sabato 28 agosto 2010

Ecco la Coppa Città di Venezia


In attesa della pubblicazione del calendario del campionato di Terza
categoria 2010/11 (le iscrizioni si sono chiuse due giorni fa) la
Delegazione Provinciale di Venezia della Figc ha reso noto i gironi e il
programma della Coppa «Città di Venezia». Le date sono il 5, 8 e 12
settembre. Del girone A fanno parte Nuovo San Pietro,
Pellestrina,
Stra Riviera Brenta e Union Sant'Anna , del girone B Borbiago, Marchi
Marano, Vetrego e Zianigo. Questo il dettaglio degli incontri: 1.
giornata (domenica 5 settembre ore 16.30) girone A Nuovo San Pietro-Stra
Riviera Brenta (a
Pellestrina), Union Sant'Anna-Pellestrina
(posticipata al 6 settembre ore 20.30); girone B Vetrego-Borbiago,
Zianigo-Marchi Marano. 2. giornata (mercoledì 8 ore 18.30) gir. A Stra
Riviera Brenta-Union Sant'Anna,
Pellestrina-Nuovo
San Pietro; gir. B Zianigo-Vetrego, Marchi Marano-Borbiago. 3. giornata
(domenica 12 ore 16.30) gir. A Union Sant'Anna-Nuovo San Pietro, Stra
Riviera Brenta-
Pellestrina; gir. B
Vetrego-Marchi Marano, Borbiago-Zianigo. Come per la Delegazione di
Venezia anche quella del Basso Piave procederà nei prossimi giorni a
comunicare i calendari.

«Va sistemato tutto prima dell inverno»

22 agosto 2010

  Ora che l’emergenza è terminata, si attendono i fondi del governo. A
Pellestrina - per la quale il consiglio dei ministri ha dichiarato
lo stato di calamità naturale - arriveranno cinque milioni di
euro fra settembre e ottobre, salvo ritardi. «I fondi devono arrivare
entro l’autunno», dice il consigliere di municipalità di Lido e
Pellestrina Alessandro Scarpa, detto «Marta».  «Le case devono
essere riparate tutte prima dell’inverno», si augura. Il consigliere,
che ha presentato all’amministrazione tre interrogazioni sulla
risoluzione dell’emergenza-tromba d’aria, fa il punto sul palazzetto
dello sport: è la terza volta che viene scoperchiato. «Se si
scoperchia anche la quarta, giuro che vado a Striscia La Notizia -
continua Scarpa - Sollecito il Comune a far sì che questa volta
venga ricostruito in modo stabile, altrimenti i pellestrinotti non
ne potranno mai usufruire e continuiamo a sprecare denaro per
riparazioni precarie». Il presidente della Municipalità del Lido e
Pellestrina, Giorgio Vianello, spiega che per gli impianti sportivi,
gli edifici pubblici e le scuole le assicurazioni hanno già
provveduto ad avviare i lavori e si procede invece con la raccolta delle
singole segnalazioni. Soprattutto nella zona di Portosecco e di
San Pietro in Volta c’è ancora molto da fare. Diverse case non hanno
ancora riparato il tetto, i cantieri Zanon sono un cumulo di
macerie, ci sono muri e cancelli da rimettere in piedi. «Le imprese in
questo periodo hanno lavorato anche al sabato e alla domenica per
fare le prime sistemazioni. Entro fine agosto raccoglieremo tutte
le domande di finanziamento, ora sono quasi 400 - afferma Vianello -
L’importante è mettere al sicuro le abitazioni dei residenti che
al momento non possono permettersi di pagare le ditte. A Pellestrina,
con la crisi occupazionale, molti sono in questa situazione»
Rimane la questione dell’immondizia: «Veritas è stata avvertita della
presenza di materiale ingombrante e in questi giorni dovrebbe
provvedere a portare via i residui - continua Vianello - chiediamo
ai residenti solo un po’ di pazienza». E poi l’eternit da togliere
dalle strade: «L’amministrazione comunale ha già dato disposizione
alle ditte private, preposte allo smaltimento, di procedere non appena
verrà quantificata la mole di materiale da portare via - dichiara
l’assessore comunale ai lavori pubblici Alessandro Maggioni -
Finora il Comune s’è mosso nei tempi previsti e, grazie alla
collaborazione dei vigili, della protezione civile e dei
residenti, tutto procede abbastanza velocemente». (s.z.)



Impalcature ovunque. L'isola vuole risorgere dai guasti del ciclone

22 agosto 2010

di Silvia Zanardi  A Pellestrina è tornato il silenzio. Il silenzio
della laguna piatta, quello triste e sofferto delle gru dei
Cantieri De Poli e quello delle barche dei pescatori immobili, ancorate
alle rive. Ma ai residenti, seduti lungo le calli a «prendere il
fresco», basta nominare la parola «tromba d’aria» per sentire di
nuovo i mattoni crollare, le barche volare a razzo contro i tetti delle
case, le finestre sbattere fino a sbriciolarsi e gli elicotteri
della protezione civile farsi strada fra il vento e la paura degli
abitanti.  E’ passato un mese dalla tempesta del 23 luglio
scorso, una data incisa nei pellestrinotti come l’evento «che non ci
voleva». A Pellestrina, in più, non ci voleva proprio adesso,
perché la crisi della pesca e la chiusura dei cantieri De Poli
hanno messo l’isola in ginocchio, non si sa da quale porta entrerà il
rilancio e non tutti possono pagare le ditte per ripararsi la casa
prima dell’arrivo dei fondi. «Fino a poco tempo fa qui c’erano soldi -
dice Rosolino Zennaro lungo la spiaggia - La gente girava con
belle macchine e trovare case vuote era difficile. I Cantieri avevano
portato tanti operai da fuori, si respirava quel fermento
occupazionale che dava fiducia». Ora, appesi agli scuri di alcune
case ci sono cartelli con scritto «vendesi», spesso ingialliti dal sole.
Molte botteghe di alimentari hanno chiuso perché, da quando c’è
la Coop, tutti vanno là e riempiono i portabagagli. Ma conforta vedere
fiocchi rosa e azzurri attaccati alle porte e le signore che
corrono a casa dalla spiaggia perché altrimenti l’arrosto si
brucia.  Lungo la strada principale - dove passa un autobus ogni
mezz’ora per andare al Lido - e accanto ai cassonetti per
l’immondizia ci sono ancora mattoni, pezzi di tettoie sgangherate, e non
pochi residui di eternit che presto l’amministrazione comunale
provvederà a smaltire. «Vedo ancora un po’ di immondizia in giro -
dice Leonardo Parrinello - ma dicono che verrà portata via.
L’amministrazione comunale è stata comunque molto tempestiva
nell’arginare i danni e fra residenti ci stiamo aiutando molto: aiutarsi
a vicenda è tipico di quest’isola». Accanto al ciarpame
post-tromba d’aria, ogni tanto spuntano vecchi materassi, poltrone, e
oggetti vari. Pare che qualcuno approfitti della mole di rifiuti
ingombranti per liberarsi di cose che non servono più, fra cui
anche il pericoloso eternit. A Portosecco, una delle zone maggiormente
colpite dalla tromba d’aria, è un continuo via vai di cariole,
furgoni, operai al lavoro sulle impalcature. Ma ora si attendono i fondi
del governo: da Roma dovrebbero arrivare 5 milioni. «Speriamo che
arrivino - dice una signora seduta fuori dalla sua casa - Guido
Bertolaso e il sindaco Orsoni ce li hanno promessi». Fra gli
abitanti si respira soddisfazione per il lavoro svolto dai vigili del
fuoco e dalla protezione civile già a poche ore dal disastro. La
Polisportiva Portosecco piange però i suoi 15 kayak tranciati dal
vento, i pedalò che sono volati dall’altra parte della strada, il
pupparino che ha buttato giù il camino della vicina di casa e una
caorlina a cui bisognerà dire addio. I resti di tanta grazia per lo
sport in laguna sono ancora lì, pronti per essere portati via.
«Abbiamo dovuto sospendere la stagione del kayak, un vero peccato -
dice sconsolato il presidente della Polisportiva, Augusto Vianello -
fortunatamente le barche nuove erano al riparo ma quasi tutto il
resto è andato perduto». «L’unica cosa confortante di questa tromba
d’aria - dice infine il vogatore Pierpaolo Vianello - è vedere che
la gente non sta con le mani in mano e dove può mette a posto».



