martedì 30 agosto 2011

Pellestrina chiede un tunnel per le auto

Dopo la proposta di alcuni residenti di Pellestrina per realizzare un tunnel ciclopedonale tra Santa Maria del Mare e gli Alberoni, sfruttando le condotte del Mose, lunedì è arrivata in Municipalità e in Consiglio comunale anche una seconda ipotesi: quella di un tunnel per le auto che elimini la linea del ferry boat tra le due isole. Tramontata l’idea di creare un tunnel per le auto alla bocca di porto di San Nicolò promossa da Gianluca Sabbadini del Pdl lidense, quest’ultimo ha portato in Municipalità l’idea del tunnel tra Lido e Pellestrina. Lunedì sera il decentramento, dopo un accesissimo dibattito tra maggioranza e opposizione, ha deciso di convocare una commissione Trasporti sul tema per preparare un documento da sottoporre al sindaco. Contemporaneamente, i consiglieri comunali Costalonga, Locatelli e Zuin (Pdl) hanno anticipato ieri la questione protocollando una interrogazione rivolta al sindaco Orsoni.
 «Il tunnel svilupperebbe con maggior facilità il turismo trasversale delle due isole, poiché raggiungerle sarebbe più agevole - scrivono - senza tener conto dei minori disagi nei trasporti e dell’eliminazione del ferry boat. Chiediamo al sindaco se questa Amministrazione intende valutare in maniera positiva il tunnel come possibile opera di compensazione alla realizzazione del Mose, e se ritenga che tale opera sia importante per il litorale e per lo sviluppo turistico del territorio». Un tema, quello del tunnel, anticipato nel 2003 dalla stessa Actv in ottica di miglioramento dei trasporti tra le due isole. (s.b.)

lunedì 29 agosto 2011

Pellestrina, dopo il rogo gli allarmi

«Serve un piano antincendio per Pellestrina, sabato i pompieri non disponevano di prese d’acqua o idranti dove poter riempire le autobotti». Il presidente della Municipalità Giorgio Vianello lancia un appello al Comune affinché si intervenga celermente per sopperire a una carenza che sabato poteva avere anche diverse conseguenze a Pellestrina, per il rogo che ha bruciato circa diecimila metri quadrati di canneti in terreno demaniale. Vianello ha seguito di persona gli interventi di pompieri e Protezione civile in zona La Mara, quando fiamme alte anche 5-6 metri hanno attaccato pure il montone del Murazzo minacciando la spiaggia. «Le autobotti sono state costrette a rifornirsi nell’abitato di Pellestrina», dice, «perdendo tempo prezioso. Si deve al più presto trovare una soluzione e servono fondi per realizzare una efficiente rete antincendio sull’isola». Poi osserva: «Da settimane chiedevamo che si potessero tagliare quei canneti che invadono la carreggiata, creando problemi alle auto e ai mezzi Actv in transito. Purtroppo non c’è stato modo di trovare fondi e fare l’intervento». Nell’area colpita dalle fiamme sabato pomeriggio sono andati bruciati canneti, legno e sterpaglie, ma i vigili del fuoco - supportati dalla Protezione civile di Pellestrina - hanno trovato anche una discarica abusiva con plastica, ferraglia e eternit. Pare tuttavia che a innescare l’incendio sia stata l’autocombustione. Il terreno era molto secco, le temperature alte e il forte vento di scirocco può aver fatto il resto. (s.b.)

Pellestrina, incendio di sterpaglie ai Murazzi

L’incendio di sterpaglie che aveva fatto intervenire i vigili del fuoco sabato pomeriggio ha mantenuto delle braci sotto la cenere e ieri pomeriggio i vigili del fuoco son dovuti tornare sul posto, ai Murazzi non lontano dagli ex cantieri De Poli, per verificare la situazione una volta per tutte. L’intervento è durato qualche ora, il tempo necessario per la messa in sicurezza della zona ed evitare altre sorprese.

domenica 28 agosto 2011

Pellestrina divisa in due dal fuoco

 Diecimila metri quadrati di canneti andati in fumo nel giro di poche decine di minuti. E l’isola tagliata in due a causa di un furioso incendio sviluppatosi in un’area demaniale a ridosso dei Murazzi, attorno alle 15.30 di ieri e alimentato dal forte vento.

 Pellestrina ha vissuto ancora attimi di paura, questa volta non dovuti al maltempo ma all’autocombustione che pare essere alla base delle fiamme innescatesi in zona La Mara tra San Pietro in Volta e Portosecco. Un’area demaniale molto ampia tra la laguna e la Strada comunale dei Murazzi, l’unica direttrice che collega gli estremi dell’isola di Pellestrina. Qui si trovano canneti con piante molto alte, sterpaglie e legno abbandonato. Spento l’incendio i pompieri hanno trovato i resti di una discarica abusiva, con materie plastiche, ferrose ed eternit. Per fortuna si tratta di un’area disabitata. Nel primo pomeriggio di ieri si era alzato un forte vento di scirocco, e in tutta quella zona il caldo dei giorni precedenti aveva seccato gran parte delle piante. Condizioni ideali per l’autocombustione. Fatto sta che alle 15.34 un residente ha notato il fumo sollevarsi dalla zona e ha chiamato i vigili del fuoco. Dal Lido sono partite due autobotti che però hanno dovuto superare l’ostacolo del ferry boat tra Alberoni e Santa Maria del Mare prima di raggiungere l’area dell’incendio. Da Chioggia altre squadre di pompieri si sono mosse con le imbarcazioni, mentre un rimorchiatore è giunto sul posto anche dal comando di Santa Marta. Mentre i pompieri lidensi attaccavano le fiamme da terra con l’ausilio del personale della Protezione civile di Pellestrina, i colleghi di Chioggia e Santa Marta facevano altrettanto sul fronte lagunare. Il vento ha però accelerato la combustione, tanto che in pochi minuti le fiamme sono arrivate a scavalcare la strada dei Murazzi incendiando l’erba del montone che porta alla spiaggia. Situazione che ha portato al blocco del traffico e dei mezzi pubblici. Decine di metri di prato e alcuni tamerici sono bruciati anche sul murazzo. Dopo un’ora e mezza le fiamme erano spente, non senza difficoltà, perchè nell’area mancavano idranti, quindi le autobotti dovevano fare la spola con l’abitato di Pellestrina per ricaricarsi d’acqua. «C’è mancato poco che si verificasse un altro disastro», commenta il presidente della Municipalità, Giorgio Vianello, «a questo punto si pone il problema degli idranti, chiederò al Comune un incontro. Per fortuna nessuno è rimasto ferito, ma le conseguenze potevano essere ben diverse».

Canneto in fiamme, i pompieri scoprono una discarica abusiva

Attimi di paura ieri pomeriggio a Pellestrina. Il canneto che costeggia la strada, nella zona dei Murazzi non lontano dal cantiere De Poli, ha improvvisamente preso fuoco. Erano da poco trascorse le 15,30 quando è scattato l’allarme. Sul posto si sono precipitate cinque squadre dei vigili del fuoco di Venezia, Lido, Marittima e Chioggia. In quel momento nella zona tirava un forte vento per cui la scia di fuoco si è rapidamente alimentata e per questo motivo tutta la viabilità è stata bloccata in attesa che i pompieri risolvessero il problema. Le fiamme, che si sono sviluppate in una lunghezza di circa 150 metri, sono arrivate a lambire la recinzione di un vecchio deposito di molluschi, da tempo in disuso (il danno, a quanto pare, è limitato ad una parte di questa recinzione).
      I Vigili del fuoco non hanno ancora chiarito come si siano sviluppate le fiamme, ma non è escluso che tutto possa essere partito anche da un semplice mozzicone di sigaretta. Durante l’intervento, poi, è stata rinvenuta anche una discarica di rifiuti contenente eternit, motori dismessi e anche pezzi di un’autovettura. I pompieri, che hanno concluso il lavoro alle 18.30, hanno quindi coperto con un telone la discarica in attesa degli accertamenti dell’Arpav previsti per domani.

Pellestrina, proteste dei residenti «Barche sottoriva pericolose»

Troppe barche sottoriva in spiaggia, e a Pellestrina protestano i residenti stufi di fare il bagno con il pericolo delle eliche e l'acqua sporca di olio o carburante. Il problema si trascina ormai da tempo, e quest'anno gli abitanti - che di certo non vanno in spiaggia al Lido avendola davanti a casa - speravano di veder entrare in vigore il nuovo Piano degli arenili che avrebbe comportato stabilimenti attrezzati e corsie per le barche delimitate, in sicurezza e soprattutto lontano dai bagnanti. «Purtroppo per il terzo anno consecutivo non se n'è venuti a capo, nonostante mozioni e interrogazione approvate all'unanimità in Comune - osserva il consigliere Alessandro Scarpa «Marta» - Ogni giorno, ma soprattutto nei week end, fare il bagno a Pellestrina è un pericolo, per le barche sottoriva, e per la salute visto cosa scaricano i motori. La gente è stufa, anche questa settimana abbiamo chiamato a più riprese la Capitaneria di Porto, e le mamme non si fidano a far fare il bagno ai figli. Ringraziamo l'assessore all'Ambiente Bettin per quanto fatto sul fronte della pulizia dell'arenile nel maggio scorso, ma il problema della sicurezza e dell'inquinamento dovuto alle barche va risolto». (s.b.)

giovedì 25 agosto 2011

Pellestrina, allarme topi derattizzazione in vista

La presenza di topi a Pellestrina fa mobilitare gli abitanti che chiedono un intervento immediato del Comune per evitare eventuali pericoli sanitari. La segnalazione, arrivata tramite il sito Iris, riguarda la zona di Portoseccco a San Pietro in Volta, in prossimità della Carrizzada 16. Sul lato mare, precisamente sul pennello numero sei, gli abitanti della zona negli ultimi giorni avrebbero avvistato un gran numero di topi che, specie nelle ore serali, arrivano fino alle strade confinanti ed ai giardini delle abitazioni, creando problemi e paura, specialmente per la presenza di bambini. Per questo motivo, i residenti di Portosecco hanno richiesto agli uffici del Comune una pronta derattizzazione prima che i topi riescano a raggiungere le abitazioni poste proprio al di là della strada. «La segnalazione - hanno risposto ieri dall’ufficio ambiente - è stata inviata alla ditta incaricata, che organizzerà, al più presto, le opportune verifiche e gli interventi di derattizzazione». (ma.to.)

mercoledì 24 agosto 2011

Loreo corteggia il bomber Ghezzo

(E.M.) «Un buon allenamento, ma c'è ancora tanto da migliorare, soprattutto sotto l'aspetto tecnico tattico. Sono contento perché il gruppo si sta compattando.
      Queste le parole con le quali Silvano Tumiatti commenta il triangolare giocato a Taglio di Po dove il suo Loreo ha battuto la Tagliolese 3-0 (Scaranaro, Socciarelli e Gorda) e fatto 1-1 (Codignola) contro l’Adriese nei tempi regolamentari. Stasera nuovo test a Villanova del Ghebbo alle 20.30 contro la Villanovese e sabato 27 alle in casa alle 17 sfida al La Rocca Monselice (entrambe squadre di categoria inferiore). A Taglio di Po hanno sostenuto un provino quattro ragazzi provenienti da Padova: Andrè Seghetto, Leorato Rodrigo, l'attaccante Festuccia e il sudamericano De Oliveira Lima. Un'altra novità, confermata dal direttore generale Massimo Bovolenta, è il possibile accordo definitivo con l'attaccante di Pellestrina classe ’89 Davide Ghezzo, ex Treviso ed Adriese che intanto ha iniziato questa settimana la preparazione con il gruppo biancoazzurro di Tumiatti.

domenica 21 agosto 2011

Presidente e consiglieri puliscono la pista ciclabile

Visto che la questione della pista ciclabile di Pellestrina non sembra trovare soluzione immediata «dall’alto», sono i locali a muoversi e a darsi da fare di persona per cercare di risolvere almeno i problemi relativi all’accumulo di rami e erba sulla corsia dei Murazzi. Venerdì pomeriggio, in una delle giornate più calde dell’estate, Alessandro «Marta» Scarpa, Consigliere Comunale, il presidente della Municipalità di Lido e Pellestrina Giorgio Vianello e il segretario zonale Udc Vincenzo Vianello hanno deciso di passare dalle parole delle interrogazioni comunali ai fatti.
 Nonostante il periodo di ferie della politica e armati di cesoie, rastrelli, sacchetti per le immondizie e scopettoni, per alcune ore hanno di propria iniziativa ripulito dalle erbacce la pista ciclabile di Pellestrina, rendendone più facilmente agibile alcuni tratti. Alla fine, la temperatura esterna sfiorava i quaranta gradi, ma l’operazione di protesta è perfettamente riuscita. «Visto che il comune non si muove - ha commentato il Consigliere Comunale Scarpa al termine della sua «fatica» - abbiamo deciso di farlo noi. Sappiamo bene che dovrebbe essere compito del Comune effettuare certi lavori di pulizia e manutenzione, ma pensiamo che ognuno debba prendersi le proprie responsabilità. Così, anche se in ferie, per amore della nostra isola ci mettiamo gli arnesi e la faccia in prima persona». (ma.to.)

