per nascondere la sua identità ed è parsa sollevata della conclusione della vicenda.
Portata negli uffici della compagnia carabinieri di Chioggia, in lungomare, ha spiegato che era andata a dormire a casa di un’amica, in provincia di Rovigo, tenendola all’oscura del fatto che i suoi non sapevano dove fosse.
Intanto i militari hanno avvertito il padre, infermiere professionale, che è corso a riprendersi la figlia.
Tra i due un abbraccio, tante lacrime e la promessa di appianare in un altro modo eventuali, inevitabili, litigi familiari.
Già nella serata i carabinieri avevano ristretto il campo d'indagine. Analizzando i profili Facebook degli amici della minorenne avevano notato che un'amica aveva parlato di lei. Gli investigatori hanno quindi sentito la conoscente, che aveva spiegato di aver saputo che la ragazzina scomparsa aveva pernottato da un'amica e si sarebbe trovata a Sottomarina.
Per quello i carabinieri avevano deciso di passare a tappeto una determinata zona della città balneare, sperando che la fotografia della ragazza, pubblicata sui socialnetwork, aiutasse le indagini.
Una speranza confermata dai fatti. Un uomo che aveva appena letto sullo smartphone la notizia della scomparsa sulla pagina Facebook del nostro giornale, e quindi visto la sua foto, l'ha incrociata dopo pochi minuti e ha chiamato il 112.

Quindicenne scomparsa da mercoledì

«Sto bene. Torno quando mi passa». È questo l'ultimo inquietante messaggino che Michele Vianello ha ricevuto dalla figlia 15enne Denise, mercoledì pomeriggio, verso le 16. La ragazzina si era allontanata dalla sua casa di Pellestrina poche ore prima, dicendo alla nonna «esco cinque minuti a prendere un po' d'aria», ma poi non si era più fatta viva, fino a quel laconico sms in risposta alle ripetute telefonate del padre. Prima di andarsene aveva avuto una banale discussione con la madre. I genitori sono preoccupatissimi e hanno avvertito i carabinieri, messo la foto della ragazza sul profilo Facebook del padre (Vianello Michele Badan) e si sono rivolti alla stampa per lanciare un appello a chiunque possa aver visto la ragazzina e a lei stessa. «Denise, torna a casa. È tutto a posto e noi ti vogliamo bene», dice il papà. La giovane è stata vista per l'ultima volta sul Lungomare di Sottomarina da un'amica, verso le 15 di mercoledì. Era insieme ad altre due sue amiche, ma quella che l'ha incontrata non ha saputo dire dove stesse andando. «Denise è bionda, alta un metro e sessanta e ha un piercing, una perla, sul labbro superiore sinistro», la descrive il padre, «quando è uscita di casa indossava dei pantaloncini corti e una maglietta bianca a maniche corte. Ai piedi credo avesse della ciabatte. Prima di andarsene ha preso qualche soldo, un centinaio di euro, abbiamo calcolato, ma non possono durarle molto. Quando abbiamo visto che non tornava, l'ho cercata ripetutamente al telefonino. Non rispondeva mai. Poi mi ha mandato quel messaggino e, da quel momento, il telefono è spento. Non so se abbia esaurito la batteria, visto che ha lasciato a casa il caricatore, o se lo tenga spento apposta». Denise frequenta la prima classe dell’indirizzo turistico al Cestari di Chioggia e, in città, ha molte amicizie. È possibile, quindi, che abbia scelto Chioggia e Sottomarina come luogo di “fuga” sapendo di poter contare su qualche appoggio. È anche possibile che nasconda il fatto che i genitori la stanno cercando disperatamente. Diego Degan

giovedì 18 luglio 2013

Ragazza di 15 anni scomparsa da due giorni

Denise Vianello, di Pellestrina, è stata vista l’ultima volta mercoledì pomeriggio in compagnia di due amiche sul lungomare a Sottomarina. Indagini, si attende una svolta nelle prossime ore.