Piante di marijuana nel giardino di casa

22 agosto 2010

Avevano davvero il pollice verde i due residenti di San Pietro in Volta
che i carabinieri della stazione di Pellestrina hanno denunciato,
l’altro giorno, a piede libero, per coltivazione di sostanze
stupefacenti. Le quattro piante che tenevano nel giardino, infatti,
erano arrivate a toccare i due metri d’altezza. Un livello normale
per la canapa indiana adulta, ma che può creare qualche problema di
eccessiva visibilità quando la coltura è illegale. E così è stato
anche per M.S. Di 40 anni, e F.Z. Di 38 anni, conviventi, il cui
giardino è recintato da un muro alto solo un metro e mezzo, circostanza
che faceva spuntare allegramente le riconoscibilissime foglie di
«maria» sopra il muro, alla vista di tutti e, in particolare, dei
carabinieri in servizio di controllo. I militari, quindi, hanno
proceduto alla perquisizione dell’abitazione trovando, oltre ai vasi
contenenti le quattro piante, anche otto grammi di marijuana già
essiccata. E’ questo il secondo sequestro in poco meno di un mese,
di piante di marijuana, effettuato nell’isola di Pellestrina, dai
carabinieri. In precedenza, infatti, era stata sequestrata una
piantagione di canapa indiana, formata da diciassette piante, scoperta
tra le pareti dell’antico forte di Ca’ Roman.
-
(Diego Degan)

La Lipu avvia un censimento notturno


(L.M.) Censimento notturno della Lipu effettuato dal responsabile dell'Oasi LIPU (Lega italiana protezione uccelli) di Cà Roman,
Federico Antinori, ed altri sette soci, per individuare la presenza
dell'assiolo. È stata accertata la presenza di circa venti esemplari di
questo piccolo rapace notturno, in alcune zone chiaramente individuati
con l'ausilio di torce e potenti binocoli. Tale ricerca, relativa
peraltro ad un rapace ancora poco studiato in Italia e particolarmente
significativa in ambito lidense, è stata poi ripetuta per verificare i
dati raccolti.


venerdì 27 agosto 2010

«Istituzioni assenti, pesca in crisi: Pellestrina affonda»

La Municipalità condanna l’inerzia degli enti preposti a disciplinare il settore

Che a Sant’Alvise ci fossero pescatori abusivi o meno, a loro poco
importa. Ciò che conta è difendere l’onorabilità di un’intera categoria.
Da Pellestrina l’indignazione per chi fa "d’ogni erba un fascio" è
davvero tanta. A farsi interprete è il consigliere di municipalità di
Lido e Pellestrina, Teddy Scarpa (Pd).

      «Siamo stufi - dice -
di leggere parole come "abusivi" e "far west". Il Far west lo hanno
creato quelle istituzioni che hanno bloccato la pesca cinque anni fa per
legalizzarla e poi hanno lasciato gli addetti senza un aiuto. Parlo di
Provincia, Regione e Magistrato alle Acque. Enti che hanno preso in giro
centinaia di professionisti, spingendoli sull’orlo della disperazione.
Cinque anni fa le nostre cooperative contavano un migliaio di associati,
oggi sono meno di 500, le barche sono quasi tutte in vendita e molti
non riescono più a pagare il mutuo».

      Il 31 maggio, in una
seduta agitata, la Municipalità approvò una mozione che rammentava alla
Provincia di essersi presa un impegno con i pescatori, articolato in 10
punti "totalmente disattesi", chiedendo di dare "rapida risposta" alle
esigenze della categoria.

      «La risposta è arrivata - conclude
Scarpa - con una lettera in cui la presidente Zaccariotto diceva di aver
fatto tutto. Se questo è dialogo...».

Una nuda "vera" per Giorgione


Una nuda vera accanto alla nuda dipinta. Vittorio Sgarbi l’aveva detto
ieri mattina a Ca’ Giustinian, alla fine della cerimonia di
inaugurazione della Biennale per la ristrutturata Sala delle Colonne,
solo che quasi nessuno l’aveva preso sul serio. Sbagliando. «Sto
pensando a dei "tableaux vivants" per la mostra sul Giorgione che sabato
inaugureremo a Palazzo Grimani - aveva detto Sgarbi - Per "La Vecchia" e
"La Tempesta" non ci sono problemi, per "La Nuda" dovremo stare un po’
attenti». Sorrisetto. Ed era morta là. In realtà, il nuovo
Soprintendente del Polo museale di Venezia aveva in mente già il nome e
il cognome: Vittoria Risi, la pornostar di
Pellestrina
ingaggiata un anno fa come madrina del Carnevale. Sarà lei a esibirsi
in una performance teatrale accanto alla "Nuda" del Giorgione. Nuda,
appunta. Ma non sabato: «Meglio evitare polemiche», dice Sgarbi.
Effettivamente sarebbe stato un polverone: sabato si inaugura la
Biennale di Architettura, c’è la consegna dei premi e tutto sarebbe
passato in secondo piano, "oscurato" dalla genialata di Sgarbi.

