giovedì 30 agosto 2012

Pesca abusiva, sequestrate tre barche

Tre imbarcazioni da pesca professionali, armate con rastrelli vibranti, sono state poste sotto sequestro dai militari della sezione operativa di Chioggia del reparto aeronavale della Guardia di Finanza di Venezia per aver svolto attività di pesca abusiva. L’operazione è avvenuta l’altra notte, in laguna sud, nei pressi del canale di Porto Secco dell’isola di Pellestrina. L’unità navale delle Fiamme Gialle si trovava in servizio di pattugliamento a tutela delle risorse biologiche delle acque marine e per contrasto alla pesca abusiva nella laguna e sul litorale veneto. I finanzieri che, sulla base di movimenti sospetti notati nei giorni precedenti, si erano appostati nella zona di Porto Secco, hanno visto, ad una certa ora della notte, le tre imbarcazioni in questione, pronte per l’attività di pesca, che si aggiravano nei canali lagunari. Presumibilmente i pescatori si stavano “guardando attorno” prima di mettere in funzione gli attrezzi vibranti. Tuttavia, tenendo conto dell’ora sospetta per movimentare un’imbarcazione da pesca con quel tipo di attrezzo e riferendosi alle norme del regolamento della Provincia di Venezia, secondo le quali soffermarsi lungo corsi o specchi d’acqua con attrezzi da pesca immediatamente pronti all’uso è considerata comunque attività di pesca, i finanzieri della sezione operativa navale di Chioggia hanno fermato i tre equipaggi e provveduto al sequestro delle imbarcazioni e degli attrezzi. I responsabili delle violazioni contestate saranno segnalati agli uffici competenti della Provincia di Venezia per l’eventuale sospensione delle licenze professionali di pesca e la confisca degli attrezzi utilizzati. Diego Degan

sabato 25 agosto 2012

No al cemento sulla mia isola

Mai come in questo periodo leggo sulla stampa il fatto di Ca’ Roman, la mia isola, così anch’io sento il dovere di esprimere il mio pensiero per il bene di quel verde ancora rimasto. Ai politici di turno dico: non trasformate quel suolo di verde in cemento. Se la maggioranza dei cittadini di Pellestrina è contraria alla costruzione delle villette, perché non volete ascoltarla? Sorge il dubbio che tutto questo venga fatto a scopo di interesse, altrimenti si potrebbe tranquillamente mettere una pietra sopra alla progettazione. Queste villette quale interesse darebbero all’isola se non quella di portare via il verde? Mi rivolgo alle persone elette dai cittadini, che sono in quei posti per tutelare il fabbisogno e l’ambiente: perché non svolgete il vostro compito? La voce del popolo non è forse sovrana? Oppure lo è solo quando fa comodo alla politica? Se così fosse, come può andare d’accordo la cittadinanza con la politica? Ovvio che, in queste condizioni, ci sarà sempre un certo attrito: di sicuro vincerà il più forte fregandosene dei danni causati all’ambiente. Questa gente che comanda, non si rende conto che deve tutelare la natura che è vita? Se noi non diamo la possibilità alle nuove generazioni di vivere bene, come sarà il loro futuro? Perché non si cercano dei mezzi per lanciare un’economia “naturale”, sfruttando la terra e il mare? Quanto verde è stato strappato via per la costruzione del Mose, e per cosa fare? Fermare l’acqua alta per Venezia? Sognatevelo. E vogliamo parlare del canale nuovo, quello dei “petroli” che ha rovinato la laguna? Sappiate che più viene danneggiata la natura peggio sarà per l’uomo, quindi Ca’ Roman lasciatela stare così com’è. Gianfranco Vianello

mercoledì 22 agosto 2012

CA’ ROMAN È una variante non un piano attuativo

Con amara attenzione ho letto gli articoli del 12 e del 14 agosto scorsi relativi al “cemento a Ca’ Roman - Comune a favore” e subito ho ricordato le battaglie che io e Alessandro Scarpa detto Marta abbiamo intrapreso per bloccare il cemento di Ca’ Roman, o almeno ridurlo il più possibile al fine di tutelare il territorio, per difendere gli interessi dei residenti dell’isola di Pellestrina e a tutela dei diritti/doveri dei consiglieri comunali. Un’errata interpretazione da parte della giunta comunale della legge urbanistica ha tolto dalla competenza del consiglio comunale l’approvazione del piano di recupero di Ca’ Roman, obbligando undici consiglieri comunali a richiedere e a ottenere un pubblico dibattito in commissione consiliare e poi in consiglio comunale; ma la maggioranza che governa Venezia (Pd-Udc-Idv-Verdi-Psi-Prc) con l'astensione del Pdl hanno bocciato la modifica richiesta: non urbanizzare la “zona degli orti” ove in base alla scheda urbanistica vigente n. 19 sono consentiti esclusivamente interventi manutentivi sulla vegetazione esistente, e richiedere un parere alla Provincia di Venezia (competente in materia). Sono ancora convinto oggi che trattasi di una variante e non di un piano attuativo e quindi di esclusiva competenza del consiglio comunale. Vista la posizione intransigente della giunta comunale, io e Alessandro Scarpa abbiamo operato per aiutare gli abitanti di Pellestrina. Quindi abbiamo richiesto la concessione del beneficio pubblico in quanto, essendo stata considerata una variante, i costi urbanistici a carico della società proponente sono molto ridotti. In base alla convenzione stipulata dal Comune di Venezia, l’articolo 4 inerente l’esecuzione delle opere di urbanizzazione e specificamente al comma 2 bis prevede che la parte attuatrice si impegna a realizzare cinque opere di urbanizzazione aggiuntive, prevalentemente fuori ambito, funzionali all’accesso al villaggio e alle zone di servizio di Pellestrina, quantificate in preventivo per euro 202.540,00. Siamo per ultimo rimasti meravigliati che sia stato realizzato un pontile a Ca’ Roman dalla ditta attuatrice senza alcuna autorizzazione formale e sostanziale del Magistrato alle Acque, esistendo solo un vecchio nulla osta preventivo a favore dell'Istituto delle Figlie della Carità: che fine ha fatto il pontile, si chiedono i pellestrinotti che per ogni piccola modifica delle loro abitazioni ricevono avvisi giudiziari? Nicola Funari consigliere comunale gruppo misto

martedì 21 agosto 2012

Pellestrina, allarme roghi «Un problema da risolvere»