«Ti chiamo io tra cinque minuti». Ma da mercoledì pomeriggio la famiglia di Denise Vianello, 15 anni, residente con la famiglia a Pellestrina, non ha più notizie della ragazza. Telefono cellulare staccato. Il padre, Michele Vianello Badan, dopo aver atteso quella chiamata per ore e non vedendola tornare a casa si è rivolto ai carabinieri. Sono così scattate le ricerche dei militari della compagnia di Chioggia. L’unica traccia porta a Sottomarina, dove la quindicenne è stata vista da una coetanea in compagnia di altre due ragazze: passeggiava sul lungomare e sembrava tranquilla. Poi più nulla. Aperte tutte le ipotesi. I carabinieri stanno valutando alcune segnalazioni. Si attendono sviluppi nelle prossime ore.

mercoledì 17 luglio 2013

Barca perde olio e affonda vicino alla riva

Protezione civile, carabinieri e Capitaneria di Porto di Venezia sono stati impegnati per oltre due ore, lunedì sera, per il recupero di una imbarcazione da pesca affondata davanti a Portosecco mentre era ormeggiata. La chiamata dei militari al gruppo di Protezione civile di Pellestrina è arrivata attorno alle 20. In un primo momento era stata segnalata sotto riva la presenza di una cospicua macchia oleosa, frutto probabilmente di una perdita di olio oppure di combustibile. I volontari, intervenuti in pochi minuti dalla loro sede di Pellestrina, hanno iniziato a seguire la scia oleosa in superficie e si sono diretti fino alla fonte, una imbarcazione da pesca lunga circa dodici metri che era completamente affondata sotto riva in laguna.
Grazie all’utilizzo delle pompe idrauliche e poi all’intervento della Capitaneria di Porto veneziana, è stato possibile asciugare e riportare in galleggiamento la barca, di proprietà di un gruppo di giovani dell’isola che la usavano per andare a pescare e per lasciarci le stesse attrezzature a bordo. L’intervento si è concluso verso le 22.30. Ieri mattina c’è stato un controllo da parte degli stessi volontari, per verificare le condizioni della barca, normalmente ormeggiata. Per affondare si era invece pensato che ci potesse essere una falla nello scafo, ma dopo dodici ore non si era ripetuto il sinistro, ragion per cui ora si cerca di capire come la barca sia potuta affondare da sola. (s.b.)

domenica 14 luglio 2013

Pellestrina, fioccano le multe. Una lettera all’assessore

Fioccano le multe nel parcheggio di fronte agli approdi Actv di Pellestrina, e scatta la protesta dei residenti con tanto di raccolta firme. La questione è stata subito raccolta dal consigliere comunale Alessandro Scarpa, che ha scritto una lettera all’assessore alla Mobilità e al presidente della Municipalità, chiedendo che sia quanto prima convocato un tavolo tecnico per discutere e trovare una soluzione al divieto di parcheggio per le auto. Un divieto che interessa la zona verde antistante il cimitero di Pellestrina, e adiacente all'imbarcadero della linea 31 che porta a Chioggia. «Informiamo che i vigili urbani della sezione di Pellestrina, fino a pochi mesi fa, in quella zona davano la possibilità di parcheggiare liberamente, mentre ora applicano sanzioni multando», scrive Scarpa. «Inoltre chiediamo di tener conto che gli attuali parcheggi in quella zona sono insufficienti, e che il divieto di posteggio è stato imposto in pochi giorni senza nessun dialogo e con poco preavviso per la popolazione». Mancando ampie aree di sosta, quella del cimitero è la sola utilizzabile per i tanti residenti che per motivi vari raggiungono Chioggia. (s.b.)

sabato 13 luglio 2013

Guardie Lipu controlleranno Ca’ Roman

Le guardie della Lipu sbarcano anche a Pellestrina per la tutela dell’oasi di Ca’ Roman. In arrivo controlli e sanzioni per chi non rispetterà l’ambiente. Non si ferma infatti la crescita del nucleo delle guardie Lipu veneziane. Il tutto per fronteggiare e, possibilmente, risolvere i problemi legati a un'area protetta dove le principali infrazioni sono rappresentate dal mancato rispetto della stessa oasi tra abbandoni di rifiuti, cani lasciati liberi di girovagare senza guinzaglio e danneggiamenti alle strutture dell’area protetta e in gestione alla stessa Lipu veneziana ormai da parecchi anni. Il nucleo, diretto dai due responsabili Marco Tonin e Denis Pettenò si è rinforzato con due nuovi agenti residenti sull’isola. «È una scelta strategica e molto importante, quella di formare due guardie a Ca’ Roman, un territorio mai vigilato con costanza e spesso terra di nessuno», sottolinea l’agente Aranisio Biasetton. I primi controlli sono stati già fatti nei giorni scorsi, anche per quanto riguarda le norme sulla pesca. La presenza, poi, di guardie residenti a Pellestrina, farà sì che tutto il nucleo operativo della Lipu si possa concentrare sulle attività in terraferma tra Bosco di Mestre e oasi di Gaggio. (s.b.)