     
Ma perché Sgarbi ha contattato la pornostar Vittoria Risi? «Veramente è
stata lei a contattare me - dice il soprintendente - Me l’ha fatta
conoscere il regista veneziano Gianni De Luigi durante una visita a
Forte Marghera. E vedendola ho pensato subito di farle fare "La Nuda":
l’idea era che stesse in una nicchia, vicino all’opera del Giorgione e
accanto anche a "La Vecchia" e a "La Tempesta"». E ha cambiato idea?
«Abbiamo pensato che forse ci sarebbero state delle interpretazioni
malevole legate al mestiere che fa questa giovane donna, infatti De
Luigi aveva in mente di presentarla come la cortigiana Veronica Franco.
Poi ho pensato che era meglio soprassedere, almeno per il giorno
dell’inaugurazione». Ma non per sempre. De Luigi - spiega Sgarbi - ha
avuto l’incarico di curare la regia di una performance teatrale durante
la quale, accanto alle opere del Giorgione, ci saranno dal vivo una
tempesta, una vecchia, una nuda. La pornostar Vittoria Risi farà la
nuda, per la tempesta ci sarà un gruppo di Napoli, per la vecchia si
vedrà: «Mi hanno indicato una modella», dice il soprintendente. La nuda,
cioè Vittoria Risi, dovrebbe avere la pelle simile a quella della donna
raffigurata sulla tela. La data è da stabilire: «Non sarà sabato, forse
il 5 settembre, per la Regata Storica».

      Del resto, con Sgarbi è
vietato stupirsi. Già ieri ha ripetuto che il Grimani è il «palazzo più
sperimentale e più moderno che ci sia a Venezia»: «Finora il palazzo è
sempre rimasto chiuso, si poteva accedere solo su appuntamento, ora da
qualche settimana i portoni sono aperti». E così è nata l’idea della
mostra di Giorgione: «Ho pensato di prendere due piccioni con una fava:
far vedere in modo dignitoso "La Tempesta" e altre opere e al tempo
stesso far vedere l'architettura del palazzo». Poi si sono aggiunti i
"tableaux vivants". E la pornostar.

Pensiline e mezzo sostitutivo

Lunedì 23 agosto 2010

Una proposta presentata alla Municipalità di Lido e Pellestrina da
due consiglieri dell’isola e approvata all’unanimità potrebbe portare a
quella attesa «piccola rivoluzione» dei servizi da e per
Pellestrina e alla risoluzione dei problemi che capitano, ad esempio, in
caso di avaria al ferry-boat in servizio. Nell’ultima riunione di
Municipalità i consiglieri Denny Carella e Natale Vianello hanno
presentato una proposta per modificare il collegamento tra le due
isole: idea approvata all’unanimità e già inviata al Comune per un
confronto con i vertici di Actv, per verificarne la fattibilità. «I
punti toccati sono essenzialmente due», spiega Carella, «e
riguardano le zone di attesa dell’imbarco a Alberoni e Pellestrina e
l’uso del vaporetto sostitutivo in caso di avarie dei ferry in
servizio». Nello specifico, la richiesta dei due consiglieri è
quella di costruire due pensiline ai due approdi delle isole per il
riparo dell’utenza, strutture che potrebbero essere posizionate
tranquillamente nella vasta area antistante l’imbarco: «Agli Alberoni
non è proprio presente, mentre quella a Pellestrina è fin troppo
piccola». Per quanto riguarda, invece, il vaporetto sostitutivo in caso
di problemi ai ferry, la richiesta dei due consiglieri è quella di
spostare il capolinea attuale di Pellestrina, posizionato a San
Piero in Volta, e creare un approdo definitivo anche per questo
ulteriore mezzo nella stessa area di arrivo del ferry di Santa
Maria del Mare: «Questo per evitare ulteriori disagi e spostamenti in
più all’utenza», conclude Carella.
-
(Massimo Tonizzo)


mercoledì 25 agosto 2010

Un ritorno alle origini per Lucio Bisutto


VENEZIA - (C.M.) Un ritorno alle origini per Lucio Bisutto che stasera alle 20.30 torna a cantare a San Pietro in Volta (zona
Cavana), dove è nato e dove già all'età di 14 anni ha cominciato a
suonare la chitarra e a cantare insieme al padre, il famoso «Capitan
Bruno», con il quale si esibiva nelle osterie di Pellestrina, Venezia e
Jesolo. Ad accompagnare l'autore di «Kankara», incisa nel 1993 e
diventata in poco tempo canzone popolarissima, ci sarà Franco Berti. Il
repertorio comprende canzoni della laguna veneta, brani originali e
rivisitazioni. Gli ultimi dischi di Bisutto sono «Dedicato...a..», cd in
omaggio al padre che gli ha insegnato a cantare e a vivere felicemente e
«Barbacheco», contenente dodici canzoni vecchie e nuove. Musica dal
vivo anche a
«El Chioschetto» delle Zattere, dove, a partire
dalle 18.30, si esibiranno i Jocando De Brincadeira. Il gruppo propone
una scaletta che spazia dai brani della tradizione brasiliana al jazz,
all'acoustic funk, il tutto ripreso in chiave d'improvvisazione
giocosa, sagomata dall'interplay tra i suoi componenti.

La scoperta delle isole della laguna di Venezia


Le isole veneziane che tra acqua e cielo racchiudono un fascino
incredibile saranno anche quest’anno meta del programma turistico
culturale del Comitato provinciale dell’Arci del Circolo Il tempo
Rrtrovato.

      San Giorgio Maggiore, Torcello e San Francesco del
deserto saranno visitate domenica 12 settembre. Dopo il trasferimento in
pullman per sottomarina e l’imbarco sulla motonave, si partirà alla
scoperta delle isole della laguna veneziana. Costeggiando le località di
Ca’ Roman,
Pellestrina, San Pietro
Malamocco, si giunge al Lido di Venezia. La navigazione proseguirà verso
San Giorgio Maggiore per la visita alla omonima basilica opera del
Palladio e poi per Torcello, l’isola che si estende tra barene, gheppi e
falasche. Qui chi lo desidera potrà visitare la cattedrale di Santa
Maria Assunta. La sosta per il pranzo è prevista in ristorante a
Torcello. Nel pomeriggio ci sarà il trasferimento a San Francesco del
Deserto conosciuta anche come isola dei cipressi, con giardini e orti
che la rendono un angolo di pace e di silenzio nella lagunaa. La
leggenda narra che il Santo d’Assisi nel 1220 giunse in questo angolo di
paradiso. L’imbarco per il rientro a Sottomarina e da qui in pullman è
previsto per le 18.30.

      Il viaggio in pullman granturismo
prevede le seguenti partenze: Polesella (ore 6.45), Rovigo, piazza Cervi
(ore 7, Villadose (7.10), Ceregnano (7,15), Lama (7.20), Adria, centro
commerciale Il porto (7.40), Rosolina (8). La quota di adesione è di 75
euro per chi deve farsi socio e 70 per i soci.

