I volontari di Pellestrina e Lido sono rientrati ieri. Oggi partenza per il gruppo di Mestre
Hanno salutato mogli e
figli, hanno risposto al solito “Ma chi te lo fa fare” del vicino di
casa e poi via, nelle Marche in mezzo alla neve e alla terra che tremava
più volte al giorno.
Sono partiti in colonna mobile venerdì 20
gennaio dalla sede di via Mutinelli Mestre, i gruppi di volontari dei
gruppi di Protezione civile di Venezia terraferma, Gips, Venezia acqua e
arte, Marghera, Pellestrina e il gruppo del Lido. Arrivati ad Ascoli
Piceno, pur senza mezzi 4x4 sono stati indirizzati nelle varie località
montane della provincia dove ancora molte zone erano isolate.
Sono
stati liberati dalla neve uffici, strade, marciapiedi, abitazioni,
garage, piazze. Tagliati alberi, liberate stalle e salvati animali
rimasti per giorni isolati. Sono stati ripristinati gli ingressi alle
scuole e le uscite di sicurezza. Sono state realizzate aree di fuga in
caso di terremoto nei cortili delle scuole e degli asili. Le persone
hanno accolto i volontari a braccia aperte e si sono creati dei bei
rapporti tra loro, sono state molto riconoscenti del lavoro svolto.
In alcuni paesi si è creata una collaborazione con i gruppi di protezione civile locali.
Il
gruppo del Lido ha donato un gruppo elettrogeno alla protezione civile
di Castignano in quanto ne erano rimasti sprovvisti e necessitavano di
averne uno per garantire energia elettrica a delle persone che da giorni
erano senza corrente. Si è da subito creato un bel rapporto tra
volontari, anche da quelli giunti da altre zone del Veneto. Lo spirito e
la volontà di tutti era unico, aiutare delle persone
che in questo momento si trovano in difficoltà.Tra gli animali è stato salvato un cane rimasto imprigionato senza uscita in un garage.
Parte
dei gruppi sono appena rientrati, Lido e Pellestrina mentre il gruppo
di Mestre ripartirà sabato dopo aver concluso gli ultimi interventi.
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sabato 28 gennaio 2017
venerdì 27 gennaio 2017
«Fermate del bus a Pellestrina Basta ritardi»
La Municipalità torna alla carica sul
tema delle fermate dell’autobus di Pellestrina, attese da anni ma non
ancora realizzate dal Comune. Parliamo di cinque fermate dell’autobus di
linea 11 che di fatto non esistono. «Sono solo disegnate sull’asfalto»
denuncia il presidente Danny Carella «i pendolari sono costretti ad
attendere in mezzo alla strada, con il rischio di essere investiti. Il
progetto preliminare è approdato in Giunta nel dicembre 2015, e quello
definitivo esattamente un anno dopo» osserva Carella «Manca quello
esecutivo, la gara e tutto il resto. Ma quello che
più non comprendo è che se chiamo la Direzione Lavori pubblici mi dicono che devo confrontarmi con l’assessorato, e se chiamo quest’ultimo mi rimandano alla Direzione Lavori pubblici perché non riescono a darmi una risposta. La gente intanto rimane in mezzo alla strada, in pericolo». (s.b.)
più non comprendo è che se chiamo la Direzione Lavori pubblici mi dicono che devo confrontarmi con l’assessorato, e se chiamo quest’ultimo mi rimandano alla Direzione Lavori pubblici perché non riescono a darmi una risposta. La gente intanto rimane in mezzo alla strada, in pericolo». (s.b.)
Sospeso 10 giorni dirigente che insulta i giocatori
In Serie D un turno di squalifica ad Andrea Caraceni della Calvi Noale.
In Terza categoria singolare squalifica a un dirigente del Pellestrina: è stato squalificato fino al 3 febbraio perché riconosciuto dall’arbitro mentre insultava i giocatori avversari dalla tribuna. È questa la sanzione inflitta a Teresino Vianello, dirigente del Pellestrina (Terza categoria, girone Venezia), decisione del giudice sportivo del comitato locale di Venezia relativa alle gara giocata domenica scorsa dai biancazzurri sul proprio campo e vinta 3-2 contro l’Altobello Aleardi.
