Ritardi e autobus in meno sulla linea 11 con passeggeri esasperati mentre la petizione promossa dall’associazione «Tra mare e laguna» ha raggiunto le 600 firme. La pazienza dei pellestrinotti sta giungendo al limite dopo quasi un mese di disagi sui mezzi della linea 11 che collega l’isola al Lido e viceversa. L’ultimo, in ordine di tempo, è quello che ha visto decine di utenti Actv rimanere a terra a Santa Maria del Mare perchè l’autobus è arrivato con venti minuti di ritardo al terminal del ferry boat, e il traghetto è partito lo stesso verso gli Alberoni non potendo attendere l’automezzo. «Questo è successo con la corsa delle 8.15 del mattino - denuncia Lorenza Vianello dall’associazione Tra mare e laguna di Pellestrina - Dovevamo arrivare al terminal in quindici minuti, e invece ne abbiamo impiegati trentacinque in maniera inspiegabile».
Inutili le proteste sul posto contro il conducente e l’azienda, ma questo è l’effetto diretto della «non collaborazione» attuata dai sindacati contro l’azienda per l’applicazione del Decreto 78, e con il personale che quindi non osserva più i turni straordinari ne salta i riposi previsti. «I residenti non ne possono più - aggiunge Lorenza Vianello - Qui si penalizzano i pendolari che devono farsi ore di viaggio per raggiungere Venezia e Mestre, e che da un mese continuano ad arrivare in ritardo al lavoro oppure a scuola, senza contare i problemi nel rientro la sera quando le condizioni di viaggio non mutano».
Simone Bianchi
Inutili le proteste sul posto contro il conducente e l’azienda, ma questo è l’effetto diretto della «non collaborazione» attuata dai sindacati contro l’azienda per l’applicazione del Decreto 78, e con il personale che quindi non osserva più i turni straordinari ne salta i riposi previsti. «I residenti non ne possono più - aggiunge Lorenza Vianello - Qui si penalizzano i pendolari che devono farsi ore di viaggio per raggiungere Venezia e Mestre, e che da un mese continuano ad arrivare in ritardo al lavoro oppure a scuola, senza contare i problemi nel rientro la sera quando le condizioni di viaggio non mutano».
Simone Bianchi
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