Due percorsi per le "Tegnue"


Per gli appassionati di immersione è possibile visitare la «Tegnùa Lido» e la «Tegnùa Pellestrina»,
grazie al progetto promosso dall'assessorato all'Ambiente e dalla
Municipalità. Sono infatti state posizionate due boe di segnalazione.
Per ulteriori informazioni è possibile rivolgersi ai Centri informativi
Tegnùe allestiti nel Palazzo del Podestà di Malamocco e nel Piccolo
Museo della Laguna Sud a San Pietro in Volta oppure consultare il sito
www.tegnuevenezia.it

giovedì 19 agosto 2010

Maciarele e gondole in gara per il patrono

 

(t.c) Applausi, incitamenti, biciclette che da terra seguono le competizioni. Per la festa del

patrono, si sono svolte a Portosecco
tre regate, organizzate dal Coordinamento delle associazioni remiere,
maciarele senior e junior su mascarete. Ben 42 sono stati i bambini e i
ragazzini in gara, tutti bandierati per il solo fatto di essere stati
presenti. Junor: Simone Vecchiato e Leonardo Bellemo, Alessio Chiozzotto
e Giacomo Marangon, Veronica Dei Rossi e Filippo Bon, Matteo Marangon e
Giacomo Dalla Puppa, Chiara Marangon e Brian Palmarin, Matteo Natali e
Samuele Kolbe, Elisa Costantini e Elisa Busetto, Demian Maschietto e
Pietro Mezzaroba, Jacopo Vianello e Nicolò Vianello. Senior: Daniele
Zennaro e Manuel Zennaro, Luca Seggi e Riccardo Merlo, Davide Peditto e
Alessandro Vianello, Francesco Ballarin e Marco Zane, Matteo Pagnin e
Filippo Trevisan, Giulia Toffolo e Sara Nazzari, Sara Maurizio e Marta
Bortolozzo, Zuleika Fabris e Linda Doni, Daniel Donati e Maddalena
Ammirati, Pierluigi Cibin e Mattia Scarpa, Luca Lazzarini e Sasha
Salvagno. La terza regata è stata quella delle remiere su gondole:
vincono i vogatori di casa della polisportiva
Portosecco, seguiti da San Piero in Volta, dalla Casteo, dagli Artigiani, dalla Francescana, da Chioggia e dal Cavallino.

I numeri vincenti della lotteria


Ecco i numeri vincenti della lotteria di Portosecco:
1. crociera Msc 1641, 2 tv 1621, 3. telefonino 0273, 4. condizionatore
3128, 5. vetrina in legno 0358; 6. caffetteria Alicia 4114; 7.
specchiera in argento 1843, 8. panchina in ghisa 2759; 9. affetta
verdure 2267; 10. cassettiera in vimini 0375, 11 decoder 3193; 12.
cornice in argento 2293, 13. torta gelato 1219; 14. porta torte 2838, 15
cesta alimentare 0388.

sabato 14 agosto 2010

A Portosecco sagra di S. Stefano


A Portosecco, sull’isola di Pellestrina,
oggi e domani ultimi giorni della sagra di Santo Stefano, organizzata
dall’omonimo comitato. Domani alle 9.30 biciclettata, alle 10,30 messa,
alle 21.30 serata danzante con i Collegium e alle 23,45 lotteria.


giovedì 12 agosto 2010

Pellestrina, montagne di eternit

La tromba d’aria è stata l’occasione sull’isola per smaltire abusivamente tettoie di garage e baracche
Discariche dappertutto, nessuno sa come far portare via neanche i calcinacci e i detriti 


Passata l'emergenza tromba d'aria

spunta l'allarme eternit. Si trova
ovunque, soprattutto abbandonato vicino ad altro materiale. I soliti
furbi, già la sera stessa del disastro, hanno approfittato per buttarlo
fuori delle loro proprietà. Nella confusione nessuno si è accorto di chi
e quando poteva averlo abbandonato in giro. Poi è stato un crescendo.
Ora si trova dappertutto: in località La Mara, dove provvisoriamente,
nell'urgenza, era stato istituito un deposito di ramaglia. Raccolta
quella, è rimasto lì, in bella vista. Vicino ai cassonetti, nella strada
della laguna, mescolato ad altri materiali di risulta. «È uno scempio -
commenta qualche cittadino - hanno approfittato del momento per fare le
pulizie di casa a scapito della salute degli altri». «Sono oramai
trascorsi una ventina di giorni - interviene un altro - ed è ancora lì.
Perché nessuno interviene?». «Invito alla calma» commenta il
presidente
della Municipalità Giorgio Vianello «perché le segnalazioni sono già
partite. È stata girata l'isola in lungo e in largo, e suddivisi i siti
in cui è stata riscontrata la presenza di eternit. Dello smaltimento è
stata incaricata Veritas, che a sua volta si appoggia ad una ditta
specializzata per gli smaltimenti pericolosi. Comunque, insieme
all'assessore Bettin, si è pensato anche, con l'occasione, di far
eliminare nell'isola le tante coperture di magazzini e garage in
eternit, gratuitamente, a spese del comune».

      Molti però si
sentono abbandonati dal Comune anche per i calcinacci e il materiale di
risulta. «Pochi giorni dopo la tromba d'aria - racconta Rossella Favero -
a una richiesta mia e dei residenti del sestier Scarpa, su a chi
consegnare i detriti prodotti dal maltempo, ci fu risposto di aspettare
perchè si attendeva il passaggio di una ditta incaricata dal Comune.
Qualche giorno fa sono ritornata nell'ufficio comunale dell'isola per
avere ulteriori notizie, visto che i calcinacci, anche i miei, sono
ancora in giro, e mi è stato detto che questa operazione l'avrebbe
condotta Veritas. Ma Veritas nega». E così, in alcune zone di
Pellestrina e S.Pietro in Volta, i calcinacci e i detriti sono ancora in
giro.
Nelle abitazioni soggette a restauro questo materiale sarà
smaltito dalla ditta che effettua i lavori, ma per gli altri? «Penso che
a differenza dei primi giorni, dove c'è stata una mobilitazione
generale - continua Favero - siamo un abbandonati. Capisco che è il
periodo delle ferie ma nessuno sa dirci come dobbiamo comportarci e a
chi rivolgerci.

Annalisa Busetto

Portosecco: Da domani a domenica la festa patronale


Da domani a domenica a Portosecco si
svolgerà la tradizionale festa di Santo Stefano, organizzata
dall’omonima associazione. Il programma prevede per domani sera alle 21
una serata danzante con l’orchestra Omar Lambertini, sabato mattina alle
9,30 gara di pesca con lenza per adulti e dalle 21 serata con "Made in
Italy". Domenica mattina la biciclettata alle 9.30, messa alle 10,30
nella solennità dell’Assunzione e alle 21.30 serata con "I collegium",
al termine della quale lotteria a premi. Stand gastronomico nel piazzale
di fronte alla trattoria Memo. Domenica pomeriggio regate alle 15,30 su
mascarete, alle 16,30 maciarele, alle 17.15 donne serie B, alle 18 su
gondole a quattro remi.