Queste, invece, le decisioni prese riguardo le gare dei gironi N e O di Seconda categoria: : una giornata di squalifica a Nicola Zornetta (Lido di Venezia), Ivan Marcato (Oriago), Luca Longato (Pramaggiore), Alex Bertato (Salese), Dario Alfarè,
Marco Carrer e Marco Libanore (San Benedetto), Andrea Pollani e Roberto Trincanato (S,Martino Pianiga), Alessandro Benvenuto, Mauro D’Alpaos e Andrea Furlanetto (Sindacale), Andrea Bortolussi (Teglio Veneto), Giacomo Ferri (Treporti), Davide Levorin e Dimos Vairo(Vetrego). (m.t.)
In Terza categoria singolare squalifica a un dirigente del Pellestrina: è stato squalificato fino al 3 febbraio perché riconosciuto dall’arbitro mentre insultava i giocatori avversari dalla tribuna. È questa la sanzione inflitta a Teresino Vianello, dirigente del Pellestrina (Terza categoria, girone Venezia), decisione del giudice sportivo del comitato locale di Venezia relativa alle gara giocata domenica scorsa dai biancazzurri sul proprio campo e vinta 3-2 contro l’Altobello Aleardi.
Queste, invece, le decisioni prese riguardo le gare dei gironi N e O di Seconda categoria: : una giornata di squalifica a Nicola Zornetta (Lido di Venezia), Ivan Marcato (Oriago), Luca Longato (Pramaggiore), Alex Bertato (Salese), Dario Alfarè,
Marco Carrer e Marco Libanore (San Benedetto), Andrea Pollani e Roberto Trincanato (S,Martino Pianiga), Alessandro Benvenuto, Mauro D’Alpaos e Andrea Furlanetto (Sindacale), Andrea Bortolussi (Teglio Veneto), Giacomo Ferri (Treporti), Davide Levorin e Dimos Vairo(Vetrego). (m.t.)
giovedì 26 gennaio 2017
In arrivo due vigili per Pellestrina
La seconda commissione consiliare comunale supporterà la richiesta dei
residenti di Pellestrina per riavere dopo un anno e mezzo la polizia
municipale in servizio stabilmente sull'isola. I problemi sono noti: la
presenza di numerosi cicloturisti che utilizzano i marciapiedi invece
delle strade, creando pericoli ai pedoni; quindi le situazioni di
controllo della viabilità. Preliminarmente s'impone il restauro della
vecchia sede della Polizia municipale a Pellestrina. In Consiglio
comunale sarà presentato un ordine del giorno in cui sarà prevista la
destinazione di due agenti in pianta stabile.
mercoledì 25 gennaio 2017
Lido, il Consiglio dei ragazzi sceglie dove piantare gli alberi
Un percorso per cicloturismo che metta
in collegamento tutti i vecchi forti di Lido e Pellestrina. Questo il
progetto adottato ieri mattina dal Consiglio dei Ragazzi della
municipalità, assieme alla scelta di dove piantare i 12 alberi messi a
disposizione dal Servizio forestale regionale.
Il Consiglio dei ragazzi si è insediato lo scorso autunno con il coinvolgimento di numerosi studenti medi iscritti nelle sedi dell’istituto comprensivo di Lido e Pellestrina. Come spiega il consigliere municipale delegato per le Politiche educative, Alessandro Strozzi «questa ultima riunione ha portato alla scelta dei siti in cui piantare i nuovi alberi. Sei saranno messi al Lido e altrettanti a Pellestrina. Nel primo caso è stata scelta soprattutto l’area della piscina comunale di Ca’ Bianca, nel secondo il parco giochi di Portosecco e la zona verde in località
Zendrini vicino al monumento. Nelle prossime sedute i ragazzi affronteranno meglio il tema del percorso tra i forti, pensando a cartellonistica e tracciati. I primi giorni di marzo è già in calendario un nuovo incontro, ma i primi risultati del loro lavoro sono già evidenti». (s.b.)
Il Consiglio dei ragazzi si è insediato lo scorso autunno con il coinvolgimento di numerosi studenti medi iscritti nelle sedi dell’istituto comprensivo di Lido e Pellestrina. Come spiega il consigliere municipale delegato per le Politiche educative, Alessandro Strozzi «questa ultima riunione ha portato alla scelta dei siti in cui piantare i nuovi alberi. Sei saranno messi al Lido e altrettanti a Pellestrina. Nel primo caso è stata scelta soprattutto l’area della piscina comunale di Ca’ Bianca, nel secondo il parco giochi di Portosecco e la zona verde in località
Zendrini vicino al monumento. Nelle prossime sedute i ragazzi affronteranno meglio il tema del percorso tra i forti, pensando a cartellonistica e tracciati. I primi giorni di marzo è già in calendario un nuovo incontro, ma i primi risultati del loro lavoro sono già evidenti». (s.b.)
