Dal capolinea di Pellestrina, alle 8.15, parte un solo autobus in direzione Lido, che non riesce ad accogliere tutte le persone ferme in attesa nelle varie fermate. Molti utenti vengono lasciati a terra, e scoppia la protesta. È successo ieri mattina, ma è una situazione che si ripete oramai da una quindicina di giorni, da quando i dipendenti Actv hanno deciso di fare lo sciopero bianco. Gente che attende alla fermata l'arrivo del secondo autobus, che non c'è, ragazzini delle medie che vengono lasciati a terra perchè, come ieri mattina l'autobus è pieno, il ferry che parte senza attendere l'arrivo dell'autobus, fermato dalle proteste della gente che non riesce ad imbarcarsi. Un supplizio, soprattutto se si pensa che per uscire dall'isola bisogna necessariamente prendere i mezzi Actv, che passano in alcune fascie orarie ogni 30 minuti, o, come nel caso di ieri, dopo un'ora; 8.15, 9.15. E non è un caso, ma gli autobus mancano soprattutto dove c'è più movimento con i pendolari o gli studenti, dove insomma si creano più disagi. «Capiamo le esigenze e le motivazioni dei dipendenti Actv » dicono alcune lavoratrici che ogni giorno lasciano l'isola in direzione Venezia «ma non possiamo accettare un trattamento del genere, soprattutto se a farne le spese sono i nostri figli che devono andare o ritornare da scuola. E comunque anche noi abbiamo un lavoro, dove dobbiamo rispettare gli orari». «Ieri mattina vi era un caos- racconta un utente - e l'autobus è partito con le porte aperte, da tanta gente vi si era assiepata. Era anche pericoloso».
Annalisa Busetto
Annalisa Busetto
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