Pescherecci per turisti

Il primo "pescaturismo" è già pronto e fioccano le richieste
L’idea è dei due consorzi di promozione



Fino a qualche tempo fa era uno dei tanti pescherecci di Pellestrina,
colpiti dalla crisi del settore. Ora è stato riconvertito nel primo
"pescaturismo", imbarcazione da lavoro adattata alle esigenze del
turismo lagunare. E le prenotazioni cominciano a fioccare. Un destino,
quello del "Rebus" - questo il nome del peschereccio trasformato -, che
potrebbe rappresentare una risposta alle difficoltà occupazionali
dell’isola. Questa almeno è la speranza dei suoi ideatori, il Consorzio
Pellestrina servizi e il Consorzio del Lido, che con i loro rispettivi
presidenti, Angelo Bianchini e Giorgio Galasso, hanno deciso di unire le
loro forze in un nuovo Consorzio promozione Lido-Pellestrina.
L’obiettivo principale resta quello di far conoscere le due isole
all’estero, magari ad un pubblico come quello del nord d’Europa
particolarmente interessato ad un turismo a contatto con la natura.

     
Intanto c’è questa esperienza del pescaturismo. Al primo giro
inaugurale hanno partecipato gli assessori Ugo Bergamo e Renato
Panciera, che hanno dato il loro plauso all’iniziativa. «Il pescaturismo
non porta i turisti soltanto a fare un giro - spiega Galasso - c’è il
proprietario, o una guida, che li indirizza ai vari tipi di pesca, che
mostra loro tutti gli attrezzi necessari. Si pesca, ci si gode il
panorama, e poi vi è la sosta in uno dei locali dell’isola che hanno
aderito all’iniziativa. Sono pacchetti completi, che implicano il lavoro
di più persone e di più attività». Una grossa opportunità per
Pellestrina, ormai da anni in sofferenza per la mancanza di lavoro.
«Vogliamo avere più barche che offrano questo servizio, visto che
iniziano ad arrivare molte prenotazioni - conclude Galasso - ma altri
obiettivi di cui abbiamo discusso con gli assessori, è ottenere un ferry
più capiente per l’isola e magari, con l’Aci servizi, una linea diretta
Fusina-Pellestrina». Intanto, per gennaio, sarà pronto un filmato
sulle due isole da presentare alle ferie del settore.

Annalisa Busetto

Ubriaco ferisce un agente: arrestato

Un quarantunenne di Pellestrina disturbava i clienti del "Pepenero"

SOTTOMARINA - Si ubriaca e importuna i clienti del «Pepenero». Un quarantunenne di Pellestrina,
A.C., è stato arrestato dalla polizia di Chioggia per aver creato
disordini nel conosciutissimo locale all'aperto lungo il lungomare
Adriatico di Sottomarina. L'uomo si trovava lì da solo ed era
visibilmente ubriaco. Tra i clienti fortunatamente c'erano due
poliziotti in borghese che hanno provato a calmare il quarantunenne.
A.C. però ha reagito violentemente tirando calci e pugni in ogni
direzione, ma fortunatamente senza colpire mai nessuno. Gli agenti hanno
così deciso di chiamare a supporto una volante arrivata in pochi
minuti. Il quarantunenne di
Pellestrina è
stato portato in commissariato dove ha continuato ad opporre resistenza.
È stato trovato anche in possesso di un grammo e mezzo di hashish
trovati dagli agenti in una tasca dei pantaloni. Per lui è scattato
l'arresto per violenza e resistenza a pubblico ufficiale. Uno degli
agenti ha anche dovuto far ricorso alle cure del pronto soccorso per le
lesioni riportare durante la colluttazione.
(M.Bio).

martedì 10 agosto 2010

Centrale ad alghe, è già battaglia sul business "verde"

Ca’ Foscari ribatte all’imprenditore di Fossalta di Piave che aveva criticato la sperimentazione a Pellestrina

La centrale ad alghe di Pellestrina, a cui sta lavorando un gruppo di
ricercatori di Ca’ Foscari per conto del Porto, è ancora solo un
progetto. Ma è già battaglia attorno a quello che potrebbe diventare uno
dei business "eco compatibile" del futuro. É dell’altro giorno, come si
ricorderà, l’uscita di un imprenditore di Fossalta di Piave, Francesco
Ranieri, della Algae e Energy, che aveva sollecitato la Regione a
guardare ai progetti della sua azienda, in quanto "più vantaggiosi" dia
quelli di Ca’ Foscari. Ieri, immediata, è arrivata la precisazione dal
professor Giampietro Ravagnan, ordinario a Ca’ Foscari, che sta
coordinando la sperimentazione. Lo studio dei cafoscarini era salito
all’onore delle cronache, sull’onda di un riconoscimento ottenuto da uno
dei ricercatori del gruppo, Guido Bordignon, per la sua permanenza in
Antartico a studiare le alghe. E proprio sul possibile utilizzo di
questi micro-organismi polari, per produrre energia elettrica, si era
soffermato il ricercatore. Particolare che era stato poi usato
criticamente da Ranieri per sollecitare un uso delle alghe "nostrane".
Ebbene, Ravagnan ora precisa che Bordignon è solo il «titolare di un
assegno di ricerca» e che lavora nel dipartimento sotto la sua
direzione; che è vero che le «microalghe antartiche possono essere di
interesse per la produzione in futuro di biocarburanti»; ma che altri
sono i presupposti della sperimentazione in corso, nell’ambito di un
«programma più ampio di autoproduzione di energia con fonti
rinnovabili». In particolare, la centrale ad alghe di Pellestrina, di
prossima realizzazione, servirà da «validazione - continua il professore
- della tecnologia industriale, già operativa in Spagna, alle
condizioni meteo climatiche della laguna di Venezia, con microalghe
tipiche del Mediterraneo». Era stato criticato anche il fatto che la
centrale sarà realizzata in uno spazio messo a disposizione da Veneto
Agricoltura. Ma Ravagnan ribatte che l’uso sarà a pagamento, a carico di
eNave srl, la società appositamente costituita l’anno scorso e di cui
sono soci per il 51% l’Apv investimenti (la finanziaria del Porto) e per
il 49% l’Enalg spa, la società di Roma che già dispone della tecnologia
utilizzata in Spagna.

domenica 8 agosto 2010

«Alghe, il nostro progetto è migliore»

Una società di Fossalta contro la decisione di finanziare l’iniziativa di Polo Sud
Appello di Francesco Ranieri alla Regione: «È la soluzione anche contro la mucillagine»

«Giù le mani dalla

centrale delle alghe di Pellestrina».
     