martedì 24 gennaio 2017
Ferry boat, la petizione anti-ticket a quota 1.500 firme
Ha raggiunto le 1.500 firme la petizione
dei residenti di Lido e Pellestrina per chiedere al Comune di eliminare
il pagamento del biglietto per il conducente dei veicoli che si
imbarcano sui ferry boat Actv di linea 17 e 11. Il primo collega il Lido
al Tronchetto, il secondo il Lido a Pellestrina. Tutto iniziò alcuni
mesi fa dopo una multa presa da una ragazza sandonatese, che non sapeva
di dover pagare il biglietto per lei oltre a quello dell’auto. E fino a
pochi anni fa i conducenti infatti non lo pagavano.
La scelta di Actv in questo senso ha sempre creato malumori tra i residenti delle due isole. «Stiamo pensando di allungare i tempi della petizione per raccoglierne altre e rafforzarla», commenta Antonella Stefani, tra i promotori dell’iniziativa. «Poi ci rivolgeremo al Comune e ad Actv. Questo problema riguarda tutti, non solo i residenti delle due isole, perché anche
i turisti e i conducenti di tir o altri mezzi del settore commerciale si trovano a dover pagare il biglietto». E se per un residente il biglietto costa 1,50 euro, per chi non ha la tessera VeneziaUnica il costo passa a 7,50 euro oltre al quello del trasporto dell’autoveicolo. (s.b.)
La scelta di Actv in questo senso ha sempre creato malumori tra i residenti delle due isole. «Stiamo pensando di allungare i tempi della petizione per raccoglierne altre e rafforzarla», commenta Antonella Stefani, tra i promotori dell’iniziativa. «Poi ci rivolgeremo al Comune e ad Actv. Questo problema riguarda tutti, non solo i residenti delle due isole, perché anche
i turisti e i conducenti di tir o altri mezzi del settore commerciale si trovano a dover pagare il biglietto». E se per un residente il biglietto costa 1,50 euro, per chi non ha la tessera VeneziaUnica il costo passa a 7,50 euro oltre al quello del trasporto dell’autoveicolo. (s.b.)
domenica 22 gennaio 2017
Controllo del vicinato e sicurezza urbana Martedì un incontro
Il controllo di vicinato per una
sicurezza urbana consapevole sarà il tema dell’incontro previsto in
Municipalità al Lido martedì alle 17.30. Sarà questa l’occasione per i
residenti di Pellestrina di far sentire la propria voce in particolare
sulla richiesta di riaprire gli uffici della Polizia municipale
sull’isola. Interverrà a questo proposito l’associazione “Tra mare e
laguna” per chiedere al Comune di riavere uffici, mezzi e agenti che da
un anno e mezzo ormai non sono più presenti.
«Oggi più che mai è sentita l’esigenza di avere un monitoraggio continuo della Polizia municipale per la sicurezza stradale, il controllo del territorio e di vigilanza alle biciclette che non rispettano il regolamento stradale andando a invadere i marciapiedi», sottolinea Alessandro Scarpa Marta, consigliere comunale delegato per le isole, «Visto l’aumento esponenziale negli ultimi anni di turisti che a Pellestrina arrivano in bicicletta, purtroppo non sono neppure mancati i disagi in termini di circolazione stradale, tenuto conto che ci sono ciclisti che si muovono specie sui marciapiedi di campi e campielli dove giocano ancora i bambini».
All’incontro parteciperanno lo stesso Scarpa Marta, il presidente della Municipalità Danny Carella, il commissario capo della Polizia municipale Enrico Mazzuia e il consigliere delegato per la sicurezza partecipata Enrico Gavagnin. L’incontro è aperto alla cittadinanza. (s.b.)
«Oggi più che mai è sentita l’esigenza di avere un monitoraggio continuo della Polizia municipale per la sicurezza stradale, il controllo del territorio e di vigilanza alle biciclette che non rispettano il regolamento stradale andando a invadere i marciapiedi», sottolinea Alessandro Scarpa Marta, consigliere comunale delegato per le isole, «Visto l’aumento esponenziale negli ultimi anni di turisti che a Pellestrina arrivano in bicicletta, purtroppo non sono neppure mancati i disagi in termini di circolazione stradale, tenuto conto che ci sono ciclisti che si muovono specie sui marciapiedi di campi e campielli dove giocano ancora i bambini».