«A breve riprenderanno le attività istituzionali della Municipalità, e subito sottoporrò all’attenzione dei colleghi il problema incendi che si sta evidenziando a Pellestrina». Il presidente della Municipalità, Giorgio Vianello, vuole vederci chiaro dopo i tre incendi in meno di una settimana che hanno colpito zona La Mara, costringendo i volontari di Protezione civile e i Vigili del fuoco a interventi impegnativi. «Sembra, chiaro, soprattutto nel caso di domenica, che c’è il dolo», aggiunge Vianello, «con i colleghi valuterò quindi se sia il caso di fare un esposto alle forze dell’ordine per cercare di capire cosa sta accadendo in quella zona di Pellestrina». (s.b.)

Stop ai lavori delle villette di Ca’ Roman

di Alberto Vitucci Sospendere la delibera, e dunque l’avvio dei lavori delle villette di Ca’ Roman. In attesa della Valutazione dell’impatto della nuova edificazione sul territorio (Vas). La Direzione Ambiente del Comune ha scritto ieri una lettera all’Urbanistica del Comune e della Regione. Chiedendo «anche ai fini dell’autotutela» la sospensione del procedimento e della delibera in attesa dell’approvazione della Vas regionale. Un brusco stop per il progetto del nuovo insediamento a Ca’ Roman, dove al posto del convento delle Canossiane dovrebbero nascere 84 villette nel bosco, 24 mila metri cubi di nuovi edifici. Il via libera è arrivato dal Consiglio comunale, nonostante le proteste delle associazioni ambientaliste e della Lipu, che gestisce a pochi metri dall’area di progetto uno dei siti di ripopolazione più pregiati d’Europa. Succede che adesso il ministero per l’Ambiente, retto dal «veneziano» Corrado Clini, ha dato ragione a chi sosteneva l’obbligo della Valutazione strategica. Smentendo così la Regione e anche l’Urbanistica comunale, che dicevano il contrario. Così si va profilando un conflitto tra l’assessorato all’Ambiente di Gianfranco Bettin, e l’Urbanistica di Ezio Micelli. nei giorni scorsi Lega Ambiente ha duramente criticato l’operazione, assegnando la maglia nera delle coste italiane di Goletta verde proprio a Ca’ Roman. E adesso l’Ambiente passa al contrattacco. In base alle nuove norme ambientali (la legge 106 del 2011) tutti gli strumenti attuativi dei Piani urbanistici vanno sottoposti alla verifica di Impatto ambientale allargata. Senza quella, non può essere rilasciato alcun permesso. Uno smacco per l’assessorato all’Urbanistica, un punto a favore dell’assessorato all’Ambiente e di Bettin, negli ultimi tempi un pio’ nel mirino delle associazioni per la questione Ca’ Roman. «Ma in questo caso la nostra posizione coincide con quella del coordinamento delle associazioni ambientaliste del Lido», dice l’assessore, «una posizione che risulta rafforzata dall’indirizzo del ministero per l’Ambiente e dal fatto che il governo abbia deciso di impugnare davanti alla Corte costituzionale la norma della Regione Veneto che di fatto esclude l’obbligo della Valutazione per operazioni di questo tipo». Adesso l’intero procedimento dovrà essere sospeso. Per evitare, dopo il conflitto istituzionale tra ministero dell’Ambiente e Regione, anche quello tra due assessorati dello stesso Comune. «Sospendere l’iter della delibera», ha scritto la Direzione Ambiente di Ca’ Farsetti. Altra frenata per un progetto ormai pronto, che fa discutere. Il timore delle associazioni e degli abitanti è che adesso al Lido e a Pellestrina si faccia strada la cementificazione di un luogo naturale unico al mondo, tra mare e laguna. Il progetto Ca’ Roman, con darsena annessa – curato dallo studio Mar – è sul tappeto da qualche anno. In fase di approvazione dal 2010, Ma altri progetti sono in discussione al Lido. Le 32 nuove villette al Forte di Malamocco (Est Capital) E poi le nuove villette agli Alberoni (con darsena) della società dei De Col. Per non parlare del grande insediamento nell’ex Ospedale al Mare (Est Capital) e della darsena di San Nicolò da mille posti barca (Est Capital, Mantovani, Condotte, Fincosit). «Ma per dare il via alle autorizzazioni», ribadiscono a Ca’ Farsetti, «occorre ora aspettare l’esito della Valutazione strategica»