«Dopo la tromba d’aria il Comune ha dimenticato l’isola»

Caro sindaco,
      il 23 luglio dello scorso anno i camini e i tetti di Pellestrina sono stati devastati e sconquassati dalla tromba d’aria, come mai era accaduto a memoria d’uomo. Allora ho apprezzato il suo accorrere qui, a portarci solidarietà e conforto, e promesse sincere. A distanza di oltre un anno le scrivo per fare alcune considerazioni amare. Non scrivo per lamentare che oggi nessuno parla più di quelle promesse, che quei fondi per aiutarci a ricostruire i tetti e camini non sono mai arrivati (li aveva garantiti anche Bertolaso). Su questo in noi c’è più rassegnazione che amarezza (e forse questo dovrebbe farla allarmare e riflettere).
      Scrivo per farle alcune domande, domande di una cittadina elettrice (che tra l’altro ha creduto in lei). Caro sindaco, perché noi di Pellestrina e San Pietro in Volta dal giorno dopo la tromba d’aria ci siamo rimboccate le maniche, abbiamo raccolto i calcinacci, abbiamo passato l’estate a ricostruire i tetti e i camini, abbiamo tirato fuori i nostri risparmi e alla fine dell’estate avevamo riportato il paese alla normalità? Perché, invece, a distanza di oltre un anno, la copertura del palazzetto dello sport di Portosecco e il tetto della ex scuola ‘Goldoni’ sono uno spettacolo vergognoso e degradante? Perché, sindaco, non avete pensato di darci coraggio, ricostruendo anche voi, fianco a fianco con noi?
      Le piogge stanno facendo marcire le strutture interne del palazzetto, nella scuola ‘Goldoni’ (dove tuttora alcune parti sono agibili, piccolo museo e sala anziani e palestra) non siete stati neppure in grado di aggiustare qualche vetro e il tetto offre uno spettacolo impressionante di disordine, degrado e pericolosità.
      Sì, caro sindaco, io mi vergogno. Mi vergogno con i ‘foresti’, con i ‘turisti’, con i raffinati estimatori di questa meravigliosa isola. In questi mesi la macchina amministrativa del comune di Venezia è stata scossa dal vento delle inchieste, che ha messo a nudo la miseria della corruzione; un sistema che avviluppa in un abbraccio mortale amministrazione e cittadini (ma non tutti!). Perché, sindaco, in questi ultimi mesi, vista la gravità delle inchieste in corso, non avete pensato di dare un segnale forte, di efficienza ed efficacia, e soprattutto onestà, qui da noi? Avreste dimostrato che non tutta la macchina amministrativa è malata. Caro sindaco, io credo che quello che accade qui, in questa piccola isola, sia uguale a quello che su scala diversa accade nel paese; e nonostante tutto io sono convinta che la pubblica amministrazione abbia una parte marcia ma abbia anche una parte sana. La prego, ce la faccia vedere in fretta, qui, alla periferia del territorio il cui governo le è stato affidato.
      Rossella Favero

giovedì 18 agosto 2011

Merletto e modellismo nautico a Pellestrina

Fino al 21 agosto, sarà possibile visitare a Pellestrina, nei locali dell'Acs Murazzo, la mostra «Merletto e modellismo nautico - arte locale».
      L'Acs Murazzo si è costituita come associazione nel 1976, con l'obiettivo di far conoscere la storia e la realtà dell'isola ai più, e di preservare le attività radicate nella tradizione isolana, perchè cultura. Questa mostra è la diimostrazione in sintesi del loro pensiero ed operato. I merletti esposti sono frutto del lavoro delle donne e ragazze dei corsi di merletto, operativi dal 1982, il modellismo nautico, è opera del socio Eugenio Vianello, eccellente esecutore di copie inerenti i natanti caratteristici della laguna. Orario d'apertura: festivi dalle 10.30 alle 12.30, e dalle 20.30 alle 22.30, feriali, dalle 20.30 alle 22.30. (A.Bus.)

Pellestrina, pista per le biciclette invasa dalle piante e dalle erbacce

Erbacce e alberi sulla pista ciclabile di Pellestrina. E i residenti protestano con il Comune. Il consigliere Alessandro Scarpa sollecita un intervento e una messa in sicurezza: «Visto che la pista è stata completata di recente non riusciamo a capire perché non si possa provvedere a una continua pulizia». (ma.to.)

mercoledì 17 agosto 2011

Questa sera a San Pietro in Volta spettacolo di Lucio Bisutto

(a.b.) Stasera, alle 20.30 alla «cavana» di Dei Botta, a S.Pietro in Volta, Lucio Bisutto (chitarra e voce), accompagnato da Franco Berti (corista e voce), Violetta Grecu (mandolino), e Radu Zaplitnii (fisarmonica), si esibirà in uno spettacolo con canzoni della tradizione e del folclore veneziano. È questa l'occasione per Bisutto, di ritornare nei luoghi della sua infanzia, e di ritrovare amici e persone a lui care.
      «Un salto nei ricordi» spiega «anche se l'isola che ho vissuto io era assai diversa». L'ingresso è gratuito.

lunedì 15 agosto 2011

Pellestrina, cento anni di calcio

Il Pellestrina, società di Terza categoria che quest'anno festeggia i cento anni dalla fondazione, vola
«alto», visto che chi ha fatto nascere il calcio in paese è un sacerdote, don Olinto Marella, la cui beatificazione, di fatto già ratificata, verrà ufficializzata urbi et orbi a breve. E' una storia eccezionale di sport e di volontà, vera e non sbandierata come spesso succede oggi, di aiutare chi sta peggio quella del Pellestina, una società sorta in una Pellestrina che attualmente arriva a 3.000 abitanti. Cento anni di storia, mica uno scherzo. 
 Un traguardo celebrato con una premiazione ufficiale della Figc, con i dirigenti pellestrinotti a fianco di quelli del Brescia guidati dal presidente Corioni. Cose che non si dimenticano, per una società che svolge una funzione non solo sportiva in isola. Il Pellestrina, a parte una piccola parentesi tra fine anni Settanta e inizio anni Ottanta, c’è sempre stato, non si è fermato nemmeno dopo la disastrosa alluvione del 4 novembre 1966, quando prima l’eccezionale ondata di maltempo e acqua alta non colpì solo Venezia ma anche, e con forza, Pellestrina e San Pietro in Volta. Se da una parte qualcuno potrà obiettare che il massimo traguardo raggiunto dalla società è stato il campionato di Promozione, traguardo comunque notevole per um centro di appena 3.000 abitanti, dall’altra c’è da dire che il vivaio biancoceleste ha prodotto molti talenti, alcuni dei quali, vedi Adelino Zennaro, Alberto Scalabrin e più recentemente Andrea Boscolo, hanno raggiunto anche il panorama del professionismo. Una grande storia, iniziata per volontà di un prete che guardava avanti, troppo forse per la Chiesa del tempo, tanto da essere sospeso a divinis dal vescovo di Chioggia del 1909. «La vera ricchezza da lasciare è il bene fatto» amava dire don Olinto Marella, pecorella del Signore mansueto e pieno di energie, capace di far nascere oltre che il Pellestrina anche il ricreatorio popolare, la biblioteca ambulante e la prima banda dell’isola. Per questo motivo quest’anno a Pellestrina la società, grazie al lavoro dei volontari, ha organizzato tutta una serie di iniziative non solo per celebrare i 100 anni della squadra di calcio ma anche per ricordare presente e passato di una comunità. E il bello deve ancora arrivare. «Il traguardo dei cento anni ci riempie di orgoglio», racconta infatti l’attuale presidente Teresino a Vianello, «senza dimenticare la beatificazione di don Olinto. A ottobre, tra l’altro, è anche prevista un’udienza papale legata a questo procedimento». Vianello, tra l’altro, ammette che amerebbe inserire il giallo tra i colori sociali, in onore del Vaticano. Restassero il bianco e il celeste, in ogni caso, non sarebbe male: durano da cento anni e sono gli stessi colori della Baviera, la terra da cui Sua Santità Benedetto XVI proviene.
- Maurizio Toso

Oggi la biciclettata lungo i Murazzi

(a.b.) Si terrà stamane a Pellestrina la quindicesima edizione di "Pedalando per i murazzi". La manifestazione, organizzata dall'associazione "Per l'isola", è inserita nel programma dei festeggiamenti per la sagra di S.Stefano. "Pedalando per i murazzi" è una corsa non competitiva, che ha anche lo scopo di far conoscere ed apprezzare ai numerosi turisti che ogni anno vi partecipano, le bellezze naturali del posto. La partenza avverrà alle 10 dal piazzale della chiesa di S.Antonio. Sarà possibile iscriversi sino a poco prima della partenza. All'atto dell'iscrizione sarà consegnata una maglietta ricordo. L'arrivo è previsto in piazza a Portosecco.

domenica 14 agosto 2011

Alla Polisportiva di Portosecco donati tre kayak

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(A.B.) La tromba d'aria del luglio dello scorso anno, li aveva messi in ginocchio: l'edificio che li ospita era stato seriamente danneggiato, e molte imbarcazioni, erano andate distrutte. Ma i soci della Polisportiva Portosecco, non si sono persi d'animo; quello che potevano «risistemare» da soli, lo hanno fatto, il resto lo attendono dal Comune. Per le imbarcazioni lo stesso, qualcosa da soli, ed aiuti esterni. Quest'estate però rischiava di saltare il corso per ragazzi di kayak, perchè erano proprio queste piccole imbarcazioni, ad aver avuto la peggio. Ma i fratelli Falconi della «Sitmar Sub» hanno accolto l'appello dei venti ragazzi della Polisportiva, e hanno donato tre kayak, due singoli e uno a due posti. La cerimonia di consegna è avvenuta nei giorni scorsi, alla presenza dello storico presidente della polisportiva Augusto Vianello, dell'istruttore di kayak Giovanni Scarpa, e di Ferruccio Falconi, presidente della Sitmar Sub. Presente anche, oltre ai soci e ai simpatizzanti, il presidente dell'ente gondola, Nicola Falconi.