All’incontro parteciperanno lo stesso Scarpa Marta, il presidente della Municipalità Danny Carella, il commissario capo della Polizia municipale Enrico Mazzuia e il consigliere delegato per la sicurezza partecipata Enrico Gavagnin. L’incontro è aperto alla cittadinanza. (s.b.)
I progetti per la rinascita dell’area di Portosecco
Sono numerosi i progetti che potrebbero
essere sviluppati sul terreno che recentemente è stato bonificato a
Portosecco. Ottomila metri quadrati che prima erano in totale degrado
tra rifiuti, topi, nutrie e sterpaglie, e che potranno essere recuperati
per altro uso dopo la bonifica condotta da Comune e Demanio. Sull’area
c’è il complesso progetto della cooperativa “Il Cerchio” per creare
un’area rivolta soprattutto ai bambini con giochi e spazi sicuri, ma
anche uno spazio di interscambio con le biciclette ed eventualmente
attività di ristoro.
Poi, nel contesto di un’iniziativa di compensazione tra un privato di Pellestrina e il Comune, potrebbero essere pure ricavati dei parcheggi oppure uno spazio con panchine, tavoli e quanto può servire per accogliere cicloturisti che possono aver bisogno di un posto dove potersi sedere
all’aria aperta per una pausa. Varie iniziative che hanno visto interessata anche la Municipalità, mentre in passato si era parlato pure della possibilità di creare orti per anziani, poi cassata, mentre non potrà essere toccata la parte a ridosso delle vecchie fortificazioni. (s.b.)
Poi, nel contesto di un’iniziativa di compensazione tra un privato di Pellestrina e il Comune, potrebbero essere pure ricavati dei parcheggi oppure uno spazio con panchine, tavoli e quanto può servire per accogliere cicloturisti che possono aver bisogno di un posto dove potersi sedere
all’aria aperta per una pausa. Varie iniziative che hanno visto interessata anche la Municipalità, mentre in passato si era parlato pure della possibilità di creare orti per anziani, poi cassata, mentre non potrà essere toccata la parte a ridosso delle vecchie fortificazioni. (s.b.)
venerdì 20 gennaio 2017
Terremoto, nucleo di volontari veneziani verso l'Abruzzo
Venezia. Una trentina di uomini della protezione civile lagunare sta
raggiungendo le zone colpite dal sisma e dalla tempesta di neve per
liberare le strade
Sono complessivamente 29 i volontari della Protezione civile del Comune di Venezia in partenza in queste ore verso l’Abruzzo, per dare soccorso alla popolazione locale, che deve fare i conti con gli effetti delle abbondanti nevicate dei giorni scorsi abbinati alle nuove forti scosse di terremoto avvenute mercoledì.
Sono complessivamente 29 i volontari della Protezione civile del Comune di Venezia in partenza in queste ore verso l’Abruzzo, per dare soccorso alla popolazione locale, che deve fare i conti con gli effetti delle abbondanti nevicate dei giorni scorsi abbinati alle nuove forti scosse di terremoto avvenute mercoledì.
I primi 22 volontari, appartenenti alle sezioni di Venezia terraferma,
Marghera, Venezia, Pellestrina-San Pietro in Volta e Lido, sono partiti,
a bordo di sei mezzi, nel primo pomeriggio. Domani sarà la volta di
altri sette operatori, appartenenti alla sezione di Venezia terraferma.
I volontari, daranno il loro contributo nell'opera di sgombero della
neve dalle principali vie di comunicazione e di ripristino degli accessi
agli edifici pubblici, per consentire che la macchina organizzativa dei
soccorsi diventi più veloce ed efficiente.
Il lavoro dei volontari durerà circa una settimana: il loro rientro
infatti programmato, salvo imprevisti, per sabato 28 gennaio.
sabato 14 gennaio 2017
Bonificata la discarica, arriveranno giochi e panchine
Il Comune e l'Agenzia del Demanio hanno
eseguito un complesso intervento di bonifica e disinfestazione su un
terreno abbandonato di 8 mila metri quadrati di superficie a Portosecco.
Una vicenda di cui si è interessato il consigliere comunale delegato
alle isole, Alessandro Scarpa Marta.