lunedì 20 agosto 2012

Ca’ Roman utilizzato in documenti ufficiali

Il 18 agosto, nella lettera “Più rispetto per il nome storico”, pubblicata sulla Nuova, l’assessore all’Ambiente del Comune di Venezia Gianfranco Bettin sostiene che, per indicare la località a sud di Pellestrina, la grafia storicamente usata è Caroman e non Ca’ Roman. A sostegno di questa tesi cita diverse mappe storiche del 1800 e documenti del Magistrato alle Acque, di cui alcuni abbastanza recenti. In effetti, il termine Ca’ Roman si fa strada dalla metà del ‘900. Oggi, con qualche eccezione, è universalmente utilizzato in documenti ufficiali del Magistrato alle Acque (Nuovi interventi per la salvaguardia di Venezia – 2004), del Comune di Venezia e dello stesso Assessorato all’Ambiente ( Valutazione di incidenza ambientale per il piano di recupero dell’ex colonia di Ca’ Roman – 2011). L’Assessore, quindi, utilizza non un termine sbagliato ma arcaico. Se dovessimo seguire il suo criterio, dovremmo darci da fare per ribattezzare tutta la toponomastica, chiamando, ad esempio “Chioza” (come ai tempi del Sabbadino) l’attuale Chioggia e “Pelestrina” (come indicato nella mappa del Dénaix, 1809-1811) l’attuale Pellestrina. La topologia è come la lingua: cambia nel corso del tempo. A chiudere la questione ci pensa, in ogni caso, l’autorevole Lorenzetti (1926) che chiarisce come Caroman sia la corruzione di Ca’ Romani. La moderna versione è, quindi, quella più fedele al nome originale del sito. Ritengo che, più che su sterili disquisizioni toponomastiche, l’attenzione e il tempo dell’assessore dovrebbero concentrarsi in concrete azioni per tutelare un habitat oggi fortemente minacciato da un progetto di “recupero”. Le occasioni non dovrebbero mancargli.  Federico Antinori

domenica 19 agosto 2012

A riva in barca, raffica di multe

Altra raffica di multe della Capitaneria di Porto contro chi raggiunge in barca la riva della spiaggia di Pellestrina. Ieri pomeriggio i militari sono entrati in azione per l’ennesima volta lungo l’arenile dell’isola, sanzionando tutti i proprietari delle imbarcazioni che avevano violato le norme di legge. Da anni, infatti, sono previsti nelle ordinanze limiti precisi che impongono alle barche di mantenere una distanza dalla riva di 500 metri, fatto salva la presenza di corridoi con boe che portano fino alla riva stessa. Cosa che però a Pellestrina non c’è, e quindi le multe sono state inevitabili. Un aspetto, quello dei controlli, che nel maggio scorso la Capitaneria aveva garantito proprio per evitare incidenti o problemi nelle spiagge libere come quelle di Pellestrina. «È un aspetto che accogliamo con estremo favore, quello delle multe», ha sottolineato ieri il presidente della Municipalità, Giorgio Vianello, sul posto mentre i militari sanzionavano i proprietari delle barche. «Le regole ci sono e vanno rispettate, soprattutto quando si rischia di creare un pericolo». Intanto Veritas ha posizionato numerose boe, su indicazione del Comune, al largo dell’isola, proprio per indicare alle imbarcazioni il limite da non oltrepassare. Un intervento seguito all’interpellanza presentata al sindaco dal consigliere comunale di Pellestrina, Alessandro Scarpa “Marta”. «Ieri si è dimostrato che neppure le boe servono da sole a garantire il rispetto delle regole», ha aggiunto il presidente della Municipalità. (s.b.)

sabato 18 agosto 2012

Ca’ Roman? No, caroman Più rispetto per il nome storico

Il correttore automatico, immagino, ha modificato in una mia lettera alla “Nuova Venezia” pubblicata ieri il nome Caroman, da me utilizzato, in Ca’ Roman, come spesso accade. Preciso che la grafia storicamente usata (ad esempio: mappa del Sabbadino, 1556; Dénaix, 1809-1811; De Bernardi, 1843; Genio Civile Venezia, 1901; Magistrato alle Acque Venezia 1932, 1971, 2003) costantemente riporta la versione Caroman. Non per eccesso d’acribia lo sottolineo, ma la necessaria fedeltà ai luoghi che implica anche il rispetto del loro nome storico. Grazie. Gianfranco Bettin Assessore all'Ambiente

mercoledì 15 agosto 2012

Pellestrina, due incendi in un giorno

Il primo nel pomeriggio, il secondo nella notte, a fuoco zone incolte. Potrebbero essere tutti di origine dolosa

Torna l’incubo incendi a Pellestrina. Due, in meno di mezza giornata, quelli che hanno interessato la medesima area di terreni incolti in zona La Mara. Il primo era stato notato attorno alle 18 di lunedì. A prendere fuoco sono state alcune centinaia di metri quadrati di canneti e sterpaglie su terreno privato. Per domare le fiamme, vigili del fuoco giunti dal comando provinciale di Venezia e volontari della Protezione civile dell’isola hanno lavorato due ore. Il problema si è però riproposto attorno alla mezzanotte, con un nuovo incendio che ha interessato la stessa area, solo a duecento metri circa di distanza. Questa volta il lavoro di pompieri e volontari è stato più complesso e si è prolungato per quattro ore. Il principale disagio è stato legato al buio della notte e ai materiali presenti tra i canneti: lavatrici, cavi di acciaio, rifiuti vari e naturalmente rovi che hanno reso tutto più difficile. Sono stati utilizzati dei gruppi elettrogeni e delle torri con fari per illuminare la zona e cercare nel più breve tempo possibile di domare le fiamme. La Protezione civile ha poi informato Veritas e Insula dell’accaduto, perché il fuoco era arrivato a lambire una centralina di sollevamento delle acque, ma fortunatamente non sono stati registrati danni. Sulla vicenda è intervenuto ieri il presidente della Municipalità Giorgio Vianello. «C’è preoccupazione, è normale, anche se gli incendi hanno interessato terreni di proprietà privata e per fortuna non a ridosso di abitazioni. La situazione è rimasta sempre sotto controllo, ma non trovo normale che questo accada. Non credo che si tratti di autocombustione, piuttosto sospetto che siano atti dolosi. Dispiace anche se non se ne capisce il motivo. Dopo quanto accaduto lo scorso anno, siamo riusciti a far installare due idranti a Pellestrina e altri due speriamo che siano messi a breve a San Pietro In Volta». Il 27 agosto dello scorso anno, un altro rogo, ma molto più esteso, interessò la stessa zona. Non essendoci idranti, i vigili del fuoco non potevano riempire nuovamente le autobotti, e si arrivò anche a chiudere per sicurezza Strada dei Murazzi, dividendo di fatto in due l’isola per ore.