Tutti pronti alla prima grande sfida

Gli equipaggi dei giovanissimi che si daranno battaglia

Questi i partecipanti. Schie Gorin Alex - Busetto Daniel; Ballarin Manuel-Busetto davide; Scarpa Samuele-Ghezzo Riccardo; Bortolozzo Camilla-Nazzari Claudia; Bon Silvia-Zane Nicole; Palmarin Samuel-Chiozzotto Tommaso. Maciarele junior Carbone Andrea-Baldin Fabiano; Norrito Juri-Tagliapietra Mattia; Marangon Matteo-Costantini Benedetta; Micozzi Michelangelo- Doro Francesco; Veggis Alessandro-Zecchin Giacomo; Vianello Nicolò-Vianello Jacopo; Bullo Laura-Boscolo Davide; Gorin Federico-Galanti Teresa; Alessandro Bonini-Pietro Mezzaroba; Tagliapietra Matilde-Vio Davide; Bon Filippo-Rossi Anna; Vianello Francesca-Giada Enrico, Zangrando Riccardo-Bertotto Alvise, Moretti Tommaso-Zaniol Matteo
      Maciarele senior: Seggi Luca-Novello Filippo; Kolbe Samuele-Natali Matteo; Tagliapietra Magda-Merlo Riccardo; Chiarato Daniele-Sardaru Vlad; Senigaglia Riccardo-Dalla Puppa Giacomo; Pagnin Matteo-Trevisan Filippo; Zane Marco-Ballarin Francesco; Ditrich Victor-Bortolozzo Marta; Vecchiato Simone-Bellemo Leonardo, Giada Manuel-Giacomini Andrea; Busetto Elisa-Costantini Elisa; Marangon Chiara-Palmarin Brian; Marangon Giacomo-Chiozzotto Alessio; Giovanissime Dei Rossi Veronica-Molin Debora; Toffolo Giulia-Maurizio Sara; Tagliapietra Magda-Scarpa Beatrice.

"Schie", debuttano i mini vogatori

In acqua anche i ragazzi dai 5 ai 10 anni

(r.v.) Sarà una festa della baby-voga, a Portosecco, questo pomeriggio in occasione della sagra di Santo Stefano. Saranno complessivamente 33 gli equipaggi di bambini in gara in tre diverse categorie, per un totale di 66 piccolissimi, maschi e femminile, tra i 5 e i 14 anni, oltre a tre giovanissime su mascarete e alle gondole a quattro remi che vedrà la sfida delle remiere del circuito del Coordinamento.
      Ma l’appuntamento più atteso è per il debutto della categoria "schie" ovvero dei bambini tra i 5 e i 10 anni, con un record di sei equipaggi in gara, che si cimenteranno in una miniregata con partenza alle 16,10 dalla piazza di Portosecco, giro del paleto e arrivo dopo aver percorso circa 400 metri. Una nuova suddivisione per età rispetto alle maciarele visto l’entusiasmo dei bambini molto piccoli e delle loro famiglie, che accorreranno numerose in isola con barche a traino. Allo studio del Coordinamento c’è anche un rialzo dei paioli e un tipo di remo in legno più leggero proprio per limitare lo sforzo di questi campioncini della voga in erba. Addirittura due equipaggi di schie non sono riusciti a partecipare proprio per la difficoltà di trovare attrezzature adatte alla gara. Saranno 14 gli equipaggi della categoria maciarele junior (11-12 anni) con partenza alle 16.30, 13 gli equipaggi delle maciarele senior (regata alle 16.50) che affronteranno un percorso di 700 metri. E sarà una bella occasione in vista delle "selezioni" dei baby vogatori che daranno vita alla miniregata storica come evento collaterale nei tempi morti della manifestazione del remo più attesa della stagione. Con l’occasione sarà anche presentata una maglietta con il logo della categoria, ovvero le schie e le maciarele maschio e femmina. Alle 17.10 la sfida delle giovanissime (tra i 15 e i 17 anni, per dare continuità alle maciarele femmine) in mascareta, alle 17.30 le gondole.

I giornali per posta non arrivano

Caro giornale: è così difficile per le Poste Italiane recapitare i giornali ai cittadini? Sono abbonato a un giornale che mi dovrebbe arrivare ogni giorno esclusa la domenica, ma ultimamente fa difficoltà ad arrivare, perché? È vero che i giorni che non arriva il giornale poi li portano tutti insieme. Non va per niente bene che il servizio vada avanti così. Il 2 agosto ho ricevuto 3 giornali insieme, quelli del 29, 30 e 31 luglio. Avanzo ancora i giornali dal 2 al 7 agosto. Visto che sto parlando delle Poste: o i dirigenti non vengono più ascoltati come prima, oppure non sanno più dirigere bene, o il personale è sempre meno? O sono nuovi del mestiere che non conoscono bene come devono lavorare. Mi reco all’ufficio postale dell’isola ma la sorpresa è che alcuni giorni l’operatore mi dice che ci sono i computer bloccati, non c’è linea per fare le operazioni, oppure stanno lavorando e tutto in un tratto la linea si blocca. Non è colpa degli impiegati, però alle volte non sanno cosa fare neanche loro.
  Gianfranco Vianello   San Pietro in Volta

sabato 13 agosto 2011

Torneo benefico in Austria: vincono gli amatori di Pellestrina

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(a.b.) L’associazione calcio amatori di Pellestrina- San Pietro in Volta ha vinto in Austria un torneo di beneficenza, al quale ha partecipato anche una squadra di S. Donà. Il gruppo di amici è nato qualche mese fa, la presidente è Luciana Gavagnin, mamma di Brahim il bambino investito lo scorso anno.

venerdì 12 agosto 2011

«Mia figlia rischia di perdere l’udito»

Da lunedì è ricoverata in ospedale a Venezia e richia di perdere l’udito per colpa dei fuochi artificiali finiti tra la folla a Pellestrina. Mario Fazio, padre della 20enne coivolta nell’incidente che ha provocato almeno una ventina di feriti, racconta la vicenda. «Probabilmente mia figlia sarà costretta a restare in ospedale altri giorni, ma tutto questo è assurdo - dice - Era assieme al fidanzato davanti alla casa colpita dai razzi, stava tornando verso Malamocco perchè non era interessata allo spettacolo pirotecnico. Si è trovata nel momento sbagliato nella calle in cui è piovuto uno dei fuochi, e questo le è esploso quasi tra i piedi. La calle stretta, e il boato, hanno fatto il resto. A 20 anni, con una vita davanti, rischia di perdere l’udito da un orecchio, ma il timore è che possa perdere anche il lavoro, visto che da poco era stata presa come stagionale, e ora è costretta a stare a casa. Se faremo anche noi denuncia? Certo, ma ora sono più preoccupato per la sua salute». Chi invece si è salvata per miracolo è la figlia di una donna che si trovava proprio davanti il civico 116, dove uno dei razzi ha sfondato una veranda. «Stavamo guardando lo spettacolo - racconta Sabrina - Improvvisamente mio marito ha urlato di portare via la bambina. I fuochi stavano arrivando verso di noi. Non ci sono riuscita. Un amico di mio marito l’ha presa per un braccio e l’ha fatta distendere a terra. Poi si è messo sopra di lei, proteggendola con il suo corpo. Mia figlia ne è uscita illesa, lui aveva invece la maglietta piena di buchi e bruciature. Gli sarò grata per tutta la vita per ciò che ha fatto». (s.b.)

Al via da oggi la sagra di Portosecco

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Non si sono ancora spenti gli echi sulla sagra dell'Apparizione, che in isola ne parte già un'altra. Inizia oggi infatti, la festa di Santo Stefano a Portosecco. Quattro giorni di appuntamenti e divertimento che concluderanno la serie di sagre dell'isola.
      Il calendario: oggi venerdì, alle 17, presso il campo sportivo «Corrado Ballarin», torneo di calcio femminile. Alle 17.45, in piazza, quadrangolare di pallacanestro. Alle 21.30, grande attesa per lo spettacolo di «Carlo e Giorgio», che proporranno, il meglio del loro repertorio. A seguire, musica giovane con i gruppi dell'isola.
      Domani, sabato, alle 9 gara di pesca. Alle 21, serata danzante con il gruppo «Frank David». Domenica alle 10.30 messa solenne presieduta dal vescovo di Chioggia, mons. Adriano Tessarollo.
      Nel pomeriggio, in collaborazione con il Coordinamento delle Remiere, sono state organizzate quattro regate: alle 15.30 regata su «mascarete», alle 16.30 regata su mascarete per la categoria «maciarele», alle 17.15 regata femminile esordienti su mascarete (nella foto un’immagine della passata edizione), alle 18 regata su gondole a quattro remi.
      Alle 18.45 è prevista la recita del vespro con processione accompagnata dalle bande dell'isola, mentre in serata, alle 21.30 ballo con il gruppo «Maurizio Medeo». Lunedì di ferragosto, giornata conclusiva, si inizia alle 9 con la tradizionale biciclettata. Alle 10.30 liturgia nella festa dell'Assunzione. Alle 21 ballo in piazza con i «Papaya», e alle 23.45, lotteria di beneficenza. In tutti e quattro i giorni di festa, funzionerà un chiosco dovre si potranno degustare piatti locali. Tutte le sere anche spritz hour e cicheti.
      Annalisa Busetto

Sagra di Portosecco - 2011

12 - 15 AGOSTO 2011


VENERDI' 12 AGOSTO
17.00 Partita di calcio Femminile ”Campo sportivo Corrado Ballarin”
17.45 Quadrangolare Pallacanestro in piazza.
21.30 Il meglio di Carlo & Giorgio
Seguirà musica dal vivo con i gruppi dell’Isola


SABATO 13 AGOSTO
09,00 Gara di pesca.
21,00 Serata danzante con l’ orchestra “Frank David"


DOMENICA 14 AGOSTO
10.30 Messa Solenne presieduta dal Mons. Adriano Tessarollo, Vescovo di Chioggia, e con la partecipazione del coro di San Pietro in Volta.
In collaborazione con il coordinamento delle remiere, si organizzano 4 regate “Voga alla Veneta”
15.30 Regata su Mascarete
16.30 Regata su Mascarete “Maciarele”
17,15 Regata su Mascarete “Donne serie B”
18.00 Regata su Gondole a 4 remi
18.45 Vespro
19.15 Processione accompagnata dalle bande Isolane .
21.30 Serata danzante con l’orchestra ”Maurizio Medeo.”


LUNEDI' 15 AGOSTO
10.00 Pedalando per i Murazzi
10,30 Santa Messa della Solennità dell’Assunzione di Maria
21.00 Serata danzante con l’orchestra “Papaya”
23.45 Lotteria a Premi.


Sarà allestito uno stand gastronomico nelle giornate “12- 13- 14- 15 ”, nella piazzola antistante il Ristorante da Memo.
Spritz hour per tutte le serate con “cichetti”

giovedì 11 agosto 2011

Ragazza sotto choc: «Ricordo solo un lampo al volto»

(l.m.) «Poteva essere una tragedia, ricordo un forte boato e molta gente che correva da tutte le parti. Cose di questo genere non dovrebbero mai accadere». Così Valentina Fazio, 20 anni, di Malamocco, ancora ricoverata nel suo letto d’ospedale, racconta gli attimi di terrore vissuti domenica sera alla festa di Pellestrina. La giovane si trova in stato di choc e viene giornalmente sottoposta a terapie da parte dei medici che stanno valutando eventuali danni permanenti all’udito. “Di quella sera - racconta la ragazza - ricordo pochissimo, oltre ad una grande paura non ho ancora ben capito che cosa sia successo, ho solo visto un lampo che mi investiva all’altezza del viso. Tra l’altro se lo spettacolo pirotecnico fosse iniziato in orario, e non in anticipo come invece è avvenuto non mi sarei nemmeno trovata in quel posto. Ero per caso sulla riva assieme al mio fidanzato e a un’altra copia di amici, quando sono stata investita dai fuochi artificiali. Dopo la grande paura, Valentina Fazio ha confermato di voler chiedere un risarcimento danni. «I medici - riprende la ragazza ferita - non si sono ancora sbilanciati se quanto è successo procurerà danni permanenti oppure no. Ma è giusto che si mantenga sempre la massima attenzione quando vengono organizzati eventi di questo genere.” Nel frattempo come noto i pontoni da dove sono stati sparati i fuochi rimangono sotto sequestro in attesa che sia portata a termine la perizia tecnica ordinata dall’Autorità giudiziaria.

