Il presidente Carella protesta per il mancato avvio dei cantieri a Pellestrina
Dovevano essere consegnate lunedì scorso,
ma delle cinque pensiline per le nuove fermate dell’autobus di linea 11
non c'è traccia. Un progetto annunciato dal sindaco lo scorso anno
durante uno dei tanti tavoli di consultazione con la cittadinanza, la
cui fase definitiva è datata fine 2016 e quella esecutiva inizio 2017.
Stando
al programma dovevano essere avviati i lavori nell’aprile scorso, con
la consegna fissata proprio all’11 settembre scorso. Invece nulla, lungo
Strada dei Murazzi la gente continua ad arrangiarsi come può e, anzi,
le due uniche fermate in cui le persone sono costrette a restare a bordo
strada nell’attesa, perché a segnalare la fermata ai piedi del montone
del murazzo c’è solo un palo con cartello, neppure sono state prese in
considerazione per i lavori.
Succede, infatti, in zona La Mara e
a San Pietro in Volta. «Una assurdità», commenta il presidente della
Municipalità, Danny Carella. «Su questa vicenda delle fermate, nel corso
degli ultimi due anni, ho scritto diverse lettere al Comune e sono
stati fatti anche due ordini del giorno dal consiglio municipale.
Abbiamo cercato di spiegare le criticità, visto che le persone sono
costrette a rimanere a bordo strada in una situazione di effettivo
pericolo, specie con pioggia e scarsa visibilità, dato le auto passano a
pochi centimetri da dove la gente dovrebbe salire sui mezzi di linea 11
diretti al Lido».
«Mi consta che il costo complessivo per le
cinque fermate era di 300 mila euro circa, messi a bilancio», prosegue
il presidente Danny Carella, «ma non abbiamo notizie del perché i lavori
non siano partiti.
Questioni di tempi o di scelte? Di fatto, faccio presente, stiamo
ancora aspettando e facciamo un nuovo appello al Comune di Venezia
affinché vengano previste tutte e sette le fermate del bus, senza
escludere le due più a rischio per i passeggeri Actv».
Simone Bianchi
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