martedì 17 aprile 2018

Nuovo San Pietro, quanto è buona la Prima

Calcio seconda categoria. La squadra isolana allenata da Franco Cerilli matematicamente promossa 

 Vincere il campionato e tornare in Prima Categoria dopo 18 anni di attesa è un’impresa straordinaria, conquistare i punti della matematica promozione sul campo della diretta rivale non ha prezzo. E così il San Pietro in Volta vince proprio sul campo di quel Codevigo che per tutta la stagione ha fatto a spallate con i gialloblù isolani, dando via ai festeggiamenti che sicuramente dureranno per un bel po’. Già domenica sera il primo assaggio con i caroselli delle auto che hanno fatto il giro dell’isola e brindisi che si sono protratti fino a notte fonda. È il San Pietro in Volta del presidente Antiga, del direttore Piero Scarpa, del factotum Daniele Scarpa, una autentica icona della società che ogni giorno parte da Mogliano e si reca in isola, ma anche di mister Franco Cerilli e dei molti dirigenti nostrani che hanno fatto squadra per raggiungere un risultato atteso ma non casuale.

La promozione è il frutto di una programmazione iniziata lo scorso anno, quando la società mi ha ingaggiato e mi ha spiegato quali erano le ambizioni» spiega proprio Cerilli «è una società nuova, solida, ambiziosa che dopo 18 anni è riuscita a tagliare il traguardo della promozione in Prima Categoria». Impresa compiuta proprio sul campo dei grandi rivali di questa stagione, il Codevigo. «Visto il vantaggio che avevamo in classifica» continua il tecnico chioggiotto «siamo scesi in campo tranquilli e sereni, con la convinzione che se anche le cose fossero andate male, avevamo comunque altre opportunità per ottenere la promozione. Poi abbiamo visto tutta quella gente che si è mossa da San Pietro in Volta ed è arrivata in massa a Codevigo e allora abbiamo pensato che, insomma, si poteva chiudere la pratica. Così è stato, abbiamo vinto per 3-2 e la gioia sul campo è stata davvero tanta e voglio ringraziare davvero tutti quanti hanno contribuito a questo risultato».

Un San Pietro in Volta autoctono, con soli due “foresti” , due “ciosoti” , Johnny Garbin ed il portiere Giuseppe Cerilli, accorso in aiuto dello zio dopo che il portiere titolare aveva accusato dei malanni fisici. «Giuseppe era fermo e così gli ho chiesto

se veniva a darci una mano» precisa l’allenatore «è comunque l’impresa di un gruppo di ragazzi straordinari che ha vinto 22 partite su 28. Abbiamo preso qualche gol di troppo, ma su questo si può tranquillamente sorvolare». 
Daniele Zennaro

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