martedì 14 agosto 2012

«Ca’ Roman, Comune a favore»

«Non risulta proprio che tra gli amministratori del Comune di Venezia qualcuno abbia chiesto con forza la Vas, la valutazione ambientale strategica per il Piano di Recupero di Ca' Roman. La deliberazione di giunta che ha approvato il progetto nega anzi la necessità di Vas, con la contro deduzione all'osservazione 2/A del Coordinamento delle associazioni ambientaliste del Lido, che lamentava la mancanza della Vas». Lo scandisce forte e chiaro l’architetto Marco Zanetti - a nome delle associazioni ambientali mobilitate da mesi contro il progetto, bocciato anche dalla Municipalità - in risposta all’assessore all’Ambiente Gianfranco Bettin. Bettin, infatti - nel commentare la “bandiera nera” attribuita da Legambiente al progetto per realizzare accanto all’oasi di Ca’ Roman 42 villette bifamiliari - aveva rivendicato al Comune la richiesta di Vas negata dalla Regione Veneto e ora disposta dal ministero. «Se il ministero dell'Ambiente ha ribadito la necessità di Vas», chiarisce Zanetti, «lo ha fatto proprio sulla base di un quesito del Coordinamento delle associazioni ambientaliste del Lido. Lo stesso Coordinamento ha presentato venerdì 11 agosto una formale istanza di annullamento del piano di recupero alla Provincia di Venezia.La relativa documentazione è pubblicata sul sito www.unaltrolido.com, dove c’è pure la lettera al sindaco e al direttore generale, con invito a prendere misure in autotutela. Se Legambiente ha ritenuto di assegnare la bandiera nera al "cemento di Ca' Roman", sul podio dovrebbero salire ex equo sia la società proprietaria, sia l'amministrazione». (r.d.r.)

Incendio di canneti. Il secondo nella zona

Un incendio ha mandato in fumo ieri pomeriggio canneti e rovi che occupavano alcune centinaia di metri quadrati di terreno in zona La Mara a Pellestrina. A far scattare l’allarme alcuni passanti che hanno chiesto soccorso ai vigili del fuoco segnalando il rogo attorno alle 18. Sul posto sono arrivati cinque volontari della Protezione civile di Pellestrina e una squadra dei vigili del fuoco partita da Venezia e arrivata con un motoscafo. I volontari, con il supporto di una autobotte da 600 litri d’acqua hanno iniziato subito le operazioni da terra, mentre i pompieri che hanno fatto altrettanto usufruendo degli idranti e delle apparecchiature di bordo sul lato laguna. L’intervento non è stato facile, e ha impiegato gli uomini sul campo per oltre due ore. Non si registrano danni a cose o persone, dal momento che le abitazioni dell’area si trovavano comunque a debita distanza. Ora i vigili del fuoco stanno cercando di stabilire la natura del rogo. A insospettire è il fatto che lo scorso anno, il 27 agosto, un altro rogo aveva bruciato canneti sempre nello stesso punto.

domenica 12 agosto 2012

Bandiera nera al cemento di Ca’ Roman

di Roberta De Rossi Dopo averne fregiato nel 2011 il commissario straordinario Spaziante per l’autorizzazione al mega progetto di darsena a San Nicoletto, quest’anno Legambiente pianta la bandiera dei pirati a Ca’ Roman, bocciando l’insediamento turistico che vedrà spuntare 42 villette bifamiliari a ridosso dell’oasi ambientale: questo “l’omaggio” di Legambiente in occasione della presenza di Goletta Verde in laguna, occasione per sondare non solo lo stato di salute del mare lungo i litorali, ma anche quello delle coste, puntando i riflettori «contro la bramosia del ciclo del cemento». «Questo intervento, per quanto legittimo dal punto di vista delle autorizzazioni», commenta Luigi Lazzaro, presidente di Legambiente Veneto, «è un ennesimo attentato all’integrità ecologica del territorio: camuffato da progetto di risanamento e ristrutturazione, comporterebbe inutili colate di nuovo cemento in un’area dove in passato sorgeva una colonia estiva gestita dalle suore Canossiane e ora verte in completo abbandono». Un luogo - si rileva - che ricade nell’ultima area selvaggia della laguna veneta, l’oasi Lipu di Ca’ Roman, in cui trovano asilo 170 specie di uccelli e alcuni insetti unici al mondo, tra cui i coleotteri Phaletia bimaculata e Scarites laevigatus, caratteristici degli ambienti dunali e in via di estinzione. «Tutte le associazioni ambientaliste si sono mobilitare», aggiunge ancora Luigi Lazzaro, «e Legambiente è da sempre contraria a progetti di cementificazione delle coste e non possiamo che puntare il dito contro quest’ennesima violenza su un territorio bello quanto fragile. Il progetto è oggetto di vari ricorsi: se pensato diversamente avrebbe potuto riqualificare la zona. La bandiera nera non è un accusa: vuol essere un monito alla riflessione di proprietà e amministrazione, nel considerare le conseguenze di progetti che non fanno che aggravare le problematiche di consumo di suolo e cementificazione della costa: diciamo un secco no a questo progetto come a quello della darsena degli Alberoni». Nei giorni scorsi, il ministero per l’Ambiente ha indicato per il progetto la necessità di una Valutazione ambientale strategica. «In questo paese c’è la falsa convinzione che con il cemento si faccia sviluppo», commenta l’assessore all’Ambiente, Gianfranco bettin, «il caso di Ca’ Roman è diverso: i progettisti hanno cercato un impatto poco invasivo e il Comune non ha potuto altro che dare prescrizioni, chiedendo però con forza la Vas, che dipende dalla Regione. La vera soluzione sarebbe stata ampliare l’oasi Lipu, ma non dipende da noi. Il rischio peggiore deriverà semmai dalla baracconata indecente della nuova darsena di San Nicoletto, sulla quale dobbiamo vigiliare per l’impatto sull’ambiente». Un caso, quello delle 42 villette, oggetto di interrogazioni del Gruppo misto e denunce delle associazioni ambientaliste, che hanno chiesto alla Provincia la revoca dell’autorizzazione del piano di recupero. Ieri, Libera e Legambiente hanno anche assegnato il Premio Ambiente e Legalità 2012: tra i sette premiati, anche luogotenente Fabio Liborio Lagattolla, comandante del Nucleo operativo ecologico dei carabinieri di Venezia.