Causa collettiva per i fuochi sulla folla

«Perchè non è stato possibile interrompere lo spettacolo?»
Un avvocato di Padova che trascorre l’estate in isola raccoglie le denunce
Si preparano a un’azione legale le persone coinvolte nell’incidente di domenica sera a Pellestrina, dove per cause ancora in corso di accertamento sono finiti tra la folla alcuni fuochi d’artificio sparati in occasione della chiusura della festa della Madonna dell’Apparizione. Intanto continuano a migliorare le condizioni dei feriti e dei contusi.
      Qualcuno ha presentato denuncia ai carabinieri, altri si sono affidati all'avvocato penalista Paola Boldrin del foro di Padova. L'avvocato, spesso in isola perchè possiede una casa, domenica sera ha vissuto tutta la situazione in prima persona, insieme alla sua famiglia.
692.jpg       «Come tutti mi sono seduta sulla panchina ad ammirare lo spettacolo - racconta - nei primi 10 minuti è filato tutto liscio, poi, i razzi hanno iniziato ad arrivare verso la gente ed è scoppiato il finimondo. Io sono stata sbalzata dal posto in cui ero seduta e buttata a terra. In quei momenti ho pensato a due cose, con l'esplosione: alla guerra e alle folle dello stadio con il panico. C'erano migliaia di persone quella sera, centinaia in quel punto, e tutti chiedevano a gran voce, dopo lo scoppio del primo fuoco tra la folla, che venisse fermato lo spettacolo. Ma la risposta è stata negativa. Tutto è continuato, ma la gente era terrorizzata, perchè non capiva se doveva aspettarsi dell'altro. Quando è finito, i molti ancora presenti, ed eravamo tutti lì vicini, hanno espresso la volontà di presentare una querela. Ed essendo anch'io parte in causa, ho proposto, con libertà, di intervenire. La cosa molto grave, quella sera, è che la gente non si è sentita né sicura né rassicurata, e ciò ha alimentato il panico. Ho visto persone anziane cadere a terra, un uomo prendere la moglie, in gravidanza avanzata, e spingerla a forza dento una casa, per la paura che potesse succederle qualcosa. E poi, è possibile che in un caso di emergenza come quello non ci sia la possibilità di bloccare le esplosioni? Ho molta stima e rispetto - continua - per il lavoro dei volontari del Comitato, ma chi dà le autorizzazioni per certi spettacoli, controlla i luoghi e i mezzi dove e su cui vengono eseguiti? Quella sera poi, coloro che tornavano dal distretto sanitario, per problemi diversi, non avevano nessun referto. Sicuramente la confusione ha complicato le cose, ma deve necessariamente essere richiesto e consegnato. Ecco, per tutto questo ritengo sia importante andare avanti con un'azione legale. Qualcuno mi ha già contattato, altri, presumibilmente lo faranno. Io sarò in isola nel fine settimana». Rimangono stazionarie le condizioni della signora ottantenne, ricoverata al Civile da domenica notte, mentre ieri è stata ricoverata una ragazza con problemi all'udito che si sono acuiti con il passare dei giorni. Molti hanno dovuto effettuare visite specialistiche. 

Razzi impazziti a Pellestrina la procura della Repubblica apre l’inchiesta per lesioni

La Procura ha aperto un’indagine sui fuochi d’artificio finiti tra gli spettatori di Pellestrina domenica sera. La segnalazione è già sul tavolo del pubblico ministero di Venezia Carlotta Franceschetti, il reato ipotizzato è quello di lesioni colpose.
 Per ora, formalmente non ci sono indagati, ma è evidente che se responsabilità vi saranno peseranno sul titolare della «Martarello srl» di Arquà Polesine e sul responsabile della ditta che domenica ha posizionato le chiatte e i tubi di lancio per lo spettacolo pirotecnico che da decenni ormai si tiene in occasione della festa della Madonna dell’Assunta la prima domenica di agosto. I feriti sono stati una ventina, di cui quattro hanno dovuto ricorrere agli interventi dei sanitari dell’ospedale veneziano, mentre per gli altri sono bastate le cure prestate da medici e infermieri del Pronto soccorso che si trova nell’isola.
 L’inchiesta penale proseguirà indipendentemente dai risarcimenti che l’assicurazione della ditta polesana avrà saldato o meno: necessaria, comunque, una condizione, che coloro che sono rimasti feriti - in realtà ne basta anche uno soltanto - presentino denuncia per lesioni, visto che nessuno è stato ferito gravemente e che lelesioni lieve son preseguibili solo a querela di parte. Comunque, i carabinieri della stazione dell’isola hanno già inviato una prima e breve relazione sull’accaduto al magistrato di turno nella giornata successiva ai fatti, quella di lunedì scorso.
 La Procura presumibilmente incaricherà un perito di compiere una consulenza tecnica per capire cosa possa essere accaduto alle 00.40 di domenica notte, quando tre razzi sono finiti contro le case e in mezzo alla gente assiepata sulla riva per seguire lo spettacolo pirotecnico. Tante le voci che si sono rincorse in queste ore: da un tubo di lancio sistemato male, o che comunque si è spostato, al vento che avrebbe allentato gli ormeggi facendo spostare anche di poco la chiatta. Di sicuro, è che i tre razzi si sono diretti contro gli spettatori. Comune, è presto per tirare anche le prime conclusioni che spetteranno ai tecnici nominati dalla Procura. (g.c.)

mercoledì 10 agosto 2011

Già disposta una perizia tecnica

I carabinieri hanno aperto un’indagine, al momento si pensa ad un guasto tecnico ai tubi di lancio

620.jpg   I pontoni usati per lo spettacolo pirotecnico della festa di Pellestrina posti sotto sequestro dall’Autorità Giudiziaria. All’indomani dell’incidente tecnico che ha rovinato i festeggiamenti della festa della Madonna dell’Apparizione sono scattati i primi provvedimenti per accertare eventuali responsabilità su quanto accaduto. E già stata disposta una perizia tecnica che sarà effettuata nei prossimi giorni per stabilire se quanto accaduto sia stato causato da qualche difetto delle strutture oppure sia conseguenza di un errore o negligenza umana. Sulla base della relazione elaborata dai Carabinieri di Pellestrina, che già domenica sera avevano effettuato meticolosi accertamenti, è stata aperta una indagine. Al momento l’ipotesi più probabile rimane quella di un guasto tecnico ad uno dei tubi di lancio che ha poi sparato i fuochi in direzione errata e soprattutto ad altezza delle persone che dalla riva stavano assistendo allo spettacolo pirotecnico. Anche i vigili hanno effettuato accertamenti. Il Comitato promotore dei Festeggiamenti rimane in attesa per poi verificare se vi siano gli estremi per chiedere risarcimenti danni. Oltre alle conseguenze per i feriti, vi è stato anche un danno d’immagine per la festa, uno degli appuntamenti più sentiti nell’isola di Pellestrina, seguito da migliaia di persone. Intanto a lenire l’amarezza in isola è arrivata la buona notizia che tutti i feriti stanno bene e sono in via di ripresa. Il parroco don Pierangelo si era comunque attivato, subito dopo l’incidente, per soccorrere i feriti e seguire i loro familiari. Tra un mese sarà depositata la perizia e si potranno trarre le dovute conseguenze. Sono tredici i feriti che hanno lamentato conseguenze mentre il sopralluogo degli artificieri ha confermato fin da domenica notte che non vi è più alcun problema di pubblica incolumità.
      Lorenzo Mayer

E tra i residenti c’è chi non vuole la festa nella piazza

608.jpg (A.B.) «Non vi sono novità» commenta Don Pierangelo Laurenti, arciprete della chiesa di Ognissanti e presidente del Comitato Festeggiamenti che ha organizzato la festa. «lunedì sera sono andato a trovare Ivan Pagan, il ragazzo che ha subito un intervento chirurgico, e l'ho visto abbastanza sereno. Spero che questo clima di tensione e paura si stemperi presto e vengano accertate le eventuali responsabilità». L'accaduto ha rinfocolato la polemica che vuole una parte di popolazione contraria alla realizzazione della festa dell'Apparizione nella piazza Ognissanti. Fino a qualche anno fa infatti, i festeggiamenti, sacri e profani, erano tutti sul piazzale del santuario. Poi per ragioni di sicurezza, la festa popolare è stata spostata ad ognissanti, più capiente e con più vie d'uscita, mentre nel Santuario sono continuati gli appuntamenti religiosi.

Paura e rabbia tra la gente «I bimbi sono sconvolti»

604.jpg «Poteva essere veramente una tragedia» : questa è l'opinione comune dei pellestrinotti, all'indomani dello scoppio di alcuni fuochi d'artificio tra la popolazione. La sera di domenica, a mezzanotte in punto, è iniziato lo spettacolo pirotecnico a conclusione della festa della Madonna dell'Apparizione. Una ricorrenza assai sentita, ed erano veramente in tanti, assiepati in quella zona di pochi metri, nelle vicinanze della piazza Ognissanti, per godersi lo spettacolo. Ma lo spettacolo si è trasformato ben presto in terrore, poichè alcuni fuochi d'artificio, forse per un errore di ormeggio di una delle due chiatte, sono partiti anzichè in direzione laguna, ad altezza d'uomo. «È accaduto tutto in pochi istanti - dice Vanni Scarpa - che in quel momento sono stati comunque infiniti. Ho visto, come tutti i presenti, il lancio dal tubo, e l'ordigno che arrivava nella mia direzione, in mezzo a centinaia di persone. Botti, fumo e fuoco, e le gambe che si muovono senza comandarle. Devi correre, devi metterti in salvo. È stato il pensiero di tutti, correre, nel panico più totale. Soltanto dopo pochi minuti ho realizzato che, l'esplosione era avvenuta nelle vicinanze dell'abitazione di una mia anziana parente, e sono ritornato a controllare, ma fortunatamente era già stata soccorsa». La signora in questione è Paola Padoan, 83enne, è stata ricoverata all'ospedale Civile di Venezia. La signora che era dentro casa, con due sorelle, è stata raggiunta parzialmente da un botto, ed ha riportato lesioni ai timpani, ustioni al braccio sinistro, e una ferita simile a quelle da arma da fuoco, sul braccio destro. Anche Ivan Pagan, 34 anni, è stato ferito in modo serio. Insieme alla Padoan è stato portato al Civile, dove è stato sottoposto ad un microintervento al volto, per una ferita da scoppio, ed ha riportato pure una perforazione della membrana timpanica sinistra con ipoacusia bilaterale. È stato dimesso nella serata del lunedì. In tutto i feriti sono 13 e alcuni si sono recati al punto di primo soccorso dell'isola la notte stessa, qualcuno ieri.
      «Sembrava un incubo; urla, lamenti, bambini che piangevano. Un genitore dallo spavento si è lanciato in acqua con il figlioletto in braccio. Scene di terrore - aggiunge Giacomo Vianello - per fortuna, con un tempismo perfetto, sono intervenuti i carabinieri, che si trovavano nel posto per un controllo, comune, sulla festa». E qui hanno cercato di riportare un attimo di calma e di controllo, mettendo in sicurezza la zona, allertando i soccorsi e cercando di far cessare lo spettacolo, che, come si sa, è avviato automaticamente a distanza. Il passo successivo è stato quello di disporre il sequestro delle chiatte e di avviare gli accertamenti sul perchè dell'avvenuto e sulle responsabilità. Allo stato attuale sono ancora poche le denunce effettuate dalle «vittime» ai carabinieri, perchè durante l'accaduto, era presente un avvocato di Padova, giunto in isola per godersi la festa. Lo stesso, che si è trovato coinvolto, si è fatto promotore per un'azione penale e risarcitoria comune. «Non ho visto come è successo ma subito dopo - commenta Teresino Vianello presidente dell'US Pellestrina - si poteva vedere la paura, il terrore sui volti della gente, soprattutto nei bambini». Dispiaciuti e vicini alla popolazione, il consigliere comunale Alessandro Scarpa Marta e il presidente della Municipalità Giorgio Vianello, entrambi isolani. «Ringrazio di cuore chi ha fatto scudo con il proprio corpo al mio bambino - è il commento di una giovane isolana lasciato su un blog - se non ci fosse stato lui, non saprei come sarebbe andata a finire».