«È stato fatto uno sfalcio totale del verde incolto, raccogliendo vari rifiuti abbandonati che sono stati rinvenuti in un'area che ormai da anni era diventata una autentica discarica», commenta lo stesso consigliere comunale. «Ora, finalmente, non vi è più alcun problema igienico, e i ratti e le nutrie, che creavano pericolo perfino alla circolazione stradale lungo la Strada dei Murazzi, sono calati di numero. Sul terreno, eliminati rovi e infestanti, abbiamo trovato di tutto, compresi i resti di altri animali morti. Il degrado era evidente e non più sopportabile. I lavori eseguiti rappresentano
un passo avanti sul fronte della riqualificazione dell'isola, ma sarà importante preparare un progetto assieme ai cittadini e alle associazioni per creare uno spazio con arredo urbano, un parco giochi per bambini, mettere panchine e alberi al servizio di famiglie e cicloturisti». (s.b.)
«È stato fatto uno sfalcio totale del verde incolto, raccogliendo vari rifiuti abbandonati che sono stati rinvenuti in un'area che ormai da anni era diventata una autentica discarica», commenta lo stesso consigliere comunale. «Ora, finalmente, non vi è più alcun problema igienico, e i ratti e le nutrie, che creavano pericolo perfino alla circolazione stradale lungo la Strada dei Murazzi, sono calati di numero. Sul terreno, eliminati rovi e infestanti, abbiamo trovato di tutto, compresi i resti di altri animali morti. Il degrado era evidente e non più sopportabile. I lavori eseguiti rappresentano
un passo avanti sul fronte della riqualificazione dell'isola, ma sarà importante preparare un progetto assieme ai cittadini e alle associazioni per creare uno spazio con arredo urbano, un parco giochi per bambini, mettere panchine e alberi al servizio di famiglie e cicloturisti». (s.b.)
«Anziani al gelo e scuole a 12 gradi»
Lido, la denuncia del presidente Danny Carella. Festa a Pellestrina cancellata
Centri anziani al gelo, la scuola elementare e materna Penzo a 12 gradi e numerosi uffici pubblici con temperature sotto i livelli minimi di legge. E' la denuncia fatta ieri dal presidente municipale Danny Carella, stufo di fare i conti con una situazione che è drasticamente peggiorata i primi giorni di gennaio, in concomitanza con l'abbassamento delle temperature esterne.
«È assurdo quanto sta accadendo» argomenta Carella «poiché siamo di fronte a un problema diffuso negli edifici pubblici. Gli impianti di riscaldamento vanno a singhiozzo, il personale o gli studenti sono costretti a lavorare o restare in classe in condizioni poco consone se non fortemente criticabili. Ogni giorno mandiamo da settimane delle segnalazioni agli uffici tecnici comunali e ai dirigenti di settore, perché nonostante alcuni interventi da parte delle ditte, gli impianti proseguono a non funzionare a dovere».
In questi giorni è stata perfino cancellata la festa degli anziani a Pellestrina, dove il centro anziani femminile si è ritrovato nei locali in gestione appena 10 gradi. Non meglio è andata al nuovo centro anziani del Lido, collocato all'Ala Dreyer del Palazzo del Cinema, ma basti pensare che a Pellestrina l'ufficio del presidente municipale è addirittura senza il riscaldamento. «Vada per me, che mi metto un giaccone più pesante e faccio tutto lo stesso, ma non esiste che le categorie più deboli come anziani e bambini si trovino ad affrontare tutto questo» prosegue lo stesso Carella «Alla scuola Penzo di Malamocco, dopo tutti i disagi di dicembre, i genitori in questi ultimi giorni hanno misurato di persona 12 gradi in classe. Poi arrivano gli operai della manutenzione, sbloccano la caldaia, ma solo alla sera raggiunge i 18 gradi minimi. E al mattino il disagio si ripete».
Secondo il presidente della Municipalità di Lido e Pellestrina servono investimenti da parte del Comune. «Mi pare chiare ormai, perché certi interventi non sono probabilmente stati fatti negli anni scorsi, e adesso ne paghiamo le conseguenze. Finché non si finisce sottozero la situazione
si contiene, ma da come stanno andando le cose in questi giorni, i problemi per forza emergono - rincara Carella - I nodi stanno venendo al pettine, ma siamo stufi, compresi molti dipendenti costretti a lavorare al freddo nella nostra sede di via Gallo o a Pellestrina». Simone Bianchi
Centri anziani al gelo, la scuola elementare e materna Penzo a 12 gradi e numerosi uffici pubblici con temperature sotto i livelli minimi di legge. E' la denuncia fatta ieri dal presidente municipale Danny Carella, stufo di fare i conti con una situazione che è drasticamente peggiorata i primi giorni di gennaio, in concomitanza con l'abbassamento delle temperature esterne.