venerdì 10 agosto 2012

Notte di San Lorenzo all’oasi della Lipu

Oasi di Ca’ Roman Pellestrina oasi.caroman@lipu.it - 347-4977129 Doppio appuntamento per la notte di San Lorenzo e le stelle cadenti oggi all’oasi Ca’ Roman a Pellestrina, con la Lipu, che gestisce l’oasi, e il Servizio educazione ambientale del Comune, il Circolo Astrofili di Marghera. Alle 20.15 i volontari della Lipu accompagnano in una visita guidata per ascoltare e riconoscere i canti degli uccelli notturni, soprattutto civette, gufi e allocchi, che popolano l’oasi. Alle 22 invece inizia l’osservazione del cielo stellato sotto la guida degli astrofili. La visita si concluderà verso le 23.30 e sarà annullata in caso di pioggia. L’oasi è raggiungibile con la linea 11 Actv da Chioggia e dal Lido.

giovedì 9 agosto 2012

Sagra di Portosecco - 2012



Sabato 11 agosto
ore 17.45 Quadrangolare Pallacanestro in piazza.
ore 21.00 Serata danzante “Happy Days”


Domenica 12 agosto
ore 09.00 Gara di pesca
ore 10.30 Messa Solenne con la partecipazione del coro di San Pietro in Volta.
ore 18.45 Vespro
ore 19.15 Processione accompagnata dalle bande Isolane .
ore 21.30 Serata danzante con l’orchestra ”Serena Valle.”


Martedì 14 agosto
ore 21.00 Serata danzante con “Filadelfia.”


Mercoledì 15 agosto
ore 10.00 Pedalando per i Murazzi
ore 10.30 Santa Messa della Solennità dell’Assunzione di Maria
In collaborazione con il Coordinamento delle remiere, si organizza 4 regate
“Voga alla Veneta”
ore 15.30 Regata su Mascarete “Schile”
ore 16.30 Regata su Mascarete “Maciarele”
ore 17.15 Regata su Mascarete “Senior”
ore 18.00 Regata su Gondole a 4 remi
ore 21.00 Serata danzante con l’orchestra “Spazio Zero Band”
ore 23.45 Lotteria a Premi.



Sarà allestito uno stand gastronomico nelle giornate “11-12- 14- 15 ”, nella piazzola antistante il Ristorante da Memo.

mercoledì 8 agosto 2012

Chioggia protesta per il corso trasferito a Venezia

Su 15 ragazzi di Chioggia e Pellestrina che vorrebbero iscriversi alla quarta classe del corso “Tecnico del mare” dell'istituto Giorgio Cini, solo due sono disposti a trasferirsi a Venezia (i due pellestrinotti, ndr) ma anche loro preferirebbero Chioggia. È il risultato del “sondaggio” che il dirigente scolastico, Gianni Colombo, ha condotto lunedì tra le famiglie dei ragazzi coinvolti e che dovrebbe essere trasmesso all'ufficio scolastico provinciale per sollecitare un ripensamento della programmazione che vuole la quarta classe collocata nella sede veneziana dell'istituto, o niente. Ma, in questa fase “calda” della programmazione scolastica il dirigente dell'ufficio scolastico provinciale, Domenico Martino, «è in ferie» dice l'assessore all'istruzione di Chioggia, Silvia Vianello. «Ma il problema vero», aggiunge, «è che con gli uffici scolastici preposti non siamo mai riusciti a dialogare. Una lettera, firmata da me e dal sindaco Casson, spedita il 25 luglio, all'Ust di Venezia, in cui facevamo presente l'importanza, per una città come Chioggia, della presenza di quel corso d'istruzione e del diritto, per i ragazzi, di completarlo, è rimasta senza risposta, come pure altre proposte alternative che, tramite il dirigente Colombo, erano state prospettate agli uffici scolastici provinciale e regionale. È un comportamento vergognoso, di fronte al quale non staremo certo a guardare». (d.deg.)

martedì 7 agosto 2012

“Apparizione”, festa record

L’edizione 2012 della Festa della Madonna della Apparizione è stata quella dei record. Per il pubblico presente, in primo luogo, con una affluenza che anche nel week end ha visto migliaia di persone partecipare ai riti religiosi in ricordo dell’apparizione che nel 1716 ebbe il piccolo Natalino Scarpa Dei Muti. Una festa che è nella tradizione dell’isola, e che ha visto moltissimi turisti arrivare a Pellestrina anche da Chioggia, con i mezzi Actv di linea 31 spesso pieni. Ma non sono mancati residenti dal Lido e dal centro storico, che hanno voluto assaggiare le specialità culinarie, seguire gli eventi culturali e musicali, fino alla consueta e combattuta regata dei campioni di voga alla veneta. E mentre sull’isola si smontano palchi e stand, già c’è chi guarda molto in là, all’edizione del 2016, quando si festeggeranno i tre secoli di questa festa molto sentita. (s.b.)