A parlare è Francesco Ranieri, socio e portavoce della Algae e Energy,
società fondata due anni fa a Fossalta di Piave specializzata nei
settori di agricoltura, ambiente e zootecnia. Ranieri è in polemica con
la decisione di Veneto Agricoltura di finanziare la ricerca di alghe del
Polo Sud per produrre energia, progetto del ricercatore veneziano Guido
Bordignon. Un progetto analogo ma realizzabile con alghe nostrane giace
da oltre un anno nei cassetti del mondo politico locale. L'azienda
fossaltina infatti ha compiuto una ricerca nel campo delle energie
rinnovabili per la quale ora i titolari rivolgono un appello al
presidente della Regione Luca Zaia. «Da oltre un anno- spiega Ranieri -
abbiamo pronto un progetto che consente di produrre biocarburanti con le
alghe. Rispetto a quello presentato da Bordignon e sostenuto
dall'Università di Cà Foscari il nostro progetto presenta dei vantaggi,
essendo stato pensato per l'utilizzo di alghe dei nostri mari con un
trattamento che consente di ricavare energia elettrica attraverso la
produzione di un olio vegetale. Il tutto realizzato con tecnologia
italiana. Si tratta di un'iniziativa senza precedenti e dai contenuti
ambientali fortemente innovativi. Lo stesso impianto, inoltre,
consentirebbe di ridurre le immissioni di anidride carbonica. Per questo
l'idea della centrale alle alghe è venuta a noi per primi. Una volta
ultimata la sperimentazione in laboratorio che ha dato esito positivo
nel gennaio del 2009 ci siamo rivolti a tutti gli enti: Regione Veneto,
Provincia di Venezia e da tutti abbiamo ricevuto risposte negative nel
senso che mancavano i fondi per far partire questa attività. Avevamo
pensato ad una società partecipata con gli enti pubblici, in modo che la
collettività potesse godere anche degli utili ma nessun politico ci ha
dato ascolto. Nei giorni scorsi con stupore e una certa indignazione
abbiamo letto sui quotidiani che Veneto Agricoltura intende finanziare
un progetto analogo con alghe dell'Antartide. Ci chiediamo non senza
stupore anche quali saranno i costi e come mai prima non c'era alcun
finanziamento diponibile. Per partire a noi servirebbero 200mila euro,
per questo rivolgiamo un appello al presidente della Regione Luca Zaia e
a chiunque sia interessato. In base ai nostri studi anche in altri
settori saremmo in grado di migliorare le condizioni dell'ambiente, ad
esempio eliminando il problema della mucillagine che per anni ha
interessato le coste del litorale. Il mondo della politica rivolto
all'imprenditoria parla spesso di necessità di investire e del coraggio
di percorrere delle nuove strade. Noi abbiamo iniziato a farlo,
investendo con entusiasmo e spirito di iniziativa».

      Le porte dei palazzi però, finora, sono rimaste chiuse.

Portosecco: una regata benefica per aiutare la polisportiva


Una regata benefica per aiutare la polisportiva di Portosecco,
dopo la tromba d’aria che ha colpito pesnatemente anche questa società
sportiva. È il progetto a cui sta lavorando l’associazione dei Regatanti
ed il mecenate della voga, Aldo Rosso, già presidente dell’ente
Gondola, peraltro un pò scocciato di aver appreso dalla stampa e non
dalla viva voce del sindaco Orsoni della sua sostituzione all’ente,
malgrado la telefonata definita «deliziosa», ricevuta dal nuovo
presidente Falconi.

      Dopo la tromba d’aria che si è abbattuta su Pellestrina, la Portosecco
è in grave difficoltà, avendo perduto una caorlina ed una decina di
kayak, oltre ai danni alle mascarete. Impressionante il "volo" del
pupparino marron da gara, quello usato da Gianni Valentini e di Tiberio
Sabbadin per la regata di Pellestrina: era adagiato a terra presso la
polisportiva, quando è stato afferrato dalla tromba d’aria e
scaraventato circa duecento metri più in là, tranciando di netto un
comignolo trovato lungo il suo volo. Merito del cantiere comunale alle
Terre Perse e dei lavoratori di Arti aver provveduto a riparare
perfettamente il pupparino, pesantemente danneggiato, giusto in tempo
per la regata. Ma i danni sono stati tanti e la polisportiva ha bisogno
ancora di aiuto. Di qui l’idea della regata.

      T. C.

venerdì 6 agosto 2010

Orsoni: «Aspettiamo i soldi del Governo»


«Gli interventi della Protezione civile sono stati tempestivi, è già
stato dichiarato lo stato di emergenza, ma adesso speriamo che in tempi
altrettanto rapidi arrivino anche i soldi». Così il sindaco Giorgio
Orsoni, che l’altra mattina ha partecipato alla festa della Madonna
dell’Apparizione, a proposito dei danni causati dalla tromba d’aria a
Pellestrina.

      Ieri, intanto, è stata consegnata dagli uomini
della Protezione civile comunale una nuova roulotte a Massimo Scarpa:
l’uomo aveva avuto il caravan dove viveva distrutto dalla tromba d'aria e
sabato scorso si era incatenato a Ca’ Farsetti per chiedere aiuto. Il
nuovo caravan, che era stato promesso dal sindaco, è stato reperito
dagli uffici della Protezione civile, ricondizionato e posizionato in un
sito indicato dalla Municipalità.

mercoledì 4 agosto 2010

Festa dell’Apparizione, oggi gran finale

 



Si concludono oggi, a Pellestrina, i
festeggiamenti per la Madonna dell’Apparizione, con la messa solenne in
Santuario, alle 11, e la regata dei quattro sestieri su caorline, alle
17. Tra le tante iniziative della manifestazione di quest’anno, da
segnalare la marcia non competitiva «Mille passi per Brahim», promossa
dalla federazione italiana Triathlon - sezione
Pellestrina,
in ricordo del bambino di San Pietro in Volta scomparso lo scorso
aprile a causa di un incidente stradale. Vi hanno partecipato tutti i
compagni di classe e della scuola, accompagnati dai genitori e da
qualche insegnante, il presidente della Municipalità, Giorgio Vianello, e
la mamma del piccolo, Luciana Gavagnin. La giornata è continuata con le
gare di Aquatlon Promo e Youth, e con l’Aquatlon classico. Durante la
manifestazione, che ha visto anche il passaggio del sindaco di Padova,
sono stati raccolti fondi destinati alla "Città della speranza", per la
realizzazione del nuovo istituto di ricerca pediatrico oncologico.

Iva agevolata per Pellestrina


Vorrei far presente alle autorità quali Sindaco di Venezia, Consiglieri Comunali, Presidente della Municipalità del Lido e Pellestrina
e Protezione Civile, che in occasione di un evento così drammatico come
quello subito dall’intera isola lo scorso venerdì pomeriggio, oltre
alla richiesta, peraltro già inoltrata, dello stato di calamità naturale
(che non abbiamo certezza sia concesso), gli immobili che hanno subito
ingenti danni, dovrebbero aver diritto all’applicazione agevolata
dell’Iva al 4% sui lavori di ristrutturazione apportati per il
ripristino della sicurezza sia interna che esterna all’immobile in
oggetto.

      Il primo segnale di disponibilità nel semplificare la
burocrazia, lo abbiamo già recepito e consiste nella semplice
comunicazione scritta ai Vigili Urbani per informare dell’occupazione di
suolo pubblico in seguito ad installazione di impalcatura, ma si può
fare ancora molto ed il pellestrinotto che è persona volonterosa e
laboriosa, sicuramente lo merita.

      Molti isolani, hanno da
subito provveduto alla sistemazione anche definitiva della copertura
della loro casa e dei comignoli caduti, perché capaci e competenti,
senza nemmeno presentare domanda di risarcimento al Comune di Venezia:
io credo che, in caso di elargizione di contributo da parte dello Stato,
bisogna tener conto anche di loro.