venerdì 12 luglio 2013

Traffico di droga, 21 nei guai

Nell’Operazione Taurilia sono indagati anche nove chioggiotti

L’operazione Taurilia era scattata il 21 dicembre 2012 con l’arresto di due ragazzi (Alex Celi Tiozzo e Valeria Naccari), trovati in possesso di cinque chili di hashish al casello di Padova Est: a distanza di sette mesi, il pubblico ministero padovano Benedetto Roberti ha chiuso formalmente l’indagine, atto preliminare alla richiesta del processo nei confronti di ben 21 persone. Tra loro padovani e chioggiotti, oltre a qualche nordafricano, che via Bergamo importavano a chili hashish e marijuana dall’Olanda per spacciarli nella città del Santo e nella zona Termale oltreché nel Chioggiotto, in particolare a Sottomarina.
Rischiano di finire in tribunale Pasquale Creuso, 53 anni, campano, residente a Montegrotto, già in carcere a Vicenza, ritenuto il capo dell'organizzazione; i chioggiotti sono: Alex Tiozzo Celi, 33 anni; Marco Nordio, 32 anni; Stefano Marangon, 39; Lorenzo Dei Meneghetti, 37, tutti arrestati lo scorso maggio; Sonny Marcon, 25, (finito agli arresti domiciliari sempre a maggio) con Daniel Pagio Tiozzo, 34, e Daniel Zennaro, 25 anni di Pellestrina (entrambi destinatari di un obbligo di dimora); indagati in stato di libertà, con gli altri imputati italiani e marocchini, Kerima Marangon, 29 anni, di Chioggia; Valeria Naccari, 30, di Chioggia. Tra l’estate e l’autunno dell’anno scorso alcuni componenti della banda erano stati smascherati: chi non era stato individuato, aveva cercato di riorganizzare le fila per continuare a “lavorare” su scala industriale. Creuso, soprattutto, non voleva mollare la presa. E dopo il blitz dei carabinieri al casello di Padova Est, si era accordato con Giuseppe Pippo Azzaro per trovare altri canali di smercio: i due si erano incontrati con Marco Nordio e Stefano Marangon per concordare l’importazione di un carico di 30 chili di marijuana.

giovedì 11 luglio 2013

Conclusa la pulizia della spiaggia

Quasi un mese di lavoro per liberare l’arenile da tonnellate di rifiuti

Si è conclusa la pulizia della spiaggia di Pellestrina, iniziata la prima decade di giugno, a seguito delle mareggiate primaverili che ne avevano compresso la fruibilità. Quasi un mese di lavoro per liberare l’intero arenile dell’isola, oltre 6 chilometri, da qualcosa come circa 500 tonnellate di rifiuti raccolti e avviati allo smaltimento da Veritas per conto del Comune, che ne ha sostenuto i costi, mentre quelli relativi alla pulizia della battigia e dell’intera spiaggia sono stati coperti dal Magistrato alle Acque. Già nei mesi scorsi l’assessorato all’Ambiente aveva avviato altre iniziative per la pulizia del litorale invece del Lido, grazie anche alla fattiva collaborazione dei gestori delle spiagge. «Ringraziamo il Comune e il Magistrato alle Acque per quanto hanno fatto per l’isola», dice Lorenza Vianello dal comitato Tra mare e laguna, «la spiaggia era ridotta veramente male, mentre adesso sembra quasi di essere ai Caraibi. I lavori andavano fatti, non fosse altro per il grave rischio che qualcuno si facesse male. C’era legname e plastica ovunque». Interventi che sono stati più volte sollecitati dal consigliere comunale Alessandro Scarpa Marta. Il Magistrato alle Acque, con l’occasione, ha anche provveduto a rimuovere interamente i resti del relitto greco che erano spuntati dalla sabbia a causa dell’erosione del mare durante le ultime mareggiate, mettendo pienamente in sicurezza la spiaggia. Complessivamente, oltre alle 475 tonnellate di rifiuti vari, sono state rimosse anche 15 tonnellate di ferro che rappresentano quanto rimasto nella sabbia del vecchio relitto della nave greca. (s.b.)