Passeggiata notturna nell’oasi della Lipu

(L.M.) Notte sotto le stelle questa sera - nel giorno di San Lorenzo - anche nell'oasi di Ca' Roman a Pellestrina. Torna così il tradizionale appuntamento che la Lipu-BirdLife Italia organizza per ammirare le stelle cadenti nella famosa notte di San Lorenzo. Otto oasi e riserve della Lipu organizzeranno infatti visite guidate, anche con esperti astrofili, per vivere l’emozione della notte più spettacolare dell’anno. Grazie alla lontananza dall'inquinamento luminoso, le oasi e le riserve della Lipu rappresentano un luogo ideale per osservare le stelle. E il 10 agosto sarà un’occasione imperdibile: la Terra, come ci spiegano gli astrofili, taglierà l'orbita di una vecchia cometa e i suoi frammenti penetreranno nell'atmosfera dando luogo a scie luminose, dette appunto stelle cadenti.
      Il ritrovo veneziano è fissato per le ore 20.15 all’approdo di Ca’ Roman, per la visita all'oasi e l’ascolto dei canti degli uccelli notturni. Alle 22 seguirà l’osservazione del cielo con la collaborazione del circolo astrofili "Ruggieri" di Mestre. Gli organizzatori, per l’occasione, consigliano ai partecipanti abiti e scarpe comodi, repellente per zanzare, acqua e torcia. La partecipazione è gratuita; informazioni al 3497464016.

«Sembrava di trovarsi in guerra»

«Ringrazio pubblicamente il carabiniere che mi ha sollevato e tolto dalla strada mentre, sanguinante, ero sull’asfalto con la gente che fuggiva e mi calpestava». Ci tiene particolarmente, Graziano Moreno Vianello, a rimarcare questo aspetto degli istanti da incubo che ha vissuto domenica notte, dopo essere stato colpito dal fuoco artificiale mentre si trovava in riva della laguna a Pellestrina. Vianello è uno degli spettatori della Festa della Madonna dell’Apparizione rimasti feriti, e ricorda: «Avevamo passato la serata in compagnia e, come tutti, stavamo aspettando lo spettacolo pirotecnico. Ci siamo messi sul lungo laguna a mezzanotte e mezza, davanti al canale, in prima fila dove si poteva vedere meglio. Ero con la moglie, mio fratello e alcuni amici. Davanti avevamo un peschereccio ormeggiato, e in lontananza si vedevano le chiatte per i fuochi. Una decina di minuti dopo l’inizio dei lanci, ho visto alcuni fuochi sparati di lato sulla destra in acqua, poi sono iniziati quelli sul lato sinistro. E qui è stato il disastro». Il racconto di Vianello diventa concitato mentre ricostruisce le fasi salienti dell’incidente. «Ho visto i razzi arrivarci addosso. Uno mi ha sfiorato e ho sentito il fragore della combustione mentre era in volo e lo spostamento d’aria. Neppure un istante dopo mi son ritrovato per terra, in stato confusionale, con la testa insanguinata e le orecchie tramortite dallo scoppio. Mia moglie era sotto choc. Mia figlia, che era sulla terrazza di una casa vicina, mi ha visto ed era terrorizzata. Poi un carabiniere mi ha sollevato e soccorso. Potevo rimanere schiacciato dalla folla. Gli devo molto». Ma poteva anche andare peggio. «So che un altro fuoco è finito nella calle vicina, mentre uno è stato deviato dal peschereccio davanti a noi - prosegue Vianello - Un’esperienza terribile, ma i soccorsi sono stati velocissimi ed efficaci. C’erano centinaia di persone davanti alla zona della chiesa e delle case accanto, quello era il cuore della festa e il luogo migliore per seguire i fuochi artificiali. Poteva succedere una tragedia, ci è andata bene. Ora, capisco cosa deve provare la gente che si trova in guerra - conclude - Il botto dell’esplosione del fuoco artificiale è stato impressionante. La casa che è stata colpita era appena tre-quattro metri dietro di noi. A ferirmi deve essere stato un pezzo del fuoco rimbalzato contro la mia testa dopo lo scoppio». La moglie Marta ricorda: «E’ stata una cosa allucinante. Siamo sconvolti e alla sera, andando a dormire, ancora rivedo quella scena, mia figlia che piange riconoscendo il padre a terra ferito e le urla della gente. Non sarà facile superare lo choc, per tutti noi che eravamo lì». (s.b.)

«Fuochi», i feriti fanno denuncia

Sono già numerose le denunce dei feriti alla Festa della Madonna dell’Apparizione e presentate alla stazione dei carabinieri di Pellestrina. Il giorno dopo la grande paura dei fuochi artificiali finiti in mezzo alla gente, sull’isola tiene banco il tema della sicurezza e la volontà di avere un risarcimento danni per l’accaduto. A spazzare via invece ogni dubbio, sulla possibile presenza di altri fuochi inesplosi sulle due chiatte poste sotto sequestro in laguna davanti all’isola, ci hanno pensato ieri i militari dell’Arma. Le chiatte sono al sicuro e i residenti possono stare tranquilli. Ora non resta quindi che attendere la perizia tecnica per capire cosa possa essere accaduto alle 00.40 di domenica notte, quando tre razzi sono finiti contro le case e in mezzo alla gente assiepata per seguire lo spettacolo pirotecnico. Tante le voci che si sono rincorse in queste ore: da un tubo di lancio messo male, al vento che avrebbe allentato gli ormeggi facendo spostare la chiatta. Di sicuro, è presto per tirare conclusioni che spetteranno ai tecnici nominati dalla Procura. Intanto, ieri mattina c’è stato un contatto tra il parroco don Pierangelo Laurenti, responsabile dell’organizzazione della festa, e la ditta Martorello Srl di Arquà Polesine responsabile dello spettacolo pirotecnico. «Hanno confermato di aver già informato la loro assicurazione per il risarcimento dei danni a cose e persone - dice il parroco - Sono ben disposti a far fronte alla situazione. Ora cercheremo di capire come fare a radunare tutte le vittime di questo incidente per ottenere i rimborsi che possono spettare». Sacerdote che ieri ha anche incontrato alcuni dei feriti. «Il ragazzo operato al volto lunedì, e già dimesso, sta meglio (un trentenne dell’isola, ndr). Domenica prossima toglierà i punti al naso e sembra che non sarà necessaria una plastica. Anche il timpano lesionato è sotto controllo. La signora anziana colpita e ferita dai vetri è invece ancora in ospedale in osservazione. Il panico è stato superato, ma di sicuro anche stavolta siamo stati protetti dalla Madonna. La gente ci crede, era la Festa dell’Apparizione. Come un anno fa con la tromba d’aria, anche stavolta non ci sono state vittime ma solo feriti lievi. Forse è un segno». Il consigliere comunale della Lista Brunetta, Alessandro Scarpa «Marta» sta presentando in queste ore un’interpellanza al sindaco sui fatti dell’altra notte. «Chiedo verifiche sulle distanze di sicurezza affinché si appurino eventuali responsabilità - dice - Nessuno mette sotto accusa la festa, ma si deve capire cos’è successo. L’episodio è troppo grave, non si può fare finta di nulla».

La «Notte delle stelle» oggi a Ca’ Roman assieme alla Lipu

Torna la «Notte delle Stelle», il tradizionale appuntamento che la Lipu-BirdLife Italia organizza per ammirare le stelle cadenti nella notte di San Lorenzo nell’area di Ca’ Roman. Saranno otto le oasi e riserve della Lipu che oggi organizzeranno visite guidate, anche con esperti astrofili, per vivere l’emozione della notte più spettacolare dell’anno. Grazie alla lontananza dall’inquinamento luminoso, le oasi e riserve della Lipu rappresentano un luogo ideale per osservare le stelle. E oggi sarà un’occasione imperdibile: la Terra, come ci spiegano gli astrofili, taglierà l’orbita di una vecchia cometa e i suoi frammenti penetreranno nell’atmosfera dando luogo a scie luminose. «Accompagneremo i partecipanti all’ascolto dei suoni e dei rumori della notte - afferma Elena D’Andrea, direttore Lipu - Un’occasione per un contatto inusuale, ma non meno affascinante, con la natura». «Le Oasi - aggiunge il presidente Fulvio Mamone Capria - aprono al pubblico con attività sempre più diversificate, proprio per creare un contatto vero con la natura». Il programma prevede il ritrovo alle 20.15 all’approdo di Ca’ Roman, la visita all’oasi e alle 22 partirà l’osservazione del cielo con la collaborazione del circolo astrofili «G.Ruggieri» di Mestre. Per info 3497464016. (ma.to.)

martedì 9 agosto 2011

La ditta: «Incidente inspiegabile siamo pronti a risarcire i danni»

Lo spettacolo pirotecnico andato in scena domenica notte era stato preparato nei dettagli dall’azienda Martarello Srl di Arquà Polesine. Una delle ditte leader nella produzione di fuochi artificiali, pluripremiata a livello nazionale e internazionale. La notizia dell’accaduto, in una festa patronale che da trent’anni li vede protagonisti, ha creato parecchia preoccupazione tra i titolari. «Peggio di un fulmine a ciel sereno - spiegano dall’azienda - non sappiamo ancora cos’è accaduto realmente. Dobbiamo parlare con il personale che aveva predisposto e organizzato lo spettacolo, ma possiamo solo dire che si trattava di persone con grandissima esperienza. Poi, aspetteremo l’esito della perizia richiesta dai Carabinieri». Di una cosa, dalla Martarello, sono certi: «Abbiamo già attivato la nostra assicurazione, e tutti coloro che hanno subìto danni o ferite verranno certamente risarciti. Ci dispiace davvero tantissimo per l’accaduto, eppure tutto era stato fatto in sicurezza, compreso il posizionamento delle chiatte a oltre 200 metri dalla riva. Doveva essere un’occasione di festa, e invece per molti non lo è stata. Questo incidente non doveva succedere». (s.b.)

