venerdì 7 giugno 2013

Stop da Bettin ai cantieri Actv a Pellestrina

L’assessore scrive alla Salvaguardia chiedendo di fermare il progetto che doveva andare al voto ieri

Il Comune ferma clamorosamente il trasferimento dei cantieri Actv dal bacino Piccolo dell’Arsenale a Pellestrina, nell’area acquisita dall’azienda dai cantieri De Poli. Proprio ieri la Commissione di Salvaguardia doveva votare sul progetto presentato dal Magistrato alle Acque che prevede non, come inizialmente presentato «scavo e adeguamento ai fini idrogeologici del canale di Pellestrina», ma interventi per la realizzazione di una nuova darsena Actv di fronte all'ex cantiere De Poli, con un collegamento fisso tra cantiere e darsena a la chiusura di quel tratto del canale di Pellestrina. E sul tavolo ieri la Salvaguardia si è trovata una lettera dell’assessore comunale all’Ambiente Gianfranco Bettin, che invitava la Commissione a riprensare la sua decisione sul progetto, visto che le trasformazioni andrebbero a insistere su un’area Sic di pregio ambientale e all’Assessorato all’Ambiente - che si dichiara all’oscuro del progetto - non risulta che esso sia stato sottoposto, come dovrebbe essere per aree che rientrano nelle competenze del Palav, il Piano ambientale per la laguna veneta, a Valutazione di impatto ambientale. Lo stesso Magistrato alle Acque allora, ha preso atto della posizione del Comune e ha fermato l’approvazione del progetto. Una presa di posizione, quella di Bettin, che riapre tutta la questione, oltre a innestare, probabilmente, una frizione anche all’interno della Giunta comunae, visto che uno degli «sponsor» dichiaratio del trasferimento dei cantieri Actv a Pellestrina lasciando libero l’Arsenale, è l’assessore alla Mobilità Ugo Bergamo.
Anche i comitati civici di difesa dell’Arsenale bei giorni scorsi avevano espresso la loro contraroietà all’avvandono di Actv del cantiere dell’Arsenale, che cederebbe al Consorzio Venezia Nuova l'uso del bacino di carenaggio più piccolo dei tre dell'Arsenale Nord. Gli altri due, il grande e il medio, sono già in concessione per trent'anni al Consorzio per la manutenzione delle paratoie del Mose. In questo modo, è stato spiegato nella riunione dei Comitati, il Consorzio Venezia Nuova oltre alla concessione di alcune Tese della Novissima, che danno sulla Darsena Grande, occuperebbe anche lo spazio del Bacino, a ridosso della Torre di Porta Nuova e del nuovo ponte di collegamento con l'isola delle Vergini. Che potrebbe essere finanziato proprio dal Consorzio con due milioni di euro. E sempre a proposito dell’Arsenale Nord ieri in Salvaguardia è stato approvato il piano per la sua protezione antisismica, ma con criteri - evidenziati anche dalla Soprintendenza - che tengano conto della natura monumentale del complesso, senza stravolgerlo nei materiali.
Enrico Tantucci

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