«È assurdo quanto sta accadendo» argomenta Carella «poiché siamo di fronte a un problema diffuso negli edifici pubblici. Gli impianti di riscaldamento vanno a singhiozzo, il personale o gli studenti sono costretti a lavorare o restare in classe in condizioni poco consone se non fortemente criticabili. Ogni giorno mandiamo da settimane delle segnalazioni agli uffici tecnici comunali e ai dirigenti di settore, perché nonostante alcuni interventi da parte delle ditte, gli impianti proseguono a non funzionare a dovere».
In questi giorni è stata perfino cancellata la festa degli anziani a Pellestrina, dove il centro anziani femminile si è ritrovato nei locali in gestione appena 10 gradi. Non meglio è andata al nuovo centro anziani del Lido, collocato all'Ala Dreyer del Palazzo del Cinema, ma basti pensare che a Pellestrina l'ufficio del presidente municipale è addirittura senza il riscaldamento. «Vada per me, che mi metto un giaccone più pesante e faccio tutto lo stesso, ma non esiste che le categorie più deboli come anziani e bambini si trovino ad affrontare tutto questo» prosegue lo stesso Carella «Alla scuola Penzo di Malamocco, dopo tutti i disagi di dicembre, i genitori in questi ultimi giorni hanno misurato di persona 12 gradi in classe. Poi arrivano gli operai della manutenzione, sbloccano la caldaia, ma solo alla sera raggiunge i 18 gradi minimi. E al mattino il disagio si ripete».
Secondo il presidente della Municipalità di Lido e Pellestrina servono investimenti da parte del Comune. «Mi pare chiare ormai, perché certi interventi non sono probabilmente stati fatti negli anni scorsi, e adesso ne paghiamo le conseguenze. Finché non si finisce sottozero la situazione
si contiene, ma da come stanno andando le cose in questi giorni, i problemi per forza emergono - rincara Carella - I nodi stanno venendo al pettine, ma siamo stufi, compresi molti dipendenti costretti a lavorare al freddo nella nostra sede di via Gallo o a Pellestrina». Simone Bianchi
venerdì 13 gennaio 2017
«Punto nascite chiuso a Venezia? Sarebbe follia»
Medici e presidenti di Municipalità: «La specificità veneziana va tutelata». La Regione: «Investimenti da difendere»
Il malumore che già negli anni passati era serpeggiato in città al ventilato rischio di chiusura del reparto lagunare, è pronto a riesplodere nuovamente. Basti pensare ai tempi di percorrenza che una donna in gravidanza a Pellestrina, al Lido o Burano dovrebbe affrontare per raggiungere l'ospedale di Zelarino e sottoporsi alle cure mediche e all'iter del parto. Specie in condizioni meteorologiche avverse, dal momento che già in condizioni normali lo spostamento sarebbe di suo già complesso, e decisamente scomodo anche utilizzando idroambulanze o autoambulanze.
I medici. «Va riconosciuta la specificità veneziana anche in questo caso» afferma Giovanni Leoni, presidente dell'Ordine provinciale «È ovvio che tutti speriamo di poter mantenere il punto nascite al Civile, e avrebbe ancor più senso dopo i cospicui investimenti fatti per potenziare i reparti vicini di Ginecologia e Pediatria. Il direttore generale dell'Usl 12 prima e Serenissima ora, ha impostato standard di qualità cui non possiamo rinunciare ora».
La Regione. Il governatore Luca Zaia è deciso a difendere a spada tratta non solo il punto nascite del Civile (su cui, tra l’altro, negli ultimi anni sono stati fatti notevoli investimenti) ma anche gli altri sei messi in discussione dalla normativa nazionale (Asiago, Trecenta, Valdagno, Adria, Piove di Sacco e Pieve di Cadore). La conferma è arrivata anche ieri da Palazzo Balbi. E il vice presidente del Consiglio regionale Bruno Pigozzo (Pd) sull'argomento osserva: «È una questione che si conosce, ma il tema della specificità veneziana non può e non deve essere messo in discussione. Prendiamo atto della scelta della Regione di lavorare al mantenimento dei punti nascita in discussione tra cui Venezia: i parametri di garanzia per il Civile devono essere totali, per garantire una risposta adeguata a qualsiasi necessità a tutela di madre e bambino, anche in caso di pericolo. Stiamo lavorando affinché tutto il lavoro svolto tre anni fa ai tempi delle schede regionali non diventi una chimera. Da qui anche la richiesta di ritiro dell'attuale delibera regionale sulla ripartizione tra le varie Usl».