«Ho sentito un colpo fortissimo e mia zia Paola è caduta a terra»

E’ passata mezzanotte e mezza quando i fuochi pirotecnici smettono di rischiarare il cielo di Pellestrina e invertono la rotta sulle centinaia di persone raccolte sulla riva. All’improvviso la gran chiusura della festa della Madonna dell’Apparizione sfiora un epilogo tragico. Aleggia nell’aria l’odore di pesce arrosto. Ovunque c’è gente in festa, e tutti stanno col naso all’insù. «D’improvviso ho sentito un colpo fortissimo - racconta Vanni Scarpa, che abita fronte laguna al civico 116 A - e ho visto la porta a vetri di casa mia andare in frantumi e mia zia Paola Padoan, che stava in piedi accanto a me, è caduta a terra». La più grave delle tre sorelle Padoan colpite, Paola, 83 anni, è ferita profondamente al braccio sinistro, ha riportato bruciature estete sul destro e ha riscontrato danni all’udito. «Per fortuna - aggiunge Vanni - c’era il nostro peschereccio ormeggiato davanti casa che ci ha riparato dai primi petardi, ma non dal resto dei fuochi che intanto alzavano il tiro». «E infatti ci siamo buttati a terra - ribatte Manuel Vianello, 25 anni, che si trovava su quel peschereccio e da lì guardava i fuochi - sono andate a fuoco delle grosse tele ed è rimasto bruciato il tetto in legno, oltre che l’interno della barca». A quel punto il fragore è fortissimo. Non si individua più la direzione dei fuochi. I riflessi colorati si trasformano in minaccia e tra la folla si diffonde il panico. «Tanti si sono feriti scappando - dice Pasqualina Gavagnin, ottantenne, che ha una gamba fasciata - per la paura c’era chi spintonava e la folla stringeva su tutti i lati». «In quel momento un petardo è arrivato dritto sul volto di Ivan Pagan - racconta Samuele Busetto, 32 anni, che all’amico stava vicino - e gli ha perforato il naso, ora è in ospedale. A me è andata a fuoco la maglietta e ho la schiena ustionata». Nel frattempo i fuochi continuano a bombardare la riva e a far pioggia di luce in cielo. Ma senza che nessuno riesca a interromperli, i fuochi vanno avanti fino alla fine, per altri 20 minuti. «Perché non tutti se ne sono accorti - riprende Vanni Scarpa - e le persone che si trovavano in fondo sono rimaste a guardare lo spettacolo senza notare nulla». «Sono intervenuta in quel momento e ho medicato quanti potevo», spiega Chiara Vianello, 43 anni, infermiera professionale dell’ospedale di Mirano. «Bisognerà capire cosa è accaduto e di chi è la responsabilità - dicono tutti insieme, mentre nel racconto sembrano rivivere quel momento - sono rimasti feriti anche due bambini di dieci anni. E’ una fortuna se non c’è scappato un morto». «Dispiace per tutte le persone che hanno messo l’anima nell’organizzare questa festa e che per colpa non loro l’hanno vista finire male», conclude Danny Carello, responsabile della municipalità Lido e Pellestrina.
Marco Petricca

La ditta: «Stiamo cercando di capire»

562.jpg «Non le so rispondere, non abbiamo ancora capito cosa sia accaduto».
      È la risposta a caldo di uno dei titolari della Martarello srl, l’azienda di artifici pirotecnici di via Bassa Comè, ad Arquà Polesine.
      «La chiatta sulla quale erano stati collocati i dispositivi di lancio era stata messa a distanza di sicurezza».
      Ad una distanza tale da impedire che eventuali esplosioni nella zona di lancio potessero coinvolgere cose e persone. L’esperienza in questo genere di cose insegna che la ci deve essere una ampia fascia di rispetto attorno alle chiatte che lanciano i fuochi. Ma non era stato messo in conto un incidente come quello accaduto.
      «Quando si lavora di notte - prosegue il titolare della ditta - può capitare l’imprevedibile, anche se non dovrebbe».
      Il responsabile dello spettacolo pirotecnico è un dipendente dell’azienda che vanta sulle spalle una esperienza trentennale e quindi un errore umano sembra difficile da immaginare, dal momento che i tecnici di questo settore hanno una notevole qualificazione nel campo dei materiali esplodenti.
      «Dobbiamo ancora capire bene cosa possa essere successo - conclude l’azienda - comunque, sistemeremo ogni cosa. Se ci saranno dei risarcimenti da pagare saranno con solerzia liquidati».

Fuochi artificiali «impazziti», 20 feriti

Tre fuochi d’artificio tra la folla per un bilancio complessivo di una ventina di feriti. Lo spettacolo pirotecnico che domenica notte ha concluso la Festa della Madonna dell’Apparizione a Pellestrina si è infatti trasformato in un incubo per centinaia di persone.
 Era da poco passata la mezzanotte e mezza, le festa volgeva al termine dopo le cerimonie religiose, il successo dei cugini Vignotto nella regata di voga alla veneta e la cena tra gli stand gastronomici. Tutti assiepati sulla riva, bambini e adulti erano pronti ad ammirare quei fuochi artificiali che per tradizione chiudono da decenni i festeggiamenti. Ma la 295ª edizione della festa ha fatto i conti con un imprevisto che, ora, la perizia ordinata dai Carabinieri di Chioggia dovrà accertare. Uno dei tubi di lancio, posizionati sulle due chiatte ancorate in laguna, ha iniziato a sparare i fuochi non verso l’acqua - come previsto - bensì con una traiettoria ad altezza d’uomo. In pochi istanti si è scatenato il panico tra centinaia di persone. Alcuni fuochi, stando alle testimonianze, sono finiti a pelo d’acqua contro le imbarcazioni ormeggiate sottoriva. Uno ha colpito in pieno la veranda del civico 116 di Sestiere Busetti, accanto la chiesa di Ognissanti, mandando in frantumi il vetro ed esplodendo tra la gente. Un secondo è stato deviato fortunatamente da un peschereccio, mentre un terzo si è inoltrato in una calle tra il fuggi fuggi generale, creando un pericolosissimo effetto «flipper» tra le pareti delle case. Nel fragore delle esplosioni - accompagnate dai colori del fuoco pirotecnico - sono rimaste a terra una ventina di persone tra urla, pianti, sangue e le sirene delle autoambulanze che arrivavano per i soccorsi. «Ero a cento metri di distanza - racconta Mario Sambo - la distanza di sicurezza delle chiatte c’era, ma qualcosa è andato storto. E se avessero colpito il vicino distributore di benzina?». Il bilancio parla di tre persone ricoverate all’Ospedale Civile di Venezia: due anziane sorelle, padrone di casa al civiso 116. La prima con un buco nel braccio e altre ustioni, la seconda con problemi di udito per l’esplosione. Il terzo è un uomo colpito al volto. Ne avranno per almeno una decina di giorni. Altri sono stati invece visitati e medicati al punto di primo soccorso dell’isola. Si va dalle ustioni minori alle ferite dovute a faville e vetri, e per molti vi sono traumi all’apparato uditivo dovuto alle esplosioni avvenute troppo vicino. I Carabinieri hanno posto sotto sequestro le chiatte e ora si attende la perizia sui tubi di lancio. Molte le testimonianze lasciate ieri dai lettori sul sito della Nuova. «E’ stato impressionante, sembrava una scarica di mitra - scrive Sabrina Boscolo - Mai vista una cosa del genere, l’abbiamo scampata bella». «Noi eravamo in barca, quando abbiamo visto la traiettoria dei fuochi ci siamo subito preoccupati replica Cinzia Bellini. «Quanto accaduto non deve avere ripercussioni sulla festa. Si accertino le responsabilità, ma la tradizione deve continuare» taglia corto Giorgio Vianello, presidente della Municipalità. Don Pierangelo, che con la parrocchia organizza la festa, è desolato: «Sono stato al pronto soccorso, e siamo sconvolti per l’accaduto, ma non è colpa nostra. Abbiamo chiesto subito la sospensione dei fuochi sull’acqua, e questo ha evitato altri problemi».

«Un incidente tecnico che noi non potevamo prevedere»

602.jpg «Ci siamo accorti subito che qualcosa non andava per il verso giusto: ma non era facile comunicare con i fuochisti. Comunque siamo riusciti a bloccare alcuni fuochi che se fossero partiti avrebbero provocato ancora maggiori danni alle persone.» Così don Pierangelo Laurenti, parroco di Pellestrina e presidente del Comitato della festa "Madonna dell’Apparizione" racconta i momenti vissuti prima che lo spettacolo pirotecnico fosse sospeso. «Probabilmente l’incidente è stato causato da un tubo che si è rotto e ha girato storto proiettando i fuochi a un’altezza sbagliata - spiega il parroco - mi sono sentito con i responsabili dalla ditta telefonicamente già oggi (ndr ieri). Ora vogliamo solo capire cosa sia successo, poi valuteremo eventuali azioni. In questo momento non voglio sbilanciarmi di più». Il sacerdote poi racconta come sono stati soccorsi i feriti. «Mi sono subito recato con un gruppo della Parrocchia in ospedale per capire come stessero e com’era la situazione. I feriti erano un decina, per fortuna in modo abbastanza lieve, di questi solo uno è ancora ricoverato a Venezia. Gli altri sono tornati a casa e per la maggior parte avevano soprattutto problemi di udito conseguenti allo scoppio percepito». Don Laurenti è consapevole che il bilancio poteva essere ben più pesante. «È stato comunque chiaro che qualcosa era andato storto, è stato un problema tecnico che noi organizzatori non potevamo prevedere. La ditta aveva assicurato che tutto era a posto come gli anni precedenti. Siamo tutti dispiaciuti e amareggiati perché l’incidente tecnico ha rovinato la festa. Chiediamo scusa e speriamo che tutto possa risolversi presto, soprattutto per le persone che hanno riportato delle ferite. Dopo aver soccorso i feriti con i carabinieri e gli artificieri abbiamo controllato che tutto fosse a posto». Per Pellestrina è stata una serata da dimenticare.
      Lorenzo Mayer

Pellestrina, fuochi artificiali sulla folla

Terrore tra i presenti alla festa della Madonna dell’Apparizione. Tre feriti e una decina di contusi

603.jpg 589.jpg Una dozzina di contusi, tra cui tre persone ferite fortunatamente in modo non grave. E’ il bilancio dell’incidente accaduto domenica sera a Pellestrina, durante la serata conclusiva della festa della Madonna dell'Apparizione. Durante l'ultimo appuntamento, quello più amato sia dagli adulti che dai bambini, lo spettacolo pirotecnico, a causa del presunto malfunzionamento dei tubi di lancio della chiatta della ditta Martarello di Arquà Polesine, alcuni fuochi d'artificio sono partiti anzichè in direzione laguna, ad altezza d'uomo, verso la folla, che in quel momento era assiepata nelle vicinanze del cuore della festa, la piazza Ognissanti. «È stato impressionante - racconta una donna che era presente - un fuoco è caduto ed è esploso nelle vicinanze di un'imbarcazione che per fortuna era vuota. Il secondo è arrivato fischiando come un proiettile in mezzo alla folla, che in quel momento era tutta a naso all'insù per godersi lo spettacolo». C'è stato un sibilo, un'esplosione, un rivolo di fuoco, e schegge e scintille dappertutto. Ha colpito un paio di case, nei muri esterni si vedono dei piccoli buchi, come da arma da fuoco, e in una ha frantumato il vetro di una controporta, ferendo l'anziana residente. A quel punto è scoppiato il panico, vi è stato un fuggi fuggi generale, ma immediatamente sono intervenuti i carabinieri che hanno cercato di contenere la folla, allertando pure il 118. Dodici le persone finite al punto di Primo soccorso dell'isola, con escoriazioni dovute alle schegge impazzite, con leggere bruciature, piccole ferite dovute a cadute nel momento del panico, o con perdite d'udito dovute all'esplosione. «Fortunatamente - racconta don Pierangelo Laurenti accorso anche lui al distretto per vedere la situazione - non ci sono stati feriti gravi. Le prognosi sono tutte di qualche giorno, ma poteva veramente andare peggio». La chiatta è stata posta immediatamente sotto sequestro. «Dopo l'accaduto - racconta un presente - qualcuno è andato a lamentarsi dal Comitato che organizza l'evento. Probabilmente ciò è imputabile alla paura provata. Mi sento di dire che il Comitato non ha ovviamente colpa alcuna su quanto accaduto. Il lavoro straordinario, effettuato da questi volontari, ha portato in isola in questi giorni migliaia di persone. Le responsabilità sono di altri, ed ora gli inquirenti indagheranno».