In barca fino alla spiaggia raffica di multe sul litorale

Sulle spiagge degli Alberoni, di San Pietro in Volta e di Pellestrina, ma accade anche a Punta Sabbioni, soprattutto nei fine settimana, arrivano le barche, che si avvicinano pericolosamente alla riva con il motore acceso, spesso, nonostante vi siano i bagnanti, si fermano addirittura sul bagnasciuga. Un rischio grave per tutti coloro che stanno in acqua per un bagno:Più volte la situazione è stata segnalata e sabato e domenica scorsi la Guardia costiera ha fatto scattare i controlli con due unità e, in due giorni, sono fioccate ben 42 sanzioni amministrative ad altrettante imbarcazioni perché avevano superato la fascia di sicurezza. In tanti hanno protestato, sostenendo di non essere a conoscenza della norma, altri hanno cercato di convincere gli uomini della Capitaneria di porto che non sarebbe più accaduto, infine altri ancora hanno protestato meno gentilmente. Tutti, però, hanno dovuto sborsare 172 euro per aver violato le norme sulla sicurezza della balneazione, una cifra che di questi tempi è un peso notevole sborsare. La norma, basta leggerla, è chiara: afferma che la navigazione per tutte le imbarcazioni a motore è interdetta entro la fascia dei 500 metri dalla costa. Naturalmente, l’imbarcazione può avvicinarsi alla riva, ma dai 500 metri in poi il motore deve essere spento e l’avvicinamento, facendo grande attenzione, deve avvenire soltanto con i remi. Accade, però, che spesso i remi in barca non ci sono, anche se farebbero parte della dotazione obbligatoria di bordo, altri li hanno ma sono piuttosto corti e utilizzarli comporta un’enorme fatica soprattutto se c’è da percorrere una grande distanza, ci sono poi quelli che proprio non si preoccupano e vanno dritti. Stando agli uomini della Guardia costiera, la maggior parte di coloro che tra sabato e domenica sono stati sanzionati provengono dalla terraferma, sono delle province di Padova e Venezia, della Riviera del Brenta. «I veneziani», spiega uno di quelli che ha operato nel weekend, «frequentano di più la laguna, si mettono dietro l’isola di Poveglia o vanno sul bacan, di fronte all’isola di Sant’Erasmo, mentre chi arriva in spiaggia agli Alberoni o a Pellestrina parte da Chioggia o dalle cavane sulla Riviera». Un tempo, all’esterno della diga degli Alberoni c’era un specie di quadrato con un corridoio fino alla spiaggia, delimitato da numerose boe. Grazie a quelle, la gente sapeva che lì non poteva inoltrarsi a nuotare e le barche potevano avvicinarsi alla riva senza pericolo per chi stava in acqua. Da qualche tempo non c’è più e quindi lungo le due isole, quelle del Lido e di Pellestrina, non c’è uno spazio per chi con la barca voglia raggiungere la spiaggia. Nelle scorse settimane, la Capitaneria di porto ha chiesto al Comune di occuparsene, di ripristinare almeno un corridoio agli Alberoni o a Pellestrina, in modo da permettere alle imbarcazioni di avvicinarsi alla riva, senza rischiare di colpire o addirittura affettare i bagnanti. E senza rischiare di essere «pizzicati» dalla Guardia costiera e di dover pagare una multa piuttosto salata.