      Spero sia dato incarico ad
una commissione esterna di controllare ogni singolo caso, per poter
eventualmente "dare le dovute priorità" ad ogni richiesta.

      Roberto Vianello    
     
Pellestrina

martedì 3 agosto 2010

Miracoli quotidiani a Pellestrina colpita dalla tromba d’aria


Pellestrina: Il vero miracolo Caro Direttore, la gente che cammina in
piazza si ferma, guarda la terra smossa lì dov’erano piantati i due
alberi, guarda il pavimento di lastroni lì dove si innalzava lo
stendardo. Poco discosto, vede il cippo con il busto di don Ferruccio:
intatto. La bufera che la settimana scorsa nell’isola di Pellestrina ha
divelto gli alberi e lo stendardo, scoperchiato tetti e rovesciato
camini, non ha smosso di un millimetro il marmo dal quale vigila lo
sguardo sornione del vecchio arciprete, che nel secolo scorso ha tenuto
in mano la parrocchia per un numero indefinito di decenni.

      La
memoria di monsignor Ferruccio Vianello regge, ben oltre il cippo, nella
mente e nel cuore della gente, ma ancor più nell’impronta che egli ha
dato al paese. La sua ferma autorevolezza ha guidato l’attenzione e il
cuore degli abitanti dell’isola a trovare nel santuario della Madonna
dell’Apparizione un centro di unità e una sorgente di energia. In questo
si può riconoscere il vero miracolo della Madonna dell’Apparizione. Le
cronache documentate e garantite dal sigillo vescovile raccontano di una
vecchia signora che, incontrando un ragazzo di nome Natalino, è stata
identificata come la Madonna.

      Venendo in paese nei primi giorni
di agosto che ne segnano la secolare ricorrenza, si ha l’impressione
che l’apparizione permanga. La gente sosta davanti all’immagine della
Madonna come di fronte a una persona amata. L’energia vitale di tanti
uomini e donne trae origine dall’influsso di questa presenza. È questo
il luogo dove i ragazzi sperimentano che la fede non è un apprendimento
mentale o una morale da praticare, ma una presenza da riconoscere; dove i
giovani si riprendono dallo smarrimento di una vita senza proposte;
dove lo sconforto di chi è segnato dal dolore e dal lutto si apre alla
speranza. Dove anche il vuoto dei valori e la crisi economica e
lavorativa, che stringono alla gola persone e famiglie, trovano un punto
di ripresa e di riscatto. C’è un altro fatto caratteristico:
Pellestrina è l’unica località della diocesi di Chioggia dove le
vocazioni sacerdotali e religiose continuano a sbocciare con ritmo
costante. Ad ogni generazione, anzi in ogni giornata in cui sorge il
sole, una ripresa delle attività e un riscatto delle persone trovano
incentivo in un punto del cuore, dal quale rinasce il desiderio e
ritorna la forza della vita. Nell’isola di Pellestrina, continua a
riaccadere, L’Apparizione della Madonna non è solo un fatto della storia
passata, ma un avvenimento del presente.

      Don Angelo
Busetto    
     
Chioggia

lunedì 2 agosto 2010

Trionfo firmato Vignotto

 

Quattordici vittorie alla

regata di Pellestrina. Si arricchisce il
palmares di Rudi e Igor Vignotto (foto), che ieri non hanno avuto rivali
nell’ultima competizione prima della Regata Storica. Anche se mancavano
i loro avversari Ivo Redolfi Tezzat e Giampaolo D’Este, la forza dei
cugini di Sant’Erasmo si è dimostrata appieno, visto che i due hanno
regolato il secondo pupparino di un minuto e 34 secondi. Bertoldini e
Vianello remavano in casa, ma hanno compromesso la regata con
indecisioni nello scegliere il percorso, giungendo a stento quarti.
Peccato per il canarin di Tagliapietra e Rossi, secondo fino al giro del
paleto e poi ostacolato dal rosa di Vignotto-Cristante (un richiamo).
Ottimi Andrea Ortica e Massimo Memo (secondi), Stefano Tagliapietra e
Alessandro De Poli (terzi). Tra le donne, scontata la vittoria di
Luisella Schiavon e Giorgia Ragazzi, mentre un plauso va ad Anna
Campagnari giunta terza in coppia con Debora Scarpa (che ha "tradito"
per questa regata Gloria Rogliani squalificata) e a Vally Zanella,
quarta con Luigina Davanzo. Evidentemente se gallina vecchia fa buon
brodo, vogatrice "anta" arrivano in bandiera, dimostrando che la voga è
l’unico sport dove l’anziano può battere il giovane. Seconde a pieno
merito Maika Busato e Romina Catanzaro. Richiamo per il canarin che
stringe il viola, il quale va a toccare il celeste, poi ritirato.
Infine, tra i giovanissimi, vince la coppia Alvise D’Este e Denis
Zanella.

      CAMPIONI SU PUPPARINI 1.(arancio) Rudi e Igor
Vignotto; 2. (celeste) Andrea Ortica e Massimo Memo; 3. (verde) Stefano
Tagliapietra e Alessandro De Poli; 4. (viola) Andrea Bertoldini e
Martino Vianello; 5. (rosso) Alberto Busetto e Michele Vianello.

     
DONNE SU MASCARETE 1.(verde) Luisella Schiavon e Giorgia Ragazzi; 2.
(rosso) Maika Busato e Romina Catanzaro; 3. (rosa) Anna Campangari e
Debora Scarpa; 4. (canarin) Luigina Davanzo e Vally Zanella.
GIOVANISSIMI SU PUPPARINI 1. (viola) Alvise D’Este e Denis Zanella; 2.
(verde) Federico Busetto e Alvise Nardin; 3. (arancio) Nicola Ballarin e
Andrea Rosada; 4. (canarin) Davide Salvadori e Alessandro Carrettin.

     
Tullio Cardona

Sì allo stato di calamità

Il governo ha accolto le richieste, soddisfatto il sindaco
E un alluvionato si incatena al Comune per avere una casa



Non si sa quando e quanti soldi arriveranno, ma almeno c’è
l’interessamento del Governo: il Consiglio 

dei ministri ha accolto la
richiesta di dichiarazione dello "stato di emergenza" per le eccezionali
avversità atmosferiche che hanno colpito il Friuli e Veneto. «Sono
molto lieto di questa decisione - ha detto il sindaco Giorgio Orsoni -
Questo significa che dobbiamo ritenere che sia stata accolta la nostra
istanza per la dichiarazione dello stato di emergenza presentata per la
tromba d'aria che ha colpito Pellestrina. 

Seguiremo nei prossimi giorni
da vicino e con attenzione l'evolversi della situazione».