Vandali in azione a Santa Maria del mare danneggiato l’approdo dell’idroambulanza

(L.M.) Danneggiato il pontile dell'idroambulanza in località Santa Maria del mare a Pellestrina. Ignoti sono entrati in azione e hanno letteralmente distrutto una parte dell'approdo dove, in caso di necessità, stazione l'imbarcazione del Suem. Non è la prima volta, purtroppo, che questo accade nelle isole dell'estuario: negli anni scorsi, ad esempio, l'approdo del Nicelli al Lido era stato più volte preso di mira. Questa volta è toccato all'approdo di Santa Maria del mare, divelto in alcune delle strutture portanti, tanto che l'imbarcazione del 118 non potrà più attraccare. L'Ulss 12 veneziana non è stata a guardare e, di fronte a questo nuovo atto vandalico, ha presentato denuncia ai Carabinieri di Pellestrina contro ignoti, ed ha poi corredato l'esposto da un inequivocabile dossier fotografico che documenta i danni alla struttura.

lunedì 8 agosto 2011

Igor e Rudi Vignotto senza rivali

La regata di Pellestrina, ultima tappa della stagione delle regate prima della Storica, si è giocata tra l’improvvisa assenza della favoritissima Luisella Schiavon e la conferma dei cugini Vignotto, giunti per la quindicesima volta al primo posto. Regata che ha visto il pubblico, oltre 600 persone, esultare alle prestazioni dei regatanti.
 Come da tradizione, ognuna delle tre regate è stata seguita dalla riva contemporanemente, pedalata dopo pedalata, da centinaia di pellestrinotti in bicicletta, che hanno fatto un tifo d’inferno. Nota di colore a parte, la prima regata (giovanissimi su pupparini a due remi) ha visto il trionfo dei pellestrinotti Nicola Ballarin e Andrea Rosada , seguiti da Davide Salvadori e Alessandro Carrettin. Partiti con 11 minuti di ritardo sull’orario ufficiale, i giovanissimi campioni hanno mantenuto la prima posizione fin dalla partenza. A pochi minuti dallo start sembrava che fossero il rosa e il verde i favoriti per la seconda e terza posizione, ma a collocarsi al secondo e terzo posto sono arrivati, rispettivamnte, Davide Salvadori e Alessandro Carrettin, con il marrone, seguiti al terzo posto da Mattia Quintavalle e Denis Zanella, con il rosa. Alla quarta posizione, per il celeste, Roberto Ballarin e Davide Vianello. La regata delle donne su mascarete a due remi si è giocata all’insegna della grande assente Luisella Schiavon e della compagna Giorgia Ragazzi. Favorite dall’imprevista assenza, al primo posto si sono collocate Maika Busato e Romina Catanzaro. A seguire, ma con pochi secondi di distanza, il marron di Silvia Scaramuzza e Debora Scarpa. Una prestazione eccelente, quella della coppia marron, che dall’iniziale terzo posto hanno rimontato fino alla prima pozione. E per due minuti il testa a testa si è giocato appunto tra il canarin e il marron, finchè i remi delle due mascarete sfiorandosi hanno bloccato la ribalta della coppia marron e ricondotto alla prima posizione il canarin. Per i giudici tutto regolare. Per i campionissimi, vittoria certa e con grande distacco (quasi tre bricole) del viola dei cugini Igor e Rudi Vignotto, che hanno concluso il percorso (circa 6 chilometri) in 32.57 minuti. Gli unici a tentare di resistere allo strapotere dei Vignotto sono stati i «verdi» Luca Quintavalle e Gaetano Bregantin che sono rimasti per l’intera gara secondi dopo la barca dominatrice. Al terzo posto Stefano Tagliapietra e Maurizio Rossi (Celeste); e al quarto, Claudio Carretin e Marino Massaro (Arancio).

Fuochi d'artificio sulla folla

Antennatre (08-08-2011)



Rete veneta (08-08-2011)

Fuochi d'artificio sugli spettatori in tredici finiscono all'ospedale

Alla festa della Madonna dell'Apparizione sull'isola di Pellestrina. I testimoni: «Era pieno di bambini, l'abbiamo scampata bella»

 Forse chi doveva spararli ha sbagliato «mira», o forse si è spostata semplicemente la piattaforma di lancio. Ma intanto nella notte tra domenica e lunedì, proprio durante la sagra della Madonna dell'Apparizione a Pellestrina, alcuni dei fuochi d'artificio che avrebbero dovuto festeggiare la fine della festa, invece di finire (come previsto) in acqua, hanno puntato dritti verso gli spettatori ammassati in riva per assistere allo spettacolo. Due fuochi impazziti che sembravano proiettili. Che sarebbero dovuti rimbalzare in laguna ed esplodere a largo, e invece hanno colpito una barca ormeggiata e una casa appena dietro i presenti. Vere e proprie esplosioni tra la folla, insomma.
Tant'è che tredici tra i presenti hanno dovuto ricorrere a medicazioni a causa delle bruciature e delle escoriazioni. Per due di loro, invece, è stato anche necessario recarsi al pronto soccorso (i medici hanno dato rispettivamente loro una prognosi di sette e dieci di giorni). E se per stabilire l'accaduto sarà eseguita una perizia, i presenti hanno già descritto la scena nei minimi dettagli. «Erano fuochi d'artificio che sarebbero dovuti finire in acqua – dice S. B., - poteva esserci un bilancio di feriti ancora più grave visto che era pieno di gente e bambini che guardavano i fuochi. Non è mai successa una cosa del genere, l'abbiamo scampata bella».
Alice D'Este

 http://corrieredelveneto.corriere.it

Pellestrina, fuochi d'artificio sulla folla: tre feriti

E' accaduto a mezzanotte e mezza: al termine della sagra, durante lo spettacolo pirotecnico, un fuoco è esploso sulla folla e ha colpito una casa. 

Avrebbe potuto essere molto più grave il bilancio dell'incidente accaduto domenica sera a conclusione della sagra della Madonna dell'Apparizione a Pellestrina. Alcuni fuochi artificiale infatti sono esplosi in mezzo alla folla. Ed il bilancio è comunque grave: tre feriti in ospedale, tutti con ustioni e escoriazioni guaribili tra i 7 e i 10 giorni, una ventina di contusi e una casa danneggiata. 
E' accaduto davanti a Sestiere Busetti. Durante lo spettacolo pirotecnico, a causa del malfunzionamento dei tubi di lancio di una delle deu chiatte della ditta Martarello di Arqua Polesine, due fuochi artificiali sono partiti ad altezza d'uomo in direzione della folla. L'esplosione ha causato tre feriti più gravi, e una ventina di persone colpite da bruciature e escoriazioni. Alcuni sono stati feriti dalle schegge di vetro della porta della casa raggiunta da un fuoco d'artificio, che è esplosa. 

Vignottini signori di Pellestrina: vittoria numero quindici

Tra le donne vincono Maika Busato e Romina Catanzaro. Nicola Ballarin e Andrea Rosada primi tra i giovani

Rudi e Igor Vignootto: e fanno 15. Tante sono le regate di Pellestrina in pupparino vinte dalla forte coppia di Sant'Erasmo, che anche ieri pomeriggio ha imposto la legge del più forte, senza forzare più di tanto. Dopo la consueta "cavata" da brivido, i Vignottini si sono limitati a controllare la situazione. Dietro, l'esperto Luca Quintavalle "Mussato", in coppia con Gaetano Bregantin "Brigante", i quali, poco prima del giro del paleto, hanno scombinato i piani al bianco di Andrea Bertoldini e Martino Vianello (che remavano in casa), buttandosi a campo e costringendoli a retrocedere. Ottimo il terzo posto di Stefano Tagliapietra e Maurizio Rossi "Sustin", mentre un plauso va all'arancio di Claudio Carrettin e Marino Massaro: pur se Carrettin ha perso il remo e si è mezzo tuffato in acqua per recuperarlo, sono comunque riusciti ad entrare in bandiera. Classifica: 1. (viola) Rudi Vignotto e Igor Vignotto; 2. (verde) Luca Quintavalle e Gaetano Bregantin; 3. (celeste) Stefano Tagliapietra e Maurizio Rossi; 4. (arancio) Claudio Carrettin e Marino Massaro; 5. (bianco) Andrea Bertoldini e Martino Vianello; 6. (rosso) Giuliano Pagan e Diego Seno; 7. (marron) Rudy Gregolin ed Enrico Tagliapietra; 8. (rosa) Renzo Savoldello e Giuseppe Barichello; 9. (canarin) Alberto Busetto e Michele Vianello. La regata delle donne ha riservato la sorpresa dell'assenza di Luisella Schiavon, febbricitante. Vincono Maika Busato e Romina Catanzaro, con una piccola furbata sulla mascareta marron di Silvia Scaramuzza e Debora Scarpa.
      Classifica: 1. (canarin) Maika Busato e Romina Catanzaro; 2. (marron) Silvia Scaramuzza e Debora Scarpa; 3. Giulia Tagliapietra ed Erica Zane; 4. (arancio) Elena Tosi e Valentina Tosi. Fra i giovanissimi, trionfa il canarin di Nicola Ballarin e Andrea Rosada. Sempre splendida la scenografia dell'isola, con le biciclette a seguire le fasi delle regate.

domenica 7 agosto 2011

Pellestrina, l’ultima sfida prima della Regata Storica

In gara i giovanissimi, le donne e i campioni - Già annunciata l’assenza della coppia Tezzat-D’Este

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(T.C.) - Alle 16 scatta oggi regata di Pellestrina , ultima competizione comunale prima della Regata Storica. Sono di scena i giovanissimi, le donne e i campioni. Non ci sarà la coppia Tezzat-D'Este. Questi sono i ruoli: Giovanissimi su pupparini a 2 remi, ore 16: 1. (bianco) Matteo Zane e Vittorio Bacciolo; 2. (canarin) Nicola Ballarin e Andrea Rosada; 3. (viola) Andrea Bon e Marco Dei Rossi; 4. (celeste) Roberto Ballarin e Davide Vianello; 5. (rosso) Simone Bertotto e Daniele Salvadori; 6. (verde) Simone Costantini e Marco Senno; 7. (arancio) Michael Vendraminetto e Alvise Gavagnin; 8. (rosa) Mattia Quintavalle e Denis Zanella; 9. (marron) Davide Salvadori e Alessandro Carrettin; riserva: Fabio Rosada e Mirco Scala. Donne su mascarete a 2 remi, ore 16.45: 1. (bianco) Luigina Davanzo e Vally Zanella; 2. (canarin) Maika Busato e Romina Catanzaro; 3. (viola) Maela Zancan ed Elisabetta Nordio; 4. (celeste) Caroline Barray e Francesca Brotto; 5. (rosso) Rossana Nardo e Martina Vianello; 6. (verde) Giulia Tagliapietra ed Erica Zane; 7. (arancio) Elena Tosi e Valentina Tosi; 8. (rosa) Luisella Schiavon e Giorgia Ragazzi; 9. (marron) Silvia Scaramuzza e Debora Scarpa; riserva: Debora Lonicci e Maria Luisa Amadi. Campioni su pupparini a 2 remi, ore 17.30: 1. (bianco) Andrea Bertoldini e Martino Vianello; 2. (canarin) Alberto Busetto e Michele Vianello; 3. (viola) Rudi Vignotto e Igor Vignotto; 4. (celeste) Stefano Tagliapietra e Maurizio Rossi; 5. (rosso) Giuliano Pagan e Diego Seno; 6. (verde) Luca Quintavalle e Gaetano Bregantin; 7. (arancio) Claudio Carrettin e Marino Massaro; 8. (rosa) Renzo Savoldello e Giuseppe Barichello; 9. (marron) Rudy Gregolin ed Enrico Tagliapietra; riserva: Alvise D'Este e Damiano Allegretto.