Le Municipalità. «Una chiusura sarebbe una follia» afferma il presidente di Lido e isole Danny Carella. «Da Pellestrina si potrebbe andare a Chioggia, ma dal Lido a Mestre ci vorrebbe un'ora e mezza per arrivare in ospedale». «Chi guarda a Venezia dall'esterno non valuta la specificità della nostra città» commenta il presidente della Municipalità di Centro storico, Murano e Burano, Giovanni Martini. I ritmi e le necessità di Venezia sono diversi. Chiudesse il punto nascite, inizierebbe a sgretolarsi il sistema assistenziale e se ne andrebbero ancor più residenti». Proprio quello che da più parti si chiede di evitare.
Il malumore che già negli anni passati era serpeggiato in città al ventilato rischio di chiusura del reparto lagunare, è pronto a riesplodere nuovamente. Basti pensare ai tempi di percorrenza che una donna in gravidanza a Pellestrina, al Lido o Burano dovrebbe affrontare per raggiungere l'ospedale di Zelarino e sottoporsi alle cure mediche e all'iter del parto. Specie in condizioni meteorologiche avverse, dal momento che già in condizioni normali lo spostamento sarebbe di suo già complesso, e decisamente scomodo anche utilizzando idroambulanze o autoambulanze.
I medici. «Va riconosciuta la specificità veneziana anche in questo caso» afferma Giovanni Leoni, presidente dell'Ordine provinciale «È ovvio che tutti speriamo di poter mantenere il punto nascite al Civile, e avrebbe ancor più senso dopo i cospicui investimenti fatti per potenziare i reparti vicini di Ginecologia e Pediatria. Il direttore generale dell'Usl 12 prima e Serenissima ora, ha impostato standard di qualità cui non possiamo rinunciare ora».
La Regione. Il governatore Luca Zaia è deciso a difendere a spada tratta non solo il punto nascite del Civile (su cui, tra l’altro, negli ultimi anni sono stati fatti notevoli investimenti) ma anche gli altri sei messi in discussione dalla normativa nazionale (Asiago, Trecenta, Valdagno, Adria, Piove di Sacco e Pieve di Cadore). La conferma è arrivata anche ieri da Palazzo Balbi. E il vice presidente del Consiglio regionale Bruno Pigozzo (Pd) sull'argomento osserva: «È una questione che si conosce, ma il tema della specificità veneziana non può e non deve essere messo in discussione. Prendiamo atto della scelta della Regione di lavorare al mantenimento dei punti nascita in discussione tra cui Venezia: i parametri di garanzia per il Civile devono essere totali, per garantire una risposta adeguata a qualsiasi necessità a tutela di madre e bambino, anche in caso di pericolo. Stiamo lavorando affinché tutto il lavoro svolto tre anni fa ai tempi delle schede regionali non diventi una chimera. Da qui anche la richiesta di ritiro dell'attuale delibera regionale sulla ripartizione tra le varie Usl».
Le Municipalità. «Una chiusura sarebbe una follia» afferma il presidente di Lido e isole Danny Carella. «Da Pellestrina si potrebbe andare a Chioggia, ma dal Lido a Mestre ci vorrebbe un'ora e mezza per arrivare in ospedale». «Chi guarda a Venezia dall'esterno non valuta la specificità della nostra città» commenta il presidente della Municipalità di Centro storico, Murano e Burano, Giovanni Martini. I ritmi e le necessità di Venezia sono diversi. Chiudesse il punto nascite, inizierebbe a sgretolarsi il sistema assistenziale e se ne andrebbero ancor più residenti». Proprio quello che da più parti si chiede di evitare.