Orsoni sblocca il cantiere Actv a Pellestrina

Lettera riservata al Magistrato alle Acque sul via libera al progetto di trasferimento dall’Arsenale

Orsoni sblocca il trasferimento dei cantieri Actv dall’Arsenale a Pellestrina, nell’area dei cantieri De Poli, che proprio un assessore della sua Giunta, Gianfranco Bettin, titolare dell’Ambiente, aveva contribuito a fermare, scrivendo una lettera alla Commissione di Salvaguardia che doveva votare il progetto del Magistrato alle Acque sulle trasformazioni necessarie nell’area, ricordando che ad esso mancava la Valutazione d’impatto ambientale, andando a toccare anche zone di interesse naturalistico.
A questo punto era stato lo stesso Magistrato alle Acque a fermare il progetto, in attesa di chiarimenti del Comune. Chiarimenti che ora sono arrivati sotto forma di una lettera riservata del sindaco al presidente del Magistrato alle Acque in cui si esprime la volontà del Comune a trasferire il cantiere Actv a Pellestrina, lasciando a disposizione del Consorzio Venezia Nuova le aree ora occupate all’Arsenale. Sarà comunque necessario un passaggio in Regione, ai fini ambientali, prima del definitivo via libera al progetto.
«Io avevo notato con la mia lettera - commenta Bettin - che per quel progetto mancava la Valutazione d’impatto ambientale, secondo me indispensabile anche per evitare successivi, possibili, ricorsi, insistendo il cantiere su un’area di interesse politico. La decisione politica poi spetta al sindaco. anche se personalmente preferirei che l’Actv rimanesse in Arsenale». Era quello che pochi giorni fa nella riunione pubblica sull’Arsenale aveva dichiarato anche il capogruppo del Pd Claudio Borghello, ma si va, evidentemente, in un’altra direzione.
Il progetto presentato dal Magistrato alle Acque prevede non, come inizialmente presentato «scavo e adeguamento ai fini idrogeologici del canale di Pellestrina», ma interventi per la realizzazione di una nuova darsena Actv di fronte all'ex cantiere De Poli, con un collegamento fisso tra cantiere e darsena a la chiusura di quel tratto del canale di Pellestrina.
Non risulta che esso sia stato sottoposto, come dovrebbe essere per aree che rientrano nelle competenze del Palav, il Piano ambientale per la laguna veneta, a Valutazione di impatto ambientale.
Anche i comitati civici di difesa dell'Arsenale bei giorni scorsi avevano espresso la loro contrarietà all'abbandono di Actv del cantiere dell'Arsenale, che cederebbe al Consorzio Venezia Nuova l'uso del bacino di carenaggio più piccolo dei tre dell'Arsenale Nord. Gli altri due, il grande e il medio, sono già in concessione per trent'anni al Consorzio per la manutenzione delle paratoie del Mose.
Enrico Tantucci

venerdì 5 luglio 2013

Pellestrina, cinque medaglie a Lisbona

Il gruppo karate Pellestrina è tornato da Lisbona con numerose medaglie dopo aver partecipato alla Gen Shin Khan World Cup. Alla manifestazione hanno preso parte atleti provenienti da 27 paesi in rappresentanza di tutti i continenti. Gli atleti del gruppo karate Pellestrina, preparati dal maestro Tiziano Carella (7° dan) sono stati chiamati a partecipare dalla federazione italiana e non hanno tradito le attese, riuscendo a raggiungere risultati sorprendenti. In particolare Raffaele Giada ha conquistato la medaglia d’oro nel kumite per la categoria 60-70 chili. Danny Carella è giunto secondo nel kobudo categoria adulti, così come Silvia Briganti nel kata under 20. Sul podio anche gli altri due rappresentanti della spedizione: Simone Giada, terzo nel kumite under 20 80-90 chili e Mattia Menetto, che ha fatto altrettanto tra gli under 20, ma in categoria 60-70 chili. (s.b.)

lunedì 1 luglio 2013

Sagra di Sant'Antonio - 2013


Giovedì 4 luglio
ore 18.00 Apertura chiosco con SPRITZ HOURS
ore 21.00 Serata con i gruppi dell'isola CIVICO 1064 - SPARKLINGS
La cena sarà a base di hot dog, hamburger e super grigliatona di carne, il tutto accompagnato da birra

Venerdì 4 luglio
ore 21.00 Serata ZELIG con Nuzzo e Di Biase
Cena a menu fisso con posti riservati fronte palco. Inizio ore 19.45. Per prenotazioni: Vanni 3382947962. Nicola 3393982170

Sabato 6 luglio
ore 21.00 Serata danzante con l'orchestra Renzo Biondi

Domenica 7 luglio
ore 21.00 Serata danzante con Papaya Show
a seguire ricca lotteria di premi


Ricco stand gastronomico aperto pranzo e cena da giovedì sera