Imob, i pendolari delle isole «Basta, non vogliamo “bippare”»

Il Presidente della Municipalità di Lido e Pellestrina, Giorgio Vianello, in accordo con il suo partito, contesta le decisioni dell’Actv relative all’Imob e chiede l’esenzione dall’obbligo di vidimazione, almeno per i pendolari. «Per i residenti di Lido e Pellestrina», osserva Vianello, «come per tutti i pendolari delle isole di Venezia, si tratta di dover perdere tempo a passare la tessera Imob dell’abbonamento almeno sei volte in una giornata. Il tutto senza un evidente motivazione, visto che pur con cambio di mezzi si tratta di un viaggio unico. Non sono pochi gli abitanti di Lido e Pellestrina che per lavoro si devono recare ogni mattina fino a Mestre e il tempo a disposizione tra un cambio di mezzo e l’altro è veramente pochissimo». Spesso, dunque, per motivi dovuti alla calca di gente, ai ritardi dei mezzi o al semplice ingombro per il trasporto di materiale di lavoro, il tempo di «bippare» l’abbonamento è quanto basta a perdere le coincidenze. «Quello che chiediamo» , commentano alcuni dei lavoratori che giornalmente si recano da Pellestrina in terraferma, «è che almeno i pendolari per lavoro delle isole siano esentati: dopotutto, l’abbonamento è valido per l’intera tratta e non vi è motivo di accanirsi su chi ha già pagato in anticipo il servizio». (ma.to)

Il San Pietro festeggia la famiglia Scarpa

Il Nuovo San Pietro è pronto a ripartire dopo la recente promozione in Seconda categoria. Sull’isola di Pellestrina non manca l’euforia per la squadra, e sono molte le novità. Marco Ghezzo è infatti il nuovo presidente, coadiuvato dai tre vice Marco Ballarin (delega alla organizzazione), Lucio Scarpa (delega al Settore Giovanile) e Gilberto Ballarin (delega agli Impianti sportivi). Il Nuovo San Pietro è stato presentato questa settimana al Centro Sportivo Comunale di San Pietro in Volta, con un incontro conviviale nel corso del quale sono stati premiate due figure storiche del calcio a San Pietro in Volta: Gianfranco Scarpa «Marta» e suo figlio Gian Pietro. Il primo rifondò il Calcio San Pietro nel lontano 1962, ricoprendo poi vari ruoli in società, il secondo ne è stato giocatore e allenatore. Due anime del calcio a San Pietro in Volta che la società ha voluto festeggiare con un pubblico encomio. (s.b.)

Pellestrina, donne e campioni in gara

Ultime sfide tra donne e campioni oggi a Pellestrina prima della Regata Storica. Tre le regate in programma nell’ambito della tradizionale festa della Madonna dell’Apparizione. Alle 16.30 i giovanissimi su pupparini a due remi, con Matteo Zane e Vittorio Bacciolo (bianco), Nicola Ballarin e Andrea Rosada (canarin), Andrea Bon e Marco Dei Rossi (viola), Roberto Ballarin e Davide Vianello (celeste), Simone Bertotto e Daniele Salvadori (rosso), Simone Costantini e Marco Senno (verde), Nichael Vendraminetto e Alvise Gavagnin (arancio), Mattia Quintavalle e Denis Zanella (rosa), Davide Salvadori e Alessandro Carrettin (marron), riserva Fabio Rosada e Mirco Scala. Alle 17.15 la regata delle donne su mascarete. Con il bianco Luigina Davanzo e Vally Zanella; canarin Maika Busato e Romina Catanzaro; viola Maela Zancan e Elisabetta Nordio; celeste Carolina Barray e Francesca Brotto; rosso Rossana Nardo e Martina Vianello; verde Giulia Tagliapietra e Erika Zane; arancio Elena Tosi e Valentina Tosi; rosa Luisella Schiavon e Giorgia Ragazzi; marron Silvia Scaramuzza e Debora Scarpa; Regata dei campioni su pupparini infine alle 18. Bianco Andrea Bertoldini e Martino Vianello; canarin Alberto Busetto e Michele Vianello; viola Rudi Vignotto e Igor Vignotto; celeste Stefano Tagliapietra «Ciaceti» e Maurizio Rossi «Sustin«; rosso Luca Quintavalle e Gaetano Bregantin; arancio Claudio Carrettin e Marino Massaro; rosa Renzo Savoldello e Giuseppe Barichello; marron Rudy Gregolin e Enrico Tagliapietra. (a.v.)

sabato 6 agosto 2011

Pellestrina. Sagra dell’Apparizione

La festa della Madonna dell’Apparizione entra nel clou. Oggi a mezzogiorno in piazza Ognissanti Aquathlon Promo e Youth (500 mt nuoto + 2500 mt corsa) ; alle 13 Aquathlon classico (2550 mt corsa + 1000 mt nuoto + 2500 corsa), alle 21 serata danzante con l'orchestra Tarantino. Domani alle 16 regata dei giovani su pupparini, alle 17 regata delle donne su mascarete, alle 18 regata dei campioni su pupparini, alle 21 serata danzante con il gruppo musicale Nuova Origine; alle 23.30 lotteria a favore delle opere parrocchiali, alle 24 spettacolo pirotecnico.

giovedì 4 agosto 2011

Alla Madonna dell’Apparizione messa e regata

(A.B.) - Giornata di grande festa oggi a Pellestrina. Nella ricorrenza dell'Apparizione mariana ad un adolescente del posto, Natalino Scarpa dei Mutti, nel lontano 1716, l'isola ricorda con una celebrazione solenne, in santuario, alle ore 11. Gli appuntamenti religiosi, si susseguiranno tutto il giorno. Di pari passo, anche la festa «profana» entra nel vivo. Il pomeriggio sarà occupato dalla regata, denominata «Dei quattro sestieri», dei giovanissimi su caorline, in collaborazione con l'associazione «Remiera Pellestrina». Alle 20.45, in piazza Ognissanti, saggio di aerobica, e a seguire, serata dedicata ad Adriano Celentano, con cover del Molleggiato. Per tutto il giorno domani, sarà possibile mangiare presso lo stand gastronomico creato per l'occasione, che offre specialità locali a base di pesce. La festa si concluderà domenica.

mercoledì 3 agosto 2011

Calcio, il Nuovo San Pietro si presenta

(L.M.) Verrà presentato oggi mercoledì alle 18.30, al campo sportivo comunale, il Nuovo San Pietro di calcio. Fervono frenetici infatti i lavori per preparare la nuova stagione agonistica con tanti e complicati nodi da districare. Primo fra tutti il problema degli impianti sportivi (Palazzetto inagibile e campo sportivo carente e degradato) . Intanto, molte le novità comunicate dalla società lagunare, prima fra tutte il rinnovato consiglio direttivo che conta ad oggi ben sedici componenti con l'elezione di Marco Ghezzo alla presidenza, affiancato da ben tre vice: l'ex presidente Marco Ballarin, Lucio Scarpa e Gilberto Ballarin; alla segreteria, Eugenio Penzo e Mattia Vianello, mentre al magazzino e manutenzione impianti i veterani Carletto Vianello, Claudio Vianello e Luciano Ballarin. Gli altri componenti sono: Michele Ballarin, Rossano Ballarin, Silvano Baseggio, Massimo Ramon, Daniele Scarpa, Nicola Scarpa Marta, Alfio Vianello, Claudio Vianello, Gianfranco Vianello Pinca, Vittorio Vianello Susan, Angelo Zennaro, Eugenio Zennaro.

Pellegrinaggio dei giovani fede e preghiera a Pellestrina

Con la Celebrazione Eucaristica delle 18.30 alla Casa dell’Ospitalità a Santa Maria del Mare, ha avuto inizio lunedì il XII Pellegrinaggio dei Giovani a Pellestrina. E’ stato un intenso momento di fede e di preghiera, iniziato alla Casa di cura con grande partecipazione degli ospiti e continuato dai numerosi giovani provenienti da Venezia, Lido e Chioggia. Alle 21.00 i pellegrini sono arrivati alla casa del veggente Natalino Scarpa, a S. Antonio, dove un gran numero di abitanti dell’isola si sono uniti agli altri per proseguire e concludere il pellegrinaggio al Santuario dell’Apparizione. «Il Pellegrinaggio è nato - racconta Samuele Busetto, uno dei promotori - nell’anno del Grande Giubileo del Duemila, imparando da quello di Loreto». Più di cinquecento persone quest’anno hanno condiviso questa esperienza, guidate e accompagnate dai giovani delle Comunità dell’isola e dalla Protezione Civile, dai Carabinieri e dai vigili. (ma.to.)

martedì 2 agosto 2011

I nuovi divieti alla viabilità

(L.M.) Scattano nuovi divieti alla viabilità di Pellestrina. Per permettere lo svolgimento della Festa della Madonna dell'Apparizione la municipalità ha predisposto alcune modifiche alla circolazione. Oggi martedì e anche venerdì è previsto il divieto di transito dalle 20 alle 23.30 nella strada comunale della laguna nel tratto compreso tra la carizzada dei santi Vito e Modesto (esclusa) e la chiesa del piazzale di Ognissanti.

Vivere Pellestrina appoggerà l’Udc

La sezione Udc di Pellestrina, da tempo impegnata sulle principali problematiche dell’isola, comunica che il neonato comitato “Vivere Pellestrina” appoggerà le iniziative dell’Udc locale relative ai problemi dell’isola e della comunità isolana.

Pellestrina, tre kayak in regalo per dimenticare la tromba d’aria

Il 23 luglio dello scorso anno il forte temporale e la tromba d’aria che hanno spazzato tutta l’isola di Pellestrina oltre ad aver scoperchiato il palazzetto dello sport, tutt’ora inutilizzabile, la chiesta di San Pietro in Volta, ad aver abbattuto camini, alberi e muretti e ad aver scoperchiato decine di case, ha distrutto, alzandole e poi sbattendole con forza a terra, anche alcune imbarcazioni della Polisportiva di Portosecco. I ragazzi dell’associazione, dunque, per un anno non hanno potuto vogare ed allenarsi, se non a turno sulle poche imbarcazioni rimaste intatte.
 Nei giorni scorsi, però, i fratelli Falconi della «Sitmar Sub» , l’azienda del Lido che si occupa di rilievi ambientali e marini, di bonifiche marittime e terrestri, hanno raccolto l’appello dei venti ragazzi della Polisportiva Portosecco e hanno messo a disposizione il denaro per acquistare tre kayak, uno da due posti e gli altri due singoli. I giovani iscritti hanno così potuto riprendere a scorazzare per la laguna.
 Alla cerimonia della consegna hanno partecipato, oltre ai giovani vogatori, i soci della Polisportiva e molti simpatizzanti dell’isola. Il presidente del vecchio sodalizio di Portosecco Augusto Vianello e l’istruttore dei corsi giovanili Giovanni Scarpa hanno ringraziato a nome di tutti. Quindi, è intervenuto il presidente della «Sitmar Sub» Ferruccio Falconi, un tempo capo pilota del Porto, il quale ha sottolineato quanto importante e sincero deve essere l’amore per il mare e per la tutela ambientale. Alla cerimonia era presenta anche il presidente dell’Ente gondola Nicola Falconi.