      Nel
frattempo il sindaco ha dovuto occuparsi di uno sfollato causa tromba
d’aria: Massimo Scarpa, 42 anni, ieri mattina si è incatenato al portone
di Ca’ Farsetti - bloccando l’accesso a chiunque, consiglieri compresi -
reclamando un alloggio, non


necessariamente una casa: andrebbe
benissimo una roulotte. Scarpa, dopo la separazione della moglie, è
andato a vivere in una casa mobile a Pellestrina che la tromba d’aria
del 23 luglio ha letteralmente squarciato. Passate le prime notti in
macchina, ieri ha deciso di protestare davanti al municipio portandosi
un materasso, i due cani e le catene. A dargli man forte, il padre
Maurizio e mezza Lega: i consiglieri comunali Alberto Mazzonetto e
Giovanni Giusto più il presidente della Municipalità Giorgio Vianello.
«Mio figlio - dice il padre - non può venire a vivere da me, la nostra
casa è già super affollata». Il Comune gli fa offerto una disponibilità
temporanea alla colonia Morosini in attesa che dalla Protezione civile
arrivi una roulotte. «Mio figlio non vuole andare al Lido - ha detto il
padre - Anche il presidente della Municipalità gli ha offerto
temporaneamente ospitalità a casa sua, ma se poi la roulotte non arriva
cosa succede? Vianello si ritrova il problema di mio figlio in casa?».

     
Con una ventina di vigili pronti a intervenire per far sloggiare
l’uomo, alla fine è bastata una stretta di mano tra il sindaco e lo
sfollato: Orsoni - arrivato poco prima delle 15 - ha garantito che
martedì, al massimo mercoledì, ci sarà la roulotte, quindi gli uffici
vedranno la situazione di Scarpa e per queste tre notti ci sarà un letto
alla Morosini. L’uomo ha tolto il materasso e Mazzonetto ha chiesto al
sindaco se per andare alla colonia gli si poteva dare un passaggio con
un motoscafo del Comune.
(al.va).

A Pellestrina la centrale elettrica che funziona ad alghe

Al ricercatore veneziano Guido Bordignon la medaglia del Congresso Usa
Lo studioso due mesi in Antartide a caccia di nuove specie di fitoplancton

      Traguardo ampiamente superato da questo giovane studioso
cafoscarino, invitato dallo Scripps institute di San Diego a partecipare
ad una spedizione di
ricerca al Polo sud. «Sono stato in Antartide dal
18 gennaio al 20 marzo - racconta lo stesso Bordignon - e ho fatto una
serie di campionamenti a caccia di nuove specie di fitoplancton da poter
utilizzare per produrre biocarburanti».

      É il settore di cui si
occupa Bordignon ormai da anni. Con un dottorato in scienze ambientali e
una assegno di ricerca del Fondo sociale europeo, è uno dei giovani
collaboratori del professor Luigi Ravagnan che sta lavorando alla
realizzazione di una centrale ad alghe, nell’isola di
Pellestrina,
con l’obiettivo di produrre tutta l’energia necessaria al Porto di
Venezia, di fatto senza emissioni in atmosfera. Insomma, una
rivoluzione. Assolutamente possibile, assicura Bordignon: «Questi
microrganismi hanno una quantità di grasso duemila volte superiore a
quello della colza, una pianta utilizzata normalmente per i
biocarburanti. L’idea di questa ricerca è che le microalghe presenti in
Antartide, che sono costrette a "lavorare" con molta meno luce, abbiano
un metabolismo accelerato, e siano quindi più produttive». Proprio in
questi giorni, il ricercatore sta analizzando i campioni prelevati
durante la spedizione, con la speranza di trovare qualche specie
utilizzabile non solo per i carburanti: «È stato già dimostrato che le
alghe come carburante sono competitive con il petrolio, se questo ha un
prezzo di 120 dollari al barile - continua l'esperto - per cercare di
aumentarne il valore vorremmo utilizzarle come bioraffineria, ed
estrarne dei prodotti chimici complessi come i flavonoidi».

      Intanto, un primo banco di prova di questa nuova fonte di energia alternativa sarà proprio a Pellestrina,
in un centro di acquacoltura che da settembre comincerà ad ospitare i
bioreattori della nuova centrale ad alghe. Una centrale pilota,
ovviamente, per produrre le prime alghe e verificarne la resa.

     
«I risultati, in questo campo, ci sono già, in Spagna - conclude il
professor Ravagnan -. Si tratta di vedere la resa nell’ambiente
lagunare. A gennaio contiamo di entrare in funzione».

      Roberta Brunetti

Oggi la regata. Assente la coppia D’Este-Tezzat


Oggi è l giorno della regata di Pellestrina. Di scena i giovanissimi su
pupparini, le donne su mascarete, i campioni su pupparini. Fra questi
ultimi, Tiberio Sabbadin e Gianni Valentini dovranno probabilmente
vogare sulla barca "riserva". Il loro pupparino marron, infatti,
ormeggiato a Pellestrina, è stato sollevato dalla tromba d’aria di
venerdì 23 luglio e scaraventato a 200 metri, sfasciandosi.

      I ruoli. Giovanissimi su pupparini a 2 remi
- 1. (bianco) Matteo Zane e Vittorio Bacciolo; 2. (canarin) Davide
Salvadori e Alessandro Carrettin; 3. (viola) Alvise D'Este e Denis
Zanella; 4. (celeste) Mattia Quintavalle e Nicola Trevisan; 5. (rosso)
Nicolò Trabuio e Alvise Finco; 6. (verde) Federico Busetto e Alvise
Nardin; 7. (arancio) Nicola Ballarin e Andrea Rosada; 8. (rosa) Marco
Cristofoletto e Michael Vendraminetto; 9. (marron) Simone Costantini e
Marco Senno; riserva: Marco Dei Rossi e Jacopo Sozzi.

      Donne su mascarete a 2 remi
- 1. (bianco) Margherita Favaretto e Federica Favaretto; 2. (canarin)
Luigina Davanzo e Vally Zanella; 3. (viola) Elena Costantini e
Mariangela Vio; 4. (celeste) Silvia Scaramuzza e Francesca Brotto; 5.
(rosso) Maika Busato e Romina Catanzaro; 6. (verde) Luisella Schiavon e
Giorgia Ragazzi; 7. (arancio) Maela Zancan e Elisabetta Nordio; 8.
(rosa) Anna Campagnari e Debora Scarpa; 9. (marron) Deborah Lonicci e
Marialuisa Amadi; riserva: Giulia Tagliapietra e Erika Zane.

      Campioni su pupparini a 2 remi -
1. (bianco) Roberto Angelin e Fabio Barzaghi; 2. (canarin) Loris
Tagliapietra e Maurizio Rossi; 3. (viola) Andrea Bertoldini e Martino
Vianello; 4. (celeste) Andrea Ortica e Massimo Memo; 5. (rosso) Alberto
Busetto e Michele Vianello; 6. (verde) Stefano Tagliapietra e Alessandro
De Poli; 7. (arancio) Rudi Vignotto e Igor Vignotto; 8. (rosa)
Cristiano Vignotto e Fabrizio Cristante; 9. (marron) Gianni Valentini e
Tiberio Sabbadin; riserva: Alessandro Secco e Giuseppe Barichello.

      Tullio Cardona