lunedì 6 agosto 2012

Trionfo dei Vignotto nella sfida su pupparini

Regata Storica alle porte. Archiviata Pellestrina, si aprono nei prossimi giorni le iscrizioni per le quattro regate della Storica, in programma il 2 settembre. I pupparini dei giovanissimi, le caorline dei sestieri a sei remi, le mascarete donne. E i gondolini dei campioni. Grande attesa per il rientro di Giampaolo D’Este (nove bandiere rosse al suo attivo in Canal Grande) e Ivo Redolfi Tezzat (5). Quest’anno non hanno partecipato ad alcuna regata comunale preferendo concentrarsi sui gondolini. Sarà una sfida appassionante quella con i Vignotto (dieci bandiere rosse), che nella stagione 2012 hanno vinto quasi tutto.(a.v.) di Alberto Vitucci Ancora Vignotto. Rudi e Igor si aggiudicano senza fatica (caldo a parte) anche la regata su pupparini di Pellestrina, ultima prima della Regata Storica. Applausi per loro al traguardo, applausi anche per la sorpresa Luca Quintavalle e Gaetano Bregantin, giunti secondi. Qualche attimo di apprensione per un malore occorso a Tiberio Sabbadin. Il pupparino arancio era al terzo posto, a 150 metri dal traguardo, quando il prviere si è sentito male e ha perso il remo. Immediati i soccorsi e conseguenze per fortuna lievi. Gesto di grande sportività al traguardo da parte dei beniamini locali Andrea Bertoldini e Martino Vianello, giunti terzi per l’abbandono dell’arancio. «La mia bandiera la regalo a Tiberio», ha annunciato Vianello. Fair play che fa ben sperare, in una stagione finora corretta ed esemplare. Grande spettacolo anche ieri nell’isola. Tutti in bici lungo le rive e in barca per seguire le tre regate. Tra le donne ancora un successo di Luisella Schiavon e Giorgia Ragazzi, davanti alle sempre più in forma Silvia Scaramuzza e Debora Scarpa. Per la cronaca, il celeste è stato ieri il colore superfortunato. Tutti e tre gli equipaggi vincitori di campioni, donne e giovanissimi hanno infatti sorteggiato la barca celeste e la corsia 1. Campioni che si preparano alla Storica, dunque. Con un dominio nella stagione 2012 dei cugini di Sant’Erasmo Rudi e Igor Vignotto. Gara senza problemi per loro, che nel 2012 hanno vinto quasi tutte le regate comunali, Redentore e Murano su gondole a un remo (primo e secondo). Tra le donne riecco la Schiavon, a che lei candidata al vincere la Storica sulle mascarete. Grande sorpresa Scaramuzza, un po’ di delusione per il settimo posto di Gloria Rogliani al rientro con la
nuova compagna Romina Cartanzaro. Ottimo il terzo posto di Luigina Davanzo e Elisabetta Nordio. Tra i giovanissimi vittoria netta dei due beniamoni di casa, Nicola Ballarin e Andrea Rosada sul celeste. Dominatori della stagione 2012 favoriti per la Storica di settembre. Un malore per il caldo con intervento dell’ambulanza ma nessuna conseguenza per Simone Costantini, poppiere dell’arancio. Gondole campioni: 1) celeste Rudi e Igor Vignotto; 2) rosa Luca Quintavalle e Gaetano Bregantin; 3) viola Andrea bertoldini e Martino Vianello; 4) rosso Fabio Zane e Alessandro De Poli; 5) canarin Fabio Donà e Luca Ballarin; 6) marron Alberto Garlato e Alessandro De Pol; 7) verde Stefano Tagliapietra e Maurizio Rossi; 8) bianco Roberto Angelin e Fabio Barzahi; ritirato Alessandro secco e Tiberio Sabbadin. Mascarete donne: 1) celeste Luisella Schiavon e Giorgia Ragazzi; 2) marron Silvia Scaramuzza e Debora Scarpa; 3) bianco Luigina Davanzo e Elisabetta Nordio; 4) verde Elena e Valentina Tosi; 5) viola Giulia Tagliapietra e Erika Zane; 6) rosso Nausicaa Cimarosto e Chiara Curto; 7) canarin Gloria Rogliani e Romina Catanzaro; 8) arancio Rossana Scarpa e Giovanna Zennaro; 9) rosa Maria Cristina Vianello e Francesca Brotto. Pupparini giovanissimi: 1) celeste Nicola Ballarin e Andrea Rosada; 2) marron Roberto Ballarin e Davide Vianello; 3) bianco Matteo Zane e Vittorio Bacciolo; 4) canarin Simone Bertotto e Daniele Salvadori.

domenica 5 agosto 2012

Regata di Pellestrina, vittoria senza troppa fatica per i Vignotto nell’ultima competizione prima della regata Storica

Igor e Rudi conquistano la bandiera senza difficoltà (caldo a parte). Tra le donne su mascarete si impongono Luisella Schiavon e Giorgia Ragazzi 

Ancora Vignotto. Applausi per loro all’arrivo nella regata su pupparini di Pellestrina, ultimo appuntamento prima della Regata Storica. Applausi anche per la sorpresa Luca Quintavalle e Gaetano Bregantin, arrivati secondi. Tra i giovanissimi si impongono Nicola Ballarin e Andrea Rosada. Momenti di apprensione per un malore occorso a Tiberio Sabbadin, sul pupparino arancio.
Un bel gesto: Vianello della barca viola, arrivato terzo, dopo il ritiro dell’arancio, decide di regalare la bandiera a Sabbadin.
Si sente male, causa il caldo, anche il poppiere Simone Costantini.
Grande, come sempre, lo spettacolo per l’isola di Pellestrina con tantissima gente sulle rive e pure in bicicletta a seguire le sfide in acqua delle tre regate.

Proteste per la mancanza di guardrail lungo la strada

Coro di proteste, a Pellestrina, per la mancanza dei guardrail lungo la strada che dal terminal Actv di Santa Maria del Mare porta ai centri abitati dell’isola. Da tempo i comitati segnalano la pericolosità della situazione, in particolare per le ore notturne e quando c’è ridotta visibilità. La strada è stretta e ha da una parte la laguna e dall’altra i fossati delle valli da pesca. Un tema che è stato oggetto anche di numerosi interventi a Ca’ Farsetti da parte del consigliere comunale Alessandro Scarpa “Marta”, mentre i residenti hanno inutilmente atteso a lungo che venisse messa in sicurezza la zona, soprattutto nel tratto iniziale a ridosso del terminal Actv del ferry boat di linea 11. «La situazione parla da sola», dice Scarpa, «il timore è sempre quello che possa accadere il peggio, perchè non c’è illuminazione sufficiente, e se si finisce in acqua in caso di incidente, le conseguenze sono facilmente immaginabili». Ma non solo per questo, sull’isola, si protesta in queste ore. Sono rimasti piuttosto perplessi gli aderenti al comitato cittadino Tra mare e laguna, dopo la conclusione dei lavori che hanno portato alla costruzione delle due nuove pensiline dell’autobus vicino le scuole dell’abitato di Pellestrina. «Crediamo sia stato fatto un lavoro troppo esoso», dice Lorenza Vianello dal comitato Tra mare e laguna, «e spese decine di migliaia di euro, da quel che ci risulta, per cementificare quasi una trentina di metri di montone del murazzo per poi avere una pensilina di tre metri soltanto. Forse si sarebbe potuto razionalizzare la spesa per ottenere il medesimo risultato. E rimaniamo sempre con il problema di alcune fermate che hanno la pensilina in favore di vento, e quando piove la gente si bagna sempre». (s.b.)