domenica 8 gennaio 2017
«Spiagge e viabilità, situazione critica»
Il presidente Carella annuncia i prossimi nodi da affrontare. «Ma nel 2016 abbiamo fatto molto»
Per le Municipalità veneziane, con il ritiro delle deleghe (sebbene il sindaco abbia promesso la rassegnazione di recente) questo è stato un anno che si potrebbe definire "di transizione" e di un parziale vuoto di competenze. Per il presidente Danny Carella è stato comunque un anno impegnativo. «Assieme a un combattivo gruppo di persone» racconta «abbiamo attivato il primo centro anziani del Lido. Era una mancanza pesante, avendo il Lido una popolazione prevalentemente anziana ed essendo molte le persone sole. A Pellestrina abbiamo invece ricollocato il Centro anziani in una sede più idonea, luminosa e spaziosa. Prosegue inoltre proficuamente anche la collaborazione con il Piccolo Museo della Laguna Sud di San Pietro in Volta. Altro grande risultato è stato quello di costituire il Consiglio dei ragazzi, in sinergia con la scuola. La responsabilizzazione delle nuove generazioni è una scommessa alla quale non vogliamo rinunciare». Tra i punti dolenti piazzale Sme e area Mostra del cinema. «Il Piazzale presenta ancora delle criticità che possono essere smussate» spiega «In particolare abbiamo operato al fine di avere in zona terminal più posti per le moto, e rimane ancora molto da fare per la manutenzione delle aree destinate a parcheggio di biciclette. Abbiamo poi ottenuto dall'Amministrazione la riduzione delle strisce blu e nuovi posti di sosta breve in prossimità dei vaporetti. Per quanto riguarda l'area della Mostra del Cinema l'Amministrazione sta procedendo con il recupero: positivo. La cittadinanza rimane tuttavia in attesa di una esposizione pubblica di ciò che sarà, con progetti dettagliati».
Quanto alle spiagge «la situazione attuale dell'arenile di Pellestrina è tragica» denuncia Carella «Urge un rinascimento perché è inutile parlare di sviluppo turistico e balneare dell'isola se il mare si è "mangiato" decine di metri di spiaggia. I fondi destinati dalla Regione devono essere al più presto impiegati per ricreare la spiaggia sabbiosa, e il Comune deve alzare la voce affinché non si perdano altri anni». Infine il nodo viabilità. «Siamo in attesa di un incontro con l'assessore Boraso» conclude «La pericolosità della circolazione stradale
rappresenta un problema, se parametrato al fatto che le due isole misurano messe assieme una ventina di chilometri. Il numero di incidenti è troppo elevato. In collaborazione con molte associazioni abbiamo fatto una serie di commissioni per analizzare il problema».Massimo Tonizzo
Per le Municipalità veneziane, con il ritiro delle deleghe (sebbene il sindaco abbia promesso la rassegnazione di recente) questo è stato un anno che si potrebbe definire "di transizione" e di un parziale vuoto di competenze. Per il presidente Danny Carella è stato comunque un anno impegnativo. «Assieme a un combattivo gruppo di persone» racconta «abbiamo attivato il primo centro anziani del Lido. Era una mancanza pesante, avendo il Lido una popolazione prevalentemente anziana ed essendo molte le persone sole. A Pellestrina abbiamo invece ricollocato il Centro anziani in una sede più idonea, luminosa e spaziosa. Prosegue inoltre proficuamente anche la collaborazione con il Piccolo Museo della Laguna Sud di San Pietro in Volta. Altro grande risultato è stato quello di costituire il Consiglio dei ragazzi, in sinergia con la scuola. La responsabilizzazione delle nuove generazioni è una scommessa alla quale non vogliamo rinunciare». Tra i punti dolenti piazzale Sme e area Mostra del cinema. «Il Piazzale presenta ancora delle criticità che possono essere smussate» spiega «In particolare abbiamo operato al fine di avere in zona terminal più posti per le moto, e rimane ancora molto da fare per la manutenzione delle aree destinate a parcheggio di biciclette. Abbiamo poi ottenuto dall'Amministrazione la riduzione delle strisce blu e nuovi posti di sosta breve in prossimità dei vaporetti. Per quanto riguarda l'area della Mostra del Cinema l'Amministrazione sta procedendo con il recupero: positivo. La cittadinanza rimane tuttavia in attesa di una esposizione pubblica di ciò che sarà, con progetti dettagliati».
Quanto alle spiagge «la situazione attuale dell'arenile di Pellestrina è tragica» denuncia Carella «Urge un rinascimento perché è inutile parlare di sviluppo turistico e balneare dell'isola se il mare si è "mangiato" decine di metri di spiaggia. I fondi destinati dalla Regione devono essere al più presto impiegati per ricreare la spiaggia sabbiosa, e il Comune deve alzare la voce affinché non si perdano altri anni». Infine il nodo viabilità. «Siamo in attesa di un incontro con l'assessore Boraso» conclude «La pericolosità della circolazione stradale
rappresenta un problema, se parametrato al fatto che le due isole misurano messe assieme una ventina di chilometri. Il numero di incidenti è troppo elevato. In collaborazione con molte associazioni abbiamo fatto una serie di commissioni per analizzare il problema».Massimo Tonizzo