Oggi la regata su pupparini l’ultima prima della Storica

Ultima regata prima della Storica in Canal grande, oggi, a Pellestrina. Tre gli equipaggi che si presentano con i tempi migliori nelle batterie eliminatorie: i cugini Vignotto, Ciaceti-Sustin e Quintavalle-Bregantino. I campioni partono alle 17.30, prima tocca ai giovanissimi e alle donne. Sfida da non perdere tra Rudi e Igor Vignotto, dominatori della stagione, e l'equipaggio di casa Bertoldini-Vianello. Ecco il ruolo della regata: bianco Roberto Angelin e Fabio Barzaghi; canarin Fabio Donà e Luca Ballarin viola Andrea Bertoldini e Martino Vianello; celeste Rudi e Igor Vignotto; rosso Fabio Zane e Alessandro De Poli; verde Stefano Tagliapietra e Maurizio Rossi; arancio Alessandro Secco e Tiberio Sabbadin; rosa Luca Quintavalle e Gaetano Bregantin; marron Alberto Garlato e Alessandro De Pol. Battaglia annunciata anche tra le donne, con i migliori tempi di Luisella Schiavon e Giorgia Ragazzi con il celeste e la sopresa Luigina Davanzo-Elisabetta Nordio con il bianco. Da tener d'occhio anche l’equipaggio rientrante Gloria Rogliani con Romina Catanzaro con la mascareta canarin.

sabato 4 agosto 2012

Un’isola in festa tra musica e sport per tutti i gusti

Un’isola di grandi tradizioni che fa delle feste di paese un momento aggregativo, unendo gli aspetti religiosi a quelli culturali, il divertimento alla componente della cucina storica del luogo a base di pesce. Pellestrina è anche questo, dove i residenti si uniscono per organizza- re e promuovere gli eventi. Dal mese di giugno, con la festa di Sant’Antonio nel borgo di Pellestrina e quella di San Pietro in Volta, al mese di agosto con la festa della Madonna dell’Apparizione (in corso e che si concluderà questa settimana) a quella di Portosecco in programma dall’11 al 15 di agosto. “E’ un modo straordinario di vivere il territorio”, fa notare il presidente della Municipalità, Giorgio Vianello, “in cui tutti si danno una mano per fare le cose nel modo migliore. Un territorio che esprime le proprie tradizioni nel modo migliore, che vive ancora le processioni religiose con grande forza ed intensità”. Non fosse solo questo, un’isola che in queste occasioni attira moltissimi turisti anche dal centro storico veneziano e da Chioggia, oltre naturalmente ai residenti anche del Lido che da sempre frequentano le feste. E così, se domani a Pellestrina si vivrà la chiusura della festa della Madonna dell’Apparizione con la regata di voga alla veneta dei campioni, la musica e le funzioni religiose, ecco che a ruota è già pronta a partire la festa di Portosecco. Ecco che in campo c’è l’associazione Santo Stefano, la quale ha già definito tutti i dettagli dell’appuntamento. Sabato 11 si comincerà con l’atteso quadrangolare di pallacanestro in piazza in programma dalle 17.45, mentre dalle 21 partiranno le danze nel vero senso della parola con una serata interamente dedicata alla musica, mentre negli stand gastronomici ci sarà spazio per i sapori più delicati della cucina tra-dizionale locale. Domenica 12 dalle 9 gara di pesca, quindi alle 10.30 la messa solenne con il coro di San Pietro in Volta, seguita alle 18.45 dal vespro e un’ora più tardi dalla processione accompagnata dalle bande musicali dell’isola. Dopo un lunedì 13 di riposo, il martedì sarà dedicato la sera ancora ai sapori e alla musica, mentre il giorno di Ferragosto il programma sarà particolarmente ric-co. Dalle 9 pedalata sui Murazzi in bicicletta e alle 10.30 la messa solenne per l’Assunzione. Dalle 15.30 alle 18 si cimenteranno i regatanti con quattro prove su mascarete e gondole a quattro remi. La serata si chiuderà all’insegna del buon cibo, dei balli e della lotteria. “Se devo dire la verità mi rammaricano due cose”, sottolinea il presidente Vianello, “il fatto che a queste ricorrenze i giovani non si cimentano più nel tradizionale palo della cuccagna, e la mancanza di fondi che non vede quasi più lo svolgersi dei fuochi artificiali di chiusura. Ma per dimostrare quanta solidarietà e volontà c’è, la festa di Portosecco andrà in aiuto degli Alberoni ai primi di settembre, per tornare a organizzare dopo moltissimi anni la Sagra del Peocio”.

Scatta la pulizia dell’arenile Veritas al lavoro per un mese

Il Comune ha messo a disposizione 20 mila euro per la pulizia straordinaria dell’arenile di Pellestrina. Dopo i solleciti dei residenti, con in testa il consigliere comunale Alessandro Scarpa “Marta”, i lavori sono stati sbloccati, e già dall’altro ieri sei operatori di Veritas sono entrati in servizio per iniziare la pulizia manuale dell’arenile dell’isola. Saranno invece quattro quelli che garantiranno l’intervento anche nel week end. Il tutto proseguirà per quattro settimane, in modo da garantire il miglior servizio di pulizia. Gli operatori di Veritas potranno contare su di un mezzo per la raccolta e rimozione dei materiali, in particolare legno, ferro, plastica e altri rifiuti trasportati dal mare fino alla riva. «Finalmente siamo riusciti a ottenere questo intervento», commenta il consigliere Scarpa, «del quale ringrazio l’assessore Bettin che ancora una volta si è dimostrato sensibili alla nostra causa. Ora i residenti e i turisti potranno godere di una spiaggia più pulita fino al termine della stagione balneare». (s.b.)